"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 16 giugno 2014

Il futuro del Lago secondo Revelant (III)

Come aveva promesso, il consigliere regionale Revelant interviene prontamente per chiarire alcuni punti emersi dopo la pubblicazione dell'articolo di ieri sul MV. Un sincero ringraziamento da parte del Blog per la sensibilità dimostrata e, ai lettori, l'invito a proseguire la discussione ed il confronto. (A&D)
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Ringrazio fin d'ora la disponibilità concessami in questo spazio e tutti coloro che con il loro interessamento intendono contribuire per rilanciare un ambito territoriale di particolare pregio e che a mio avviso rappresenta potenzialmente una delle più importanti risorse della nostra regione.
Essendo stato chiamato in causa da entrambi i post ci tengo per chiarezza ad esprimere alcune considerazioni:


1) Fin dal primo giorno di attività fui promotore e/o sostenitore di diversi incontri in prossimità del lago proprio perché rappresenta una priorità per il territorio che rappresenta, che si è concretizzata sia con la visita congiunta con il Cons. Dipiazza, che con il sopralluogo (superando ogni diversa appartenenza politica che viene meno di fronte a problematiche comuni) con l’Ass. Sara Vito, del Pres. Della IV Commissione Vittorino Boem, del Cons. Enzo Marsilio e del Cons. Enio Agnola, accompagnati da un funzionario del servizio ambiente. Tutto ciò prima dell’esame in commissione del Piano di tutela delle acque (PTA).

2) Durante il dibattito in commissione sul PTA, che interessa tutto il territorio regionale, ho comunque evidenziato (per rimanere nel contesto) quelle che sono le criticità legate al Lago dei tre comuni, del Torrente Palar e del Fiume Tagliamento. 
- Lago dei Tre Comuni : ho segnalato, assieme ad altri colleghi consiglieri, la soluzione proposta dal comitato che prevede il convogliamento diretto delle acque dallo scarico della centrale al canale Sade mediante una tubazione che attraversi l’intero lago, portando a conoscenza dei commissari quelle che sono le criticità legate sia alla temperatura dell’acqua sia del deposito dei fanghi;
- Torrente Palar : ho chiesto all’Ass. Vito, con positivo riscontro, di inserire nel parere la necessità che la Regione si doti di una mappatura completa dei corsi d’acqua evidenziando fin da subito quei corsi di particolare pregio ove non sia consentita nemmeno la richiesta di concessioni di derivazioni ai fini idroelettrici, escludendo di fatto possibili future realizzazioni; l’esempio portato a suo tempo (e che nessuno in commissione conosceva) fu proprio quello del Torrente Palar, che frequento fin da bambino;
- Fiume Tagliamento : altro luogo a me noto proprio perché l’ho molto frequentato anche per la vicinanza dalla mia residenza. Anche su questo tema ho sollevato le note problematiche sia legate alla manutenzione dell’alveo (abbondanza di ghiaia e vegetazione) sia al deflusso minimo vitale. Ho segnalato che ad ogni stagione più calda il corso d’acqua va in secca solo poche centinaia di metri dalla presa del Ledra ad Ospedaletto in quanto il Consorzio di Bonifica del Ledra Tagliamento può ottenere delle “deroghe” proprio in considerazione dell’attività che svolge, senza scomodare tra l’altro le concessioni ai fini idroelettrici legate al canale stesso. Ed è proprio in questo momento che ho contribuito portando a conoscenza della commissione il progetto, assai datato e già inserito nel piano delle opere pubbliche, del collegamento dal canale Sade al canale Ledra, già a suo tempo predisposto con doppio canale (lo si nota sulla provinciale a Buia) proprio per ospitare l’acqua proveniente dallo scarico del Lago.
Rispondendo al primo post, è chiaro che soprattutto nei periodi di secca, quella quantità d’acqua proveniente dal lago consentirebbe un significativo maggior rilascio sul Tagliamento dalla presa di Ospedaletto a tutto beneficio del fiume stesso.
Non entro nell’ovvietà dei notevoli benefici al settore agricolo di cui tutti credo/spero concordiamo.

3) Non ho mai preso posizione (né a favore né contro) sul “progetto” dell’ing. Franzil in quanto le mie conoscenze tecniche non mi consentono di dare un giudizio appropriato e riterrei opportuno piuttosto che la Regione si faccia carico di uno studio che ne verifichi gli aspetti positivi/negativi che potrebbero emergere con la realizzazione di tale opera.

4) Sull’astensione del mio voto è pesato in maniera significativa l’algoritmo sul calcolo del deflusso minimo vitale, proposto dalla direzione ambiente e condiviso dalla politica, che porterà notevoli criticità (ma spero di sbagliarmi e sono pronto a ricredermi), perché trova origine in una realtà assai diversa dalla nostra e dei nostri corsi d’acqua. Avrei preferito una valutazione più puntuale che ne valutasse ogni qual volta la situazione e le relative soluzioni.

5) Concorso di idee internazionale : credo che la vocazione turistica dell’ambito del Lago dei Tre Comuni sia auspicata da tutti e credo che un compromesso nel suo complesso si possa trovare privilegiando comunque e sempre la risorsa ambientale. In tutto questo, almeno fino a quando sarà un nostro interlocutore, anche l’azienda che gestisce la centrale di Somplago deve essere chiamata in causa, con “oneri ed onori” relativi. Da qui la mia richiesta provocatoria, ma neanche tanto, con l’invito all’azienda a versare le imposte (almeno con una cadenza regolare) nella nostra Regione, che vive di decimi, ed attraverso questi garantisce i servizi alla collettività.
L’idea del concorso internazionale nasce per allargare a professionisti che abbiano già conosciuto esperienze estere che possano essere anche solo in parte riproposte nel nostro contesto, oltre che a contribuire con diverse prospettive al rilancio dello specchio d’acqua, che può e deve diventare un elemento di traino per l’economia green di tutto il gemonese.


Rimanendo a disposizione per ogni necessità legata alla valorizzazione del nostro territorio porgo a tutti i miei più sinceri saluti


Roberto Revelant

7 commenti:

  1. Se ho ben capito, il Consigliere Revelant sostiene che ad ogni stagione più calda il Consorzio di Bonifica Ledra-Tagliamento preleva più acqua di quanto sarebbe autorizzato a fare, o attraverso delle deroghe o, comunque, a scapito del livello di deflusso minimo vitale. Più che una giustificazione, mi sembra un'atto di accusa o un'ammissione di colpa. E quale sarebbe la soluzione ? Dargli più acqua. A me pare che la Commissione Regionale abbia detto esattamente il contrario.

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  2. Non è stato preciso nel suo commento e cerco in poche righe di fornire un ulteriore contributo pur consapevole che le informazioni dettagliate ed approfondite andrebbero richieste ai diretti interessati.
    Il consorzio di conifica ledra-tagliamento è titolare di una concessione di derivazione a scopo irriguo dalla presa di ospedaletto e credo che si aggiri attorno ai 15/20 mc/sec, ma contestualmente deve garantire al fiume tagliamento un Deflusso Minimo Vitale di cui non conosco precisamente la quantità, e che viene pressochè sempre garantita.
    Il problema è che il tagliamento ha un alveo che assorbe parecchia acqua, credo sia noto a tutti, e pertanto il deflusso minimo vitale si esaurisce dopo poche centinaia di metri e così avviene anche per quel piccolo corso d'acqua di risorgiva che scorre in aderenza alla piattaforma (per chi conosce il posto).
    Se si vuole cercare di dare continuità al tagliamento l'unica soluzione è rilasciare un quantitativo d'acqua di gran lunga maggiore dell'attuale proprio per l'assorbimento che l'alveo effettua. Ciò sarebbe consentito esclusivamente con un apporto alternativo all'esistente, da qui l'idea di riconsiderare il progetto originario di collegamento del canale di scarico del lago al canale Ledra, già realizzato per consentire tale collegamento.
    Il contributo proveniente dal lago dovrebbe attestarsi attorno ai 15 mc/sec a garanzia di un maggior rilascio sul tagliamento ad ospedaletto.

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  3. Revelant, l’autostrada è passata per la Val del Lago per risparmiare i terreni di Gemona ! .…Adesso volete anche l’acqua?

    Valdelaghesi, ….. e svegliarsi un po’!
    Claudio Stefanutti

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    1. L'analisi di Claudio sembra essere un po' troppo semplicistica: non risultano "influssi gemonesi" nella scelta di far passare l'autostrada in Val del Lago nè tantomeno interessi diretti nel problema del prelievo di cui si discute in questi tempi. Naturalmente, se sa qualcosa di più di quello che può sembrare uno sfogo, provi a offrire maggiori dettagli sul suo convincimento.

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    2. Allora, sig.Alesso e Dintorni, dorma tranquillo ed asciutto.

      Claudio Stefanutti

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  4. Credo che il Consigliere Revelant si sia avventurato su di un sentiero impervio e scivoloso. La discussione ha avuto origine da un articolo sul Messaggero Veneto nel quale è sembrato (non solo a me ma, anche ai Comitati, che si sono affrettati a contestarlo) apertamente sostenere la realizzazione del collegamento tra il Canale Sade e la presa di Ospedaletto, al fine di assicurare un maggior prelievo idrico al Consorzio Ledra-Tagliamento, onde consentire un "aumento delle superfici coltivabili". Nel prosieguo, mi ha contestato una qualche "imprecisione" per aver riportato, nella sostanza, quanto da lui dichiarato sul Blog. Ha poi fornito dei numeri, in merito alla concessione di derivazione, che a me risultano decisamente diversi ma, che lui stesso ammette di non conoscere con precisione. Ha ammesso di non conoscere la quantità del livello di Deflusso Minimo Garantito ma, ha confermato che essa viene pressocchè sempre garantita. Ora, a me sembra che al Consigliere Revelant converrebbe assumere maggiori informazioni, sia sui quantitativi prelevati dal Consorzio, che sono decisamente superiori a quelli da lui ipotizzati, sia sul livello di deflusso minimo vitale. Poichè, tra l'altro, ha una possibilità di accesso ai dati ed agli atti sicuramente superiore alla mia o di altri, farebbe cosa certamente gradita se di tali dati fornisse notizia a tutti.
    Abbiamo appreso, inoltre, che "il problema è che il tagliamento ha un alveo che assorbe parecchia acqua".
    Infine, con un triplo salto mortale all'indietro, ci è stato comunicato che il collegamento con il Canale Sade servirebbe proprio per aumentare la quantità d'acqua lasciata al tagliamento.
    Non era il giornalista; ero io ad avere inteso male.

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    Risposte
    1. Il tempo è galantuomo. Forse aveva veramente inteso male...

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