"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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venerdì 13 giugno 2014

Dopo Sauris, Verzegnis. E sul Lago di Cavazzo c'è qualche brivido... (X)

Si è svolta questa mattina l'annunciata riunione preliminare voluta dalla Regione per illustrare le caratteristiche del progetto Edipower di sfangamento del lago di Verzegnis. Il comunicato diffuso dalla Regione, che riportiamo sotto,  riporta essenzialmente le linee operative esposte da Edipower. Vi saranno probabilmente a seguire anche ulteriori note che riporteranno del posizioni delle Amministrazioni comunali presenti e dei Comitati (che hanno segnalato la propria partecipazione ad uno specifico incontro con l'Assessore all'Ambiente).
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Udine, 13 giu – Il bacino dell’Ambiesta, nel comune di Verzegnis, sarà soggetto presumibilmente prima dell’inverno ad un intervento di rimozione di una parte del sedimento accumulato in prossimità della diga.

 Le operazioni, necessarie per garantire la sicurezza e il buon funzionamento degli organi di scarico e di presa dell’impianto, sono state illustrate nel dettaglio ai rappresentanti di una trentina di Comuni lungo tutta l’asta del Tagliamento e ad alcuni consiglieri regionali, alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente Sara Vito e del presidente della Commissione consiliare Ambiente Vittorino Boem.

“Ho ritenuto importante – ha spiegato Vito – fornire preventivamente le informazioni necessarie per rendere partecipi gli enti locali di quanto previsto nel ‘Progetto di Ambiesta’ che Edipower spa ha presentato alla Regione. Sono convinta che questo metodo partecipato – ha sottolineato l’assessore – sia il migliore affinché questo intervento necessario venga realizzato nel modo più sostenibile possibile dal punto di vista ambientale”.

Le modalità operative per l’Ambiesta risultano decisamente diverse rispetto a quanto era stato previsto per il bacino del Lumiei: non verrà, infatti, realizzato uno svaso completo con fluitazione dei sedimenti ma restano invece simili le prescrizioni, visto che entrambi gli interventi rientrano tra gli adempimenti previsti in materia di “gestione degli invasi”.

La diga di Ambiesta, in particolare, è stata recentemente inserita dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nell’elenco di dighe di “priorità 2″, ovvero quelle per le quali sussiste il concreto rischio di ostruzione degli organi di scarico e per le quali è necessaria ed urgente la rimozione dei sedimenti accumulati.

Per ottemperare a quanto richiesto dal Ministero la società Edipower Spa, che gestisce la diga, ha redatto e trasmesso alla Regione il Piano Operativo che costituisce approfondimento e integrazione del Progetto di gestione dell’invaso. Al fine dell’approvazione del Piano è stata convocata per il 23 giugno la Conferenza dei Servizi nella quale gli Enti interessati potranno esprimere parere in merito e fornire proposte.

Rispetto all’intervento sul bacino del Lumiei quello sull’Ambiesta – ha spiegato il responsabile della gestione idroelettrica di Edipower, Roberto Gianatti – sarà mirato e selettivo.

È prevista la movimentazione / rimozione di materiale (dai calcoli batimetrici si tratterebbe di un volume compreso tra i 25 e i 35 mila metri cubi) nella zona prospiciente lo scarico di fondo, in modo da evitare l’ostruzione degli organi di sicurezza e mantenere la piena efficienza dello scarico e della presa.

Il materiale – hanno spiegato i tecnici che hanno redatto il Piano – è costituito soprattutto da limo e argilla con caratteristiche tali da poter essere fluitabile a valle, ovvero con parametri chimico-fisici conformi ai valori limite.

La rimozione del sedimento avverrà attraverso il dragaggio e il pompaggio del materiale a bacino pieno. Il materiale estratto verrà miscelato e diluito con l’acqua del lago e fatto fluitare a valle, nel torrente Ambiesta e successivamente nel fiume Tagliamento, attraverso lo scarico di superficie.

 Il torrente Ambiesta sarà quello maggiormente interessato dall’intervento, ma l’operazione sarà svolta in modo da garantirne il totale ripristino. “La Regione – ha assicurato Vito - monitorerà, anche attraverso ARPA, tutta la situazione, con controlli in ogni fase”.

E’ previsto un monitoraggio chimico-fisico delle operazioni e degli effetti sui corpi idrici coinvolti e delle misure di compensazione. In particolare, il rispetto del valore di concentrazione dei solidi sospesi in Tagliamento sarà garantito dalla modulabilità del cantiere.

Il genere di operazione scelta – hanno garantito i responsabili di Edipower – risulta selettiva, perché consente di intervenire con precisione sull’area e sui volumi di interesse, e molto controllabile tramite le modulazioni sul sistema pompante i volumi: le concentrazioni dei solidi nel Tagliamento saranno misurabili in tempo reale.

In merito alla scelta dell’avanzato periodo autunnale per l’avvio dell’operazione, Edipower ha spiegato che “è giustificata dal fatto che si tratta di un periodo idrologicamente, ecologicamente e ‘socialmente’ più opportuno”. Per partire si attenderà il primo evento di piena del Tagliamento: in considerazione delle portate elevate, il fiume non subirà alcun effetto negativo.

La durata prevista dell’operazione è di 6-10 settimane, a seconda delle condizioni idrologiche. L’intervento non determinerà effetti apprezzabili sul lago di Cavazzo in termini di concentrazioni di materiale solido poiché le attrezzature di dragaggio saranno tali da minimizzare la diffusione della torbidità nel raggio di aspirazione.

 I tecnici avvertono che “è comunque da prevedersi un possibile ‘effetto di carattere visivo e cromatico’, paragonabile a quello determinato dalle piene naturali sulle prese di monte”.



Read more: http://www.ilgiornaledelfriuli.net/politics/friuli/in-breve-da-pandora/venerdi-13-giugno-2014-in-breve-pandora-pianeta-politica-regionale/#ixzz34YFrrr8N oppure  http://www.regione.fvg.it/rafvg/giunta/dettaglio.act?dir=/rafvg/cms/RAFVG/Giunta/Vito/comunicati/&id=91543&ass=C07&WT.ti=Ricerca%20comunicati%20stampa 

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L'Assessore Regionale Vito ha poi esposto i termini del progetto alle associazioni ambientaliste:

Dopo l'illustrazione ai Comuni, la Regione ha convocato le associazioni ambientaliste per illustrare il progetto di intervento di rimozione di una parte del sedimento accumulato in prossimità della diga dell'Ambiesta, in comune di Verzegnis. Per ottemperare a quanto richiesto dal Ministero a garanzia della sicurezza dell'impianto, la società Edipower Spa, che gestisce la diga, ha redatto e trasmesso alla Regione il Piano Operativo che sarà analizzato il 23 giugno dalla Conferenza dei Servizi. "Ho convocato questa riunione di confronto - ha affermato l'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito - ancora prima della Conferenza dei servizi affinchè venga percepito il cambio di passo e la massima apertura da parte dell'amministrazione regionale. Il materiale presentato alle associazioni ambientaliste è stato assolutamente lo stesso illustrato ai Comuni e, prima ancora, alla Regione. Vogliamo lavorare nel massimo della trasparenza e mettere a disposizione le informazioni perchè abbiamo come obiettivo fare il miglior lavoro possibile. La Regione è in fase di analisi del progetto e valuterà con la massima attenzione le osservazioni proposte che, mi auguro, saranno costruttive", ha auspicato Vito.

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