"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 28 agosto 2017

E rieccoli: "L'acqua c'è, nel lago di Cavazzo...."

Puntuale come ogni estate, la denuncia della siccità, del Tagliamento in secca e il rilancio "en passant" della soluzione magica: basta fare una condotta e prendere l'acqua nel lago di Cavazzo per risolvere tutti i problemi.

Temperature da record e il Tagliamento “scompare”

Secondo il direttore Consorzio di bonifica «è diventato ormai un torrente». Gli esperti dell’Osmer Arpa: è come se il Friuli si fosse spostato al Centro Sud 

3 commenti:

  1. Grazie pe informazion, Alesso & Dintorni, in efiets, timp indaûr il cost dal bay - pass al ere stimât sui 10 milions.

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  2. Intant in pianure che a scomencin a cultivâ plantis che e àn dibisugne di mancul aghe e dute la agricolture frulane che e vegni irigade cun implânts gnûfs che no straçin aghe....

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  3. Puntuale come ormai la siccità, ogni estate arriva la richiesta del Consorzio Bonifica Pianura Friulana, di captare le acque in uscita dal Lago di Cavazzo. L’agricoltura ( e i produttori di energia elettrica ), reclamano quelle acque come fossero loro. Dimenticando che l’acqua è un bene pubblico, già abbondantemente assoggettato a fini privati oltre i limiti. La Direttiva europea Aqua viene tenuta in scarsa considerazione, in nome di uno sviluppo non piu’ sostenibile. L’uso plurimo dell’acqua è negato e pochi attori portano a casa tutto quanto disponibile. Prova eclatante di questo uso spregiudicato della risorsa, è il recente dimezzamento del Deflusso Minimo Vitale del Tagliamento, passato con un decreto della Presidente Serracchiani, da 8lt/sec a 4, con conseguente arresto della portata nei pressi del ponte autostradale. La conseguenza e’ stata l’azzeramento di ogni forma di vita fluviale nel tratto a valle, fino a Peonis alla confluenza con il Leale. E’ inutile produrre norme come il P.R. T.A ( Piano regionale tutela acque ) e contemporaneamente scrivere deroghe che di fatto lo inficiano.

    Claudio Polano - Gemona

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