"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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mercoledì 10 aprile 2013

Pre-voto. I candidati e la Valle del Lago - 7 - Roberto Revelant


 La risposta di Roberto Revelant


Roberto Revelant di Gemona, candidato nella lista AUTONOMIA RESPONSABILE  che sostiene la candidatura a presidente di Renzo Tondo, interviene nella discussione proposta dal Blog offrendo, oltre a precise risposte sui temi posti riguardanti la Valle del Lago, alcune considerazioni generali sul tema dell'energia.  Ringraziando per il contributo, si ricorda che, come sempre, i  lettori possono intervenire con osservazioni o commenti.

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Ringraziando per lo spazio concessomi prima di rispondere puntualmente alle Vostre richieste ritengo sia opportuno fare una considerazione di carattere generale sul tema dell’energia. Innanzitutto questa è una questione che fino ad alcuni anni fa non rappresentava ancora un grosso problema, in parte per la minore richiesta e in parte per il costo più contenuto. Ora invece incide in maniera sempre più significativa sia sui bilanci delle famiglie sempre più schiave di frigoriferi, congelatori, forni, televisori, condizionatori, lavatrici, asciugatrici sia su quelli delle aziende, dove oramai i costi energetici rappresentano una voce di spesa, seconda solo a quella del costo del lavoro, altro grave problema mai affrontato con decisione e che in Italia continua ad affliggere imprenditori e soprattutto lavoratori.

Il costante aumento dei consumi energetici domestici ed aziendali deve quindi farci riflettere. Per non essere costretti a ricorrere al nucleare, a costruire centrali eoliche, idroelettriche, rigassificatori o elettrodotti dovremo rassegnarci o a pagare l’energia un prezzo sempre più alto o ad iniziare un percorso inverso legato ad una diminuzione dei consumi. Una strada che non è più solo possibile, ma necessaria!

Ritengo pertanto si debba elaborare un serio piano energetico nazionale e regionale, dai cui emergano due dati chiari: il fabbisogno energetico necessario e il percorso per poterlo contenere attraverso azioni mirate ad un efficiente risparmio energetico. Azioni che in un momento di crisi economica come questo rappresenterebbero un’importante occasione per le nostre aziende. Incentivi ed investimenti per favorire l’efficientamento energetico di edifici e infrastrutture pubbliche e private mediante la realizzazione di isolamenti, la sostituzione delle superfici finestrate, la sostituzione delle lampade favorendo la diffusione del LED, la sostituzione di vecchie caldaie con generatori di calore aventi prestazioni energetiche migliori, l’installazione di fonti rinnovabili, sono opportunità che vanno colte immediatamente. Ed io, nel mio piccolo, questa strada ho già cominciato ad intraprenderla seriamente, passando già un paio di anni fa dalle parole, ai fatti. A Gemona, dove ho la delega alle politiche energetiche abbiamo provveduto ad installare impianti fotovoltaici su scuole, impianti sportivi e fabbricati pubblici ed impianti solari termici sugli spogliatoi delle strutture sportive; ho lavorato per dotare il Comune di un regolamento che concedesse incentivi immediati a chi faceva interventi di efficientamento energetico nei fabbricati di civile abitazione ed in soli 15 mesi siamo riusciti ad erogare ben 100.000 euro, generando investimenti per oltre 800.000 euro !!!. Recentemente ho portato all’approvazione della Giunta una delibera finalizzata alla realizzazione di un piano luce, risultando tra i primi in Regione a dotarsi di tale strumento, finalizzato ad una riduzione dell’inquinamento luminoso, ma soprattutto all’abbattimento dei costi di funzionamento della rete pubblica con conseguenti significativi risparmi per il bilancio comunale.

Tutto questo perché sono convinto che gli investimenti indirizzati al risparmio energetico da un lato ci porteranno nei prossimi 5 anni ad una riduzione del 20-30% dei consumi, e dall’altro sono in grado di generare un volano economico significativo in un momento di grave crisi, in particolare per un settore trainante come quello edilizio. Senza dimenticare che il conseguente gettito fiscale che tali investimenti sarebbero in grado di generare, rappresentano la fonte di finanziamento più importante per le casse della nostra Regione da cui poi si attinge per fornire servizi indispensabili quali sanità e trasporto su cui ora si è invece costretti a tagliare.


Detto ciò ritengo ora doveroso affrontare le questioni che mi avete posto senza ambiguità, perché è venuto il tempo delle decisioni, purtroppo a volte impopolari, ma responsabili!


1. Progetto Edipower e conseguenze per il Lago: auspico che il recente comunicato dell’azienda concessionaria possa significare veramente un’archiviazione definitiva della questione che tanti dubbi e discussioni ha sollevato.


2. Elettrodotto Wurmlach-Somplago: troppo facile rispondere interrato, anche perché ho le mie riserve in riferimento all’impatto ambientale che una scelta del genere potrebbe generare. Recentemente ho voluto recarmi in Alto Adige ed a Bolzano in particolare, realtà da sempre portate ad esempio per la tutela ambientale ed lo sviluppo ecosostenibile e sono rimasto meravigliato nel vedere quasi una decina di linee elettriche che attraversano le montagne sovrastanti, senza particolari mascheramenti o problemi. Mi chiedo dunque se potenziare reti e tralicci esistenti non sia proprio possibile.


3. Richiesta di realizzazione di varie Centraline sul torrente Leale e sul canale di uscita del Lago: sono favorevole alla loro realizzazione in particolare su quest’ultimo che è artificiale ed eventualmente anche sul Leale se limitato all’area di immissione (dove ci sono i martelli per intenderci). Sarebbe preferibile però che questo tipo di centraline per il ricavo economico che sono in grado di generare venissero realizzate dai Comuni con il sostegno finanziario della Regione o che almeno fossero soggette a delle convenzioni in grado di generare un beneficio economico per la comunità su ricadono.


4. Ipotesi di utilizzo delle acque in uscita dal Lago per l'irrigazione, come richiesto dal Consorzio LedraTagliamento: ad oggi non ho avuto modo di analizzare in maniera approfondita lo studio di fattibilità realizzato, ma mi impegnerò a farlo quanto prima, anche in considerazione che, se non andasse a mettere a rischio il deflusso minimo vitale dei fiumi Leale e Tagliamento con un ulteriore danno al sistema ittico, già notevolmente compromesso, potrebbe rappresentare un sostegno importante per un settore agricolo sempre più in difficoltà e di balia di stagioni balorde.


Chiudo sottolineando che nell’ambito di una necessaria pianificazione strategica dello sfruttamento del territorio andrebbero doverosamente valutati gli aspetti legati al turismo, risorsa ancor oggi poco sviluppata e che, se sostenuta a dovere, potrebbe diventare un’opportunità importante per molti giovani della nostra zona.

E qualcosa anche in questo campo stiamo già facendo attraverso il progetto “Gemona città dello sport e del benstare”. Un progetto articolato, non solo sportivo, ma turistico ed economico che ha trovato la condivisione di tutti i comuni che lambiscono il lago e di tante tra quelle associazioni che oggi lo vogliono tutelare e valorizzare anche attraverso la possibilità di praticarvi diverse discipline sportive quali vela, modelvela, kayak, thriatlon, volo libero e di organizzarvi eventi e manifestazioni importanti. Basti pensare che quest’anno sulle sponde del Lago si terranno il campionato italiano duathlon, una gara di triathlon internazionale, eventi vela e modelvela, ed una tappa di coppa del mondo di parapendio acrobatico che vedrà impegnati oltre un centinaio dei migliori atleti al mondo per una settimana intera.

Senza contare quello che si potrebbe fare anche nell’ambito della pesca sportiva (non certo nel lago, ahimè!) grazie a corsi d’acqua meravigliosi che altrove in molti ci invidiano!!


Scusandomi per essermi forse dilungato un po’ troppo, vi ringrazio e vi saluto cordialmente.


Roberto Revelant

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2 commenti:

  1. Le considerazioni di Revelant sono interessanti. Gli ricordo solo che la presenza della centrale raffredda l'acqua del lago e gli stessi organizzatori del Triathlon, promosso dalla città che lui governa con gli altri Comuni nel progetto Città dello sport, affermano che se la temperatura si abbassa troppo non è possibile svolgerlo. Io mi chiedo se il progetto promosso dai comitati di prendere le acque della centrale con un tubo sotterraneo possano permettere di intervenire sulle acque del lago riportandoli a valori più vicini a quell di decine di anni fa, prima che fosse realizzata la centrale. Il lago è un posto stupendo, ma le sue temperature non favoriscono molto gli sport acquatici.

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  2. Letto l'articolo. Vedo poco politica e natura andare mano nella mano. Quindi non so cosa pensare, ma per il durare della lettura pensavo: è dal basso che bisogna iniziare, è attraverso i bambini che forse ci renderemo conto di quello che stiamo facendo! Il risparmio energetico potrebbe venire proprio da loro, noi adulti siamo troppo egoisti per risparmiare, temo!
    Aurelia P.

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