"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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venerdì 26 aprile 2013

Centrale di Somplago, i Comitati "continueranno ad agire energicamente fino al definitivo abbandono del progetto"


A ridosso delle elezioni, i Comitati hanno diffuso una nuova edizione de "Il Punto" nella quale si soffermano sul significato della recente dichiarazione di  Edipower relativamente  al "congelamento" del progetto di raddoppio della centrale di Somplago. L'uscita immediatamente prima delle elezioni era basata sul sospetto che la dichiarazione di Edipower  fosse dettata dall'idea di "dare un aiutino" ai partiti impegnati in campagna elettorale.
Diverse tematiche mantengono però la loro validità, diverse sono le domande che vengono poste … ed è per questo che il testo del volantino viene riproposto anche in questa sede. (A&D)
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Il progetto Edipower di pompaggio va abbandonato definitivamente


II comunicato stampa con cui Edipower ha annunciato che il progetto di pompaggio nella centrale di Somplago sul lago di Cavazzo non è previsto nel suo piano industriale 2013/2015 "in quanto non ritenuto strategico" non può non apparire come  un misero tentativo di calmare le acque e non certo per salvarle dal momento che è stato diffuso nel pieno della campagna elettorale regionale e - come lo stesso recita - "con riferimento all'incontro pubblico organizzato per domenica prossima ad Alesso (UD) con i Candidati alle Elezioni Regionali dove, tra i principali argomenti trattati vi è l'impianto di pompaggio".
Incontro organizzato dai Comitati e svoltasi con una grande partecipazione della popolazione.
Misero tentativo di mettere la sordina al dibattito su questo assurdo e speculativo progetto, tanto contestato, poiché non ci risulta che Edipower abbia inviato - come correttamente dovrebbe fare una grande società - alcuna comunicazione ufficiale in tal senso agli Enti Pubblici interessati, ma si sia limitata ad emettere un comunicato di poche righe che non è certo impegnativo per essa. Inoltre nel suo comunicato Edipower non rinuncia al contestato progetto di pompaggio ma solo lo esclude dal piano industriale 2013-2015, riservandosi quindi di riportarlo all'attualità dopo il 2015.
Buttare acqua durante questa campagna elettorale regionale su un argomento che scotta è senz'altro una operazione astuta per dare un aiutino ai principali Partiti che a livello romano, regionale e locale hanno taciuto o si sono detti favorevoli a questo devastante progetto.
Non ci vuol molto a essere dubbiosi sulla reale volontà di Edipower.
Buttare acqua è una necessità per Edipower anche per diluire la distruttiva colata di fango riversata dal bacino di Sauris e - dopo averla sotterrata come fanno i gatti sotto le ghiaie del Tagliamento - farla dimenticare!
Non è accettabile che i Presidenti delle province di Trento e Bolzano ed i Sindaci dei Comuni di Bergamo, Brescia, Milano, Torino, Genova, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, a cui fanno capo i pricipali azionisti ( A2A, Iren, Dolomiti Energia e Sei) di Edipower, acconsentano che quest'ultima faccia nella nostra regione ciò che non permetterebbero fosse fatto nei loro territori.
A questo punto sarà interessante anche vedere e capire come si comporteranno i Sindaci dei 4 Comuni che a suo tempo hanno reso parere favorevole al progetto (il lago, on. Serracchiani, è stato difeso dai Comitati non dai Sindaci che invece lo hanno venduto per la promesse compensazioni). Ci auguriamo che i Sindaci trovino una buona volta il buon senso e la trasparenza di rendere noto ai propri cittadini a quanto ammontano le presunte compensazioni finora tenute nascoste come se fossero un segreto di Stato e che si rendano conto che il progetto Edipower di pompaggio va accantonato definitivamente e che è tempo di mettersi a lavorare insieme per rinaturalizzare il lago isolandolo dallo scarico della centrale.
Ai rappresentati del Potere e ad Edipower vogliamo far presente che si sbagliano se pensano che il comunicato di Edipower abbia disarmato i Comitati.
No! I Comitati continueranno ad agire energicamente fino al definitivo abbandono del progetto di pompaggio, fino a che lo scarico della centrale sarà portato a valle del lago, fino a che il lago di Cavazzo o dei Tre Comuni sarà rinaturalizzato e valorizzato.

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