Ampliamento della centrale di Somplago: nasce un comitato contro il progetto
Messaggero Veneto — 08 settembre 2009 pagina 10
TRASAGHIS. "Da oltre mezzo secolo il Lago dei Tre Comuni viene deturpato con progetti scellerati che non tengono conto né della ricaduta ambientale, né tanto meno della perdita economica e turistica che provocano nel tempo su tutta la zona". Le parole sono di Anna Maria Gisolfi, portavoce del neo costituito "Comitato per lo sviluppo e la difesa della Val del Lago". Il monito è stato raccolto qualche settimana fa da oltre una ventina di persone, tutte residenti in zona, che in seguito all’annuncio dell’ampliamento della centrale di Somplago, si erano riunite nel centro sociale di Alesso per l’incontro organizzato dai consiglieri regionali Enore Picco e Franceschino Barazutti. Proprio lì, subito dopo quell’incontro, è nato il comitato che ora chiede a gran voce "un incontro con le amministrazioni comunali coinvolte nel progetto dell’Edipower, per discutere delle sorti del lago, soprattutto alla luce del progetto presentato dalla società". Non solo, i componenti vogliono parlare, oltre che di una possibile difesa, anche dello sviluppo; c’è la volontà rilanciare l’intera zona dal punto di vista turistico. Ma la priorità innanzitutto è quella di occuparsi del progetto dell’Edipower. "Ci rivolgiamo a tutte le amministrazioni – continua Gisolfi – e in particolare a quella di Trasaghis –. Vero è che la nuova amministrazione comunale si è appena insediata e si è trovata di fatto con l’iter del progetto già in atto però non ci risulta corrispondere al vero che il progetto viene calato dell’alto, senza possibilità di replica al Ministero di competenza. Infatti quest’ultimo ha chiesto un parere di fattibilità sia alla Regione che ai comuni coinvolti. Proprio per queste ragioni non vogliamo essere sottomessi a decisioni prese da altri che non tengono conto del volere dei cittadini che vivono ogni giorno il lago. Per prima cosa chiediamo un confronto pubblico. Dopodiché ci devono dimostrare che il progetto è indispensabile e sopratutto che non avrà ricadute ambientali. Cosa che dubitiamo fortemente visto che lo stesso comune di Trasaghis ha preso tempo e ha chiesto una proroga di 60 giorni per esprimere un parere dopo che la commissione locale del paesaggio aveva evidenziato "la possibilità di un elevato aumento dell’erosione spondale" a causa della variazioni di livello inserite nel progetto". Il comitato indica anche la strada da seguire. "Sarebbe il caso di investire – conclude Anna Maria Gisolfi – su energie alternative. A quanto ci risulta l’energia prodotta dal progetto di Edipower sarebbe uguale a quella consumata. Dove starebbe il guadagno? Infine vorrei invitare la popolazione di tutto il comprensorio a interessarsi della questione".
Dario Venturini
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"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons
mercoledì 9 settembre 2009
1 commento:
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