LAGO DEI TRE COMUNI / L’antico emissario va ripristinato
È giunto il momento di ripristinare l’antico emissario naturale del Lago di Cavazzo (il taj dal lâc), per ridare vita a questo vecchio corso d’acqua e permettere così la risalita dei pesci (in particolare dell’anguilla) dal Tagliamento al più grande lago naturale della Regione. È il messaggio che mando ai politici locali e regionali, in qualità di consigliere dell’ente Tutela pesca del Fvg, in un momento in cui, per altro motivo, si sono riaccesi i riflettori sul nostro lago. Infatti, l’intervento proposto da Edipower non deve essere visto solo come momento di protesta delle popolazioni rivierasche, ma deve diventare, a mio parere, anche l’occasione per un dibattito complessivo, su temi che riguardano questo bellissimo specchio d’acqua. Questo mio breve intervento, vuole pertanto mettere l’accento su un progetto, che è il sogno nel cassetto di molte persone, amministratori, pescatori e privati cittadini del luogo e no, che non vedono il lago solo come un contenitore d’acqua, ma bensì come un delicato ecosistema, una preziosa risorsa da salvaguardare e valorizzare. Oggi, grazie agli stagni ecologici, situati a sud del canneto di Alesso, che sono intercomunicanti e l’alveo dell’antico emissario, si potrebbe riaprire questa via d’acqua, che in un recente passato è stato lo scolmatore naturale del lago. Via d’acqua che è stata chiusa, nel 1959, con l’avvio della centrale Sade di Somplago, che mandò le acque in uscita dal bacino in una galleria sotto la montagna e quindi, dopo un salto artificiale, nell’alveo del torrente Leale. La realizzazione degli stagni ecologici, realizzati in anni recenti dalla nostra Comunità Montana, ha previsto con lungimiranza, anche la posa di una tubazione che passa sotto l’attuale strada che porta alla località Brancs di Alesso. L’unico punto critico che rimane da superare, a questo punto, è il ponte dell’autostrada, prima di arrivare al lago. Un’opera di certo non impossibile, viste le attuali tecniche a nostra disposizione. In conclusione, non facendo mai scendere il livello del lago sotto quota 194,50 (Sade) per salvaguardare le popolazioni ciprinicole del canneto di Alesso e riaprendo questo canale, seppur con portate ridotte, si riavrebbe fra l’altro a disposizione un nuovo corso d’acqua salmonicolo, con una valorizzazione immediata anche del torrente Leale, che vedrebbe aumentare, con indubbi benefici, la sua portata e asciutte artificiali devastanti dello stesso, come quella dei giorni scorsi, diventerebbero solo un brutto ricordo.
Claudio Polano, consigliere Etp del collegio Gemona/San Daniele
(da: http://politicagemonese.blogspot.com/2009/09/lago-dei-tre-comuni-1lantico.html)
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