Puntuale, a ogni "sec" estivo, riemerge la proposta del Consorzio Ledra Tagliamento di ottenere l'uso dell'acqua del Lago per l'irrigazione. Se ne è parlato più volte anche qui sul Blog, per esempio l'anno scorso (
http://cjalcor.blogspot.it/2014/06/quellacqua-che-esce-dal-lago.html ) , nel 2012 (
http://cjalcor.blogspot.it/2012/08/lacqua-del-lago-contro-la-siccita-una.html ) e più indietro ancora.
L'allarme viene ora dal Direttore generale del Consorzio:
Tagliamento a secco, l’allarme della Regione
di Davide Vicedomini
Messaggero Veneto, 23 luglio 2015
Emanato un decreto sull’aggravamento dello stato idrico. In difficoltà anche il Torre. Il Consorzio avverte: se non pioverà entro domenica, approvvigionamenti a rischio
(…) Adesso anche i livelli delle falde freatiche, ovvero la quantità di risorse idriche nei corsi d’acqua di risorgiva, che non sembravano toccati dalla calura di questi giorni, grazie alle piogge della passata stagione, si stanno abbassando. In particolare viene monitorata ora dopo ora dal Consorzio la falda tra Cividale e Remanzacco, che serve l’approvvigionamento dei pozzi.
«Ci troviamo – spiega Canali – in una situazione molto simile a quella vissuta nell’estate del 2006, che, dopo quella del 2003, è stata la più siccitosa».
Per risolvere il problema annoso del deficit idrico che si verifica in estate c’è un progetto che servirebbe a garantire l’approvvigionamento del Ledra - Tagliamento attraverso il collegamento con lo scarico del Lago di Cavazzo. L’opera, inserita nella previsione del piano di tutela delle acque della regione, ha un costo di 40 milioni di euro.
Nel frattempo l’emergenza rimane. E se la situazione dovesse perdurare ancora per alcuni giorni, già dalla prossima settimana, si dovrà procedere a una razionalizzazione e quindi a una diminuzione della quantità e della frequenza dell’irrigazione nei campi
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Il consigliere regionale Revelant invita a puntare piuttosto su un miglioramento della rete idrica, prendendo poi in esame l'ipotesi del prelievo, attuando parallelamente passi per valorizzare il Lago:
Revelant, valorizzare lago di Cavazzo anche contro siccità
“Una soluzione per combattere la siccità c’è, basterebbe attuarla con investimenti strutturali nelle reti ed ammodernando l’approvvigionamento idrico”. Il Consigliere regionale Roberto Revelant (Autonomia Responsabile) interviene a seguito dell’allarme lanciato da Coldiretti per le colture a causa dell’eccessivo caldo e della mancanza di acqua per l’irrigazione. “Rinnovo l’invito a estendere una progettualità più ampia della valorizzazione del lago dei Tre comuni, attraverso il coinvolgimento diretto, oltre che delle amministrazioni comunali locali anche della Regione, della Comunità Montana del Gemonese e anche di chi trae, o potrebbe trarre, benefici dall’utilizzo della risorsa acqua per finalità diverse – precisa Revelant chiarendo che il riferimento è sia al concessionario della centrale di Somplago, sia al mondo agricolo che da anni attende, senza risposta, l’approvvigionamento da quel bacino, per aumentare la superficie irrigabile della nostra regione garantendo anche contestualmente il deflusso minimo vitale nel fiume Tagliamento. “Ricordo – continua il consigliere – che fin dall’origine esisteva la previsione di un’opera che il Consorzio Ledra Tagliamento intendeva realizzare e la volontà mi risulta ancora attuale, nonostante la sospensione degli anni ’80 da parte della Regione.
Tale intervento prevedeva il collegamento dello scarico Sade del lago di Cavazzo nel torrente Leale e il canale Ledra Tagliamento tra Trasaghis e Gemona ed è stato inserito recentemente nel progetto di Piano regionale di tutela delle acque adottato con DGR n. 2000 dd 15.11.2012, ma non è mai stato finanziato. “Ogni qualvolta la stagione estiva diventa più torrida l’agricoltura paga dazio peggiorando ulteriormente le già difficili situazioni di mercato presenti. Un problema quello dell’approvvigionamento idrico ai fini irrigui – spiega Revelant – che ho sollecitato in più occasione di cui l’ultima non più tardi di un anno fa, quando la stagione era invece caratterizzata da forti piogge: non ci vuole molto per capire che d’estate il caldo e la siccità sono situazioni che non si possono definire straordinarie. “E’ chiaro che
soprattutto nei periodi di secca, la quantità d’acqua proveniente dal lago attraverso il collegamento consentirebbe un significativo maggior rilascio sul Tagliamento dalla presa di Ospedaletto a tutto beneficio del fiume stesso. Il lago di Cavazzo rappresenta una risorsa importantissima della nostra Regione – conclude il consigliere di Autonomia Responsabile – e per questo rinnovo l’invito alla Giunta a prendere in considerazione un intervento di valorizzazione del lago volto a dare risposte concrete all’agricoltura e a dare nuovo impulso ad un’area tra le più interessanti sotto il profilo turistico della nostra Regione”.
Articolo originale:
http://www.ilgiornaledelfriuli.net/com-stampa/autonomia-responsabile-revelant-valorizzare-lago-di-cavazzo-anche-contro-siccita/#ixzz3gyOYyOSR
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Netto e deciso l'intervento dei Comitati: nessuna captazione se non attuata contestualmente alla realizzazione del by-pass, capace di ripristinare le condizioni di naturalità del Lago:
Nessun prelievo senza la realizzazione del by-pass
Il Comitato per la difesa e la valorizzazione del Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni ed il Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento non intendono lasciare senza risposta le dichiarazioni dei dirigenti del Consorzio Ledra Tagliamento di derivare nel proprio sistema irriguo le acque in uscita dal lago mediante una condotta del costo di 40 milioni da realizzarsi già nel 2017.
Ad ogni siccità il Consorzio mette gli occhi sulla massa d’acqua del lago, pensando che questa possa diventare disponibile per incrementare l’irrigazione del Medio Friuli, dimenticando però che questo prezioso elemento non è di sua proprietà ma appartiene in primis alle comunità della Val del Lago, alla Montagna, a chi ancora la abita e alla comunità regionale.
Non è più accettabile che il lago di Cavazzo sia asservito agli interessi idroelettrici, con di più “foresti”, ed a quelli della pianura attraverso i signori dell’acqua del Consorzio.
Se è vero che tale progetto di derivazione è previsto nel Progetto di Piano Regionale di Tutela delle Acque (PPRTA) è altrettanto vero che in tale contesto di Piano va considerato il bypass che porti lo scarico della centrale di Somplago fuori dal lago.
A meno che qualcuno voglia assumersi la responsabilità di una guerra tra la montagna e la pianura, il Comitato dichiara che
l’acqua dello scarico del lago non dovrà essere prelevata senza che contestualmente sia realizzato il bypass dalla centrale di Somplago allo scarico del lago. Non permetteremo che passi la furbata dei due tempi: realizzare prima la derivazione del consorzio e poi … dimenticare il bypass del lago! Il lago e la sua valle hanno subito troppi torti!
Con questo bypass le acque fredde e limose provenienti dal bacino dell’Ambiesta, in cui confluiscono le acque della Carnia centro-occidentale, non entreranno più in contatto con il lago, che così potrà tornare temperato come un tempo, con innegabili benefici a livello ambientale e turistico.
Per questo vigileremo affinchè non ci siano sgradite sorprese e che la volontà della gente della Val del Lago venga presa seriamente in considerazione, diversamente la sua mobilitazione sarà massiccia.
E’ tempo di dare soluzioni complessive e non parziali (interessate) ai problemi relativi alla risorsa idrica. Al riguardo, avuto presente che sono principalmente le acque del Tagliamento ad alimentare la falda, se le sue acque non scorreranno più nel suo alveo ghiaioso ma saranno trasportate altrove in impermeabili canali di cemento, quali saranno le conseguenze per la falda acquifera sottostante? Una falda captata ad Artegna dal Cafc e che fornisce acqua potabile a oltre 80 Comuni. Inoltre, di quanto si abbasserà la falda senza questo indispensabile apporto?
Del “bene comune acqua” non possono continuare a decidere solo cattedratici ed i soliti “signori dell’acqua”
Acqua significa democrazia!
Val del Lago, 25 luglio 2015
Dino Rabassi per il Comitato difesa e valorizzazione del lago – Alesso
Franceschino Barazzutti per il Comitato Tutela acque del bacino montano del
Tagliamento - Tolmezzo
Comitato per la difesa e lo sviluppo del Lago di Cavazzo
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Ai lettori la parola, con l'invito a esprimere un parere non in forma emotiva ma magari dopo aver riesaminato i "precedenti storici" della questione, per non ritrovarci ogni estate nella saga del "già detto". Grazie