Importanti novità e soprattutto rilevanti prospettive sono emerse durante la conferenza stampa di ieri sulla settimana di rilevazioni scientifiche sul Lago:
Gli esperti del Cnr passano al setaccio i fondali del lago dei tre Comuni
 (dal sito del Messaggero Veneto, 27 maggio 2015)
 TRASAGHIS. Rilievi geofisici realizzati con strumenti di ultima 
generazione per conoscere i fondali del lago dei Tre Comuni, il primo 
passo per avviare la futura rinaturalizzazione del grande bacino 
friulano. A realizzare l'intervento, nel corso di questa settimana, sono
 i tecnici dell'Istituto di scienze marine Ismar-Cnr di Bologna in 
collaborazione con l'Osservatorio geofisico sperimentale Ogs di Trieste.
 L'iniziativa è stata presentata ieri nella sede della Regione a Udine 
alla presenza dei rappresentanti dei comitati a tutela del lago insieme 
agli amministratori dei Comuni di Trasaghis, Bordano, Cavazzo, Venzone, 
Gemona, delle due Comunità Montane della Carnia e del Gemonese e anche 
dei rappresentanti di Edipower.
 «Oggi si apre un'epoca nuova - hanno detto i tre sindaci della valle 
del lago Augusto Picco, Gian Luigi Colomba e Gianni Borghi - che ci vede
 tutti uniti attorno al nostro lago. Il lago è stato compromesso a causa
 dell'azione umana nel corso dei decenni e oggi, con l'apporto di dati 
scientifici avremo un punto di partenza su cui costruire un futuro 
progetto di salvaguardia del bacino».
 Se già in passato gli studi effettuati tanto dai comitati che dalle 
amministrazioni comunali avevano evidenziato il rischio di scomparsa del
 lago nel giro di cento anni a causa dell'accumularsi continuo dei 
fanghi sui fondali, ora, dopo che lo stesso è stato inserito come punto 
da rinaturalizzare all'interno del piano regionale di tutela delle 
acque, il contatto con l'Ismar di Bologna va in quella direzione.
 «Questo lago - ha spiegato Luca Gasparini dell'Ismer - ci dà la 
possibilità di utilizzare un drone a cui stiamo lavorando che permette 
di fare delle misurazioni attraverso il ricorso alle onde ultra-soniche,
 con le quali è possibile fare un'analisi dei sedimenti anche fino a 
15-20 metri a partire dal fondo. I nostri mezzi permettono di analizzare
 le stratificazioni sul fondo e datarle».
 Le analisi dei tecnici dell'Ismar sono iniziate lunedì e proseguiranno 
fino a venerdì. Con i dati raccolti sarà possibile capire qual è la 
situazione nei fondali del lago, un punto di partenza fondamentale per 
lo sviluppo di un futuro progetto di rinaturalizzazione.
 Da parte loro, i tecnici di Ismar hanno già dato la disponibilità a 
collaborare per un futuro progetto che conti su finanziamenti europei: 
«Certamente - hanno detto i presidenti delle due Comunità montane 
dell'alto Friuli Aldo Daici e Lino Not - i due enti montani daranno il 
loro supporto ai Comuni nell'intraprendere questo percorso ma
è chiaro che per una progettazione di quel tipo sarà necessario che la Regione faccia da capofila».
 L'iniziativa svolta da Ismar e Ogs questa settimana sul lago sarà 
presentata alla popolazione giovedì sera alle 20.30 nel centro servizi 
di Alesso.
 
 
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