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sabato 8 febbraio 2014

Bordano, preoccupazioni per il futuro della Casa delle farfalle (IX)

Dopo le preoccupazioni espresse dall'Amministrazione comunale, arrivano le precisazioni della Cooperativa che ha sinora gestito la Casa delle farfalle. 
Ovviamente, vi saranno ancora delle prossime "puntate".
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Casa delle farfalle la cooperativa vuole studiare l’accordo


Messaggero Veneto, 7 febbraio 2014

BORDANO. «A questo punto proponiamo una proroga nella gestione della Casa delle farfalle, per salvaguardare la struttura stessa». La proposta arriva dalla Coop Pavees, per il ritardo nella pubblicazione del bando di gestione da parte dell'amministrazione comunale, e per poter far fronte alle già oltre 2 mila prenotazioni di visite scolastiche. La cooperativa, ricorda poi, che, qualora la gestione della struttura fosse assegnata ad altri, si perderebbe un'intera stagione per trasferire tutte le proprietà della Coop, a cominciare dagli stessi animali, per i quali lo stesso Ministero prevede fino a 18 mesi di tempo.
La presidente Ylenia Cristofoli risponde così alle affermazioni del sindaco Gian Luigi Colomba che si era detto preoccupato per la mancata firma del contratto di gestione. «Noi - spiega - ci siamo presentati agli incontri di venerdì scorso e di martedì per sottoscrivere l’accordo; è vero, il Comune ci è venuto incontro modificando le clausole che non ci convincevano, ma non si può pretendere che mettiamo nero su bianco senza prima far esaminare il contratto dai nostri commercialisti, e questo è anche il motivo per cui non ci siamo presentati all’incontro di ieri. Ad ogni modo, il contratto di gestione esula dal bando pubblico per l'affidamento della struttura».
A detta della Coop Pavees, nel dicembre 2012 il Comune pubblicò un bando per la gestione al quale si presentò da sola, dopodiché, entro febbraio, l'amministrazione concesse alla Coop Pavees la gestione per un anno, ma soltanto a novembre fece sapere alla Coop che mancavano alcuni dettagli per formalizzare il contratto.
«Le lungaggini - dice Cristofoli - non dipendono da noi, tanto è vero che già ad agosto sollecitammo il Comune ad emettere il bando, proprio per programmare la stagione, e lo scorso inverno ci siamo sobbarcati le spese di gestione, 40 mila euro, senza sapere se avremmo gestito ancora la struttura».
La proposta è quella di prorogare la gestione alla Coop Pavees ancora per un anno mentre si emette il bando per evitare di buttare via dieci anni di lavoro, poiché la mancata apertura a marzo, secondo gli attuali gestori, determinerebbe un gravissimo danno di immagine e la perdita di un'intera stagione.
«Gli animali e le piante che si trovano nel museo - spiega Cristofoli - non possono essere trasferiti nel giro di poche settimane, e i tempi per l'emissione del bando non sono dipesi certamente da noi». (p.c.)

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