"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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venerdì 6 settembre 2013

Il Lago e l'irrigazione, una storia infinita - (I)

Eccoci, ci risiamo.  27 anni dopo quel  "L'acqua c'è (nel lago di Cavazzo) per spegnere la sete delle campagne" uscito sul MV del 23-8-1986, l'idea di prelevare l'acqua del Lago per l'irrigazione riemerge prepotente.
A richiamare il problema, il presidente di Coldiretti, che in due comunicati pubblicati congiuntamente dal MV e da "La Vita Cattolica"  sostiene che l'unico rimedio al problema della siccità è "l'opera di collegamento tra lo scarico del Lago di  Cavazzo nel torrente Leale e il canale Ledra Tagliamento tra Trasaghis e Gemona".



«Dopo i soldi per Pramollo trovate quelli anti-siccità» Gemona: netta presa di posizione del presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora Irrigazione: c’è già il progetto di collegamento dallo scarico del lago di Cavazzo


(...) I consorzi di bonifica del Fvg e in particolare il Consorzio Ledra Tagliamento hanno predisposto un progetto complessivo proprio per superare queste difficoltà. Quest’anno, per esempio, i primi giorni di agosto – come sottolinea il Consorzio Ledra Tagliamento – la situazione del deflusso del fiume Tagliamento era molto critica e si è ripresentato in tutta la sua gravità il problema di mantenere il deflusso minimo vitale del fiume, di assicurare l’acqua per l’uso irriguo e di produrre energia idroelettrica “pulita” per il fabbisogno energetico. L’unica soluzione possibile è l’opera di collegamento tra lo scarico del lago di Cavazzo nel torrente Leale e il canale Ledra Tagliamento tra Trasaghis e Gemona. Questa opera è prevista nel progetto di Piano regionale di tutela delle acque adottato con DGR n. 2000 dd 15.11.2012 al capitolo 3.2 “misure specifiche per il fiume Tagliamento a valle di Ospedaletto”.
Secondo Ermacora, «non è più procrastinabile il finanziamento di questa opera pubblica di bonifica e irrigazione a tutela dell’ambiente, dell’agricoltura e del territorio per la sicurezza ambientale e alimentare, considerato il fatto anche dei tempi necessari per l’iter autorizzativo». (...)

Cosa c'è di nuovo? L'appunto che, in fondo, "Questa opera è prevista nel progetto di Piano regionale di tutela delle acque adottato con DGR n. 2000 dd 15.11.2012 al capitolo 3.2 “misure specifiche per il fiume Tagliamento a valle di Ospedaletto”.".
E' il caso di ricordare che l'autorizzazione data dalla Regione al Consorzio Ledra Tagliamento negli anni '80 era stata congelata dal presidente Biasutti dopo la protesta popolare dei cittadini e delle Amministrazioni della Valle del Lago, la raccolta di firme e l'indizione di un convegno tecnico-scientifico.
Sul Blog si era discusso parecchio sul fatto che gli indirizzi di piano della Regione per il "Piano regionale di tutela delle acque" del marzo 2012  NON AUTORIZZAVANO  AFFATTO  la realizzazione dell'opera ma dicevano che "SI DOVRA' PRENDERE IN CONSIDERAZIONE IL PROGETTO DI REALIZZAZIONE DI UNA CONDOTTA DI COLLEGAMENTO TRA IL LAGO DI CAVAZZO E IL SISTEMA DERIVATORIO LEDRA TAGLIAMENTO".
Non si è sentita, in zona, nessuna presa di posizione sulla citata approvazione del progetto. Dimenticanza? Omissione? Errata valutazione?
Dovrebbero esserci comunque ancora spazi e tempi  per un confronto e una progettazione comune. A questo livello potrebbe inserirsi la discussione sulla proposta dei Comitati  di portar fuori le acque dello scarico della centrale, garantendo l'acqua dell'irrigazione e consentendo  anche  di rinaturalizzare il Lago.
Ma è il caso di muoversi, di formalizzare le proposte alternative, di sedersi congiuntamente a un tavolo per la definizione di un progetto condiviso.
Il Blog, per quel che potrà fare,  continuerà a offrire  uno spazio per l'informazione ed il confronto. (A&D)

3 commenti:

  1. .Ciò che mi viene in mente leggendo l'articolo del MV che riporta il pensiero del sig. Ermacora, che non so a quale titolo, parli di cose che non sono di sua attinenza, lo sviluppo del Pramollo, credo non abbia nessuna attinenza con la Coldiretti sindacato di cui si onora di essere Presidente, se poi ritiene che i suoi associati siano più meritevoli di risorse, rispetto alla gente di montagna che si occupa d'altro,
    Industria, Turismo o altro, gli daremo una medaglia, ma non si permetta di chiedere risorse che non gli spettano, né finanziarie né di risorse idriche, per questo c'è già il Consorzio che basta e avanza.
    Per quanto attiene il DGR n°2000-2012in linea con tante delibere della Giunta Tondo, Edipower, Elettrodotto, dice ma non specifica, prevede, ma non cosa, né quando. Cosa dice questo DGR nelle conclusioni, per alleviare lo stato di sofferenza del Tagliamento tra Ospedaletto e il Leale, che si dovrà in futuro, prevedere la realizzazione di una condotta tra il Lago e il sistema deviatorio del Ledra, non dice che deve essere implementato per forza nel nostro territorio, anzi, non lo nomina per niente, certo, che se l'amministrazione tace, seglieranno la soluzione meno costosa come quella auspicata dal Consorzio, dai Comitati, dei Già con il progetto Franzil, ma si potrebbe anche bucare il Festa riportare l'acqua nel Tagliamento, senza interferire con il lago, ne con il resto del nostro territorio. Io non so se è fattibile, non ho le capacità, ma sento sempre dire, si può far tutto, basta la volontà, e le selte politiche appropriate. Luci

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  2. "Grande è la confusione sotto il cielo". Intai agns '80 a si cjacarave di un by pass da centrâl al Tajament (sbusant il Feste, alore); l'ultin document dai sindics che si cognossi al è da vierte dal 2012 e lì a si fevelave di "una condotta sotto Interneppo". La propueste dai Comitâts a vares di sei di une condote dilunc dut il lâc fint al canâl Sade, e di lì inviâsi a traviersâ il Tajament (e zà cualchidun al vose: "voleso ruvinâ il Leal?") e rivâ ai cjamps dal Consorzio. Dopo bisugne capî se l'autorizazion la Regjon a l'à bielzà dade intal dicembre passât, ma probabilmenti, come che al dîs Luci, a ere dome une altre "dichiarazione di intenti". Al sares util se i tecnics dai Comuns e/o Comitâts a fasessin una propueste precise di cemût che a si podarès risolvi il dut, par sistemâ il lâc e contentâ i agricoltôrs, par che no si sielgi dome "la soluzione meno costosa come quella auspicata dal Consorzio".

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  3. La propueste dai comitâts a è stade bielzà presentade ai conseîrs di Sel e M5S. Strengintle, si tratares di fâ une leç speciâl pal lâc. La regjon a vares di convinci Edipower che cumò a dopre trei turbinis par vot oris, a doprant invessit une sole par 24 oris, produsint la stesse cuantitât di corint, ma lavorant 22 cubos al secont invessit che 66 cubos al secont. In cheste maniere la tubazion che a vares di puartâ fûr dal lâc il scaric da centrâl, a vares une sezion trei voltis plui piçule e cun coscj unevôre plui bas. Paraltri al è dut scrit su la part finâl dal libri Lago Energia Ambiente scrite dal ingignîr Franzil. A vares di sei la regjon , cun cheste leç, a garantî i interes di ducj e a procurâ i finanziaments. I comitâts a àn ancje timp indaûr domandât un incuintri cun chei dal consorzi da Ledre, ma chi sepi jo no an mai rispuindût…

    Mandi
    Remo

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