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Della serie "din don"... monte Cuar!
Ci avevamo provato lo scorso sabato, ma eravamo partiti troppo tardi e c'eravamo accontentati del sempre bello "Troi dal'ors".
Questa volta non ci lasciamo tentare dalle coperte e puntata l'auto verso Trasaghis, passiamo Avasinis e risaliamo la stretta rotabile che porta al Cuel di Forchia, deviando prima di raggiungerla per gli Stavoli Pra di Steppa, dove troviamo l'indicazione per la malga Cuar. La strada è lunga otto chilometri e dovendola percorrere piano per i continui scoli dell'acqua, ci impiegheremo mezz'ora per raggiungerla!
Parcheggiata l'auto nell'unico spiazzo indicato dal cartello, ci prepariamo e poco dopo siamo in cammino, raggiungendo la vicina malga, dove belanti caprette ci danno il benvenuto.
Imboccato il sentiero che parte proprio li vicino, risaliamo il pendio verso la vicina dorsale, dove vediamo volare i grifoni!
Dopo una pausa presso un laghetto per tirare qualche sassolino, la raggiungiamo e anche l'Alpinfrut rimane meravigliato dall'ampio panorama che si gode da questo posto! Sopra di noi i grifoni vanno e vengono, fermandosi a volteggiare sopra la grande croce del Flagjel, giocando con le correnti e le nuvole, per poi tornare, passando per la nostra meta odierna, il monte Cuar, e tornare.
Percorriamo la lunga dorsale che dal vicino Cuel dai Poz sale verso il Cuar, fermandoci presso il recinto che la delimita, dove tre cavalli stanno pascolando. Loro sono molto socievoli, soprattutto dopo che Luca gli regala un grissino a testa!
Il più piccolo proprio non ci molla più e ci segue per un bel tratto mentre proseguiamo verso la cima, Gabriele svelto in testa, un po' impaurito da tanto interesse equino!!!
La bestiola alla fine si arrende e ci lascia proseguire e dopo un paio di saliscendi per assecondare qualche piccola elevazione, entriamo in un boschetto che ci porta a sbucare sull'erboso pendio che porta alla campana di vetta.
Gabriele felicissimo si attacca alla catenella e suona a mezzogiorno!!!!!!!
Riusciamo a staccarlo solo attirandolo con la scusa di mangiare e così possiamo salutare anche la vicina Madonnina, dove lasciamo le firme sul libro di vetta.
Il panorama verso la pianura è offuscato dalla foschia e da una fascia di nuvolette che soggiornano sul mare, ma verso nord l'aria è tersa e ci concede una bellissima visuale delle cime!
Sfamiamo l'Alpinfrut e scattiamo un po' (molte!!) di foto e salutata una coppia di escursionisti saliti dal Cuel di Forchia, gli lasciamo la cima e ritorniamo sui nostri passi, per raggiungere poco dopo il terrazzo della malga Cuar, dove anche gli "Alpinauti" possono sfamarsi con cjarsons di erbe fatti in casa e formaggio di malga con polenta!
Gabriele si gode la vista sul sottostante cortile dove i tre cavalli e le caprette riposano all'ombra delle stalle, circondati da oche, anatre e pure un tacchino!
Passiamo così tranquillamente un po' di tempo godendoci il tepore del sole e le voci degli altri avventori e alla fine, dopo avere acquistato un po' di formaggio, paghiamo il conto e ritorniamo all'auto. Un gelato a Trasaghis per festeggiare un altra cima da aggiungere sul libretto di Gabriele e poi via, verso casa!