"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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martedì 20 novembre 2012

Amministratori che reinterpretano il Medio Evo


Si discute in questi giorni del calendario "Ironie medioevali" realizzato per beneficenza da diversi amministratori dell'Alto Friuli:

Il sindaco di Gemona Urbani quasi nudo adulato dalle odalische, la vice di Prato Carnico Gonano fustigata in piazza, il vice sindaco di venzone Di Bernardo giustiziato. Dagli amministratori dell’alto Friuli un gesto di solidarietà, concretizzatosi in una divertente iniziativa che li ha visti diretti protagonisti e che insegna anche l’arte di “inventarsi”, in tempi di magra, un’idea per racimolare soldi da destinare a chi è più in difficoltà.
Il succo di tutto è “Ironie medievali”, il calendario presentato ieri pomeriggio in sala consiliare. I protagonisti di quel calendario, che ora verrà venduto per raccogliere soldi da destinare alle fasce più deboli della popolazione residente nel territorio rientrante nell’ambito dell’Ass3 Alto Friuli, sono proprio sindaci, assessori e amministratori degli enti locali del comprensorio: guardando le grandi foto che abbelliscono il calendario li si vede in abiti medievali ripresi in modo giocoso fra le vie della cittadina, sul sagrato del duomo, in piazza Pidone ma anche nelle taverne delle locande Al Fogolâr, Alla Vecchia Concordia oppure al Caffè Vecchio.
(Messaggero Veneto, 19  novembre 2012)

Lo legge come un "segno dei tempi" (e non è probabilmente un complimento) il sito "Con te Gemona":

Venti o trent’anni fa un’iniziativa del genere sarebbe stata inimmaginabile. Oggi invece rischia di passare come una semplice stravaganza o finanche di trovare il consenso della maggioranza delle persone. Un tempo era il popolo che durante il carnevale si travestiva da politico per irridere il potere e farne scherno. Oggi è il politico che dissimula rozzi costumi e si fa zotico, come il più volgare dei suoi concittadini. Un tempo per una personalità pubblica la massima aspirazione era lasciare un ricordo autorevole di sé, sobrio, di persona degna e morigerata. Oggi è il ricordo in sé ciò che sembra contare: non importa se è quello di una foto volgare, basta lasciare una traccia. Un tempo chi faceva politica amava rappresentare lo scarto tra lui e il cittadino comune, marcare la differenza tra chi governa e chi è governato. Oggi questa distanza non solo è stata annullata, ma il politico tende a impersonare la parte peggiore della comunità, quella più bassa, più provinciale, forse anche più vera, più genuina, certo più rozza. Un tempo la politica metteva come priorità (o almeno cercava di farlo credere) il bene comune e i servizi alle persone: quando si trattava di salute, disoccupazione, difficoltà economiche non si poteva scherzare. Ora i fondi per le attività sociali sono una delle tante priorità, e possono essere recuperati anche con iniziative estemporanee e carnevalesche.
Gli “apocalittici” diranno che abbiamo toccato il fondo, che viviamo in un tempo senza pudore, un lungo declino etico ed estetico, in cui ogni traccia di valore e di equilibrio si sono oramai liquefatti. Gli “integrati” ci rideranno su, compreranno il calendario e con piacere, guardandolo quando rientreranno a casa, potranno pensare di non essere poi molto diversi da chi li governa e di aver contribuito a una raccolta di fondi per un nobile scopo. Una piccola iniziativa, un segno dei tempi.
(http://www.contegemona.it/)

Dura la presa di posizione della Lega attraverso il consigliere Picco:

«Una pagliacciata fuori luogo». Enore Picco, consigliere regionale della Lega Nord, non
ha gradito le foto «in stile Consiglio regionale del Lazio» del calendario Ironie medievali,
presentato domenica in sala consiliare a Venzone. «In un momento come questo – sostiene Picco - servirebbero sobrietà, serietà e il massimo impegno sul fronte dell’occupazione. Nobile l’intento di raccogliere fondi per le fasce più deboli, ma discutibilissima la forma. Non si potevano scegliere altri scatti? Un calendario dei mestieri, che raffigurasse la nostra gente al lavoro, per esempio? O foto che valorizzassero il patrimonio naturalistico del territorio? O immagini dei nostri giovani? L’autoironia è una dote preziosa, ma bisognerebbe evitare di scadere nel grottesco».
(Messaggero Veneto, 20 novembre 2012)

Ai lettori del Blog, se vogliono, la possibilità di esprimere un proprio parere. Con una curiosità. Nelle foto del backstage si è vista una bella immagine di un assessore  di Bordano. Chi sarà (se c'è) il paggio o la damigella espressi da Trasaghis?

Sicuramente, un'immagine davvero ... Bellina (foto Petrussi)


7 commenti:

  1. Per me questa è una buona iniziativa , il mio plauso và agli amministratori e ai sindaci della zona ,che per raccoglier fondi hanno deciso di realizzare questo calendario ,sfruttando la bellezza e l'atmosfera di Venzone.Spesso dimentichiamo il famoso proverbio friulano "Ognun bale cun so agne" ma non dobbiamo dimenticarci anche del famoso detto latino "De gustibus..." Mandi

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  2. il fine rimane sempre molto discutibile, ma questi signori si preoccupano di leggere i bilanci dell'ASS o del coordinamento per vedere come sono spesi i loro soldi?
    il calendario non sarà per casa una bella trovata politica per le elezioni di aprile? saluti

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  3. Sul mezzo e sulla opportunita' della scelta di quel mezzo si puo' discutere..ma sul fine decisamente no..prima o poi l'aiuto degli altri serve sempre. Anam

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  4. sul mezzo e sull'opportunita' di scegliere quel mezzo e nn un altro si puo' discutere, ma credo che sul fine ci sia poco da sentenziare..infondo e' certo che prima o poi tutti hanno bisogno del sostegno degli altri..le raccolte fondi per i piu' disagiati son aria pura nello smog di ns tempi. Anam

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  5. Grazie a Mario e ad Anam per i loro interventi. Questo Blog ha iniziato a occuparsi del dibattito sul calendario medievale semplicemente con la curiosità (ancora inappagata) di sapere se e come si fossero posti in gioco gli amministratori di "dilà da l'aghe". Ha continuato e continuerà poi a seguire le discussioni sviluppatesi non tanto per riportare le posizioni contrapposte dei due principali contendenti, ma piuttosto per offrire elementi di riflessione su come il ruolo e la funzione degli amministratori possano essere percepiti.

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  6. Omissione grave: il primo ringraziamento va ad Emi, naturalmente, che anche nei momenti di minore frequenza di commenti ha continuato a seguire e a collaborare al Blog.
    Coragjo, alora, tornìn a inviàsi e a tegnì vif chest imprest di discussion. Mandi a ducj

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  7. dopo la distribuzione del calendario il morale è sceso sotto i tacchi. secondo me i nostri rappresentanti non sapevano quello che facevano. Se era proposto un fine sociale dietro al calendario non dovevano essere riportati tutti quei ringraziamenti, la cosa pubblica non ha più lo stesso valore. La presenza di tutto il Coordinamento del sociale stona, doveva non apparire. queste sono solo le mie oppinioni grazie ciao a tutti
    mario b da cavazzo

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