"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

venerdì 30 novembre 2012

Resteranno a Trasaghis i maggiori introiti derivanti da Edipower?


Si è già riportata sul Blog la notizia della riduzione delle tariffe dell'Imu, apportate dall'Amministrazione comunale di Trasaghis, in particolare  a seguito delle maggiori entrate arrivate al Comune dall'accatastamento degli immobili Edipower (vedi http://cjalcor.blogspot.it/2012/10/trasaghis-cala-di-un-punto-laliquota.html ). La notizia aveva suscitato una certa discussione, anche per i mai sopiti dibattiti sulle forme di risarcimento dei danni arrecati al territorio a partire dalla Sade (v. per es. http://cjalcor.blogspot.it/2012/10/trasaghis-cala-di-un-punto-laliquota_9.html ).
Ora c'è timore che si debba azzerare tutto, in quanto tali maggiori entrate non potrebbero rimanere nel Comune di Trasaghis ma sarebbero destinate a finire nel calderone regionale e statale dell'extra gettito. Un bel problema, finanziario ed … etico. Sicuramente una questione da seguire. (A&D)


«Tratteniamo le entrate Imu»

TRASAGHIS Dubbi sulla consegna delle maggiori entrate Imu a Regione e Stato si fanno avanti anche nella val del Lago, e ciò sostanzialmente per motivazioni relative alle “impiantistiche idriche”. Si è discusso anche di questo durante la recente seduta del consiglio comunale, quando, affrontando l’assestamento di bilancio, il primo cittadino Augusto Picco ha evidenziato che i maggiori introiti Imu corrispondono a 36 mila euro, una cifra che l’amministrazione comunale è poco disposta a versare nelle casse della Regione come previsto dalle direttive del governo Monti: «Il fatto è - ha detto Picco - che quei maggiori introiti non sono dovuti alle nuove disposizioni sull’Imu bensì a un lavoro attento di accatastamento di impianti idrici che corrono sul nostro territorio, realizzato nel corso degli ultimi anni da parte dei nostri uffici. Per correttezza, noi abbiamo inserito quella cifra in entrata e uscita nel nostro bilancio, ma prima di consegnarli definitivamente faremo il possibile per non perdere quei soldi, che per un Comune come il nostro sono una cifra importante, soprattutto alla luce dei minori trasferimenti che avremo dalla Regione negli anni a venire». Sono soprattutto gli impianti della centrale Edipower che negli ultimi anni sono stati accatastati e hanno permesso al Comune di incassare fino a 50 mila euro in più rispetto alle poche migliaia che riceveva in passato: «È un processo che va avanti in tutta Italia - dice Picco - dove alcune sentenze hanno dato ragione ai Comuni che sono attraversati da impianti di quel tipo. Nel nostro caso, si parla del canale che arriva ad Alesso e la stessa Edipower si è resa disponibile, ma il lavoro è stato fatto dai nostri uffici. Prima di consegnare i soldi alla Regione, attendiamo gli esiti degli emendamenti presentati dall’Anci». 
Piero Cargnelutti

giovedì 29 novembre 2012

Quel che si muove a ... Trasaghis. Interventi per la canonica

Canonica contestata, ok ai lavori

Messaggero Veneto, 28 novembre 2012

TRASAGHIS Buone nuove per la canonica del capoluogo. Il consiglio comunale, nella sua recente seduta di lunedì sera, ha approvato lo stanziamento di 60 mila euro che saranno destinati alla sistemazione dell'edificio oggi in una condizione non propizia per le attività della Parrocchia di Santa Margherita e soprattutto per permettere al parroco don Fausto Quai di poter restare a dormire, qualora lo desideri: "Abbiamo stanziato - ha spiegato in aula il sindaco Augusto Picco - 45 mila euro in assestamento di bilancio che provengono dall'avanzo e che si sommano ai 15 mila che già avevamo messo a disposizione l'anno scorso. Ora, ci confronteremo con il parroco su quali sono gli interventi in base alle necessità". La questione era già stata discussa in sede di consiglio comunale, rispetto alla quale anche l'opposizione con Gianni Toffoletto (In Comune) se n'era interessata, ed era stata anche oggetto di attenzione di molti paesani desiderosi di permettere a don Quai di poter anche soggiornare in paese: l'edificio, infatti, necessita di interventi di sistemazione per renderlo soggiornabile ma a differenza di molte canoniche di proprietà della Curia è invece del Comune. Lo stesso sindaco Picco, che per la questione si era visto recapitare una lettera anonima di minacce, aveva assicurato lo stanziamento dopo aver verificato la disponibilità finanziaria. Ora, si punterà a sondare se vi è la possibilità di realizzare, oltre all'appartamento del parroco, anche uno spazio da destinare alla comunità così come ha richiesto e sostenuto in consiglio Toffoletto, trattandosi di una struttura di ben 280 metri quadrati: "Anche la nostra volontà iniziale era quella - ha detto il sindaco Picco - ma ora come ora non sappiamo se ciò sia possibile perché i costi andrebbero a lievitare di molto rispetto alle cifre che abbiamo stanziato: ciò non toglie, tuttavia, che altre verifiche possiamo ancora farle prima di intervenire". Piero Cargnelutti

mercoledì 28 novembre 2012

Amministratori che reinterpretano il Medio Evo (5)


Marcuzzo difende il calendario e Urbani


da: Messaggero Veneto, 27 novembre 2012

GEMONA. Nel dibattito sviluppatosi durante l’ultima settimana tra il consigliere regionale leghista Enore Picco e il sindaco Paolo Urbani relativamente alla partecipazione di quest’ultimo al set fotografico per il calendario “Ironie Medievali”, ora interviene anche l’assessore provinciale Luca Marcuzzo.
L’ex sindaco di Buja si dice comprensivo rispetto alla scelta degli amministratori della montagna friulana di voler realizzare un calendario per scopi benefici in cui questi ultimi si sono fatti fotografare in pose goliardiche: «Sono rimasto deluso – dice Marcuzzo – dalla sterile polemica che il consigliere regionale Picco ha acceso per la vicenda delle foto scattate per il calendario di beneficenza. Potrei essere d’accordo con lui sulla opportunità di apparire in un calendario in modo non certo qualificante per il ruolo ricoperto da parte del sindaco Urbani, ma la sostanza delle cose oggi mi spinge a pensare in modo un po’ diverso: i continui tagli ai trasferimenti ai Comuni costringono oggi i sindaci a cercare disperatamente ogni possibilità cercando a volte di inventare economie e mezzi per autofinanziare ciò che è essenziale e irrinunciabile per i nostri cittadini». Marcuzzo ritiene dunque eccessivo l’attacco di Picco che ha anche presentato un’interrogazione al presidente del Fvg, Tondo: «Se questo aspetto non è stato valutato dal consigliere Picco – spiega – c’è da chiedersi se questi nostri rappresentanti nelle istituzioni siano al corrente di ciò che sta succedendo nella nostra società e quale sia il grado di sofferenza delle amministrazioni locali! In ogni caso la mortificazione del ruolo dei sindaci non avviene certo con alcune foto scattate per beneficenza, anche se potrebbe essere discutibile nello specifico l’atteggiamento, ma la situazione in cui proprio i sindaci, sono condannati a sopportare».
Marcuzzo sottolinea il fatto che gli amministratori degli enti locali sono spesso visti come una casta quando in realtà, soprattutto nei Comuni più piccoli, ricevono retribuzioni molto basse nonostante le grosse responsabilità che ricadono sulle loro spalle: «Un invito che mi sento di fare – conclude Marcuzzo – è che invece di cercare polemiche sia molto meglio e molto più qualificante per tutti noi amministratori pubblici cercare il confronto sereno, il dialogo, il reciproco aiuto e sostegno poiché quello che ci aspetta è un periodo di grande sacrificio e sofferenza in cui tutti dobbiamo lavorare insieme e noi per primi ne dobbiamo dare l’esempio».(p.c.)

martedì 27 novembre 2012

Alberi restituiti alla terra nella "tenuta di Bordano"

Da Internet si apprende che nella "tenuta di Bordano"  trovano sede  gli alberi di natale "in pensione". Una bella iniziativa. Magari qualcuno di Bordano, che conosce la localizzazione della "tenuta", può mandare al Blog una fotografia, a documentare concretamente il percorso ....
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OBI, il regno del fai da te, dal 2005 rinnova ogni anno il progetto "Sempreverde, Semprevivo". Grazie alla collaborazione con l'Associazione Amici della Terra, consente ai suoi clienti di acquistare un albero vero, restituirlo al negozio a gennaio, al termine delle feste natalizie, in cambio di un buono sconto da spendere nel punto vendita del valore di Euro 10,00 (il prezzo pagato per l'abete)
sempreverde-semprevivoGrazie al progetto di OBI, in soli  cinque anni, sono stati ripiantumati bel 12.000 abeti, che oggi vivono in ottime condizioni nel Parco delle Fate di Buccinasco (MI), nella Tenuta di Bordano (UD) e a Castel San Niccolò, nelle Foreste Casentinesi.
L'attività di ripiantumazione avviene durante una giornata di festa, cui possono partecipare attivamente anche i clienti che hanno restituito i loro abeti.
"Sempreverde, Semprevivo – fanno sapere i responsabili della catena del fai da te in una nota - è ormai diventata una piacevole consuetudine per i clienti OBI e ciò è dimostrato dal numero crescente di abeti acquistati negli anni e poi riportati per essere ripiantati".

lunedì 26 novembre 2012

Amministratori che reinterpretano il Medio Evo (4)


La guerra Urbani-Picco tra calendari e spot in tv

di Antonio Simeoli 

GEMONA Una settimana fa la presentazione del calendario autofinanziato dagli amministratori dell’Alto Friuli per raccogliere fondi in favore del sociale, poi le polemiche innescate dal consigliere regionale della Lega Nord, Enore Picco che aveva subito definito l’iniziativa una «pagliacciata». Ieri la richiesta di dimissioni del sindaco di Gemona Paolo Urbani, per il consigliere leghista «colpevole numero uno della pagliacciata» per essersi fatto fotografare a toso nudo con una mela in bocca e adulato dalle Odalische. Apriti cielo. Per Picco, nemico giurato di Urbani (e viceversa, nel Gemonese lo sanno tutti, non scriviamo nulla di nuovo) «con la pagliacciata del calendario, Urbani ha leso l’immagine delle istituzioni che rappresenta». E quindi il consigliere ha chiesto, con un’interrogazione in Regione, al sindaco di lasciare anche il ruolo di commissario dell’Unione montana e di consigliere di Finest spa». «Paolo Urbani è uno e trino, si è prestato alla realizzazione del calendario. Le immagini che lo ritraggono (seminudo tra le odalische) sono tutt’altroche consone al ruolo. Anzi, ai ruoli». Prosegue Picco: «Il nobile intento di raccogliere fondi per le fasce più deboli attraverso la vendita del calendario è stato frustrato da scatti discutibili e poco adatti allo scopo per il quale sono stati realizzati». Il sindaco? Si toglie qualche sassolino dalle scarpe. «Sono contento che finalmente Picco si interessi di Gemona e lo faccia su cose di così rilevante importanza dopo essersi occupato dei servizi chiusi alla stazione ferroviaria, senza sapere che la competenza era della Regione. Chiede poi che mi dimetta da sindaco, lui che non è nemmeno riuscito a farsi eleggere consigliere comunale». Urbani poi affonda. E di brutto. «Ho dato la disponibilità a qualche scatto per beneficienza, il consigliere Picco faceva spot in tv dove invitava ad acquistare stufe da un rivenditore austriaco e a fare la manutenzione delle stesse da una ditta di Buja». Correva infatti l’anno 2008. Appena eletto in Regione su Telefriuli Picco a più riprese comparve in uno spot in cui, presentandosi come consigliere regionale della Lega, pubblicizzava una ditta di stufe ecologiche e un’impresa di Buja specializzata nella manutenzione delle stesse. All’epoca il consigliere leghista si era giustificato dicendo che lo faceva per l’amore per l’ambiente e in nome di una battaglia per l’uso delle biomasse e delle energie pulite. Insomma, dal calendario agli gli spot, tra Urbani e Picco è proprio guerra. Anche se quello spot “malandrino” di cinque anni rischia di essere un clamoroso autogol per il leghista. Altro che Odalische e mela in bocca. Pubblicizzare una ditta amica o raccogliere fondi per il sociale non sono la stessa cosa .

Lago. Regione, Consorzio e Coldiretti invitate ad esprimersi sulla proposta alternativa (2)

Anche "Il Gazzettino", nell'edizione di ieri,  ha dato notizia della richiesta di "pronunciamento"  rivolta dai Comitati a Regione e Consorzio Ledra Tagliamento.

I Comitati per il Lago sollecitano Violino

"Assessore, ci faccia sapere la sua posizione rispetto allo studio dell'ing. Dino Franzil sul progetto Edipower relativo alla centrale idroelettrica di Somplago ed ai destini del lago di Cavazzo". Questa è la richiesta che i presidenti dei due comitati sorti in difesa dello specchio d'acqua, Barazzutti e Rabassi, hanno inviato all'assessore regionale Violino, al quale si è richiesto un incontro come anche al Consorzio Ledra Tagliamento, rispetto al progetto di quest'ultimo per una condotta di collegamento con lo stesso Lago al fine di rinforzare gli approvvigionamenti idrici in caso di siccità.
(D.Z.)

"Il Gazzettino", domenica 25 novembre 2012



domenica 25 novembre 2012

Lago. Regione, Consorzio e Coldiretti invitate ad esprimersi sulla proposta alternativa

Da tempo questo Blog, seguendo le discussioni nate dal progetto di raddoppio della Centrale di Somplago, ha  dato notizia della presentazione della proposta alternativa da parte dei Comitati e ha cercato di mettere l'accento  sulle problematiche correlate della richiesta di prelievo idrico delle acque del Lago avanzata dal Consorzio Ledra Tagliamento e da Coldiretti nonché della presentazione di svariate richieste, da parte di Ditte  diverse, per la realizzazione di centraline all'uscita del Lago. 
Ora una presa di posizione dei Comitati torna a mettere assieme le problematiche citate: dando attuazione alla proposta alternativa - dicono in sostanza in Comitati - si riuscirebbe a garantire contemporaneamente la salvaguardia del Lago, il rifornimento idrico ai campi del Medio Friuli e la produzione di energia capace di garantire  un reddito aggiuntivo. Viene quindi chiesto un pronunciamento ufficiale all'assessorato all'Agricoltura, alle commissioni regionali competenti e alla stessa Coldiretti.
Il Blog - per quel che può valere - apprezza questa impostazione metodologica, aggiungendo sommessamente che si attende ancora un pronunciamento ufficiale sui contenuti della proposta alternativa da parte delle Amministrazioni comunali coinvolte. Il 25 settembre era stato riferito, da parte dei Comitati, che erano state prodotte " delle  proposte concrete, che saranno presentate in breve ufficialmente ai Comuni."  (vedi http://cjalcor.blogspot.it/2012/09/lago-presentata-la-proposta-alternativa_25.html  ). A distanza di tanto tempo, si presume che i Comitati siano riusciti a presentare una copia della relazione L.E.A. ai Comuni e che questi abbiano avuto modo di esprimersi. (A&D)
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Cavazzo: la proposta dei comitati, sì al prelievo di acqua per l’agricoltura


di Piero Cargnelutti.
La proposta per salvare il lago dei Tre Comuni e allo stesso tempo venire incontro alle esigenze del mondo agricolo c’è, ma è necessario che sia valutata e discussa. Lo dicono i comitati che in questi anni hanno seguito la questione del raddoppio della centrale Edipower di Somplago e che nelle ultime settimane hanno fatto pervenire una loro proposta, alla luce della recente richiesta della Coldiretti di poter utilizzare l’acqua del grande bacino per l’irrigazione: «Circa un mese fa – spiega Franceschino Barazzutti dei comitati – tramite il consigliere regionale Enore Picco abbiamo fatto avere all’assessore Claudio Violino e a tutti i rappresentanti della quarta commissione del consiglio regionale il progetto preparato dall’ingegner Franzil, dove proponiamo una soluzione che potrebbe risolvere molti problemi. Tale proposta è stata consegnata anche alla direzione del Consorzio Ledra-Tagliamento: ora, ci terremo ad avere una risposta e ad affrontare l’argomento». Per i comitati, la possibilità di utilizzare l’acqua del lago per uso irriguo è possibile, a patto che non si vada a prenderla sul Leale al bivio di Avasinis, ma si utilizzi quella proveniente dallo scarico della centrale di Somplago. In proposito, nel progetto di Franzil si evidenzia la possibilità di utilizzare un tubo conduttore che raccolga le acque dello scarico e, passando sotto il lago, le porti fino alla galleria artificiale sotterranea costruita diverse decine di anni fa ad Alesso, dove potrebbe essere presa e messa a disposizione dell’agricoltura. Per i comitati, questa è una proposta che andrebbe a risolvere anche il problema dei depositi di fanghi nel lago causati proprio dagli scarichi della centrale e per questo motivo la volontà di discuterne con i rappresentanti istituzionali si fa forte: «Sia lo studio Franzil che quello di Garzon, quest’ultimo commissionato dai Comuni, – dice Barazzutti – dimostrano che, se va avanti così, fra cent’anni il lago diventerà una grande pozzanghera di fango. Con la nostra proposta, l’acqua turbinata non finirebbe più nel bacino e allo stesso tempo diventerebbe utile per il mondo agricolo». «Ricordiamo anche che, qualora si prendesse l’acqua per gli agricoltori ad Avasinis, ciò sarebbe un ulteriore danno al bacino, il quale nei periodi di siccità si vedrebbe di molto abbassare i livelli. Inoltre, lo studio Franzil dimostra che in quel punto è possibile avviare tre centraline idroelettriche che il Comune potrebbe realizzare e i cui proventi andrebbero a vantaggio della comunità».

(Pubblicato sul Messaggero Veneto del 25 novembre 2012. Diffuso in rete da  http://aldorossi.altervista.org/cavazzo-la-proposta-dei-comitati-si-al-prelievo-di-acqua-per-lagricoltura/  )


Amministratori che reinterpretano il Medio Evo (3)

Non si spegne la polemica seguita alla pubblicazione del calendario "Ironie medievali" che vede gli amministratori dell'Alto Friuli ritratti, in una iniziativa benefica, in abiti medievali.
Dopo la presa di posizione contraria del consigliere della Ln Enore Picco e la replica degli amministratori chiamati in causa, è lo stesso Picco a tornare all'attacco chiedendo le dimissioni del sindaco di Gemona Urbani dalle cariche sovracomunali rivestite, ritenendo come non consona" l'immagine trasmessa dal calendario.

Picco (Ln) chiede le dimissioni di Urbani da Commissario dell’Unione Montana
“Ha leso l’immagine delle istituzioni che rappresenta”
GEMONA  “Con la pagliacciata del calendario, Urbani ha leso l’immagine delle istituzioni che rappresenta. Chiedo le sue dimissioni dal ruolo di Commissario dell’Unione Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale,  e dall’incarico di consigliere di Finest s.p.a.”. E’ la richiesta che Enore Picco, consigliere regionale della Lega Nord, presenta alla giunta regionale con un’interrogazione. Picco spiega: “Paolo Urbani è uno e trino. Sindaco. Commissario dell’Unione Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale. Consigliere nel Cda di Finest s.p.a. Si è prestato alla realizzazione del calendario “Ironie medievali” presentato il 18 novembre 2012 a Venzone. Le immagini che lo ritraggono (seminudo tra le odalische) sono tutt’altro che consone al ruolo. Anzi, ai ruoli.”. Ancora Picco. “Il nobile intento di raccogliere fondi per le fasce più deboli attraverso la vendita del calendario è stato frustrato da scatti discutibili e poco adatti allo scopo per il quale sono stati realizzati.  La beneficenza poco si concilia con la propaganda. Volevano raccogliere fondi? Potevano devolvere le loro indennità. Vogliono combattere l’indigenza? Attuino politiche per il lavoro, a cominciare dai voucher”. Chiude Picco: “Mentre Urbani raccoglie le idee, faccia una bella cosa: rinunci a due incarichi. Gli resta sempre la fascia tricolore. E, magari, si tolga anche la mela dalla bocca”.

Ecco il testo dell'interrogazione presentata in Regione:


Interrogazione a risposta orale 
<<Difendiamo il ruolo e l’immagine delle istituzioni del Gemonese e dell’intero Alto Friuli e  tuteliamo la dignità dei cittadini.>>
PICCO
PREMESSO CHE che il Sindaco Paolo Urbani, il quale ricopre anche la carica di consigliere nel Cda di Finest s.p.a, ha partecipato in prima persona alla realizzazione del calendario “Ironie medievali” presentato il 18 novembre 2012 a Venzone;
CONSIDERATO CHE il Sindaco è anche Commissario dell’Unione Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale;
PREMESSO CHE le immagini che ritraggono il Sindaco, e molti altri amministratori, sono tutt’altro che consone al ruolo dallo stesso ricoperto (ricordiamo ad esempio quella del Sindaco seminudo tra le odalische);
ATTESO CHE il nobile intento di raccogliere fondi per le fasce più deboli attraverso la vendita del calendario è stato frustrato da scatti discutibili e poco adatti allo scopo per il quale sono stati realizzati, senza contare che la beneficenza poco si concilia con la propaganda;
CONSIDERATO CHE se lo scopo del calendario era quello di raccogliere fondi per i meno fortunati,  gli amministratori che hanno partecipato agli scatti avrebbero fatto ben più bella figura devolvendo i gettoni e le indennità dagli stessi percepite;
ATTESO CHE in questo momento di difficoltà per tante famiglie e a fronte della dilagante disoccupazione giovanile, le azioni da intraprendere dagli amministratori pubblici sono tutt’altro che quella di realizzare un calendario censurabile;
RICORDATO CHE per combattere la povertà e le situazioni di disagio economico occorre adottare iniziative concrete di sostegno diretto dell’occupazione quali ad esempio la promozione dei voucher che permettono alle persone senza lavoro, soprattutto i giovani, di sviluppare delle  capacità, di acquisire competenze, e di maturare delle esperienze lavorative concrete spendibili, alla fine del progetto, direttamente nel mercato del lavoro;
CONSIDERATO CHE l’autoironia è una dote preziosa, ma anche che bisognerebbe evitare di scadere nel grottesco, soprattutto quando vengono compromesse l’immagine ed il decoro della pubblica amministrazione;
RICORDATO CHE il Sindaco Urbani ha dato un contributo positivo, seppur mediocre  come assessore, al Comune di Gemona, e che uno scivolone come questo difficilmente si spiega e si comprende;
ATTESO CHE il calendario danneggia prima di tutti i cittadini del gemonese, della Carnia intera e dell’Alto Friuli, popolo rinomato per la voglia di lavorare e per l’integrità morale ed il decoro, popolo che si vede oggi invece schernito da un rappresentante della pubblica amministrazione ritratto seminudo e con una mela in bocca;
Tutto ciò premesso,
INTERROGA
il Presidente della Regione e l’Assessore competente per sapere
1. se non ritenga opportuno rimuovere immediatamente Paolo Urbani quale Commissario dell’Unione Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale e dall’incarico di consigliere di Finest s.p.a. avendo lo stesso tenuto un comportamento lesivo dell’immagine della pubblica amministrazione e quindi della nostra Regione e di tutti i cittadini.
  



Si rinnova comunque ai cittadini della Val del Lago l'invito a intervenire sul Blog: ce pensàiso del calendario in questione? Ce pensàiso delle discussioni che ne sono seguite?

sabato 24 novembre 2012

Anche in Val del Lago una domenica di Primarie

Chi si riconosce nel progetto del PD e  del centrosinistra, domenica  ha un appuntamento  con le Primarie.
Questa la dislocazione dei seggi in Val del Lago e zone limitrofe:

CAVAZZO CARNICO
EX LATTERIA PIAZZALE CADUTI (FRONTE MUNICIPIO)
CAVAZZO CARNICO

FORGARIA NEL FRIULI
ex biblioteca via Tiussi (retro municipio)
FORGARIA NEL FRIULI

GEMONA DEL FRIULI
piazza del municipio 2
GEMONA DEL FRIULI

OSOPPO
sala sottoconsiliare del comune in piazza Napoleone 6
OSOPPO

TRASAGHIS - BORDANO
presso sala consiliare di Trasaghis
TRASAGHIS
BORDANO

TOLMEZZO
in caso di bel tempo GAZEBO PIAZZA XX SETTEMBRE, se brutto nella sede Pd via IV novembre
TOLMEZZO
AMARO
VERZEGNIS


venerdì 23 novembre 2012

Amministratori che reinterpretano il Medio Evo (2)

Gli amministratori dell'Alto Friuli, immortalati come protagonisti del calendario "Ironie medievali" realizzato per beneficenza, replicano concordemente opponendosi al giudizio negativo espresso dal consigliere  regionale della Ln Enore Picco :


Calendario, replica dei protagonisti all’attacco di Picco

VENZONE «Da che mondo è mondo i pagliacci hanno sempre rallegrato la vita delle persone, donando felicità e un sorriso. Il vocabolario della lingua italiana definisce "pagliacciata" un'azione poco seria, ma la nostra iniziativa - rispondono così gli amministratori protagonisti del calendario Ironie medievali al consigliere regionale leghista Enore Picco -ha obiettivi che di leggero hanno ben poco. Tutti gli amministratori che hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco, e vi assicuriamo che non è così semplice, hanno come unico punto di arrivo quello di raccogliere fondi per sostenere situazioni di disagio. Vorremmo ricordare che nessuno ci ha sostenuto economicamente e che i finanziamenti sono stati personali; sarebbe bello che anche altri, che ricoprono ruoli più importanti dei nostri, partecipassero di tasca propria a sostegno delle fasce più deboli. Molti lo fanno, ma non tutti. In questi momenti di incertezza economica e politica, dare un segnale di vicinanza ai propri cittadini, senza la presunzione di fare voli pindarici o progetti assurdi, sarebbe quantomai rispettoso. Non l'avremmo sbandierato ai quattro venti - continuano gli amministratori -ma ora, col suo improvvido intervento, il consigliere regionale Picco ci stimola a far sapere che in quattro anni e mezzo di incarico regionale non si è mai rapportato con noi per problematiche socio-sanitarie, nè mai si è presentato quando è stato invitato a dare il suo contributo in materia di riforma sanitaria». «Con l'evento "calendario" si è creato un momento magico, in cui trasversalmente gli amministratori della montagna si son messi in gioco, senza coloritura politica, per cercare di fare squadra; Picco non ha voluto o potuto capire l'importanza di questa occasione».


Frattanto l'iniziativa sta suscitando svariati commenti, come segnalato, sul sito "Con te Gemona". Ecco alcuni brani di giudizi di diverso tenore:

Chi amministra i beni pubblici ha l’obbligo di ridistribuire le risorse da destinare al sociale attraverso le leggi della nostra Costituzione.
Si possono proporre altre iniziative benefiche ad es. pesca di beneficenza, raccolta di fondi tramite le mille associazioni di volontariato, oppure organizzando dei banchetti durante le varie manifestazioni che si svolgono nella nostra cittadina e perchè no anche calendari ma di “buon gusto”. (Marco)

A proposito del calendario: al primo impatto mi è sembrato un’idea vecchia. Ma con una valutazione ponderata, visto i protagonisti e il fine della beneficenza, io l’approvo. Magari! Nella nostra comunità ci fosse più altruismo! Non giudichiamo sempre con fretta, valutiamo più attentamente e apriamo le nostre menti! Se noi riuscissimo a dare un po’ del nostro, per aiutare gli altri. (Giuseppe)

Sinceramente penso che se non ci fossero le elezioni nel 2013 nessuno di questi “amministratori (…?)” avrebbe “perso tempo” per un’iziativa analoga.
Il calendario lasciamolo fare alle veline e ai modelli.
Sarebbe bastato devolvere la cifra che hanno sborsato singolarmente (50?…100? euro) direttamente per il loro scopo comune. (Martino)

Mi permetto di aggiungere anche un commento sull’intervento del consigliere regionale della Lega Nord Enore Picco, che sui giornali si è detto sdegnato: ma non era lui quello che aveva invitato Belen alla Casa delle farfalle di Bordano quando è comparsa la notizia che la signorina aveva una farfalla tatuata in un certo punto del suo corpo? Di questi politici di oggi, che stiano da una parte o dall’altra, ma mi sa che siamo messi proprio bene. (M.C.)

Se volevano far parlare di loro  ci sono riusciti.
Se volevano passare per dei benefattori molto meno.
Se volevano dispensare buon gusto hanno completamente fallito.
(Anonimo)

Per leggere tutti i commenti, vai a: 


giovedì 22 novembre 2012

Quel che si muove a ... Bordan. Sabato riapre la biblioteca


La biblioteca comunale riapre sabato dopo anni

BORDANO La biblioteca comunale riaprirà sabato 24 novembre alle 10.30. L’attività di archivio e prestito librario riprende dopo anni di chiusura, grazie al riordino attuato dall’amministrazione Colomba tramite il contributo della Regione, che ha permesso l’assunzione di una persona, la quale è stata appositamente formata su normative e regole fondamentali della catalogazione e che si è subito fatta coinvolgere nel progetto. Anche l’apporto di alcuni volontari che hanno collaborato per portare a termine il lavoro in tempi brevi è stato determinante. Ora saranno messi a disposizione dei locali dotati di un buon patrimonio librario che il Comune sta provvedendo ad arricchire con una serie di volumi per ragazzi previsti nell’ambito delle iniziative intercomunali “Crescere Leggendo” e “Nati per Leggere” cui la biblioteca ha aderito. La struttura fa parte del sistema bibliotecario del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale e presto avvierà il prestito interbibliotecario che permette agli utenti di reperire i volumi non disponibili presso la propria biblioteca, ottenendoli senza oneri da altre strutture aderenti al sistema. (p.c.)


mercoledì 21 novembre 2012

Madonna, se c'è bisogno di salute!

Su facebook, Emi  riflette amaramente:

Ricordano che "oggi", fino a 20 anni fa, a Bordano c'era la grande festa "da Madone da salut".Ora Boh!!

Una festa antica, dunque. Ne restano segni a Peonis

a Lusevera

a Piancada

e in diverse altre parti friulane (vicino a noi, Maniae, per esempio).

La festa perde connotazioni. L'aspirazione alla Salute rimane. Solo che forse non si sa più a chi avodàsi.

martedì 20 novembre 2012

Amministratori che reinterpretano il Medio Evo


Si discute in questi giorni del calendario "Ironie medioevali" realizzato per beneficenza da diversi amministratori dell'Alto Friuli:

Il sindaco di Gemona Urbani quasi nudo adulato dalle odalische, la vice di Prato Carnico Gonano fustigata in piazza, il vice sindaco di venzone Di Bernardo giustiziato. Dagli amministratori dell’alto Friuli un gesto di solidarietà, concretizzatosi in una divertente iniziativa che li ha visti diretti protagonisti e che insegna anche l’arte di “inventarsi”, in tempi di magra, un’idea per racimolare soldi da destinare a chi è più in difficoltà.
Il succo di tutto è “Ironie medievali”, il calendario presentato ieri pomeriggio in sala consiliare. I protagonisti di quel calendario, che ora verrà venduto per raccogliere soldi da destinare alle fasce più deboli della popolazione residente nel territorio rientrante nell’ambito dell’Ass3 Alto Friuli, sono proprio sindaci, assessori e amministratori degli enti locali del comprensorio: guardando le grandi foto che abbelliscono il calendario li si vede in abiti medievali ripresi in modo giocoso fra le vie della cittadina, sul sagrato del duomo, in piazza Pidone ma anche nelle taverne delle locande Al Fogolâr, Alla Vecchia Concordia oppure al Caffè Vecchio.
(Messaggero Veneto, 19  novembre 2012)

Lo legge come un "segno dei tempi" (e non è probabilmente un complimento) il sito "Con te Gemona":

Venti o trent’anni fa un’iniziativa del genere sarebbe stata inimmaginabile. Oggi invece rischia di passare come una semplice stravaganza o finanche di trovare il consenso della maggioranza delle persone. Un tempo era il popolo che durante il carnevale si travestiva da politico per irridere il potere e farne scherno. Oggi è il politico che dissimula rozzi costumi e si fa zotico, come il più volgare dei suoi concittadini. Un tempo per una personalità pubblica la massima aspirazione era lasciare un ricordo autorevole di sé, sobrio, di persona degna e morigerata. Oggi è il ricordo in sé ciò che sembra contare: non importa se è quello di una foto volgare, basta lasciare una traccia. Un tempo chi faceva politica amava rappresentare lo scarto tra lui e il cittadino comune, marcare la differenza tra chi governa e chi è governato. Oggi questa distanza non solo è stata annullata, ma il politico tende a impersonare la parte peggiore della comunità, quella più bassa, più provinciale, forse anche più vera, più genuina, certo più rozza. Un tempo la politica metteva come priorità (o almeno cercava di farlo credere) il bene comune e i servizi alle persone: quando si trattava di salute, disoccupazione, difficoltà economiche non si poteva scherzare. Ora i fondi per le attività sociali sono una delle tante priorità, e possono essere recuperati anche con iniziative estemporanee e carnevalesche.
Gli “apocalittici” diranno che abbiamo toccato il fondo, che viviamo in un tempo senza pudore, un lungo declino etico ed estetico, in cui ogni traccia di valore e di equilibrio si sono oramai liquefatti. Gli “integrati” ci rideranno su, compreranno il calendario e con piacere, guardandolo quando rientreranno a casa, potranno pensare di non essere poi molto diversi da chi li governa e di aver contribuito a una raccolta di fondi per un nobile scopo. Una piccola iniziativa, un segno dei tempi.
(http://www.contegemona.it/)

Dura la presa di posizione della Lega attraverso il consigliere Picco:

«Una pagliacciata fuori luogo». Enore Picco, consigliere regionale della Lega Nord, non
ha gradito le foto «in stile Consiglio regionale del Lazio» del calendario Ironie medievali,
presentato domenica in sala consiliare a Venzone. «In un momento come questo – sostiene Picco - servirebbero sobrietà, serietà e il massimo impegno sul fronte dell’occupazione. Nobile l’intento di raccogliere fondi per le fasce più deboli, ma discutibilissima la forma. Non si potevano scegliere altri scatti? Un calendario dei mestieri, che raffigurasse la nostra gente al lavoro, per esempio? O foto che valorizzassero il patrimonio naturalistico del territorio? O immagini dei nostri giovani? L’autoironia è una dote preziosa, ma bisognerebbe evitare di scadere nel grottesco».
(Messaggero Veneto, 20 novembre 2012)

Ai lettori del Blog, se vogliono, la possibilità di esprimere un proprio parere. Con una curiosità. Nelle foto del backstage si è vista una bella immagine di un assessore  di Bordano. Chi sarà (se c'è) il paggio o la damigella espressi da Trasaghis?

Sicuramente, un'immagine davvero ... Bellina (foto Petrussi)