La prevista realizzazione di un parco eolico a Trasaghis (nella zona delle "Gravatas" vicino al Tagliamento) ha suscitato le perplessità del WWF, preoccupato per le possibili conseguenze ai grifoni che nidificano nella zona della riserva del lago di Cornino.
«Desta una certa preoccupazione la proposta di realizzazione di un "parco eolico" nel comune di Trasaghis in considerazione della vicinanza della Riserva naturale del Lago di Cornino e del SIC "Valle del medio Tagliamento", in particolare in relazione al Progetto di reintroduzione del Grifone nell’area. La criticità dell’intervento nei confronti di questa, come di altre, specie è peraltro evidenziata dalla stessa V.I.A., che sottolinea i pericoli legati alla potenziale perdita di soggetti, che appare peraltro molto probabile considerata la frequenza e le quote di volo rilevate nell’area. Le pale eoliche rappresentano uno dei maggiori fattori di mortalità e il grifone risulta, in numerosi studi, una delle specie più colpite, se non espressamente quella che subisce le maggiori perdite.L’importanza della popolazione di grifone è elevatissima dal punto di vista naturalistico, ecologico e in relazione al turismo naturalistico di tutta l’area e dei Paesi limitrofi. Si tratta dell’unica popolazione nidificante sull’intera catena alpina, che ha assunto un ruolo strategico sempre maggiore per le colonie di grifoni della Croazia e per gli uccelli che trascorrono il periodo estivo sulle Alpi italiane, austriache e slovene. I comuni interessati (Forgaria nel Friuli e Trasaghis) e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia investono molto, da oltre 20 anni, sull’area protetta e su questo progetto, riconosciuto come importante elemento di qualificazione ambientale e di valorizzazione della Riserva naturale, del Medio Tagliamento e delle aree prealpine, nonché elemento di connessione con altri Paesi e Parchi nazionali che ha consentito di accedere a finanziamenti comunitari grazie a specifici Progetti Interreg Italia-Austria.La conservazione del grifone ha quindi un importante significato a livello internazionale e un incremento della mortalità in questa popolazione avrebbe gravi ripercussioni anche negli altri Paesi citati, che hanno investito e investono molto su questa importante presenza.
L’elevata pericolosità degli impianti in quest’area è legata alla vicinanza del sito di alimentazione della Riserva e delle pareti di nidificazione; le aree rocciose vicine vengono, inoltre, spesso utilizzate quali posatoi. In svariate situazioni, soprattutto in periodi legati a condizioni meteorologiche non favorevoli e alla presenza di giovani da poco involati nell’area, il rischio di collisione risulta molto elevato. Le pale eoliche rappresentano attualmente uno dei maggiori pericoli per gli uccelli e in particolare per i grandi planatori come gli avvoltoi. Considerata la localizzazione dell’area proposta per la realizzazione dell’impianto, l’iniziativa assume un impatto eccessivo sulla mortalità delle colonie vicine e appare quindi incompatibile con le finalità della Riserva naturale del Lago di Cornino e con i suoi progetti, vanificando l’impegno regionale ed europeo per la conservazione di questa specie.L’impianto desta inoltre molte preoccupazioni per l’interferenza con la popolazione di Gufo reale, nidificante nell’area».
(Il Friuli, 7 giugno 2010)
A questo proposito il sindaco di Trasaghis, Augusto Picco, ha chiesto alla Regione un monitoraggio più ampio e osservazioni tecniche approfondite per quanto riguarda l’intera area su cui insisterà il parco eolico in considerazione della vicinanza della Riserva naturale del Lago di Cornino e del Sito di interesse comunitario "Valle del medio Tagliamento", in particolare in relazione al Progetto di reintroduzione del grifone nell’area.
"È vero come dice il Wwf – spiega il sindaco di Trasaghis, Augusto Picco – che la criticità dell’intervento nei confronti di questa o di altre specie viene evidenziata nella procedura di Via, però è anche vero, stando sempre al documento, che il passaggio sotto i 100 metri di grifoni o di altri uccelli nella zona è molto limitato". "Certo è – continua Picco – che nessuno vuole mettere in pericolo l’intero ecosistema in un Sic finanziato da anni dalla Regione e questa non solo è la volontà del Comune di Trasaghis ma anche della ditta privata che vorrebbe realizzare il progetto". "Bisogna capire – riprende il sindaco di Trasaghis – se il progetto del parco eolico può coesistere nella nostra area industriale; prima di mettere in soffitta un importante progetto sulle energie rinnovabili come quello del "parco eolico", bisogna prima fare tutta una serie di approfondimenti che competono alla Regione". Attualmente oltre alla procedura di Via è in atto anche un’altra procedura, la Vas (Valutazione Ambientale Strategica) che stabilirà se può essere inserito il parco nella zona industriale di Trasaghis. "Si tenga presente però – continua Picco – che questo sarebbe il primo parco eolico in Regione in grado di portare tornaconti a livello economico e di immagine".
(da: "Messaggero Veneto", 10 giugno 2010)
Per la risoluzione del Congresso di ornitologia tenutasi a Sabaudia il 17 ottobre 2009 e dove è stato denunciato il pericolo rappresentato dalle pale eoliche per l'avifauna, vedi ambientalismodirazza.blogspot.com/
Il Comune di Trasaghis prima li alleva poi li affetta.
RispondiEliminaBrr, che battuta cattiva! Ci sarà un sistema per insegnar loro a non fare "i ucei"!
RispondiEliminaBrr,.. ma se il Comune di Trasaghis ha già pronto un marchio per gli affettati!
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