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domenica 30 ottobre 2016

Via i resti dell'aereo dalla cresta dei Palez

Portati a valle i resti dell’aereo caduto 23 anni fa sul Piciat

Dopo 23 anni la vetta del Piciat sopra Cavazzo Carnico è stata finalmente ripulita dai resti dell’areo da turismo caduto in quel punto nel 1993
CAVAZZO CARNICO. Dopo 23 anni la vetta del Piciat sopra Cavazzo Carnico è stata finalmente ripulita dai resti dell’areo da turismo caduto in quel punto nel 1993.
Una squadra composta da rappresentanti del Soccorso alpino e del Cai Tarvisio, con la collaborazione della Protezione civile regionale e del Comune, è salita sulla montagna e ha portato a terra i resti metallici che in tutti questi anni erano rimasti lì: l’aereo, infatti era precipitato in quel punto nel marzo del 1993 portando con sé un coppia di austriaci che non sono sopravvissuti all’impatto.
La vetta del Piciat è considerata un percorso selvaggio nelle guide Cai, ma tuttavia più di qualche appassionato ha segnalato quella presenza di lamiere nell’ambiente incontaminato a oltre 1600 metri: «Negli scorsi mesi - spiega Pietro Del Negro del Commissariato di Polizia di Tolmezzo - ci sono arrivate diverse segnalazioni, e per questo motivo abbiamo cominciato a interessare gli enti proposti.
Da parte sua, la Protezione civile negli scorsi mesi ci aveva assicurato che avrebbe messo a disposizione l’elicottero entro la fine dell’anno nel corso di una esercitazione, mentre il Comune ha permesso che utilizzassimo i magazzini comunali per sistemare i resti».
Erano un dozzina le persone che si sono ritrovate a Cesclans alle 7.40 per essere in seguito portate sulla cima del Picjat dove nel giro di un paio d’ore hanno provveduto a raccogliere i pezzi di lamiera che sono stati tagliati con l’uso di una flex per facilitare le operazioni.
Verso le 11 i lavori di ripulitura erano terminati ma i volontari hanno dovuto attendere le 16 perché l’elicottero della Protezione Civile, impegnato durante la giornata in diverse operazioni sul territorio regionale, tornasse a prenderli. A quel punto sono stati necessari cinque viaggi a terra: tre per portare giù le persone e due per il materiale raccolto, nel quale c’era anche il motore dell’aereo che pesa alcuni quintali. Tutti quei pezzi raccolti sono stati infine sistemati nei magazzini comunali e presto si potrà procedere al loro smaltimento. 
Di certo, la buona volontà dimostrata dai 12 volontari che sono intervenuti, oltre a dare un buon segnale rispetto alla tutela dell’ambiente, ha permesso un notevole risparmio ai Comuni della Val del lago, per i quali un’operazione di quel tipo avrebbe rappresentato un costo consistente: «Sarebbe stato un peccato - spiega ancora Pietro Del Negro, che è anche membro del Cai Tarvisio - lasciare quei resti in quel posto e del resto è proprio uno degli obiettivi del Cai tenere la montagna pulita. Abbiamo passato diverse ore in cima alla montagna senza poter scendere, ma l’importante è stato essere riusciti a portare a termine quanto ci eravamo prefissati».
Dal Messaggero Veneto del 29 ottobre 2016
Sulla pagina web del giornale, anche altre  foto  delle fasi di recupero:

2 commenti:

  1. "Sinceramente non ho capito il senso dell'operazione. Lodevole il fine del Cai, ma son altri i rifiuti da togliere dalla montagna"

    (Mattia su facebook)

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  2. Mattia non sai apprezzare il lavoro anche se dici lodevole smonti tutti e tutto cio che da anni andava fatto meglio tardi che mainando

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