Pieno successo per il tradizionale appuntamento di San Michele, proposto martedì dall'Associazione "Noi di Braulins" col patrocinio dell'Amministrazione comunale di Trasaghis: numerose le persone convenute nella suggestiva chiesetta, sotto le rupi del Brancot, per la celebrazione della Santa Messa da parte di don Fausto, il saluto del sindaco Picco e, più tardi, nella sala parrocchiale, la partecipazione ad un rinfresco per tutti gli intervenuti.
(Foto: dalla pagina fb dell'associazione "Noi di Braulins")
Un blog per informare, per ragionare, per confrontarsi su quel che capita ad Alesso e nei dintorni. Ce sucedial, ce si fàsie, ce si podarèssie fâ a Dalés e intal dulintôr? Scuvierzìnlu su chest Blog.
"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons
mercoledì 30 settembre 2015
lunedì 28 settembre 2015
Dalla vallata contigua ... Arzinday 2015
Una breve segnalazione per una iniziativa della vallata contigua a quella del Lago, quel "Cjanâl di San Francesc" con cui vi erano strette relazioni quando la alta valle del Palâr (da Armentaria a Cjampês) era economicamente utilizzata e frequenti i rapporti tra le comunità.
Ecco allora la proposta dell'ArzinDay rilanciata ... se qualche valdelaghino vuole parteciparvi.
Ecco allora la proposta dell'ArzinDay rilanciata ... se qualche valdelaghino vuole parteciparvi.
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domenica 27 settembre 2015
Per la memoria di "QUEL" 1976, l'esempio di Venzone
Per chi c'era, per chi non c'era ancora, per chi è venuto qui da altre parti ... quel che è successo in Friuli dopo il terremoto del 6 maggio 1976 rimane documentato (anche e soprattutto) nel museo "Tiere motus", allestito a Venzone, al centro dell'area terremotata. Anche l'esperienza dei Comuni della Valle del Lago trova spazio nella ricostruzione documentale.
Venzone: è record di visitatori per il museo del terremoto
di Piero Cargnelutti.
È boom di visite a Tiere Motus. Il museo realizzato nelle sale di palazzo Orgnani-Martina dall’associazione Comuni terremotati e sindaci della ricostruzione ha raggiunto negli scorsi mesi estivi numeri inaspettati quanto a visitatori. Soltanto nel mese di agosto sono stati staccati 600 biglietti, mentre nei precedenti mesi di giugno e luglio le visite si sono aggirate attorno alle 500 mensili. Per la cittadella medievale sono presenze che fanno ben sperare se si considera che, generalmente, Tiere Motus ha ospitato circa 2500 visitatori in tutto il corso dell’anno e ora nel giro di un’estate se ne contano già più di 1500. A comunicare le cifre con soddisfazione è il primo cittadino Fabio Di Bernardo: «Certamente – spiega il sindaco – la scelta di aprire il museo ogni giorno che abbiamo fatto questa estate rispetto a prima, quando la struttura era visitabile solo nei weekend, ha permesso di ottenere questo tipo di risultati. Allo stesso tempo, abbiamo osservato come ancora oggi sia alto l’interesse nel capire le dinamiche che hanno reso il Friuli una Regione da prendere a modello, da studiare e imitare per quanto riguarda la gestione degli eventi sismici. Infatti, la quasi totalità dei visitatori non si è limitata a una mera osservazione passiva del materiale documentario, ma si è dimostrata particolarmente attiva e motivata nel corso delle visite, informandosi e chiedendo continui approfondimenti». Se lo sviluppo del cicloturismo che il territorio gemonese sta vivendo ha aiutato ad aumentare i numeri, dall’altro lato i dati raccolti dalla direzione del museo evidenziano proprio le particolarità dei visitatori di Tiere Motus, la maggior parte dei quali sono attirati dall’argomento terremoto e in particolare dal simulatore presente all’interno del museo che permette di vivere (o rivivere) una porzione di quei fatidici secondi che portarono così tanta devastazione in Friuli nel ’76. A Venzone in questi mesi sono arrivate delegazioni provenienti da aree recentemente terremotate quali l’Emilia, l’Abruzzo, rappresentanti dell’Istituto di Restauro di Vicenza curiosi di conoscere le tecniche di ripristino post sisma, oppure casi come quello della sezione tolmezzina dell’associazione italiana arbitri che, in occasione dell’arrivo del presidente nazionale, ha scelto proprio Venzone per far conoscere il modello Friuli. Insomma, il terremoto fa audience: «Visti questi risultati – dice Di Bernardo -, e andando verso l’anniversario del 40ennale continueremo a mantenere le stesse aperture anche nei prossimi mesi».
(da Messaggero Veneto 27 settembre 2015 - diffuso in rete da http://aldorossi.altervista.org/)
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Tra le tante foto esposte, anche quella - scattata il 14 settembre 1976 da un fotografo di "Epoca", alla vigilia del secondo terremoto - ai terremotati dei Comuni di Trasaghis e Bordano durante il vivace incontro con la Commissione parlamentare in visita al Friuli
sabato 26 settembre 2015
Martedì si rinnova a Braulins la salita a San Michele dei Pagani
Martedì 29 settembre, come avviene da parecchio tempo, la gente di Braulins si ritroverà, nel pomeriggio a fare festa davanti alla chiesetta di San Michele, "in mont", sotto le rupi del Brancot. Quella di San Michele "dei Pagani" è una delle chiesette più antiche del territorio e particolarmente pregevole è l'affresco del XIII sec. all'interno, con la classica raffigurazione di San Michele intento a pesare con la bilancia le anime dei trapassati.
L'appuntamento di quest'anno, proposto dall'Associazione "Noi di Braulins" col patrocinio dell'Amministrazione comunale di Trasaghis, prevede alle 15 la celebrazione della Santa Messa e, alle 17.30, un rinfresco per tutti gli intervenuti.venerdì 25 settembre 2015
Pàcas in cjasa, raccolta di fondi contro la violenza domestica
Raccolta fondi in Alto Friuli per le donne vittime di violenza
“Credevo fosse amore”: la cronaca racconta ogni giorno come questa convinzione possa trasformarsi in un dramma personale e sociale, con conseguenze a volte irreparabili.
La violenza di genere è un fenomeno ampio e diffuso: secondo i dati divulgati lo scorso giugno dall’Istat e dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, 6 milioni 788mila donne in Italia hanno subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale; tra di loro, il 5,4% ha subito le forme più gravi di violenza sessuale, come stupri e tentati stupri.
E sono proprio le violenze più gravi a essere generalmente commesse da partner o ex partner: il 62,7% degli stupri è commesso da una persona con cui la vittima ha, o ha avuto, un legame sentimentale.
Il trauma della violenza non riguarda solo gli adulti: i bambini che assistono a violenze in famiglia, una volta cresciuti, hanno una probabilità maggiore di essere a loro volta violenti nei confronti di partner e figli.
“Credevo fosse amore” è anche il nome della raccolta fondi che Aspiag Service, la concessionaria Despar per il Nordest, attiva dal 28 settembre al 29 novembre in tutti i supermercati Despar, Eurospar e Interspar del Friuli Venezia Giulia.
I clienti potranno liberamente aggiungere allo scontrino un importo che andrà a sostegno delle attività dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 3 Alto Friuli – Collinare – Medio Friuli a favore delle donne e dei bambini vittime di violenza.
I fondi raccolti con l’operazione “Credevo fosse amore” aiuteranno l’AAS n.3 arealizzare una speciale struttura di accoglienza ospedaliera e ad acquistare un elettroencelografo e un ecografo.
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