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martedì 9 dicembre 2014

Il Lago al cioccolato? "Colpa delle frane in Val Degano", dice la Regione

Sul tanto discusso mutamento cromatico del Lago di queste ultime settimane, un lettore segnala: "Salve a tutti, una spiegazione potrebbe essere questa: http://www.regione.fvg.it/rafvg/export/sites/default/RAFVG/ambiente-territorio/tutela-ambiente-gestione-risorse-naturali/FOGLIA202/FOGLIA21/allegati/terzo_bollettino_2014.pdf".
Il riferimento è alla uscita del terzo bollettino informativo della Regione sull'andamento dello sfangamento di Verzegnis (un rinnovato ringraziamento a quanti hanno segnalato e continuano a segnalare i possibili aggiornamenti del caso).
Secondo la Regione (che nel Bollettino n. 2 aveva attribuito alle intense piogge il colore lattiginoso del Lago segnalato il 13 novembre) colpa del "colore cioccolatoso" del 29 novembre sarebbero delle frane verificatesi in Val Degano in uno dei torrenti che finiscono nel Lago di Verzegnis: "Sono da ricondursi alle intense precipitazioni del mese di novembre anche due frane (“colate detritiche”) che si sono verificate nel torrente Miozza, affluente del torrente Degano, tra il 23 e 24 novembre e il 29 novembre. Queste frane hanno movimentato una gran quantità di sedimenti, fango e detriti che, come si vede dalle foto, si sono riversate nel torrente Degano in corrispondenza dello sbarramento di Ovaro.
Si ricorda che la presa di Ovaro è una delle principali derivazioni che alimenta il lago di Verzegnis a
scopo idroelettrico e la sua portata contribuisce per il 30% rispetto al totale dell’acqua immessa. È da imputare esclusivamente a questi due eventi eccezionali l’aumento di torbidità sul lago di Cavazzo che si è verificato dopo le ore 22.00 del 23 novembre e dopo le ore 8.00 del 29 novembre. ".
Sempre secondo la Regione, i valori di concentrazione dei fanghi nel Lago di Cavazzo/Tre Comuni si sono sempre mantenuti sotto i livelli di guardia: " In ogni caso i valori delle concentrazioni dei SST sono rimasti ampiamente al di sotto dei limiti, come si vede dal grafico di seguito riportato.
Nessun dubbio, quindi, nell’affermare che, ancora una volta, l’aumento di torbidità misurata negli
ultimi giorni nel lago di Cavazzo non è in relazione con i lavori nel bacino dell’Ambiesta bensì con la
normale attività della centrale di Somplago e che, in ogni caso, non si tratta di un fenomeno dannoso
per l’ambiente acquatico. ".

Come sempre, la discussione rimane aperta. Indubbiamente il terzo Bollettino periodico offrirà nuovi spunti al dibattito.

2 commenti:

  1. Senti senti. Colpa delle pioggie - Colpa delle frane. Dite alla Regione che c'è anche Edipower. O non si può, anche perchè siamo sotto le feste, chissa quanti regali. In ogni caso, non si tratta di un fenomeno dannoso. Beppino

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  2. è talmente facile , stando a Trieste , decidere che le cose sono andate proprio come conviene a lor signori ....invece chi vive in prossimità del lago e ne conosce ogni sfumatura valuta con rammarico questo fango che , in altre alluvioni con o senza frane annesse , non s'era mai visto....

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