Il Tagliamento a Pioverno 50 anni fa |
Ma il 4 novembre non fu solo quello: ad essere colpite furono anche altre aree italiane e, in Friuli, la Carnia e la Bassa.
"Il 4 novembre 1966 la pioggia incessante cadeva da ore. Alle 14.30, quando nella forra di Venzone le acque del Tagliamento superarono il livello dell’anno precedente, scattò l’allarme. A Latisana le campane suonarono a morte, la gente cercò di mettersi in salvo, ma quattro veronesi non ce la fecero. La furia delle acque non gli lasciò scampo. L’alluvione travolse ogni cosa, seminò morte e disperazione come aveva fatto solo un anno prima, quando avevano perso la vita 11 latisanesi.
Drammatica la nota diramata la sera del 4 novembre 1966 dalla Prefettura mentre il segnalatore di Venzone indicava i 4,80 metri, tre sopra il livello di guardia del fiume. Quella notte furono sgomberati anche i comuni di Osoppo, Ronchis, Palazzolo dello Stella, Precenicco, Teor, Rivignano, Varmo, Codroipo, Camino al Tagliamento e molti altri. Ingenti danni furono registrati anche lungo la linea ferroviaria, lo straripamento del fiume costrinse i tecnici a deviare i convogli internazionali nell’ex Jugoslavia, attraverso i valichi di Trieste e Gorizia. Altrettanto disastrosa la viabilità interrotta a Chiusaforte, a Palazzolo dello Stella, Tolmezzo, Arta, Ovaro e Forni di Sotto".
(dal Messaggero Veneto del 4 novembre 2016)
La piena del '66 alla passerella di Pioverno |
Il Tagliamento sotto il San Simeone nel 2014: al centro la cascata della "Pissande" |
Ad Alesso il Palar raggiunse livelli di guardia, mentre i maggiori danni si ebbero ad Avasinis. Scrisse, a tal proposito, il parroco dell'epoca: "Teatro della tragedia questa volta è stata la campagna ed alcune case a ridosso della montagna sotto il muraglione della Chiesa.
Gli argini del Leale hanno ceduto in due punti all'altezza delle famiglie «Dottor» in località «Palut» ed a circa mille metri a monte del ponte sul Tai. Una notevole porzione di fertile campagna e stata inghiaiata e la roggia del «Palut» e stata deviata dal materiale ghiaioso depositato".
1966, il Palar in piena (foto Giovanni Cucchiaro) |
Problemi seri, dunque, che necessitarono poi di lunghi e complessi interventi per garantire la sicurezza idrogeologica.
E proprio alle tematiche della sicurezza idrogeologica sarà dedicato un "Quaderno dell'Ecomuseo" che uscirà fra poco tempo e ospiterà una ricostruzione storica delle vicende delle alluvioni nel territorio della Valle del Lago e delle iniziative messe in atto per farvi fronte.
Pieri Stefanutti
(Le foto del Tagliamento in piena sono state pubblicate dalla pagina fb "Gruppo Pluvèr cultura")
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