"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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domenica 17 novembre 2013

Lago, una "rilettura" della vicenda Edipower

Sull'ultimo numero del Notiziario comunale di Trasaghis è stato pubblicato un intervento del Sindaco Augusto Picco  il quale "rilegge" le vicende che hanno portato alla rinuncia di Edipower al raddoppio della centrale di Somplago offrendo la propria interpretazione dei fatti.

La nota viene riprodotta anche sul Blog per offrire un ulteriore contributo alla discussione, dando  modo ai tanti che seguono la questione (e non essendo residenti non ricevono il Notiziario)  di conoscere anche questo parere.

Come sempre, l'invito a intervenire con una propria opinione sull'argomento  è rivolto a tutti i lettori.

(...) Il Comune di Trasaghis ed il Sindaco in particolare sono stati impegnati a fondo nel seguire questa vicenda complessa e nello stesso tempo di rilevante importanza per il futuro della nostra valle.
Operare una scelta su un tema scottante e delicato come questo non è stato facile, fare in modo che il risultato auspicato possa essere quello migliore per i propri concittadini è ancora più difficile.
Facendo tesoro di quanto accaduto nel recente passato, con le molte servitù e le molte opere che la nostra valle ha dovuto subire senza ottenere il benché minimo risarcimento, la linea dell’Amministrazione Comunale è stata impostata ad una valutazione attenta e scrupolosa del progetto, rilevando gli aspetti critici e le possibili problematiche stabilendo precise e puntuali prescrizioni a salvaguardia del Lago e dell’ambiente.
La Regione prima ed Il Ministero dell’Ambiente poi, hanno recepito integralmente le prescrizioni del Comune di Trasaghis, imponendo ad Edipower integrazioni al progetto per la salvaguardia ambientale.
Il Ministero dell’Ambiente infine ha emesso  il decreto di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) con il quale ha espresso parere favorevole con prescrizioni alla realizzazione dell’opera. Ha inoltre imposto ad Edipower di stipulare una apposita convenzione con i Comuni prima della realizzazione del progetto.
A seguito di ciò il Comune insieme agli altri 3 comuni coinvolti ha intrapreso contatti con Edipower per raggiungere un accordo che tutelasse gli interessi dei propri concittadini.
Le posizioni distanti fra i comuni ed Edipower hanno portato a molteplici e successivi tavoli di confronto, senza peraltro addivenire ad un accordo soddisfacente.
Si è poi giunti alla rinuncia da parte di Edipower alla realizzazione del progetto.
Come mai questa decisione da parte della società?
Per DUE fondamentali motivi:
il PRIMO è sicuramente la lentezza della Regione che operando come Ponzio Pilato spostava le responsabilità fra Comuni e Edipower senza avere mai il coraggio di decidere se autorizzare o meno l’opera.
Il SECONDO e sicuramente decisivo motivo è stata la assoluta contrarietà del Comuni a firmare un accordo che non fosse soddisfacente per i propri concittadini. Senza tale accordo la Regione non avrebbe potuto emettere l’autorizzazione alla costruzione in quanto era espressamente previsto che ci dovesse essere prima la firma e poi l’autorizzazione.
Questi i fatti essenziali di una vicenda lunga e complicata.
Negli anni a venire sapremo se quanto accaduto ed il risultato emerso siano stati o meno un bene per il lago e la nostra valle.
Di certo questa esperienza ha insegnato a tutti noi una cosa importante. Senza una coscienza collettiva per il bene della nostra valle nulla si muoverà e nulla potrà migliorare.
Invito quindi tutti noi ad una seria, distaccata e realistica analisi per cercare insieme una strada per lo sviluppo sostenibile di questo nostro amato territorio
Augusto Picco
Sindaco di Trasaghis


(Notiziario Comunale di Trasaghis n. 1-2  2013, p. 4)

1 commento:

  1. Come componente del primo e (forse) piu' agguerrito gruppo sorto per la salvaguardia del nostro lago mi permetto queste piccole considerazioni sul caso:
    Primo-La Regione (con il suo allora presidente ) ci ha sempre appoggiato in maniera totale,ovvio che in politica non si puo' prendere una posizione magari contraria ad un dictat dall'alto,pero' esistono mille modi per raggiungere lo scopo...le lungaggini esasperate sono uno di questi!
    Secondo-Edipower mai si sarebbe aspettata di trovare un "gradino cosi' duro" essendo rimasta sulle orme della vecchia SADE e della sua menzognera opera!
    Terzo-I tempi....Siamo riusciti a far perdere loro troppo tempo prezioso. Nessuno investirebbe milioni di euro senza la sicurezza di un sicuro rientro (con relativi interessi) prima della scadenza della concessione anche in virtu' del fatto (e dei precedenti) che nessuno ti garantisce venga rinnovata! Quarto-I tempi economici...La crisi ha' ridotto in maniera considerevole la richiesta (dato che 3/4 della produzione viene assorbita da attivita' produttive (moltissime ora chiuse) la cosa non permette piu' atti speculativi con facili guadagni! Tutto qui....ma rimaniamo sempre con gli occhi aperti,c'e' ancora molto da fare!

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