"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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mercoledì 7 marzo 2012

Lago, una risorsa contro la siccità?

Il "Gazzettino" di oggi torna a occuparsi della mancanza di precipitazioni, lamenta la diminuzione della produzione di energia idroelettrica, si  richiama a precedenti storici nei quali Edipower è stata chiamata a gestire, attraverso una opportuna modulazione dei rilasci, la crisi idrica. Potremmo magari andare anche più indietro, a rileggere gli articoli usciti sulla stampa il 23 agosto 1984, quando a titoli cubitali venne sparato che "L'acqua c'è, nel Lago di Cavazzo, per spegnere la sete delle campagne". Della serie "di crôs and'è  zà avonde....".



La centrale a Somplago
TOLMEZZO Lo scotto della siccità fa precipitare la portata dei fiumi
Crolla la produzione idroelettrica
La flessione oscilla tra il 60 e il 30 per cento nel primo bimestre del 2012

Il Gazzettino, Mercoledì 7 Marzo 2012
Perdite della portata dei bacini montani dei fiumi che a febbraio hanno toccato anche quota 91%, cali di produzione idroelettrica che stanno variando dal 30 al 60%. Percentuali davvero significative che diventano ancor più allarmanti se a ciò si aggiunge l'assenza di riserve nevose in vista dei prossimi mesi. I prodromi insomma di una primavera con carenze d'acqua e quindi un'estate siccitosa ci sono tutti. Lo ammette anche Alberto Deana, del servizio idraulica della Regione Fvg, costantemente vigile sui livelli idrometrici dei vari corsi d'acqua del territorio. «Il problema si sta ponendo dallo scorso novembre - spiega - da quando nel bacino imbrifero montano del fiume Tagliamento abbiamo riscontrato un deficit di acqua del 60% in meno rispetto al 2010 causa assenza di precipitazioni, deficit che attualmente a febbraio è salito al 91%. Situazione abbastanza simile anche per il fiume Isonzo, con perdite che sono salite dal 30% di novembre all'85% di febbraio. Ma le note più dolenti le stiamo recependo dai nostri sensori presenti in quota che rilevano la presenza dello strato di neve - aggiunge ancora Deana - qui i confronti con le serie storiche ci riportano indietro agli inizi degli anni 2000, e al 2003 in particolare, quando poi nel corso dell'estate si dovette allertare l'unità di crisi per la razionalizzazione dell'acqua vista l'assenza di scorte, oltre a imporre ad Edipower il rilascio di acqua dalla diga di Verzegnis. Vedremo se nei prossimi mesi qualcosa cambierà altrimenti credo proprio si dovranno prevedere delle regolamentazioni». E spetterà quindi alla giunta regionale in quel frangente regolare le varie concessioni e intavolare la gestione delle eventuali emergenze.
      Lo stato dei corsi d'acqua naturalmente, oltre che a mettere a rischio la stagione di pesca, come abbiamo segnalato ieri, si sta ripercuotendo anche sulle centrali idroelettriche di montagna con i segni meno che hanno iniziato a comparire da gennaio sulle turbine dei vari produttori. La Comunità montana della Carnia con le sue 7 centraline ha fatto segnare a gennaio un -50%, in termini assoluti la produzione mensile a gennaio è calata da 1 milione 500 mila a 623 mila kW/h, e sarà probabilmente così anche a febbraio. Ancor peggio è andata alla Secab di Paluzza che nei primi due mesi del 2012 ha fatto segnare un -60%, ovvero i kW/h prodotti sono scesi dai 4 milioni 692 mila del 2011 (fu un periodo molto piovoso) agli attuali 1.632.000. Anche le centraline del Cosint hanno fatto segnare un -30%, ma per contro è aumentata la produzione derivante dal fotovoltaico. 

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