"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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giovedì 1 dicembre 2011

Autostrada Belluno-Amaro. I conti tornano?

Se ne è parlato tante volte, anche sul Blog. In Val del Lago non sono ancora del tutto assorbite le polemiche, i dibattiti, le discussioni, le divergenze legate all'imposto passaggio dell'autostrada Udine- Tarvisio (uno scempio ecologico poi  diventato, per tanti, un esempio da ammirare quale realizzazione tecnica).
Ora gli industriali di Tolmezzo rilanciano la costruzione dell'autostrada dal Cadore alla Carnia.


«L’autostrada per il Cadore va fatta»

Confindustria di Tolmezzo ripropone il progetto. Il governatore del Veneto invece punta ancora sulla Belluno-Monaco
      TOLMEZZO
      Autostrada Belluno-Amaro: tutto tace ancora, ma Federico Gollino, della delegazione di Confindustria della Carnia, dopo le esternazioni del presidente del Veneto Luca Zaia, torna alla carica.
      «In Veneto sono sempre stati più propensi all’autostrada di collegamento fra le due regioni: da noi in Friuli siamo stati più freddi, non certamente noi industriali, ma la regione e il sentore popolare». In provincia di Belluno si era parlato di varie cordate di operatori propensi a costruire l’infrastruttura almeno sino a Pieve di Cadore, mettendosi in gioco in prima persona con dei project financing. «Le infrastrutture sono indispensabili – prosegue Gollino – specie in questo periodo di stagnazione: senza di esse siamo in una situazione di disagio».
      Infrastrutture, e quindi anche il collegamento autostradale che diverrebbe volàno per l’economia, teso ad abbattere il differenziale fra chi opera in montagna rispetto a zone più servite.  (...)
      L’autostrada aumenterebbe l’afflusso di turisti dall’Est-Europa, in aumento ultimamente. Preferenziale rimane la terza corsia, ma in Carnia si guarda con favore oltre al collegamento autostradale al collegamento con l’Austria attraverso il passo di Monte Croce Carnico. «In un momento di stagnazione economica interventi strutturali diverrebbero volani per l’economia, tenendo presente – conclude Gollino – che si dovrebbe necessariamente intervenire anche in progetti minori legati al territorio per non svilire gli interventi internazionali».
      Gino Grillo
      (Messaggero Veneto 30 novembre 2011)


      Parlare di autostrada Cadore - Carnia significa dare una pennellata veloce. Dire "autostrada Belluno - Amaro" dà l'idea di un lavoro di certosina pazienza. Una pazienza pluridecennale, si potrebbe dire.  Già, perchè quell'«Amaro» è spuntato all'improvviso all'inizio degli anni '70, e si è posto come punto di arrivo di una variante autostradale che doveva salire dalle parti di Gemona verso  Chiusaforte e invece è stato fatto deviare verso la Valle del Lago (nonostante una lunga opposizione popolare).
      Allora si parlò di decisioni imposte dall'Anas, di decisioni imposte dall'esistenza di postazioni militari intoccabili ....  PARE invece che la scelta derivi dai desiderata degli industriali dell'area tolmezzina, forti di potenti appoggi in Regione.
      Non è che con l'idea di un'autostrada Belluno- Amaro si punti alla conclusione di un discorso pensato e avviato da tanto tempo?

      2 commenti:

      1. I industriâi di Tumieç, no àn nancje parantât cun chel industriâl vêr che al ere Linussio. Anzit, vadì che Linussio, tal 700 al ere plui indavant di lôr, como mentalitât. E po Linussio al lavorave di fin a fâ telis di ogni sorte e fate. Chei culì a somèe che a vetin dome ziment tal cjâf. Difat cualchi an fa a volèvin fâ su un aereopuart te campagne di Cjavàç, parcè che i “menagers” a no podevin permetisi di pierdi timp tal trafic.L’an passât a son vignûts ju a Somplât a laudâ il progjet Edipower che ormai ducj a san ce conseguencis che al varà su pe nestre Val. Cumò a domàndin di sassinâ dute la val dal Tajament pes lôr speculazions. Ma sino bogns di capî che a coventin idèis e no ziment? E che la industrie dai ocjâi dal Cadore(chei industriâi lì sì che a vevin parantât cun Linussio) a è cressude ancje cence autostradis….
        Mandi Remo Brunetti

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      2. Mi passa per la testa un sospetto per come nascono tutte queste minacce per un ambiente che si cerca di tutelare. Dunque, da qualche parte ci sono dei denari da spendere per dei progetti , mettiamo infrastrutture, strade ponti etc.A tavolino si decide di fare un progetto di strada da A a B perchè qualcuno lo chiede. Sulla carta si fa il progetto tecnicamente impeccabile ( perchè in Friuli i lavori sono fatti bene) ma senza mai tener conto dei danni collaterali. Abbiamo il male del mattone che ha portato i friulani in tutto il mondo a fare lavori importanti. ( Vedi a NEW JORK dove stanno costruendo un grattacielo bellissimo dove c'erano le torri gemelle). Quindi una volta che il progetto è fatto e pagato prima o poi, quando tutto sembra tranquillo ecco che si tira fuori il lavoro da fare perchè " c'è il progetto". Ma scusate, aggiustate le strade impraticabili, per es. la Salerno- Reggio Calabria prima di fare il ponte sullo stretto. Anche in regione ci sarebbero lavori di sistemazione dell'esistente senza ulteriore stravolgimento del territorio. VONDE CUSSI' . Caterina

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