Somplago, parlano i sindaci
TRASAGHIS. Da una parte ci sono i Comitati, che punzecchiano i sindaci dei quattro paesi coinvolti nel progetto presentato da Edipower per l'assenteismo agli incontri di approfondimento svoltisi sul territorio cui si aggiunge l'accusa, rivolta sempre agli amministratori, di poca trasparenza e di voler “svendere” l'intera Val del Lago alla proponente in cambio di qualche compensazione e, contemporaneamente, di voler scaricare la responsabilità sulla Regione. Dall'altra, i sindaci di Trasaghis, Bordano, Cavazzo e Verzegnis che, dal canto loro, ognuno con il proprio distinguo, cercano compatti di respingere le accuse, rilanciando le proprie posizioni in attesa del Via che deve rilasciare la Regione, prima della conferenza dei servizi. «Siamo ben disposti – dicono Gianluigi Colomba e Augusto Picco, sindaci di Bordano e Trasaghis – ad ascoltare le proposte e le opinioni dei comitati spontanei che si sono formati sul territorio ma siamo infastiditi dai continui atteggiamenti di strumentalizzazione da parte di alcuni esponenti dell'attuale maggioranza di governo regionale e dei loro ripetuti attacchi istituzionali». «La Regione – continuano – dica la sua in modo definitivo e si faccia promotrice, viste anche le possibilità economiche, di studi di approfondimento. A oggi non ha fissato nemmeno un incontro informale con noi. Non sappiamo quale sia esattamente il numero dei nostri concittadini che hanno sottoscritto la petizione, perché le firme contro l'opera sono state consegnate giustamente in Regione visto che il lago ha rilevanza regionale, perciò l'interlocutore primario, che tra l'altro deve rilasciare il Via, rimane proprio l'ente regionale, cui secondo noi spetta anche il compito di indire o meno, su richiesta dei cittadini, una consultazione popolare. Dal canto nostro abbiamo affidato a esperti studi d'approfondimento, e se dovessero rilevare criticità saremo i primi a rivalutare la nostra posizione segnalandola in sede di conferenza di servizi». «Il territorio – spiega Luciano Sulli Sindaco di Verzegnis – se l'opera dovesse andare in porto non sarà deturpato più di quanto lo è già oggi». Al primo cittadino di Verzegnis fa eco Dario Iuri, sindaco di Cavazzo: «La cosa ridicola è che la contrarietà al progetto provenga dalle forze che governano la Regione, che sono poi le stesse che definiscono il progetto, a livelli più alti, un'opera strategica». (d.v.)
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