Centrale idroelettrica, tirata in ballo la Regione
Il Gazzettino, Giovedì 18 Marzo 2010 (d.z.)
"Se potessi decidere io sul futuro potenziamento della Centrale idroelettrica di Somplago, verificherei immediatamente la possibilità di poter coinvolgere direttamente anche la Regione nella realizzazione dell’opera. Questo permetterebbe comunque la realizzazione di un progetto valido sotto il profilo energetico e creerebbe la possibilità di un ritorno ancor maggiore per l’intero territorio e per i suoi cittadini". La posizione controcorrente arriva dal consigliere regionale del Pdl, Luigi Cacitti, che nei giorni scorsi ha incontrato i sindaci di Cavazzo Carnico, Dario Iuri, e di Verzegnis, Luciano Sulli, per alcuni approfondimenti in merito al progetto presentato da Edipower alla Regione. "Ho ritenuto utile organizzare questo incontro - spiega Cacitti - per ottenere da parte dei due amministratori locali le informazioni in maniera diretta e precisa. Ritengo di poter esprimere un pensiero positivo non tanto per i contenuti prettamente tecnici del progetto ma soprattutto per l’approccio adottato in fase di analisi e di studio. Già il fatto che le opere verranno realizzate tutte nel sottosuolo in parallelo alle condotte esistenti e che il prelievo ora previsto verrà limitato, la dice lunga sulla bontà delle scelte adottate. Su questo progetto qualcuno si già attivato in varie forme per contrastarne la realizzazione, probabilmente paventando situazioni e risultati catastrofici, spesso dimenticando che il vero depauperamento della montagna – conclude Cacitti - è già avvenuto anni fa, quando elettrodotti, gasdotti, oleodotti ed altre infrastrutture sono passate sul nostro territorio senza pagar dazio".
L’interesse e la comunità
Messaggero Veneto — 26 marzo 2010
Premetto di non voler difendere l’operato della Regione capace di farlo da sola, ma ai sindaci di Verzegnis, Cavazzo, Trasaghis e Bordano, viste le loro affermazioni sull’articolo del 16 marzo sul lago, vorrei ricordare che, se fosse dipeso solo dai loro pareri espressi con incomprensibile leggerezza, oggi Edipower avrebbe già messo le sue lucrose mani sul lago. Purtroppo questo pensiero traspare tuttora, dato che il sindaco di Verzegnis Sulli riafferma che l’opera non deturperà il territorio più di quanto non lo sia già oggi. Inoltre il sindaco di Cavazzo, volando un pochino troppo alto, ironizza sul perché Roma la pensi diversamente dalla Regione circa l’utilità dell’opera pur trattandosi della stessa maggioranza politica, dimenticando forse di chiedersi cosa ne pensi la minoranza regionale che, nei dibattiti pubblici, finora si è limitata a difendere strenuamente l’operato di sindaci, guarda caso, appartenenti direttamente o indirettamente allo stesso schieramento. Permane anche la curiosità di sapere quali siano gli affidatari di studi approfonditi nominati dai sindaci di Trasaghis e Bordano: studiosi tuttora a noi sconosciuti, pure speranzosi di non trovarci di fronte ai soliti esperti di turbine. Di confortante emerge che finalmente, forse, i sindaci si sono convinti dell’utilità di dover approfondire gli studi e sentire, pur delegando a ciò la Regione, anche il parere del popolo bue. Ma mi faccino il piacere, diceva il grande Totò! Ora non mi si venga a dire che sono il solito polemico; non mi dica qualche sindaco, come già fece quello di Cavazzo, che io debbo criticare solo l’operato del mio sindaco: e dico mio perché, pur non avendolo votato, ne rispetto la persona e la carica che ricopre. Basta con queste manfrine e non si sentano gli unti del Signore! Finalmente, insieme, senza aspettare inviti o tappeti rossi, siano capaci di mettersi a capo di un serio e democratico dibattito con tutta la gente su un tema d’interesse vitale, sia per le nostre valli sia per l’intero Friuli. Egregio signor sindaco Sulli, come direttamente ebbi a dirle, i lavori Edipower mi rammentano la costruzione di un wc dove la vaschetta è Verzegnis, il water il lago di Cavazzo e la rete fognaria ciò che resterebbe della Val del Lago e del Tagliamento: il nome di quello che verrebbe trascinato e decantato a valle lo lascio alla vostra fervida immaginazione. Su questo odoroso tema inviterei a soffermarsi anche il consigliere regionale Pdl Cacitti, dato che più lontano dal suo paesello anche lui sembra vedere e sentire solo ciò che vuole. Un intervento del genere non può essere affrontato con leggerezza e divisioni, ma con la compartecipazione della gente, di tutte le forze politiche regionali e confortato da studi approfonditi che mettano al riparo un bene che appartiene a tutti noi da sgradevoli sorprese. Pecunia non olet, dicevano i latini. Ma, se questo va bene per Edipower, certamente non vale per noi che in questo eventuale e futuro water dovremmo pur vivere. Un sanitario che puzzerà, ma non certamente per i soldi, che prenderebbero altre e "foreste" strade.
Dino Rabassi - Trasaghis