"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

sabato 17 giugno 2017

Da oggi l'apertura del Centro Visite di Interneppo, a bordo lago

                    Risultati immagini per parco botanico Interneppo

Come avviene ormai da un po’ di tempo apre al pubblico il Centro Visite del Parco Botanico di Interneppo, l’apertura avrà luogo dal 17 giugno fino al 17 settembre, nei fine settimana e festivi. Gli orari saranno i seguenti: 9.30 – 12-30 / 15-30 – 18.30; l’ingresso è libero. Come sempre è possibile accedere al Centro anche durante la settimana mediante la prenotazione delle visite. I modelli della richiesta sono scaricabili dal sito alla pagina “Documenti”. La richiesta va inoltrata all’Ecomuseo e la visita concordata con il referente del Centro, Nanni Stefanutti (Auser Alto Friuli), il cui recapito telefonico è il 3477785170. La richiesta va presentata soprattutto per avere diritto alla copertura assicurativa.
Quest’anno nel Centro sono presenti le seguenti esposizioni permanenti: “Il lago, il pesce, la pesca”, esposizione di antica attrezzatura da pesca; “Si fa presto a dire sasso…”, esposizione di ciottoli provenienti dal Tagliamento e da torrenti locali; “Una casa per loro”, una completa esposizione di nidi di avifauna locale. Sarà presente anche la mostra fotografica “1976-2016, l’evoluzione del paesaggio nella Val del Lago”, esposizione stagionale realizzata grazie alla fondamentale collaborazione con le Pro Loco Somplago-Mena, Bordano-Interneppo e Alesso e il Centro di Documentazione sul Territorio e la Cultura Locale di Alesso.
L’apertura periodica del Centro è resa possibile grazie alla collaborazione con l’Associazione di Volontariato Auser Alto Friuli (attiva già dal 2005) che ha in cogestione il Centro visite ed il Parco botanico. Per la gestione ci avvale anche della preziosa collaborazione dell’Associazione ANA – Sezione di Gemona e Gruppo di Interneppo.

                           Risultati immagini per parco botanico Interneppo


venerdì 16 giugno 2017

A 90 anni da "quel mattino a Peonis", il commosso ricordo di Bottecchia

A 90 anni dalla morte,  Ottavio Bottecchia, primo vincitore italiano del Tour de France nel 1924 e nel 1925, e' stato ricordato a Peonis,  di fronte al cippo a lui dedicato.  La manifestazione, organizzata dai Comuni di Trasaghis e di Colle Umberto (paese natale di Bottecchia) con la collaborazione dell’associazione Chei di Peonis, ha visto la partecipazione di tanti appassionati delle due ruote, della Federazione ciclistica provinciale e della comunità di Peonis che mantiene uno stretto legame con il campione. Sono intervenuti Ivo Del Negro per l'associazione "Noi di Peonis", il vicesindaco di Trasaghis Enzo Vidoni, il sindaco di Colle Umberto Edoardo Scarpis, il gen. Principi, il prof. Anzil e diversi altri uniti nel ricordo del campione. Erano presenti i sindaci di Bordano, Osoppo, Verzegnis  e Montenars oltre al vicesindaco di Cavazzo e all'assessore Collini per il Comune di Gemona.
All’appuntamento si e' ricordato il 15 giugno del 1927, quando Bottecchia morì all’ospedale di Gemona, dove era stato ricoverato a causa di una caduta dalla bicicletta capitatagli il 3 giugno precedente a Peonis, dove il campione era solito allenarsi: e proprio ricordando quei percorsi e' stata lanciata da Giorgio Deotto la provocatoria (ma non tanto) proposta che il Tour de France del 2024 (100mo anniversario della prima vittoria di un italiano - Bottecchia, appunto - al Tour) o del 2027 (100mo anniversario della morte del campione veneto-friulano) possa partire proprio da Peonis.


giovedì 15 giugno 2017

"Facciamola lunga", ad Alesso, nella "notte piu' corta"

La Pro Loco di Alesso propone, per la notte di sabato 24 giugno, in piazza, un momento di incontro all'insegna dello slogan "facciamola lunga nella notte piu' corta", con paella, sangria, birra, bibite e musica.
Nell'occasione, verra' allestita anche la mostra fotografica di Armando Zilli "Oltre la luce".


Peonis, oggi il ricordo di Bottecchia, a 90 anni dalla morte

A 90 anni dalla morte del leggendario Ottavio Bottecchia, primo vincitore italiano del Tour de France nel 1924 e nel 1925, il suo mito rivivrà oggi, alle 18, nel corso dell’incontro organizzato a Peonis, di fronte al cippo dedicato al grande ciclista. Si tratta della tradizionale deposizione di un omaggio floreale con i saluti delle autorità promosso dal Comune. La manifestazione, organizzata dai sindaci di Trasaghis Augusto Picco e di Colle Umberto (paese natale di Bottecchia) Edoardo Scarpis e con la collaborazione dell’associazione Chei di Peonis, vedrà la partecipazione di tanti appassionati delle due ruote, della Federazione ciclistica provinciale e della comunità di Peonis che mantiene uno stretto legame con il campione.
All’appuntamento si ricorderà il 15 giugno del 1927, quando Bottecchia morì all’ospedale di Gemona, dove fu ricoverato a causa di una caduta dalla bicicletta capitatagli il 3 giugno precedente nella zona di Trasaghis, dove il campione era solito allenarsi. (p.c.)  
(rid. e adat. da Messaggero Veneto, 14 giugno 2017) 

 

mercoledì 14 giugno 2017

Bordano, the winner is ... Ivana Bellina (II)

Bordano avrà il suo primo sindaco donna

Ivana Bellina sostenuta dalla lista Insieme per Bordano e Interneppo, ha vinto con il 58, 08% rispetto al 41, 92% ottenuto dal suo sfidante Valter Stefanuti che aveva l'appoggio di Lista civica Per Bordano. Questa vittoria riconferma la squadra amministrativa che ha governato negli ultimi due mandati, tanto è vero che tra gli eletti c'è anche il precedente primo cittadino Gianluigi Colomba e il già assessore Flavio Piazza, anche se «nella nostra squadra entreranno a far parte anche giovani che abbiamo coinvolto in queste elezioni», dice la neo eletta sindaco. Ivana Bellina, 67 anni, ha già un mandato da assessore alle spalle ed è stata dipendente del Comune per 32 anni. «Lavoreremo - spiega - per evitare l'abbandono del territorio e cercheremo di incentivare il recupero dello stesso anche per fini agricoli. Sistemeremo la viabilità e recupereremo diverse aree come quella di Roncons. Sosterremo la Casa delle farfalle e miglioreremo il tracciato ciclabile che collega con Venzone». (p.c.)

(Messaggero Veneto, 13 giugno 2017)


martedì 13 giugno 2017

Ultimi fondi per il terremoto. Cavazzo sistemera' i villaggi prefabbricati

Sono le ultime risorse, derivanti da alcune economie contributive, che vengono erogate per la ricostruzione delle zone terremotate: a 41 anni dal sisma che ha colpito il Friuli, la Giunta regionale ha individuato una somma di 335mila euro ed ha autorizzato la spesa per quattro interventi di pubblica utilità.
“Si tratta – spiega l’assessore a Infrastrutture e Territorio, Mariagrazia Santoro – di una cifra esigua, il che ha di fatto limitato sia il numero degli interventi da poter ammettere a finanziamento sia l’entità dello stesso. Tra quelli segnalati dai Comuni sono stati dunque privilegiati quelli più direttamente riconducibili agli eventi sismici e tra loro le opere di utilità immediata per la comunità”.
A godere dell’ultimo finanziamento sono quindi i Comuni di Cassacco, Cavazzo Carnico, Prato Carnico e Ravascletto, tutti in provincia di Udine, per i quali sono stati destinati dei contributi tra i 70mila e i 100mila euro.
Risultati immagini per Villaggio enel somplagoCon i 75 mila euro destinati al Comune di Cavazzo Carnico saranno eseguiti dei lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dei prefabbricati di Villaggio Burieit e Villaggio Enel.
(Fonte: Rsnnews, rid e adat.)

lunedì 12 giugno 2017

Bordano, the winner is ... Ivana Bellina

Le votazioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Bordano hanno visto il prevalere, con il 58,08 % del candidato sindaco  Ivana Bellina nei confronti di Valter Stefanutti (41,92%).



(Fonte: messaggeroveneto.it)

Il nuovo Consiglio comunale risulta cosi' composto:


(fonte: Rsn news)

(Fonte: Diario di Udine)

domenica 11 giugno 2017

Lunedi' si presenta il libro degli alunni delle scuole in difesa del Lago e del Palar

La Scuola dell’infanzia di Avasinis, la Scuola Primaria di Alesso e la Scuola Secondaria di Primo Grado di Alesso,  appartenenti all’Istituto Comprensivo di Trasaghis, presentano  il lavoro degli ultimi due anni scolastici nella pubblicazione “Attorno al lago. Percorsi di collaborazione tra scuola ed associazioni di volontariato locale“ realizzata con la collaborazione dell’Auser, del CSV-FVG, dell’Ecomuseo Val del Lago e delle Associazioni locali.
Il libro sintetizza il lavoro degli ultimi due anni scolastici, con una ricca documentazione grafica e fotografica,  nei diversi percorsi didattici. In particolare viene presentata la documentazione relativa alle osservazioni e alle proposte degli alunni per salvaguardare e promuovere il territorio; delineato il quadro generale delle Associazioni di volontariato che operano sui tre Comuni di Bordano, Cavazzo e Trasaghis fornendo anche le informazioni di riferimento; sintetizzato il quadro di iniziative che hanno visto scuole e Associazioni collaborare assieme. Si tratta  dunque di un “biglietto da visita” capace di documentare il legame tra scuole e territorio, una sorta di  “percorso virtuoso” che merita di essere fatto conoscere.

La presentazione si svolgerà  lunedi’ 12 giugno alle 20.30 presso il Centro Studi di Alesso. Dopo l’intervento dei rappresentanti delle scuole, dell’Auser e dell’Ecomuseo, le caratteristiche del lavoro saranno illustrate dal prof. Enrico Madussi, già Dirigente Scolastico dell’Istituto. 
Alla serata sono state invitate le famiglie degli alunni ed i rappresentanti delle associazioni che hanno collaborato con le scuole nel percorso di conoscenza del territorio.

                                          

A partire dalle 17 sara' anche possibile visitare la mostra fotografica predisposta dalla Scuola Secondaria con una serie di immagini raccolte nelle famiglie riguardanti "la storia del lago e dei suoi abitanti".

sabato 10 giugno 2017

Gjovàni, pescjadôr como una volta

Giovanni è l'ultimo pescatore del lago: usa canne e mollica di pane

Si chiama Giovanni Stefanutti, è di Alesso di Trasaghis e ha 73 anni anche se ne dimostra molti di meno: «Qui siamo sempre in attività e ci teniamo in salute» dice con i piedi a mollo nell'acqua freschissima e limpida del lago di Cavazzo.

Giovanni è uno degli ultimi pescatori del lago. E nel lago ci pesca da quando aveva solo 8 anni. «Erano tempi tutti diversi: andavamo insieme, i ragazzini, a pescare con la lenza, sulle rive. Ci divertivamo e, allora, si poteva pescare anche la carpa. Oggi, invece, guai a prenderla: è previsto l'arresto da 2 mesi a 2 anni e una ammenda da 2mila a 12mila euro. Vede, guardi, nella licenza: le normative nuove sono entrate in vigore lo scorso anno e sono molto severe. Ma noi peschiamo per passione, rispettiamo l'ambiente, vogliamo bene al nostro lago».

Giovanni pesca con le esche vive che cattura dove l'acqua è bassa con una trappola che ha creato con le sue mani (nelle foto): è un grosso vaso di vetro che ha chiuso con una retina di metallo. Lo sistema sui sassi, appena sotto il pelo dell'acqua, assicurato da un pezzo di spago, a sua volta legato a un sasso piatto, perché la corrente non porti via il vaso. Poi si allontana per una decina di metri. E aspetta. 

«In questo modo i pesciolini che entrano nel vaso, attirati da un po' di mollica di pane, poi non riescono a uscire - spiega Giovanni -; sono pesciolini piccoli, che noi chiamiamo "paresie". Io ne tengo alcuni, solo quelli che mi servono per la pesca con la canna, senza mai esagerare».

Ma cosa si pesca nel lago di Cavazzo? «Una volta, pensi, c'era anche il persico reale, che oggi è rarissimo. I vecchi pescatori di un tempo avevano abbondanza in queste acque e certe famiglie vivevano proprio solo di pesca mettendo le reti fisse, reti che oggi non mette più nessuno. Adesso si pesca solo per passione e sono veramente in pochi a farlo. All'amo arrivano trote, persico, cavedani. Una volta mi è capitato di pescare una grossa trota: sarà stata almeno di 7 chili. Era così pesante che mi ha rotto il filo della lenza». 

Articolo di Paola Treppo su gazzettino.it, dove si possono vedere diverse foto sul pescatore

venerdì 9 giugno 2017

Subacquei della Marina Militare da Ancona per le bombe nel Lago

Palombari della Marina Militare sul lago: sui fondali due bombe attive

TRASAGHIS (Udine) - Sono un mortaio da artiglieria da 88 millimetri di diametro di probabile fabbricazione italiana e una bomba da obice da 60 millimetri di diametro di fabbricazione ancora incerta, perché di largo uso da parte di molti eserciti, gli ordigni che, nella giornata di oggi, giovedì 8 giugno, sono stati rimossi dai fondali dello splendido lago di Cavazzo Carnico, dopo una segnalazione giunta da un gruppo di sub di Pordenone che aveva immortalato i residuati della seconda guerra mondiale a seguito di una casuale immersione in queste acque cristalline tra i monti del Friuli.
 
Per mettere in scurezza gli ordigni, risultati in perfetto stato di conservazione, rinvenuti a distanza di circa 60 metri uno dall’altro, sono interventi i palombari della Marina Militare del Raggruppamento Subacquei e Incursori del Nucleo Teseo Tesei di Ancora, sul posto con il coordinamento della Prefettura di Udine.
 
Le operazioni di rimozione degli ordigni, eseguite senza curiosi sul posto, in massima sicurezza, con il supporto dei carabinieri del soccorso alpino della Compagnia di Tolmezzo, saranno ultimate domani, con l’intervento degli artificieri del Genio di Udine. Non c’è alcun tipo di pericolo per la comunità della Val del Lago e per i turisti. Il lago fu usato in passato per gettare ogni genere di bomba; la maggior parte degli ordigni sono stati rimossi negli anni Sessanta. 

Articolo di Paola Treppo da ilgazzettino.it, dove è possibile vedere anche una carrellata fotografica sulle operazioni- http://www.ilgazzettino.it/nordest/udine/bombe_rimosse_lago_cavazzo_friuli_udine_marina_militare_ancona_2017_giugno-2491132.html

giovedì 8 giugno 2017

Non si farà la centralina sul Palar. Soddisfazione dei pescatori (e non solo)

Ricorderete la discussione accesa nel 2013 sulla richiesta di concessione per la realizzazione di una centralina sul Palar, che tante preoccupazioni aveva suscitato (vedi per es.  https://cjalcor.blogspot.com/2013/11/centralina-sul-palar-no-al-muraion.html o anche cjalcor.blogspot.com/2013/12/centralina-sul-palar-un-grido-dallarme.html ).
Ora la questione pare chiusa, con la priatica archiviata. Soddisfazione viene espressa da Claudio Polano dell'ETP, ma è sicuramente un atteggiamento condiviso a più livelli.
Ce pensàiso?
----------------

Niente centralina nel Palar: 

esulta l'Ente tutela pesca


TRASAGHIS La centralina idroelettrica sul torrente Palâr non si farà. La pratica, che era stata avviata nel 2012 da parte di una ditta altoatesina, è stata infatti archiviata.Dopo che sull'opera diversi enti coinvolti, tra cui il Comune e l'Ente tutela pesca, avevano espresso parere negativo la direzione regionale non aveva dato il suo via libera: ora sono trascorsi i tempi in cui era possibile presentare ricorso. La notizia la comunica Claudio Polano, consigliere dell'Etp del collegio 10 Gemona-San Daniele: «Le pregiate popolazioni salmonicole e astacicole del Palâr d'ora in poi potranno tornare a dormire sonni tranquilli, perché la centralina che avrebbe dovuto essere collocata nel torrente, captando buona parte della sua acqua dal poz di Sgarfos a monte e restituita a valle all'incirca al "gorg di Spiron, non sarà realizzata».Il rappresentante dei pescatori ricorda infatti che nelle acque del torrente è presente la trota fario, oggetto per molti anni di semina dell'Etp grazie ai suoi volontari e al prezioso contributo della Aps Val del Lago, ma anche la trota marmorata e, soprattutto, il gambero autoctono, molto raro e presente in poche altre acque regionali. «Si tratta», conclude Polano, «di un autentico indicatore biologico della salubrità dell'acqua. Sensibilissimo all'inquinamento e per la sua rarità è oggetto di divieto assoluto di prelievo.
Una tutela doverosa, che tra l'altro prevede sanzioni penali per la sua cattura».Se l'archiviazione del progetto di realizzazione di una centralina garantirà dunque la fauna ittica, certamente ciò permetterà anche ai numerosi frequentatori del torrente nel periodo estivo, di continuare a utilizzarlo quale luogo per la balneazione, visto che la realizzazione di una centrale avrebbe diminuito il livello delle acque. (p.c.)



(Messaggero Veneto, 7 giugno 2017)
 -----------
[le foto a corredo dell'articolo sono di Angelo Stefanutti]


Venerdi il recupero delle bombe nel Lago?

Sarà la Marina Militare a ripescare le bombe trovate sul fondo del lago

di Paola Treppo

TRASAGHIS e CAVAZZO CARNICO (Udine) - Sarà la Marina Militare a recuperare gli ordigni bellici scoperti sul fondo del lago di Cavazzo, specchio d'acqua noto anche come Lago dei Tre Comuni perché ricade nel territorio di tre paesi: Trasaghis, Cavazzo Carnico e Bordano. Il primissimo sopralluogo è stato eseguito  martedì 6 giugno, e poi i residuati  saranno rimossi venerdì. 

«Si tratta del primo intervento di recupero di bombe dal lago - dice il sindaco di Trasaghis, Augusto Picco -, anche se gli anziani del paese si ricordano di grandi opere di bonifica eseguite negli anni Sessanta del secolo scorso. Le operazioni che saranno eseguite dalla Marina Militare non rappresentano in alcun modo un pericolo per la popolazione e il lago è sicuro. Una zona sarà isolata per il tempo necessario alla rimozione delle bombe, che sono due; poi gli ordigni saranno affidati per la distruzione agli artificieri del Genio di Udine». 

Gli ordigni sono stati individuati e fotografati dai sub del Team Explorers di Pordenone di cui fa parte Alex Marson. Il rinvenimento è di qualche mese fa e conferma quello che raccontano gli anziani del posto. Si dice, infatti, che questo il lago fu utilizzato come sorta di discarica dopo la guerra: li furono gettate bombe, armi e altro materiale esplodente per bonificare dagli ordigni bellici le case e in generale le aree abitate che sorgono attorno allo specchio d'acqua.

(Il Gazzettino, 7 giugno 2017)

mercoledì 7 giugno 2017

Bordano al voto, sfida Bellina - Stefanutti (IV)

Sta avvicinandosi a conclusione la campagna elettorale nel Comune di Bordano.
Sul confronto tra i programmi dei due candidati, è stato pubblicato sulla "Vita cattolica" un articolo abbastanza esaustivo:


martedì 6 giugno 2017

Venerdì ad Alesso tornano (in pace) i cosacchi (III)

Cosacchi ad Alesso in segno di amicizia


TRASAGHIS. «Quelle orde di cosacchi che cercavano la salvezza dai lager di Polonia dove i prigionieri catturati sul fronte russo venivano rinchiusi senza via di scampo dallo sterminio». Lo scrittore friulano Tito Maniacco ricordò così la vicenda dei cosacchi giunti in Friuli sul finire della seconda guerra mondiale. Forse erano le stesse cose che pensava Elsa, la più anziana di Alesso, mentre guardava la delegazione formata dai discendenti di quel popolo giunta dalla Germania in visita a Trasaghis, ricevuti dal sindaco Augusto Picco e dalla sua amministrazione nella piazza della località sul lago dei Tre Comuni. Come alcuni dei pochi anziani che vissero quell’esperienza, anche Elsa si ricorda di quei tempi in cui, nell’autunno ’44 fecero sfollare dalle loro case la popolazione di Alesso ma non c’era alcuna traccia di rancore sui volti della gente di Trasaghis per quei fatti di guerra.
«Erano povera gente, lo si vedeva, quando arrivarono qui non fecero del male a nessuno», ha ricordato più di qualche anziano commentando una visita organizzata in nome dell’amicizia. «Auspichiamo che da questo incontro nasca un forte legame di amicizia» ha commentato Picco. 
«Siamo felici di essere riconosciuti da voi come un popolo – ha detto un loro rappresentante –, abbiamo ammirazione per l’Italia. Il nostro è un viaggio di ritorno nelle terre in cui stiamo passati nei tempi di guerra». Dopo i saluti, il ritrovo è proseguito nella Parrocchiale, dove il coro di Alesso e quello cosacco si sono susseguiti di fronte a un nutrito pubblico. 

lunedì 5 giugno 2017

Tremila volte Val del Lago

Questo che state leggendo, amici del Blog, è il "post" numero tremila. Con la prima riflessione di questo tipo, i mille articoli del luglio 2012, si era scritto che "è, a suo modo,  un traguardo: importante, significativo e, per tanti versi, inatteso. Quando è "partita l'avventura" (2009) non ci si aspettava di poter "reggere" a questi ritmi, di trovare, praticamente ogni giorno, un argomento da proporre: e invece sì, il  Blog è cresciuto, sono aumentati progressivamente i lettori, si è guadagnato un suo spazio e una sua visibilità. Soprattutto, ha cercato di mantener fede alla promessa di porsi come uno "spazio aperto di discussione" e, in diverse occasioni, da più parti si è sottolineato come il Blog fosse uno dei pochi spazi sul web (e forse non solo lì) dove si potevano affrontare e discutere le problematiche valdelaghine". Sono concetti che si sono riproposti a settembre 2014, col post n. duemila e che possono essere tranquillamente riproposti, mille articoli dopo, anche oggi, per quello che, in fondo, è un fenomeno significativo nella realtà della Val del Lago.

Tremila articoli di Val del Lago, dunque, con la voglia e la speranza di andare avanti, se ci sarà la collaborazione e l'apporto costruttivo dei lettori.

Grazie a tutti e mandi (e naturalmente sono, come sempre, graditi commenti, consigli e, perché no, auguri).

                                                                             A&D



Alesso, a scuola con la Protezione Civile

La "Pagina Scuole" del Messaggero Veneto ha pubblicato un articolo sulla collaborazione con la Protezione Civile e l'intervento nella scuola Primaria di Alesso del  Gruppo cinofilo della Pc.
----------

L’impronta del Nord-Est emoziona

La scuola primaria di Alesso ha organizzato con la Protezione Civile di Palmanova e con i volontari della squadra comunale antincendio di Trasaghis, delle giornate dedicate alla sicurezza nella scuola.
Ci sono stati tre incontri: ad inizio anno scolastico, con lezioni teoriche seguite da prove di evacuazione, a novembre con la visita dei locali della sede operativa regionale di Palmanova (vi hanno partecipato le classi quarta e quinta ) e a maggio. La giornata conclusiva di questo interessante percorso è iniziata con la prova di simulazione di un evento sismico; vi hanno partecipato tutti gli alunni e gli studenti dell'Istituto Comprensivo di Trasaghis, dimostrando disciplina e serietà durante lo svolgimento dell'esercitazione.
Nel pomeriggio l’intervento del gruppo cinofilo “L’impronta del nord-est”, con i cani da soccorso di San Daniele, ha appassionato e suscitato grande interesse nei bambini, che hanno potuto accarezzare e giocare con questi splendidi animali che, a loro volta, hanno dimostrato di possedere doti di pazienza,  curiosità, e un fiuto eccezionale.
Con questa iniziativa si è dimostrato che, grazie all’interesse e alla disponibilità, la scuola, le istituzioni e le associazioni di volontariato collaborando possono essere un modello di aiuto reciproco nella difficile e impegnativa arte di educare i cittadini del futuro.

 

domenica 4 giugno 2017

Braulins ora è "area pulita"

All'insegna dello slogan "Il paese è dove tutti noi ci incontriamo; dove tutti abbiamo un interesse comune; è l’unica cosa che tutti noi condividiamo.Noi ci impegnamo a tenerlo pulito", l'associazione "Noi di Braulins", con la collaborazione di Legambiente e LArea ha organizzato, nell'ambito delle iniziative di "Puliamo il mondo",  una giornata di pulizia lungo le vie del paese e nel greto del Tagliamento.





Complimenti!

sabato 3 giugno 2017

Domenica a Cornino ... il Griffon Day

GRIFFONDAY: LIBERI DI GIOCARE IMPARANDO A RISPETTARE LA NATURA


Alla Riserva Naturale Regionale del lago di Cornino il 4 giugno ci sarà il “Griffonday”!
Una grande festa per imparare, in maniera semplice e divertente, a conoscere e rispettare la natura e l’ambiente attraverso le tante attività in programma. 
Si comincerà alle ore 10.00 con l’apertura degli stand e dei laboratori didattico educativi, durante la giornata saranno previste diverse visite guidate e conferenze. Inoltre, alle ore 15.00, si potrà assistere alla liberazione di  Maxille, uno splendido grifone francese recuperato dalla Lipu di Livorno. 
Ecco gli  ospiti:


L’accesso all’evento e a tutte le attività è GRATUITO!

venerdì 2 giugno 2017

Venerdì ad Alesso tornano (in pace) i cosacchi (II)

Cosacchi ad Alesso: fotocronaca di un evento

Come annunciato, si è svolta nel pomeriggio la visita di una delegazione cosacca.


Gli ospiti sono stati accolti in piazza dal Sindaco Augusto Picco e da Franceschino Barazzutti, che ha svolto un prezioso ruolo di collegamento e di traduzione. Numerose le persone presenti, tra le quali alcuni anziani capaci di ricordare un ben diverso arrivo di altri cosacchi, nell'ottobre del 1944.


In chiesa, dopo il saluto del Gruppo corale di Alesso, c'è stata l'esibizione del coro cosacco.


Nel corso della cerimonia sono state ricordate (a cura di Pieri Stefanutti) le vicende storiche legate ai rapporti tra cosacchi e friulani, scambiati doni reciproci, pregato in diverse lingue (grazie alla disponibilità di don Giulio e don Giordano).


La chiesa era gremita.


Dopo la foto ricordo sulla scalinata della chiesa, con uno striscione bilingue inneggiante alla necessità di costruire un comune percorso di pace, la delegazione si è trasferita in piazza dove c'è stato un momento conviviale curato dalla Pro Loco di Alesso.

------------------------
Chi c'era può raccontare al Blog le proprie impressioni e sensazioni su una manifestazione sicuramente non usuale.

giovedì 1 giugno 2017

Su la Mont di Cuar, per ricordare le vittime del terremoto

 Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
 -------------

Come ogni anno, appuntamento sulla cima del Monte Cuar per il ricordo delle vittime del terremoto del 1976.

Alle ore 10 e' previsto il momento di preghiera e l' omaggio floreale alla Madonna "Regina della Pace", seguirà, presso la campana voluta e messa in opera da alcuni appassionati di montagna nel 1994, la preghiera per i defunti e la lettura dei nomi dei tre comuni contermini: Forgaria, Trasaghis e Vito d'Asio.

Alle ore 11:30, presso la malga Cuar, santa messa officiata da Don Ennio Gobbato.

Al termine, dopo il saluto delle autorità intervenute, momento conviviale a cura del gruppo alpini forgarese.

L' iniziativa si svolgerà con qualsiasi condizione atmosferica ed è promossa dall'amministrazione comunale forgarese, dal gruppo amici della montagna e dal gruppo alpini forgarese, con la collaborazione dell' amministrazione comunale di Trasaghis.


Vi aspettiamo!!

Luigino Ingrassi
Vicesindaco
Forgaria nel Friuli - Ud

Venerdì ad Alesso tornano (in pace) i cosacchi

I cosacchi tornano nella Valle dalla Germania e dalla Russia


Visita 2016
Visita 2010
TRASAGHIS. Tornano i cosacchi nella val del lago, ma stavolta vengono da amici e non da conquistatori. L’appuntamento è ad Alesso, dove venerdì arriverà una corriera piena di cosacchi oggi provenienti dalla Germania e da alcuni territori della Russia per un incontro amichevole che sarà preceduto in mattinata da una visita anche a Timau di Paluzza e a Imponzo di Tolmezzo, luoghi dove la popolazione originaria dell’Europa orientale si fermerà per alcune cerimonie a ricordo dei fatti accaduti durante la seconda guerra mondiale. «Negli anni scorsi – spiega il sindaco Augusto Picco – abbiamo avuto dei contatti e alcuni di loro sono venuti a farci visita, ma questa è la prima volta che vengono da noi in numero così elevato». I cosacchi sono attesi alle 15.30 in piazza Primo maggio ad Alesso, poi si sposteranno nella chiesa parrocchiale dove si esibirà il locale gruppo corale e un coro cosacco. Il gruppo sarà ospite della Pro Alesso e, alle 19, è in programma un’esibizione del gruppo dei cosacchi. Per Trasaghis e Alesso è una visita storica che ha le sue radici negli eventi della seconda guerra mondiale, quando i nazisti destinarono i territori dell’Alto Friuli ai cosacchi dicendo loro che potevano occuparla. Ad Alesso, i residenti furono costretti ad abbandonare le loro case spinti dagli invasori che furono costretti ad andarsene alla fine della guerra e riconsegnati ai russi dagli alleati. (p. c.) 

(Messaggero Veneto, 30 maggio 2017)