"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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sabato 25 febbraio 2017

Dalle proiezioni nei prefabbricati ... all'archivio multimediale. L'esperienza della Cineteca

La Cineteca del Friuli compie 40 anni. Tanti ne sono passati da quel 26 febbraio del 1977 quando, a pochi mesi dalle scosse che fra maggio e settembre del 1976, sette giovani cinefili gemonesi, ovvero Giuliana Fabiani, Renato Gennaro, Livio Jacob, Paolo Jacob, Piera Patat, Flavio Rossi e Maria Sangoi, firmarono l’atto costitutivo del cineclub Cinepopolare, che sarebbe presto diventato La Cineteca del Friuli. Domenica 26, sarà dunque l’occasione più opportuna per ricordare questo anniversario, tanto è vero che in quella giornata il direttivo della Cineteca ha fissato un primo appuntamento con il pubblico per aprire le sue porte e far conoscere la sua storia iniziata per portare il grande schermo alle popolazioni terremotate e oggi diventata una delle cinque maggiori cineteche italiane, aderente all’Associazione delle Cineteche Europee (Ace) e alla Federazione Internazionale degli Archivi del Film (Fiaf).
Il 40° compleanno, domenica 26 sarà festeggiato con un programma speciale di proiezioni al Cinema sociale, visite guidate alla sede di palazzo Gurisatti, dove si trovano gli uffici, la biblioteca, la videoteca all’archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia e il moderno deposito climatizzato dove sono conservate le pellicole.
L’itinerario di visita inizierà alle 14 dall’archivio di Campagnola: insieme alle collezioni della Cineteca vi sono ospitate quelle di altre istituzioni pubbliche e private, in particolare delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, per un totale di 18 mila pellicole in 35 e 16 mm più 500 copie in piccoli formati. Dal 2014 è attivo anche un laboratorio digitale con uno scanner di ultima generazione per la digitalizzazione di film a 16 e a 35mm e lettori per l’acquisizione di materiali su nastro magnetico: strumenti che hanno aperto nuove prospettive nell’attività di conservazione e di diffusione dei materiali.
Oltre a esplorare un ambiente insolito e affascinante, il pubblico potrà vedere come si preserva una pellicola e, grazie a dimostrazioni pratiche, come dalla pellicola si arriva al file digitale.
Risultati immagini per ub iwerks animationLa giornata proseguirà al cinema Sociale, dove alle 15.30 saranno proiettati alcuni dei cortometraggi, allora introvabili e invisibili, portati in Friuli nel 1977 da Angelo Humouda e proiettati nelle scuole di Gemona, Venzone, Trasaghis e Bordano. Alle proiezioni seguirà una visita nella sede in casa Gurisatti dove è invece conservata una collezione di 25 mila volumi e una videoteca con 30 mila titoli.
(Messaggero Veneto, 21 febbraio 2017)

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