"IN ITALIA NON LI VEDI MA SONO TANTI I GIOVANI CHE SUBISCONO VIOLENZA FISICA E PSICOLOGICA . SI TRATTA DI UN FENOMENO MOLTO GRAVE E DIFFUSO PER CUI L'ASCOLTO E LA TEMPESTIVITÀ DI INTERVENTO SONO FONDAMENTALI PER AIUTARE CHI LO SUBISCE".
TELEFONO AZZURRO ASCOLTA OGNI GIORNO, 24 ORE SU 24, IL DRAMMA DELLE VITTIME DI ABUSO ATTRAVERSO LA LINEA D'ASCOLTO 1.96.96, OFFRENDO LORO UN SUPPORTO E UN INTERVENTO IMMEDIATO.
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Per la VAL DEL LAGO, l'appuntamento è alla CASA DELLE FARFALLE A BORDANO
Un blog per informare, per ragionare, per confrontarsi su quel che capita ad Alesso e nei dintorni. Ce sucedial, ce si fàsie, ce si podarèssie fâ a Dalés e intal dulintôr? Scuvierzìnlu su chest Blog.
"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

mercoledì 19 aprile 2017
martedì 18 aprile 2017
Presentata la Mappa di Comunità di Bordan e Tarnep

Il percorso di ricerca si è soffermato innanzitutto sugli elementi legati alla storia e alla cultura del territorio.
Dalle descrizioni dei partecipanti al gruppo di lavoro è emersa una Bordano ricca di storia locale e di tradizione. Si racconta la storia di un luogo caratterizzato da fasi migratorie, in cui gli abitanti di Bordano sono stati costretti a cercare fortuna altrove, trovandola in vari stati del nord e dell’est Europa. La caratteristica del territorio vede una struttura terriera molto frazionata, in cui quasi ad ogni famiglia (la maggior parte di tradizione contadina) appartiene un appezzamento di terra, che in passato era dedicato all’agricoltura per rispondere ai bisogni primari della famiglia. Nei racconti di “Bordano "com’era” viene riconosciuta l’importanza del Monte San Simeone come risorsa primaria per le famiglie del paese, “La montagna ci ha sfamati” è stato detto da uno dei partecipanti, sottolineando il valore reale dell’elemento naturale per la popolazione del Comune di Bordano.
Nel confrontarsi su un nuovo tipo di economia ci si è poi concentrati sulle risorse offerte dal territorio e sul target di riferimento su cui concentrare l’offerta. In generale si pensa ad un’economia di vocazione agricola diffusa, che possa coinvolgere molti degli abitanti di Bordano, anche in forma cooperativistica creando un sistema che supporti l’aumento di reddito delle famiglie. Un’economia locale che possa essere solidale, attraverso l’inserimento di personale che proviene dallo svantaggio, e formativa promuovendo anche la realizzazione di fattorie didattiche. E' stato inoltre proposto di sviluppare dei servizi legati al cicloturismo, quali strutture ricettive adatte, servizi che permettano la riparazione delle biciclette, negozi che affittino biciclette e piccole strutture di ristoro lungo i percorsi principali.
E' stata prodotta una mappa che sintetizza le caratteristiche e le risorse del territorio.
Alla realizzazione della mappa di comunità del Comune di Bordano hanno partecipato: Mattias Barazzutti (Coordinamento Ecomuseo), Ivana Bellina (amministrazione comunale di Bordano), Giovanni Bianchi, Arduino Candolini, Gabriele Candolini, Stefano Dal Secco (Farfalle nella Testa), Sandro Di Bernardo (Circolo Legambiente della pedemontana gemonese), Gianni Pavon, Alfio Picco, Annamaria Picco, Annibale Picco, Ilaria Picco, Linda Picco, Mauro Picco, Morena Picco, Ornella Picco, Bruno Seravalli (Associazione Auser Alto Friuli), Luigi Seravalli (Associazione Volo Libero Friuli), Sonia Stefanutti, Velia Stefanutti, Suor Fides, Angela Zanutto (Associazione Pro Loco Bordan Tarnep), Paolo Zingaro (Associazione Pro Loco Bordan Tarnep).
Ruolo di facilitazione: arch. Ileana Toscano
Coordinamento: Luigi Stefanutti, Mattias Barazzutti
Maggiori dettagli sul sito dell'Ecomuseo: http://www.ecomuseovaldellago.it/bordano-la-mappa-di-comunita-ha-preso-vita/
lunedì 17 aprile 2017
Sabato chiude "il Lago" e finisce un'epoca
Il Messaggero Veneto ha dedicato una intera pagina alla prossima chiusura, sabato prossimo, della discoteca "Al Lago", ripercorrendone la storia e sottolineandone da un lato le "celebrità" che vi hanno fatto tappa, dall'altro il fatto che il locale è stato un punto di riferimento per diverse generazioni.
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Da balera a discoteca: chiude dopo 60 anni il “Lago” di Alesso
Sabato l’ultima serata nel locale che s’affaccia su Cavazzo. Passerella per centinaia di vip come Joe Sentieri e i Righeiradi Christian Seu
TRASAGHIS. Alla vigilia del sessantesimo compleanno chiude definitivamente i battenti la discoteca “Al Lago” di Alesso di Trasaghis, uno dei punti di riferimento del divertimento serale per intere generazioni di friulani. L’ultimo ballo sfrenato sabato, poi giù il sipario. “That’s all, folks”, è davvero tutto, recita sibillina la locandina dell’evento che sancirà la chiusura del locale.
«Purtroppo mandare avanti un’impresa del genere non è facile: ancora oggi la nostra discoteca è gettonatissima, ma continuare con la gestione familiare è impossibile», racconta Antonella Perini, che con il fratello deejay Miky ha ereditato da nonna Marisa il dancing in riva al lago di Cavazzo.
La storia
L’illuminazione fu di Lorenzo Gamberini, originario di Bologna, che appena qualche anno prima aveva aperto l’albergo e ristorante “Al lago - Tre comuni”, che si trovava proprio di fronte all’attuale sede della discoteca, dove oggi sorge la pizzeria Alla Darsena. Correva il 1957: il ristorante venne trasformato proprio in balera, con i primi giri di liscio cadenzati dalla “campana” che imponeva ai clienti di pagare il gettone o lasciare la pista dopo quattro dischi. Altri tempi, altra musica.
Come quella di Maria Colomber, che proprio in riva al lago di Cavazzo passò l’anno dell’apertura: tre anni prima era arrivata ottava a Sanremo, con la sua “L’ombra”. Sono gli anni in cui va di moda il saltino di Joe Sentieri, amico personale del patron Lorenzo: era un habitué, dalle parti di Alesso. Dietro il bancone c’era lei, Marisa Gamberini: figlia di Lorenzo e sorella di Ferruccio e Lia, che fin da giovanissima ha gravitato tra albergo, ristorante e balera, pronta a mettere mano dove una mano effettivamente serviva.
Negli anni Settanta l’avvento della disco music e il tentativo di accattivarsi i giovani dell’epoca trasforma il Lago, che da balera diventa vera e propria discoteca. Poi, quattro anni fa, la nuova svolta, con la gestione firmata da Antonella e Miky Perini, che forti dei rispettivi successi professionali e con l’imprescindibile supporto della famiglia - nonna Marisa in testa - tornano in Carnia per rilanciare il locale.
Personaggi e feste
Deejay di grido, personaggi del mondo dello spettacolo e della musica. Ne sono transitati a migliaia, dalle parti di Cavazzo. Dai Righeira a Neja, da Sandy Marton a Paoletta, da Regina ai Soundlovers. E, per arrivare ai Novanta e Duemila, Molella, Albertino, Prezioso, Provenzano, Fargetta, Gigi d’Agostino, Gabry Ponte, giusto per citare quelli che di dischi ne hanno scratchati a migliaia, nelle discoteche di mezzo mondo.
Arrivano gli anni delle ospitate vip, dei volti noti del piccolo schermo: e allora ecco Valerio Staffelli, Rocco Siffredi, Melita Toniolo, Juliana Moreira. Tra i big passati da Alesso anche Fabri Fibra, protagonista di una serata-evento. E poi, le feste di beneficienza: all’alba del Duemila l’asse tra il Lago e l’Udinese portò più volte i giocatori bianconeri in discoteca.
L’ultima serata
«Ora vogliamo salutare tutti quelli che ci sono stati vicini in questi anni, che sono cresciuti al Lago e che qui hanno passati momenti di relax e divertimento», racconta Antonella Perini. La serata si aprirà alle 22: due le sale a disposizione per chi vorrà tirare fino a tardi, tra buona musica e balli scatenati: in consolle il padrone di casa Miky Perini, affiancato da Giovanni Mans, Julio Montana e, nella second room, da dj Tez, FerDj e dj Magic; nel privè Vincent Ciccarone e Marco Toppano. E il futuro? «Speriamo che qualcuno decida di investire qua: noi siamo disponibili a mettere a disposizione la nostra esperienza», conclude Antonella.
(Messaggero Veneto, 16 aprile 2017)
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Naturalmente, chi vuole può raccontare al Blog cosa ha significato per lei/lui "andare al Lago".
domenica 16 aprile 2017
Un augurio di buona Pasqua ... accanto a una "aghe di preistorie"
Lât di Ales
Quiete
l'âghe
sot
un cîl grîs
di
primevere:
quiete
e scure
e
monz, intòr,
che
a nût 'e mostrin
la
lôr fature antighe.
Une
pojane si alze di un cret,
e
fâs un svol, e sberle.
Un
nûl grîs di bombâs,
apene
luminât,
ta
l'âghe al lûs
come
une perle clare:
el
zâl plumôs di un biel vencjâr flurît
su
l'ôr si spiêle.
Aghe
quiete,
quiete
e scure.
A
strassis, l'ajar
j
sofle sù:
le
ingrispe un grîsul.
E
al pâr che vadi, e vadi...
e
inveze è simpri lì:
si
ferme tra chei crez come sfinìde:
stufe
di stâ e di lâ,
aghe
di preistorie
'je
condanade alì.
(Enrica
Cragnolini, "Sot la Nape" maj/jugn 1950)
Come sempre, saranno graditi commenti ispirati da questa poesia o, in generale, legati alle tematiche affrontate dal Blog. Cosa direbbe per esempio oggi la poetessa, a vedere l'acqua del lago non più "aghe di preistorie condanade alì" ma eternamente in movimento?
venerdì 14 aprile 2017
Vinars Sant a Dalés (e intal patî di tancj)
Ma anche una simile occasione può offrire motivi di riflessione: sul patî di quel venerdì della croce, più di duemila anni fa a Gerusalemme, e sulle sofferenze della vita quotidiana, affrontate con dignità.
E' forse il senso di questa poesia, da leggersi con attenzione e partecipazione:
VIA CRUCIS
I sei in Pidiberi, tal miez da plazuta
Al è vinars sant, a è di fâ la baluta.
I cjali il cîl, s’al ven un pôc di clâr
I tol su la roba e prepari l’altâr.
E po' il crocefis, un signôr di Gjatuta
e iôt como un lamp, la tô musa distruta
parfin il colôr al è propit precîs
il stes colôr dai cjei ultims dîs.
Il colôr da passion e dal torment
c’al puarta la crôs senza un lament.
Di chel c’al sa ce c'a i spieta doman
e al é lì, pront a dacj una man.
Che ogni zornada cj dà un confuart
E l'a tal cûr poiada la muart.
Che tal dolôr e ta soferenza
A la sopuarta cun tanta pazienza.
Ta malatia la sô dignitât
“Fin ch'i pos, no vuei iessi udât”.
Al è vinars sant, la vitoria da muart
E a mi lassa un vuêit e sconfuart.
Ma chesta crôs a à una reson,
a è la speranza di resurezion
che como c'al à det nesti Signôr
una vita senza muart e senza dolôr
di una vita di sôl alegrîa
magari lassu tu as viert un’osteria
magari l’é Ermes c’a cj da una man
magari a é fiesta dut l’an.
Magari, magari….
Buina Pasca, copari!
(Pelo)
Ogni lettore può naturalmente commentare ed esprimere il proprio pensiero su queste intense immagini.
Bordano, ma non solo: gli obiettivi della "Casa delle Farfalle"
I nuovi responsabili rilanciano Bordano con investimenti e mostre sui lepidotteri
Parte la stagione delle farfalle a Bordano. Trascorsi i tempi di osservazione dall’assegnazione della Casa delle farfalle alla coop Farfalle nella testa, e in mancanza di presentazione di alcuni ricorsi o posizione critiche rispetto alla gara pubblica avviata l’anno scorso dal Comune, ora i nuovi gestori possono programmare per i prossimi 7 anni le attività della struttura museale che nelle sue prime settimane di apertura conta già molte visite: «Quest’anno contiamo – spiega Stefano Dal Secco, presidente di Farfalle nella testa – di aumentare di almeno il 20% il numero dei visitatori, osservati gli aumenti che già registriamo rispetto al turismo scolastico, rispetto al quale avevamo potuto fare una buona promozione l’anno scorso. Anche gli stranieri provenienti da Austria e Germania sono in crescita, e anche di fronte a questa domanda abbiamo in programma ben 35 eventi per i nostri visitatori». Oltre all’attività riguardante direttamente la struttura con le sue serre, la Casa delle farfalle realizza infatti iniziative con molte realtà del territorio, dallo Zoo di Lignano all'Ecomuseo locale. Ma soprattutto, ora, si potrà programmare per più annualità: «Ora – spiega Dal Secco – possiamo fare investimenti, come la ristrutturazione esterna che vogliamo adattare a pic-nic e alle esigenze dei visitatori, e puntiamo anche a sistemare il magazzino per destinarlo a mostre che già noi realizziamo fuori dalla Regione». Oltre a fare da consulenza verso nuove serre per le farfalle che stanno nascendo
(Messaggero Veneto, 12 aprile 2017)
giovedì 13 aprile 2017
Funzions sot Pasca
Pasqua, per chi ci crede, è tempo di riflessioni individuali e di funzioni comunitarie. Se possono risultare utili, ecco dunque alcune indicazioni relative alle cerimonie religiose previste ad Alesso (e in parte ad Avasinis) e nella Parrocchia di Cavazzo.
Joiba 13 di Avrîl 2017 - Joiba Santa
-As 8.00 dasdeseras: Messa da cena dal Signôr e riposizion dal Santissim in tal “Sepulcri”.
Vinars 14 di Avrîl 2017 - Vinars Sant
- TA GLÊSIA DI DELÉS –
-Via pal dì: Adorazion dal Santissim tal “Sepulcri”.
-As 8.00 dasdeseras: Letura dal “Passio”, adorazion da Crôs, procession di Vinars Sants.
Sabida 15 di Avrîl 2017 - Sabida Santa
- A Delés, via pal dì: Adorazion da Crôs
- TA GLÊSIA DI VASINAS –
-As 8.00 dasdeseras: Benedizion dal Fûc, dal Ceri Pascâl e da l’Aga Batisimâl. Messa da Risurezion.
Domenia 16 di Avrîl 2017 - PASCA MAJÔR
-As 11.00: = Messa Granda = Cjantada dai nestis fruts e benedizion dai ûs e das fuiazas.
Lunis 17 di Avrîl - Lunis di Pasca
- A NO Ê MESSA
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Ovviamente, se anche in altri paesi si sentisse l'esigenza di far conoscere orari o iniziative particolari, basta darne notizia al Blog.
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Buina Pasca a ducj!
Parochia di Delés
Oraris das funzions da Setemana Santa e di Pasca
Joiba 13 di Avrîl 2017 - Joiba Santa
-As 8.00 dasdeseras: Messa da cena dal Signôr e riposizion dal Santissim in tal “Sepulcri”.
Vinars 14 di Avrîl 2017 - Vinars Sant
- TA GLÊSIA DI DELÉS –
-Via pal dì: Adorazion dal Santissim tal “Sepulcri”.
-As 8.00 dasdeseras: Letura dal “Passio”, adorazion da Crôs, procession di Vinars Sants.
Sabida 15 di Avrîl 2017 - Sabida Santa
- A Delés, via pal dì: Adorazion da Crôs
- TA GLÊSIA DI VASINAS –
-As 8.00 dasdeseras: Benedizion dal Fûc, dal Ceri Pascâl e da l’Aga Batisimâl. Messa da Risurezion.
Domenia 16 di Avrîl 2017 - PASCA MAJÔR
-As 11.00: = Messa Granda = Cjantada dai nestis fruts e benedizion dai ûs e das fuiazas.
Lunis 17 di Avrîl - Lunis di Pasca
- A NO Ê MESSA
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Ovviamente, se anche in altri paesi si sentisse l'esigenza di far conoscere orari o iniziative particolari, basta darne notizia al Blog.
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Buina Pasca a ducj!
Bordano aiuta il "giardino delle farfalle" terremotato
Il Giardino delle farfalle rinasce nelle Marche con l’aiuto di Bordano
La piccola realtà di Cessapalombo è stata distrutta dal terremoto. I gestori, ospiti degli alpini, hanno visitato la “Casa” friulanadi Laura Pigani
A dividerle c’è una distanza di 600 chilometri, ma a unirle ci sono l’amore comune per le farfalle e la voglia di conservare un patrimonio naturale unico del suo genere.
Ed è stato il terremoto che ha messo in ginocchio il Centro Italia a farle incontrare, suggellando il gemellaggio tra la “Casa e il Giardino delle farfalle” di Montalto di Cessapalombo e l’omonima realtà di Bordano. Quest’ultima, complice l’intervento degli alpini, ha teso la mano alla “sorella” marchigiana per aiutarla “a volare” di nuovo.
Dalle tragedie, infatti, alle volte possono nascere amicizie importanti, capaci di dare speranza e un obiettivo a chi si ritrova senza prospettive.
Questa è una storia – a lieto fine – di una famiglia di Cessapalombo, un comune di 530 anime nelle Marche, e del loro “Giardino delle farfalle”, rimasto seriamente danneggiato dalla scossa del 30 ottobre scorso, ma che ora potrà rinascere e tornare a essere il volano del turismo della zona grazie all’aiuto della Casa delle farfalle di Bordano, oltre che degli alpini di Billerio e dei dipendenti della Fantoni.
«Gli alpini della sezione di Bellerio – racconta il portavoce del gruppo, Luigi Renzo Rovaris – lo scorso novembre sono andati nelle Marche per dare una mano ai terremotati. In particolare, abbiamo portato una cucina da campo a Cessapalombo, un paesino con 530 abitanti ma tante frazioni».
Durante la loro breve permanenza, le penne nere hanno conosciuto la realtà locale, con l’80 per cento delle abitazioni lesionate dalle scosse. (...)
In quel contesto, sono venuti a conoscenza dell’esistenza del “Giardino delle farfalle” che, all’interno di un’ex scuola, ospita farfalle autoctone, oltre a una mostra e ad altre iniziative didattiche per gli studenti e di promozione dei lepidotteri locali.
«Il sindaco di Cessapalombo – sottolinea il capogruppo degli alpini – mi ha spiegato che un tempo la struttura rappresentava un grosso volano turistico per la zona e richiamava 6 mila visitatori l’anno». (...) Rientrato in Friuli, Rovaris ha suggerito alla Fantoni, che ogni anno a Natale organizza una raccolta fondi da destinare in beneficenza, di donare il ricavato al Comune di Cessapalombo. E così è infatti stato.
«Dopo aver avuto conferma che i soldi sarebbero stati girati al Comune marchigiano e che il sindaco li avrebbe destinati al Giardino, ho pensato . – indica il capogruppo degli alpini di Billerio – di coinvolgere la Casa delle farfalle di Bordano per promuovere una sorta di gemellaggio. Dalla Casa è arrivata subito una risposta affermativa».
L’8 marzo una piccola delegazione di alpini e di rappresentanti della Fantoni è tornata nelle Marche, per portare i soldi raccolti: quindici mila euro. «In quell’occasione – racconta Rovaris – abbiamo conosciuto la coppia che gestisce il Giardino delle farfalle e che ha avuto un bimbo lo scorso luglio, un mese prima del sisma. I due, Patrizio Guglini e Fabiana Tassoni, sono stati invitati in Friuli, perché volevamo che conoscessero la Casa di Bordano».
Così, nei giorni scorsi, ospite degli alpini di Billerio, la famiglia è arrivata e si è recata a Bordano, dove ha visitato la struttura e preso contatti con il personale della Casa delle farfalle. Quest’ultima si è offerta di contribuire alla rinascita della realtà gemella delle Marche.
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Per leggere tutto l'articolo:
mercoledì 12 aprile 2017
Tra Brancot e San Simeone ... e vai di Trail!! (II)
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Paolo Lazzara, vincitore nell'Ecotrail |
Alta partecipazione per il Trail delle Farfalle, andato in scena con la sua terza edizione a Bordano. Due i percorsi previsti: il primo di 22 km con dislivello di 1900 metri, il secondo (denominato Ecotrail) di 14.5 km e 950 metri di dislivello.
Sul percorso lungo si è imposto il trentino Nicola Giovanelli davanti all’austriaco Stefan Schmolzer, con terzo posto per Rok Bratina dell’Us Aldo Moro davanti al compagno di squadra Nicolò Francescatto. Quinta piazza per Fabrizio Puntel dell’Atletica Sappada.
Tra le donne si impone la giovane slovena Ana Cufer, capace di ottenere il nono tempo assoluto; alle sue spalle Ileana Nogaro e Eva Cepile.
Tra le donne si impone la giovane slovena Ana Cufer, capace di ottenere il nono tempo assoluto; alle sue spalle Ileana Nogaro e Eva Cepile.
Nell’Ecotrail netto successo di Paolo Lazzara dell’Aldo Moro davanti a Tiziano Moia della Gemonatletica e Stefano Maier della Timaucleulis.
L’Aldo Moro, presente con 30 atleti, fa sua anche la prova femminile con Caterina Bellina, che precede le compagna di squadra Alice Cescutti e Desy Salvadego.
(fonte: http://www.studionord.news )
L’Aldo Moro, presente con 30 atleti, fa sua anche la prova femminile con Caterina Bellina, che precede le compagna di squadra Alice Cescutti e Desy Salvadego.
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Le prime posizioni nell'Ecotrail |
(fonte: http://www.studionord.news )
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martedì 11 aprile 2017
"A rieccolo 'sto zozzo": ancora un incendio a Trasaghis (II)
Il piromane colpisce ancora: bosco in fiamme
Un incendio doloso ha ridotto in cenere 7 mila metri quadrati di un canneto a Trasaghis, sono già una dozzina i roghi in un mesedi Piero Cargnelutti
RASAGHIS. È allarme incendi nella Val del Lago, dove l’ennesimo fuoco (doloso) stavolta si è portato via circa settemila metri quadrati di area boschiva.
Le fiamme sono divampate domenica verso le 18.30 e sono state necessarie diverse d’ore per domarle. Sul posto hanno lavorato fino alle 23 i vigili del fuoco di Gemona e i volontari della Protezione civile di Trasaghis, ormai abituati a intervenire in quel territorio per porre rimedio alle “imprese” di quello che è già stato definito un piromane seriale, che da più di un mese si diverte ad appiccare fuochi (sono già una dozzina quelli a lui imputabili) nel territorio di Trasaghis.
Domenica ha colpito nel canneto dietro alla pescheria, verso Alesso. I seppur tempestivi interventi di spegnimento hanno permesso di fermare le fiamme, ma non hanno evitato che ben settemila metri quadrati di terreno andassero letteralmente in fumo.
È di certo l’incendio più consistente tra quelli firmati dal piromane, dopo quello del 12 marzo, quando andarono a fuoco le alture del monte Brancot sopra Braulins e fu necessario l’intervento dell’elicottero per fermare le fiamme. E che l’ennesimo incendio sia partito sempre dalla stessa mano è ormai evidente, anche se ciò che comincia a preoccupare è il fatto che questa cattiva e rischiosa abitudine non cessi, nemmeno di fronte alle indagini delle forze dell’ordine.
Prima di domenica, un altro piccolo fuoco era stato acceso sabato sera, nella stessa zona del canneto, ma verso la località di Avasinis. Anche in questo caso l’intervento di spegnimento da parte di volontari locali era stato immediato, ma le conseguenze degli ultimi atti incendiari che hanno colpito la Val del Lago potevano essere ben peggiori: da mesi non si registrano significative precipitazioni e le aree boschive sono facilmente infiammabili.
La scorsa settimana a Braulins era andata a fuoco una casa disabitata, ubicata in una zona isolata in via monte Brancot, e precedentemente un incendio doloso era stato domato ad Alesso, un altro nell’area artigianale a poca distanza dalla stalla sociale.
Il campo d’azione in cui l’incendiario è entrato in azione una dozzina di volte in queste settimane interessa l’area di Braulins, Trasaghis e Alesso e in particolare il monte Brancot, dove più volte è stato evitato il peggio. Il piromane è sempre entrato in azione nei giorni del fine settimana: probabilmente, il suo è un innesto piccolo, che gli concede il tempo di scomparire senza lasciare traccia prima che il fumo sia diventato visibile anche a lunghe distanze.
Dimostra, insomma, anche una buona conoscenza del territorio in cui agisce. Quello di domenica è stato acceso nelle ore serali, diversamente da quelli immediatamente precedenti, quando i soccorsi erano intervenuti anche più di una volta nel corso di un pomeriggio. Certamente, in queste settimane, il tempestivo allarme e l’immediato arrivo delle squadre della Protezione civile (in alcuni casi hanno operato anche più gruppi), ha sempre permesso di affrontare l’allarme nel modo migliore.
lunedì 10 aprile 2017
"A rieccolo 'sto zozzo": ancora un incendio a Trasaghis
E' un commento che forse può nascere spontaneo dall'ennesimo ripresentarsi, ieri sera, di un incendio doloso (questa volta dietro la Peschiera, tra Alesso e Trasaghis) che ha dovuto vedere nuovamente il dispiegarsi dell'impegno dei Vigili del Fuoco e dei volontari della Protezione Civile.
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(foto Andrea P.) |
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(foto Tatiana B.) |
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(foto Elena R.) |
Di fronte a casi simili c'è chi ha suggerito di bloccare l'informazione, non dare eco a simili bravate, per non incoraggiare l'emulazione o la recidività.
Ma le fiamme che divampano nella notte non possono certo essere ignorate! C'è solo da sperare che si accompagnino a un sano "controllo sociale" capace di percepire segnali e, nel caso, denunciare i responsabili.
domenica 9 aprile 2017
Tra Brancot e San Simeone ... e vai di Trail!!
Durante la giornata, saranno pubblicate alcune immagini significative relative agli eventi. Tutti possono collaborare, mandando le foto a alessoedintorni@gmail.com .
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La partenza (foto Stephanie Z.B.)
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sabato 8 aprile 2017
Interneppo sul Web
Chi segue "Alesso e Dintorni" sa con quanta attenzione si segnalino i siti e le pagine che trattano di argomenti riguardanti la Valle del Lago (dai siti comunali alle pagine di descrizione di itinerari, alla evoluzione degli spazi dedicati ai singoli paesi con le etichette di "Sei di .... se...").
Le pagine web dedicate alla Val del Lago si arricchiscono ora con un sito (e relativa pagina facebook) dedicati a "Interneppo, frazione di Bordano".
Si tratta di un lavoro a più mani, indicato come opera di "alcuni abitanti di Interneppo". Il sito presenta sezioni dedicate al paese, al territorio, alla vita culturale, con una ricca galleria fotografica.
Ecco la presentazione che ne fanno i curatori:

Il sito ha anche una sua pagina facebook, raggiungibile a questo indirizzo:
https://www.facebook.com/interneppo/?fref=ts
Le pagine web dedicate alla Val del Lago si arricchiscono ora con un sito (e relativa pagina facebook) dedicati a "Interneppo, frazione di Bordano".
Si tratta di un lavoro a più mani, indicato come opera di "alcuni abitanti di Interneppo". Il sito presenta sezioni dedicate al paese, al territorio, alla vita culturale, con una ricca galleria fotografica.
Ecco la presentazione che ne fanno i curatori:
” Tarnep “ – Interneppo
frazione del Comune di Bordano
Questo sito è stato creato da alcuni abitanti di
Interneppo – “Tarnep” in lingua Friulana – e vuole promuovere
le attività del Paese, valorizzare le sue peculiarità, raccontare la sua storia
e mantenere vive le memorie di un tempo.
Con la composizione di
questo sito ci prefiggiamo di stabilire un collegamento ed un punto di riferimento
con i nostri compaesani, soprattutto con coloro che non risiedono stabilmente
in paese. Quindi, con l’ausilio di un sito web, dedicato interamente al paese
di Interneppo: Storia – Cultura – Territorio – avvenimenti e varie problematiche
attuali; lasciamo una porta aperta a tutti coloro che intendono compartecipare
con noi, nel facilitare e condividere il senso di appartenenza al paese natio. A
tal proposito, auspichiamo vivamente la collaborazione e la partecipazione di
tutti nel portare, con le proprie esperienze, un positivo e concreto contributo
alla realizzazione del progetto; “Tarnep: usare il passato per promuovere il
futuro”.
Da
Interneppo, un abbraccio a tutti.
Il sito ha anche una sua pagina facebook, raggiungibile a questo indirizzo:
https://www.facebook.com/interneppo/?fref=ts
venerdì 7 aprile 2017
Sabato a Braulins i viaggi di Giacinto "in capo al mondo"
L'associazione "Noi di Braulins" propone per sabato prossimo, alle 20.30 nella canonica del paese, un incontro con le esperienze di viaggio di Giacinto, un percorso "in capo al mondo" con le immagini dei luoghi raggiunti assieme a "ricordi e riflessioni spiegate da lui stesso".
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