"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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mercoledì 8 marzo 2017

8 marzo... ricordando le "donne in piazza" del marzo 1915

8 marzo, festa della donna, col consueto interrogarsi sul ruolo ed il peso che tocca alla "altra metà del cielo".
In questa occasione, un contributo attraverso la riscoperta di un episodio poco conosciuto che ha visto protagoniste le nostre donne.

Marzo 1915: l'Italia sta per entrare in guerra. Nei paesi del Friuli gli uomini non ci sono: o sono già sotto le armi o stanno faticosamente rientrando dagli Stati che li hanno visti lavorare come emigranti. 
La povera economia di sussistenza dei paesi è demandata alle donne, impegnate nei lavori agricoli e nella cura dei figli.
Ecco allora le donne dal Comune di Trasaghis (altre cronache dicono però che venivano soprattutto da Alesso ed erano "capitanate da una vecchia di Interneppo, la quale aveva  in testa una berretta rossa da bersagliere" ) presentarsi in massa a Gemona, sfilare per le vie della cittadina e presentarsi dalla autorità dello Stato, il Pretore, a chiedere "pane" (e quindi la possibilità di sfamare le famiglie) e "lavoro" (con l'apertura dei cantieri che avrebbero garantito l'occupazione degli uomini rientrati dall'estero e non precettati dall'Esercito).

(Da "Il Giornale di Udine")

Fu una delle prime dimostrazioni che videro protagoniste le donne (e parecchie altre ne sarebbero seguite, nelle settimane successive, in una protesta che si estese a macchia d'olio per i paesi friulani).
Si tratta di un fenomeno complesso e interessante che sto faticosamente cercando di ricomporre. Ma già da questa scarna notizia può essere intuito il peso e l'importanza del ruolo della donna nella società friulana. 
                                                         
                                                                                                   Pieri Stefanutti



4 commenti:

  1. Bel pezzo. Grazie Pieri Stefanutti. "Sgarfe ancjemò. Tire fûr alc altri".

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  2. Dall'Argentina, Norma Stefanutti (che conosce il Friuli solo dai racconti del padre, emigrato da Alesso nel 1927), ha letto l'articolo e commenta: "Forse tra quelle fiere donne combattenti poteva esserci anche mia nonna Giovanna Primus...": "Pieri recién veo tu publicación que me llevo a 1915 quizás en ese grupo de mujeres luchadoras pudo estar mi abuela Jovana primus mi papa hablaba mucho de Gemona... una emoción leer lo que tu escribes gracias por aportar conocimientos de la querida Italia aunque estemos tan lejanos en el tiempo y tan lejanos en la distancia.. saludos y gracias"

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  3. Grande ammirazione per quelle donne sono un grande esempio per tutte noi anche dopo tanti anni

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  4. Altri commenti pubblicati sulla pagina fb del Blog per sottolineare la forza e l’energia delle donne scese in piazza nel 1915:

    Caterina de Rivo: grandi donne ... una pagina della storia che non si può dimenticare , perchè esse sono il nostro orgoglio , il nostro cuore

    Angela Turisini: In un tempo in cui c'è tutto sconvolge capire che a queste donne,invece, mancava tutto,tranne il coraggio,oggi,merce rara!

    Novella Stefanutti: Mia nonna classe 1889 è rimasta vedova con papà di 3 anni...lavorava i campi,andava a vendere il pesce del nostro lago (in bicicletta) dappertutto, anche offrendosi di pulirlo, mai stanca...il suo relax? Nella stalla (perché non voleva dare il cattivo esempio facendosi vedere a fumare )col suo sigaro toscano dal quale aspirava poche boccate di fumo per non consumarlo troppo ....grandi donne! Fiere e dignitose

    Katia Cucchiaro: Non conoscevo questo grande episodio della nostra storia! Veramente interessante capire come e perché si sono mosse e da quanto tempo avevano in animo questa azione dimostrativa, coraggiose sicuramente, dignitose, periodo durissimo ai margini della grande guerra..

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