"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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mercoledì 4 giugno 2014

Stasera a Gemona "l'ultima pedalata" di Bottecchia a Peonis

Il “giallo” di quella caduta

3 giugno 2014
GEMONA. Il recente passaggio della carovana rosa a Gemona, da dove è partita l’ultima tappa del Giro, è l’occasione per un’altra serata al Cinema Teatro Sociale dedicata al ciclismo. Mercoledì 4 giugno alle 21 la Cineteca del Friuli propone una proiezione speciale, alla presenza dell’autrice Gloria De Antoni, di “Bottecchia, l’ultima pedalata”. Girato tra Friuli e Veneto nell’estate 2007 e presentato in diverse occasioni dentro e fuori regione ma mai a Gemona, dove Ottavio Bottecchia morì il 15 giugno 1927, il documentario si avvale della partecipazione straordinaria del giornalista sportivo di Repubblica Gianni Mura, che rievoca e commenta la vicenda umana e la carriera del campione.
bottecchia_flyerIl mito del primo italiano a vincere il Tour de France (nel 1924 e nel 1925) permane a distanza di tanti anni, così come resta accesa la discussione sulle circostanze, mai completamente chiarite, della famosa caduta in allenamento, il 3 giugno 1927 sulla strada tra Cornino e Peonis, che ne causò la morte. Moltissime le testimonianze raccolte: dal nipote di Bottecchia Renato Zarpellon, agli studiosi Roberto Fagiolo, Paolo Facchinetti, Enrico Spitaleri, a Franco Bottecchia, Pieri Stefanutti, Don Nello Marcuzzi, Vincenzo Salvatorelli, Sergio Zavoli, Alfredo Martini, Angela Sovran, Stefano Zozzolotto, Giacomo Bortuzzo, fino a Mattia Bortuzzo, che a 101 anni ricordava di aver visto il campione al Tour de France. Completano il quadro numerosi documenti reperiti in archivi, musei, biblioteche, e i filmati della Cineteca del Friuli, dell’archivio Gaumont Pathé e dell’Istituto Luce, che insieme alle canzoni contribuiscono a ricreare il clima dell’epoca.
Il programma della serata al Sociale è completato da due brevi film di soggetto “ciclistico” interpretati dai pionieri del cinema comico muto italiano Marcel Fabre e Ferdinand Guillaume – Robinet si allena per il Giro d’Italia (Ambrosio, 1912) e Tontolini ruba una bicicletta (Cines, 1910). Un terzo filmato documenta, attraverso la cinepresa a 16mm di Guido Galanti, l’arrivo del Giro d’Italia a Udine nel 1948.
(http://www.friulionline.com/cultura-spettacoli/il-giallo-di-quella-caduta/)

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