"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 23 giugno 2014

Dopo Sauris, Verzegnis. E sul Lago di Cavazzo c'è qualche brivido... (XV)

Venerdì scorso il Blog ha riferito del documento congiunto inviato alla Regione da WWF, Legambiente e Cai in merito al progetto Edipower di sfangamento del Lago di Verzegnis (vedi http://cjalcor.blogspot.it/2014/06/dopo-sauris-verzegnis-e-sul-lago-di_20.html ). Ora  tale documento è stato ripreso in rete con ulteriori sintesi che riprendono i punti trattati e ne esaminano altri.  E' il caso di ribadire quindi quanto ha annotato l'altro giorno sul Blog Giacomo De Vita: "Ecco, ora hanno parlato proprio tutti; Edipower, l'Assessore Regionale, Legambiente, WWF, CAI, Comitati, tecnici, politici, semplici cittadini, tutti hanno espresso la propria opinione. Anzi, no; non proprio tutti. I soggetti più direttamente ed istituzionalmente coinvolti, quelli che più alta degli altri avrebbero dovuto e potuto far sentire la loro voce, tacciono; i COMUNI.". E' ovvio che i Comuni non sono tenuti a discutere di queste cose sui giornali nè tantomeno su "Alesso e Dintorni"; è un dato di fatto però che di questo non si è parlato nemmeno nel luogo a ciò deputato, il Consiglio comunale. E, accanto a questo elemento, bisogna annotare  anche quanto poco l'argomento abbia attecchito tra la gente: non c'è praticamente traccia di chiacchiere, tantomeno di discussioni, sull'argomento né sui social network né nelle osterie né per strada.  Segno dei tempi? (A&D)
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Lo svaso del bacino di Verzegnis. Legambiente, CAI e WWF: “Ambiesta sacrificato agli interessi di Edipower. No ad un altro caso Lumiei”

Legambiente, CAI e WWF hanno esposto alla Regione tutte le criticità del progetto e le proprie richieste: la valutazione di soluzioni meno impattanti per Ambiesta e Tagliamento e l’adozione di Linee guida per la gestione degli svasi.
  
“Edipower ripete i comportamenti dello scorso anno, quando provocò il disastro sul torrente Lumiei e sul Tagliamento per svariati chilometri. Oggi non appare voler dimostrare una maggiore sensibilità ambientale tanto che deliberatamente assume di voler sacrificare il torrente Ambiesta alle proprie esigenze operative ed economiche”: questo in sintesi il giudizio di Legambiente, CAI e WWF al progetto per lo sfangamento del bacino artificiale di Verzegnis, espresso nel corso di un incontro organizzato dalla Regione insieme al proponente e ai portatori d’interesse.

Il progetto – che fa seguito a quello operato disastrosamente nel febbraio 2013 per il Bacino di Sauris ed è previsto da un atto di ricognizione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che riguarda ben 38 bacini italiani, di cui 2 (Verzegnis e Barcis) in Fvg – prevede che i fanghi vengano prelevati da una draga nei pressi della diga e poi gettati nel torrente Ambiesta. I lavori dovrebbero iniziare a settembre prossimo e durare due mesi.
Secondo le associazioni, nonostante la scelta del dragaggio sia indubbiamente migliore a quella dello scarico di fondo che l’anno scorso devastò il Lumie (e che solo ora si riconosce essere “incontrollabile”), lo svolgimento del progetto così come presentato produrrà effetti non migliori di quelli prodotti per lo svaso del bacino di Sauris. Senza contare che attraverso le condotte forzate acque torbide potrebbero raggiungere il lago di Cavazzo per tutta la durata delle operazioni.

Per gli ambientalisti, è inaccettabile innanzitutto che Edipower abbia scartato altre soluzioni senza fornire dati e valutazioni a sostegno delle sue affermazioni. “Situazioni analoghe in Italia – affermano Legambiente, Cai e WWF – sono state affrontate con la sedimentazione e il trasporto del materiale estratto (in questo caso dragato, e trasportato per esempio mediante fangodotto), opzione che peraltro la stessa normativa suggerisce come prioritaria e che garantirebbe la protezione dei corpi idrici interessati, e invece Edipower ci dice che non si può fare ma senza spiegarci perché: se è una questione di costi, logistica o cos’altro. Se si escludono questi scenari bisogna farlo con conteggi e dati alla mano, che qui però sono totalmente assenti”.
Un’altra opzione nemmeno presa in considerazione da Edipower (ma anche qui senza sufficienti motivazioni) ma caldamente suggerita dagli ambientalisti è quella di praticare svasi graduali che riducano le concentrazioni di corpi solidi e portino il livello di torbidità delle acque scaricate nell’Ambiesta a quella prevista da altri regolamenti regionali. “Certo queste soluzioni aumenterebbero i tempi di realizzazione del progetto e probabilmente anche i costi – ammettono le associazioni – ma la tutela ambientale e la continuità bioecologica degli ambienti interessati dovrebbero avere la priorità su qualsiasi altra valutazione”.

La soluzione proposta da Edipower, invece, per assicurare il minimo impatto sul Tagliamento, andrà inevitabilmente a sacrificare l’Ambiesta, le cui condizioni bio-ecologiche ed idrologiche (che gli sono valse lo stato di “Buono” nel rapporto Arpa) verrebbero immediatamente annullate. L’idea è infatti quella di sedimentare nel torrente un terzo dei materiali (8.500 – 12.000 metri cubi), in meno di 4 km di alveo, praticamente ricoprendolo tutto di sedimenti, per lasciarne fluitare nel Tagliamento i residui due terzi. Ma anche qui le criticità e i rischi non mancano.
“Come pensa Edipower – attaccano gli ambientalisti – di diluire i 300 g/l previsti in soli 4 km di tratto torrentizio dell’Ambiesta senza ricorrere a portate diluenti aggiuntive? In base a quale equazione Edipower afferma che un terzo del sedimento resterà nell’Ambiesta? Si dà per scontato poi che la portata del Tagliamento mediamente presente alla confluenza con l’Ambiesta sia interamente disponibile per consentire la diluizione dei sedimenti in arrivo al livello di 1,5 g/l previsto: ma come si può avere tale certezza considerato che il Tagliamento, in quel punto, si presenta nella tipica forma a rami intrecciati?”.
In caso poi di eventi non previsti i rischi aumenterebbero ulteriormente: in caso di una forte precipitazione invernale non c’è infatti certezza che i 10mila metri cubi sedimentati nell’Ambiesta non vengano portati via in maniera incontrollata e finiscano brutalmente nel Tagliamento.
Alla luce delle criticità evidenziate, le associazioni hanno avanzato alla Regione la richiesta di stabilire un’intesa preliminare all’approvazione del progetto in attuazione a quanto previsto dal decreto ministeriale 30.06.2004, “finalizzata a contenere l’apporto di sedimenti e a consentire la migliore attuazione del progetto di gestione, con particolare riguardo allo sfangamento del bacino”.
Non solo. Considerato che a questo intervento ne seguiranno altri analoghi, sicuramente per il bacino di Barcis ma inevitabilmente anche per quelli del Meduna, gli ambientalisti hanno chiesto all’amministrazione regionale l’adozione di Linee guida che fissino criteri generali per la gestione di svasi di dighe e bacini e per stabilire procedure (VIA), modalità tecniche, criteri di tutela ambientale, alternative progettuali e opzione zero.
Infine, chiedono alla Regione di farsi carico della verifica delle incongruenze del progetto e, a titolo compensativo, di garantire il deflusso minimo vitale continuo su tutto Tagliamento, anche fra Socchieve e Tolmezzo, e di realizzare un bypass per non versare gli scarichi della centrale di Cavazzo nel Lago omonimo”.


Read more: http://www.ilgiornaledelfriuli.net/cron/svaso-bacino-verzegnis-legambiente-cai-wwf-ambiesta-sacrificato-agli-interessi-edipower-ad-caso-lumiei/#ixzz35T5jmyWz



8 commenti:

  1. No, non è un segno dei tempi; i tempi sono sempre gli stessi. Da che mondo è mondo, da che democrazia è democrazia, la gente ha sempre delegato ad altri (a torto o a ragione) le scelte importanti. Il problema nasce quando chi quelle scelte dovrebbe farle, non ha il coraggio o la volontà necessarie e si nasconde dietro un connivente silenzio. Tutte le liste elettorali che si sono presentate alle recenti elezioni (incluse le amministrazioni già in carica) avevano nei propri programmi elettorali una parte importante dedicata alla tutela dell'ambiente. Eppure, ora che sarebbero chiamate a dare concretezza a ciò che avevano promesso, preferiscono trincerarsi dietro un colpevole silenzio e lasciar prendere ad altri, scelte che competerebbero solo o principalmente a loro.
    L'ing. Franzil, nella sua relazione, ha praticamente contestato tutto il progetto presentato relativamente allo sfangamento del bacino (invaso) di Verzegnis ed alle conseguenze ambientali che esso provocherebbe. L'ing. Franzil non può certamente essere considerato un tecnico indipendente; tuttavia, egli ha argomentato e suffragato le sue tesi con dati, elementi e considerazioni che, se false o imprecise, potrebbero essere facilmente confutate e smentite. Invece, nulla. Di questo non hanno colpa i cittadini, che hanno delegato ad altri il potere delle decisioni; la colpa è di chi questo potere, per i più vari motivi, non lo esercita.
    Non so quali decisioni siano state prese nella Conferenza dei Servizi tenutasi oggi in Regione; spero solo ci sia stata una lungimiranza diversa e maggiore di quella dimostrata dalle nostre Amministrazioni Comunali. Lo spero per i nostri figli.
    Mandi.

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  2. Ci tengo a precisare che il gruppo dei consiglieri di minoranza, di cui faccio parte, ha presentato un'interrogazione a risposta scritta al sindaco di Trasaghis (a tale proposito si richiama l'articolo sul messaggero del 7 giugno). In tale documento venivamo poste puntuali e precise domande circa l'atteggiamento e le azioni che l'amministrazione comunale intende adottare in relazione alle operazioni di sfangamento e di informazione della popolazione.
    La risposta ottenuta è stata la seguente: " ...assicuro il forte e costante impegno ed interessamento di questa Amministrazione comunale per la tutela ambientale del nostro lago; sarà pertanto attuata ogni possibile azione, finalizzata al perseguimento di tale obiettivo."
    Ritengo che tale risposta, seppur rassicurante (?!), sia evasiva ed elusiva.
    Nell'attesa di conoscere le determinazioni scaturenti dalla Conferenza dei Servizi tenutasi in Regione, come gruppo di minoranza, continueremo a fare quanto in nostro potere (poco) affinché vengano prese le giuste decisioni nell'interesse dell'ambiente e dei cittadini.
    Daniela




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    1. Prendo atto della precisazione. Continuo a ritenere, però, che anche le minoranze, pur nella limitatezza delle loro prerogative, potrebbero fare di più, soprattutto sul piano dell'informazione nei confronti dei cittadini, poichè possono contare su una maggiore accessibilità agli atti. Trovo, peraltro, incomprensibile che, a distanza di 48 ore non si sappia ciò che è accaduto nella Conferenza dei Servizi. Forse, l'hanno fatta al Polo Nord, anzichè a Trieste ?

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  3. Vede singnora Daniela,se pubblicaste il testo della vostra interrogazione,capiremmo un pò di più,dei quisiti che voi ponete al Sindaco, e delle riposte che il suo gruppo si attende di ricevere,che tipo di iniziative proponete al Sindaco per voi idonee,informare la popolazione,giusto!!se cè qualcosa di cui deve essere informata,ma sopratutto informta in modo corretto con elementi certi.Se il Sindaco ha qualche elemento che interessa la sua comunità la deve informare subito senza indugi.Entrando nello specifico,con legge reg.fvg.15/10/2009 tutte le acque interne, laghi, fiumi, canali, rogge, fanno capo al Demanio Idrico Regionale, non più statale,con un Super Dirigente che avrà il compito di tutelare,regolamentare l'uso di tale patrimonio,con staf di tecnici suoi o avvalersi di cosulenze specifiche.Quali funzioni da ai Comuni questa legge, all'art.20 i comuni possono rilasciare, permessi per lo svolgimento di gare motonautica e similari vele, remi , su richiesta, l'innalzamento di torri di avvistamento, e relative ordinanze.
    Per quanto riguarda il Lago,e Ambiesta sono gravati dai vincoli, Diga e Centrale,che nessuno dei tanti Già, a tentato di far abrogare,non ultimo il VIA ai lavori EDIPOWER,salvo poi stracciarsi le vesti,forse si attende che ripresentino il proggetto,per ricominciare da capo.Fa bene consigliere Daniela lo dico ha lei perchè nuova,ad incalzare il Sindaco con proposte e temi puntuali agomentati e vedrà,che il Sindaco non potà eludere niente.
    Buon lavoro,ci rappresenti al meglio. Luci

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    1. Per rispondere al Sig. Luci nonché per dare l'informazione più completa riporto il testo dell'interrogazione presentata al Sig. Sindaco:

      <>.

      La risposta è stata appunto quella sopra riportata (nel mio intervento del 24/6), alla quale il capogruppo della minoranza Consiliare ha già (in data 23 u.s.) proposto una contestazione con le seguenti parole:
      << contesta la risposta ritenendola oltremodo generica, indefinita e superficiale. Richiede, di conseguenza, la riformulazione analitica secondo i principi garantiti dalla Legge 241/1990 in tema di partecipazione al procedimento amministrativo, assicurando risposte che risultino esaurienti ed esaustive e che rispettino minuziosamente l’enunciato dell’interrogazione originale.>>

      Sig. Luci, la ringrazio per il suggerimento e le informazioni fornite e, ci tengo a sottolineare che, per quanto ci riguarda, ben vengano indicazioni e consigli costruttivi da parte dei nostri cittadini, e non solo in tema di sfangamento. Come lei ha scritto..vorremmo davvero rappresentarvi al meglio.
      Per il futuro, se il blogger ce ne darà l'opportunità, potremmo inviare per la pubblicazione, le immagini dei documenti ufficiali delle iniziative ed azioni intraprese dal nostro gruppo e le relative risposte.
      Mandi
      Daniela
      Per rispondere al Sig. Luci nonché per dare l'informazione più completa riporto il testo dell'interrogazione presentata al Sig. Sindaco:

      <>.

      La risposta è stata appunto quella sopra riportata (nel mio intervento del 24/6), alla quale il capogruppo della minoranza Consiliare ha già (in data 23 u.s.) proposto una contestazione con le seguenti parole:
      << contesta la risposta ritenendola oltremodo generica, indefinita e superficiale. Richiede, di conseguenza, la riformulazione analitica secondo i principi garantiti dalla Legge 241/1990 in tema di partecipazione al procedimento amministrativo, assicurando risposte che risultino esaurienti ed esaustive e che rispettino minuziosamente l’enunciato dell’interrogazione originale.>>

      Sig. Luci, la ringrazio per il suggerimento e le informazioni fornite e, ci tengo a sottolineare che, per quanto ci riguarda, ben vengano indicazioni e consigli costruttivi da parte dei nostri cittadini, e non solo in tema di sfangamento. Come lei ha auspicato… vorremmo davvero rappresentarvi al meglio.
      Per il futuro, se il blogger ce ne darà l'opportunità, potremmo inviare per la pubblicazione, le immagini dei documenti ufficiali delle iniziative ed azioni intraprese dal nostro gruppo e le relative risposte.

      Mandi
      Daniela

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    2. Il Blog da tempo (fra poco saranno cinque anni!) cerca di essere una palestra di discussione e di confronto civile sulle problematiche della Val del Lago. Vi è quindi, come sempre, la piena disponibilità a pubblicare interventi e materiali, purchè contribuiscano al dibattito e alla infomazione e non siano meramente polemici. Per questioni tecniche è preferibile che i materiali vengano inviati come allegato a un messaggio di posta elettronica al Blog. Grazie e mandi

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  4. A "Gladio". Come ripetuto più volte non sono ammessi i commenti offensivi. Se non sei d'accordo su qualcosa, argomenta, ma senza tirare in ballo la salute psicofisica dell'interlocutore. Il tuo commento non può pertanto essere pubblicato, perché scorretto nella forma e nel contenuto.

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  5. Se c'è silenzio da parte dell'A.C. Trasaghis sono due le ipotesi: nessuno si è presentato, quelli che c'erano non hanno capito un accidenti. Perciò è inutile sperare in un loro aggiornamento perchè nulla possono riferire.
    La realtà è questa: il Comune di Trasaghis non è rappresentato, non ha una maggioranza che possa fare la differenza sulle questioni importanti ma sembra molto attiva nella raccolta differenziata: un progetto qui, un progetto là tanto per riempire i bidoni (e buttarci denaro pubblico) di opere inutili e puramente estetiche. N.D.

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