
Un blog per informare, per ragionare, per confrontarsi su quel che capita ad Alesso e nei dintorni. Ce sucedial, ce si fàsie, ce si podarèssie fâ a Dalés e intal dulintôr? Scuvierzìnlu su chest Blog.
"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

martedì 29 dicembre 2009
Il rapporto della gente col Lago nelle foto del Lunari di Dalès

Il Lunari è stato redatto da un gruppo redazionale ormai affiatato, che ha già curato, negli anni scorsi, l’edizione di 18 numeri: Zuan Cucchiaro, Luigi Stefanutti, Pieri Stefanutti, Decio Tomat, Elena Vidoni e don Giulio Ziraldo. Rilevante è, come sempre, la partecipazione della popolazione, chiamata a collaborare nella raccolta di fotografie (una cinquantina quelle pubblicate sul Lunari) e informazioni.
Edito dalla Parrocchia di Alesso col contributo del Comune di Trasaghis e la collaborazione del Centro di Documentazione sul Territorio, il Lunari, stampato dalla Graphis di Fagagna, sarà presentato mercoledì 30 dicembre, alle 20.30, nel Centro Servizi di Alesso, dopo di che sarà in distribuzione nei principali esercizi pubblici del paese. Il calendario sarà presente anche alla rassegna itinerante dei "Lunaris fats in Cjargne" che si terrà in gennaio a Bordano.
giovedì 24 dicembre 2009
Dibattito sul Lago: l'opinione del presidente Tondo

martedì 22 dicembre 2009
Dibattito sul Lago: l'opinione di L. Stefanutti

Si deve credere in un futuro migliore
Da: Messaggero Veneto — 20 dicembre 2009 pagina 19
Quello che sta succedendo nella Val del Lago non è solo una difficile prova di dialogo democratico. In gioco c’è anche dell’altro! Negli incontri pubblici sull’ipotesi di ampliamento della centrale idroelettrica di Somplago, è apparso infatti evidente che i primi a essere a rischio sono i rapporti: quelli di amicizia pluriennale tra persone che a lungo hanno condiviso percorsi di vita, ma che ora si ritrovano schierate, chissà perché, su posizioni contrapposte. Quello che proprio non serve è essere divisi di fronte a chi sostiene il progetto: Edipower Spa. In questa situazione la Spa può rallegrarsi; la gente si è divisa e ciò le consentirà di avere spianata la via per la realizzazione, indolore, dei suoi ambiziosi progetti e avere così il suo guadagno. Purtroppo in questo pesa anche la convinzione, di parte degli amministratori comunali, che il lago sia irrimediabilmente perso, da molti anni ormai. Il loro ragionamento quindi è giustificato, anzi dovuto, visto che ormai credono che tutto sia perduto! Questo è un atto di presunzione inaccettabile. Se non siamo noi (compresi i nostri amministratori) a credere in un futuro migliore, come possiamo pretendere che lo credano i nostri figli? Se diamo di noi questa immagine rinunciataria tarpiamo anche i sogni delle future generazioni, perché non li abituiamo a pensare positivo e costruttivo, a reagire alle avversità, confidando nelle loro qualità. Tanto è tutto inutile! La sensazione attuale è che per molti dei nostri amministratori sia estremamente difficile concepire un contraddittorio e ancora di più un "ripensamento riflessivo". Quasi che essere "Uomini" voglia solo dire avere certezze assolute e immodificabili nel tempo. Forse la vera intelligenza, invece, è proprio quella di avere, sempre, dei provvidenziali dubbi! Con queste riflessioni pubbliche non mi permetto certo di dare "lezioni" ad alcuno, ma vorrei solo stimolare amici e conoscenti a riflettere sulle conseguenze estreme di atteggiamenti e azioni che mi risultano incomprensibili e non solo perché non sono mai stato un amministratore di ente locale. Quest’occasione è unica per ricompattare le risorse umane disponibili, considerato che non ci sono dubbi da dove provenga l’attacco all’integrità di un territorio. Solo una cecità (temporanea si spera!) non consente di vedere il risveglio delle intelligenze che si sta realizzando, però, se non si coglie l’assist, si rischia un vero tracollo. Se l’atteggiamento rimarrà quello di non ascoltare la gente (non la intendo come un’esortazione populista), poi non ci si potrà lamentare per l’isolamento (che non sarà mai dorato) e per lo spopolamento della montagna e di un territorio che ha già dato molto al presunto progresso.
martedì 15 dicembre 2009
Dibattito sul Lago: il parere dell'ex sindaco Rabassi

lunedì 14 dicembre 2009
Dibattito sul Lago: resoconto delle assemblee di Cavazzo e Verzegnis

“Prima di avviare l’iter autorizzativo per l’ampliamento della Centrale Edipower ha fatto realizzare una serie di studi da enti specializzati di primaria importanza, per analizzare l’impatto del progetto sul territorio – ha dichiarato Monteforte – che trae spunto e ragion d’essere dalle politiche comunitarie e nazionali volte alla riduzione delle emissioni di gas serra mediante l’incentivazione, la valorizzazione e l’ottimizzazione della produzione da fonti rinnovabili”. L’iniziativa lo ricordiamo, prevede l’ampliamento dell’impianto mediante l’installazione di due gruppi reversibili per una potenza complessiva di circa 124 MW e la realizzazione di una seconda galleria (lunga 8,5 km), in affiancamento alla galleria esistente, al fine di permettere il pompaggio dell’acqua tra il lago di Cavazzo e il serbatoio di Ambiesta. L’istallazione dei due nuovi gruppi reversibili consentirà, a parità di acqua utilizzata, un aumento della produzione e della potenza nelle ore di maggior richiesta, con una diminuzione della produzione da fonte termoelettrica fossile. L’ampliamento di Somplago, costituisce secondo Edipower, “il naturale completamento dell’impianto, già stato previsto al momento della costruzione della centrale negli anni ’50 e comporterà circa 25-30 mesi di attività, a partire dall’ottenimento delle autorizzazioni, con l’impiego di 60 addetti nella fase di picco e un investimento pari a circa 100 milioni di euro, con rilevanti ricadute positive sull’indotto locale”. "La nuova configurazione della centrale di Somplago contribuirà "all’incremento e valorizzazione della produzione da fonte rinnovabile e alla sicurezza dell’intero sistema elettrico nazionale e del Friuli Venezia Giulia incrementando l’efficienza delle macchine e la potenza complessiva disponibile nelle ore di punta. In base a ciò, l’intervento, è stato inoltre incluso nell’Accordo di Programma siglato con il Ministero dell’Ambiente in quanto apporterà con un rilevante contributo in termini di riduzione delle emissioni di CO2".
venerdì 11 dicembre 2009
Dibattito sul Lago: conclusa la raccolta di firme contro il progetto Edipower

di Domenico Pecile
Risvolti economici. Soldi. Ma per adesso il nodo principale è il futuro del lago di Cavazzo e del suo territorio. Dunque, tutto ruota per ora attorno al problema dei fanghi. Quelli che l’invaso di Verzegnis riceve da gran parte dei fiumi limacciosi della zona durante le precipitazioni più abbondanti. Nel bacino di Verzegnis ci sono metri e metri di fanghi depositati che saranno movimentati quando l’acqua sarà pompata a pressione da Somplago e sarà poi fatta turbinare di nuovo a Somplago. Secondo il consigliere regionale della Lega Nord, Enore Picco, in prima fila nella battaglia dei Comitati "per ottenere il disco verde della Via è stato seguito un iter molto strano, escludendo dalle consultazioni i Comuni del territorio e soggetti che avrebbero dovuto essere interpellati". Senza contare – insistono i Comitati – che "una centrale delle dimensioni prospettate da Edipower annienterebbe le potenzialità naturalistiche e turistiche del lago di Cavazzo, che viceversa andrebbero valorizzate da un apposito piano che ponga il lago in sistema con le particolari presenze storico-culturali e ambientali del territorio: Venzone, Gemona, forte di Osoppo, Casa delle farfalle, il pianoro del monte San Simeone, la fortezza di Monte Festa, la pieve di Cesclans, la zona del leccio, la riserva naturale del lago di Cornino, il pianoro del Mont di Prât, le valli dei torrenti Palâr e Leale".Non possiamo desertificare la montagna nel nome del progresso avallando – concludono i Comitati – progetti che rovinano il territorio e, contestualmente, non offrono nulla dal punto di vista economico né aprono nuovi varchi sul fronte dell’occupazione".
(Messaggero Veneto, 11 dicembre 2009)
martedì 8 dicembre 2009
Dibattito sul Lago: il parere di V. Rabassi

Il lago di Cavazzo e l’etica politica. “Libertà è partecipazione...”.
domenica 6 dicembre 2009
Alesso 8 dicembre: tradizionale mercatino di solidarietà

MARTEDI' 8 DICEMBRE DALLE 10 alle 21
mercoledì 2 dicembre 2009
Dibattito sul Lago: novità da Cavazzo e Verzegnis

lunedì 30 novembre 2009
Lago: indagine sulla proliferazione delle alghe

lunedì 23 novembre 2009
Dibattito sul Lago: a Cjavaç a disin ....

venerdì 20 novembre 2009
Dibattito sul lago: un parere da Interneppo

lunedì 16 novembre 2009
Dibattito sul Lago: il parere di G.C. Pillinini

In merito alla "rinaturalizzazione" del lago (la possibilità cioè di ripristinare, almeno in parte le condizioni antecedenti l'entrata in funzione della centrale), molto interesse hanno suscitato le proposte del'Ingegner Giancarlo Pillinini, di cui si trascrive un sunto.
domenica 15 novembre 2009
Spettacolo teatrale per sostenere la ricerca oncologica

La manifestazione si è tenuta sabato 14 novembre presso il centro servizi di Alesso, con l’esibizione della compagnia teatrale di Artegna "I pignots". La compagnia teatrale di Artegna collabora da tempo con la Società Operaia di Alesso e ha quindi riproposto la commedia scritta da Anna Maria de Monte e recitata interamente in friulano dal titolo "Bastian e l’edilizie ecologjche". L’intero ricavato della serata, che ha previsto un' offerta libera all’ingresso, verrà devoluto interamente all’Associazione oncologica Alto Friuli. L’Associazione svolge la propria attività sul nostro territorio, con l’obiettivo di aiutare le persone ammalate di tumore in tutte le loro esigenze, dal punto di vista terapeutico e dal punto di vista umano, dando sostegno anche ai famigliari, migliorando la qualità di vita all’interno della struttura ospedaliera, finanziando l’acquisto di strumenti diagnostici e terapeutici. Favorisce inoltre un attività di aggiornamento rivolta al personale sanitario per trasmettere le più moderne acquisizioni scientifiche in campo oncologico. La Società Operaia di Alesso svolge la propria attività a favore del sociale ed è da sempre sensibile a questi temi che riguardano tutte le fasce della popolazione
venerdì 13 novembre 2009
Trasmissione di Telefriuli sugli stavoli di Alesso

giovedì 12 novembre 2009
Dibattito sul Lago: l'opinione di N. Candolini

L’unione è necessaria
Messaggero Veneto — 11 novembre 2009 pagina 18
Vorrei esprimere il mio pensiero a proposito del problema dell’ampliamento della centrale idroelettrica del lago di Cavazzo. Vi sono stati molti interventi pro e contro la suddetta "opera" targata Edipower Spa e, con amarezza, ho notato uno scontro tra vecchi e nuovi amministratori locali. Non desidero entrare nel merito di queste controversie e di chi ha ragione e chi no, ma voglio rivolgere, semplicemente e umilmente, un appello a tutti gli amministratori della vallata a far fronte comune contro un nuovo attacco sferrato nei confronti del nostro lago. Le piccole beghe di paese vanno bene in tempo di pace, anche perché le giornate sono lunghe. Invece, in tempo di guerra, di emergenza, come quello che stiamo vivendo, non deve essere dato spazio a "querelle" che non portano a nulla se non a esasperare gli animi uno contro l’altro, favorendo il "nemico". Tutti noi, cittadini di queste comunità che si affacciano sulle sponde del lago, assieme ai propri sindaci, vecchi e nuovi, dobbiamo unirci contro l’ennesimo tentativo di "affossamento" del nostro territorio e del nostro lago. Tutti noi, anche coloro i quali si sono espressi a favore o, perlomeno, si sono dimostrati pedissequamente consenzienti, in cuor nostro sappiamo che il progetto dell’Edipower è estremamente dannoso per l’equilibrio ambientale, con ripercussioni anche di tipo sociologico sulle comunità. Questo è un fatto oggettivo. Per la soggettività vi sono mille scuse.
Nerio Candolini - Interneppo di Bordano
mercoledì 11 novembre 2009
Dibattito sul Lago: l'opinione di F. Barazzutti

* già sindaco di Cavazzo Carnico, già consigliere regionale
domenica 8 novembre 2009
Dibattito sul Lago: ancora sull'intervento dell'assessore De Anna

L'assessore e la centrale: "Ascolteremo le comunità"
Intanto prosegue la raccolta di firme in difesa delle acque della montagna lanciata da Picco che è già giunta a circa tre mila sottoscrizioni.
sabato 7 novembre 2009
Dibattito sul Lago: il parere dell'assessore De Anna

I comitati alla Regione: no all' ampliamento della centrale
dal Messaggero Veneto — 06 novembre 2009
giovedì 5 novembre 2009
Dibattito sul Lago: l'assessore De Anna all'assemblea di Alesso
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lunedì 2 novembre 2009
Dibattito sul Lago: Polano propone un referendum

Il ventilato progetto Edipower di ripompare l’acqua del lago di Cavazzo o dei tre Comuni nel lago di Verzegnis, per aumentare a Somplago la produzione di elettricità, registra continui botta e risposta e anche i recenti interventi a mezzo stampa rilanciano una polemica, spesso personale, che monta continuamente. Sono stato per molti anni consigliere dell’Etp, ho sempre avuto a cuore le sorti del nostro lago e perciò vorrei tentare di riportare la questione nella sua corretta dimensione, che è quella che alla fine permetterà oggettivamente di far dire, a chi di dovere, se l’opera prevista sia sostenibile o meno dall’ecosistema lacuale nella sua globalità e/o a quale prezzo. Questa estate, l’Ente tutela pesca si è espresso sul progetto, con un proprio parere (negativo), partendo dalla constatazione che il lago ha subìto profondi cambiamenti, in seguito alla realizzazione nel 1959 della centrale di Somplago, il cui scarico di acque fredde di provenienza alpina ha determinato una significativa diminuzione della temperatura delle stesse, trasformamdo il più grande lago naturale della regione da temperato caldo a bacino freddo. L’ulteriore rimescolamento e immissione di acque, previste dal progetto, che andranno giornalmente su e giù nelle condotte, vecchie e nuove, tra Somplago e Verzegnis, non potrà che peggiorare la situazione, come è stato dimostrato anche in un recente incontro pubblico, promosso dai Comuni di Trasaghis e Bordano. L’aumento giornaliero delle oscillazioni di livello renderebbe inoltre sostanzialmente inutilizzabile una parte della fascia sottoriparia del lago. Fascia, va sottolineato, dove si concentra prevalentemente l’attuale vita vegetale e animale, in quanto ormai buona parte del fondo lago è coperta dal limo proveniente dai torrenti captati a monte di Verzegnis. Perdipiù, l’aumento di frequenza delle oscillazioni del livello, oltre ad aumentare l’erosione spondale, comprometterebbe la deposizione delle uova delle principali specie ittiche presenti, il loro sviluppo e la sopravvivenza degli stadi giovanili dei pesci, soggetti a moria per asciutta o per lo stress che avrebbero per inseguire il livello dell’acqua. In seguito alle continue variazioni di livello, diminuirebbe anche il già scarso fitoplancton, che porterebbe a un ulteriore, estremo impoverimento delle specie planctonofaghe e più in generale dell’ambiente. Ci sarebbe infatti di conseguenza una diminuzione dei macroinvertebrati bentonici e di riflesso una minore disponibilità alimentare per tutti gli altri organismi. Cosa succederà poi in periodi di siccità? Esisterà ancora il canale emissario, che alimenta il Leale e gli permette di confluire nel Tagliamento a Peonis? O l’acqua sarà trattenuta nel bacino, con le conseguenze che, a esempio, abbiamo vissuto questa estate in occasione dell’ultima asciutta? Domande che esigono una risposta! Ma torniamo al nostro lago. Soprattutto, sarà necessario garantire allo stesso, adesso e sempre, un livello minimo, (quota 194,50 Sade), per evitare che vada in asciutta il canneto di Alesso, dove vive o meglio sopravvive una popolazione di Ciprinidi e Percidi. Magari nello stesso canneto, in un’auspicabile futura rinaturalizzazione del lago, potrebbe essere creata una serpentina di attraversamento dello stesso, intervallata da specchi d’acqua di diversa dimensione e profondità, dove le acque, potrebbero riscaldarsi e permettere una biodiversità tale da invertire l’attuale scarsa possibilità di sopravvivenza e riproduzione. La riapertura, magari in scala ridotta, tecnicamente fattibile, dell’antico "taj lal lac", l’emissario naturale del bacino lacustre, potrebbe essere un ulteriore intervento di riqualificazione dello stesso, rimettendo come un tempo in comunicazione il lago con il bacino del Tagliamento, tramite il torrente Leale. Una via d’acqua e di pesci, in particolare dell’anguilla, specie oggetto recente di una Direttiva comunitaria di salvaguardia, che permetterebbe un ulteriore ripopolamento naturale dell’ambiente lacuale. Ecco perciò la mia proposta ai Comuni rivieraschi di far effettuare anche uno studio di carattere ambientale sull’impatto di questo progetto e poi, alla luce dello stesso e di tutte le altre considerazioni che riterranno opportune, decidere se è preferibile perdere un altro pezzo del nostro lago a fronte delle eventuali compensazioni, che sono già state presentate a vario titolo. Mi permetto infine di fare una proposta, in nome della democrazia e della partecipazione. Perché non indire, in seguito alla petizione in corso e dopo opportuni dibattiti pubblici sui vari aspetti del progetto, un referendum popolare nei Comuni della Val del Lago? Così facendo, la popolazione potrà liberamente dire se vuole o meno questo intervento, con tutto ciò che ne consegue. La volontà popolare così espressa dovrà essere serenamente accettata da tutti, amministratori e amministrati, e potrà mettere fine a una diatriba che, a mio parere, ha già causato troppe divisioni e danni.
domenica 1 novembre 2009
Dibattito sul Lago: presentata un'interrogazione in Regione

Il Consigliere regionale Enore Picco tuona contro il progetto Edipower di potenziamento della centrale idroelettrica di Somplago "che rischia di fare più danni di un terremoto". Il rischio di una "devastazione ambientale" fa il paio con un profitto nullo per la comunità dell'Alto Friuli: "di questa energia di Somplago sul territorio regionale non rimane neanche un kilowatt", ha denunciato il consigliere regionale della Lega Nord in una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche il capogruppo Narduzzi e l'assessore Violino. Picco ha rivolto un'interrogazione all'assessore all'Ambiente De Anna per chiedere se la Giunta regionale è a conoscenza di tutte le implicazioni. Il piano prevede "il raddoppio da 66 a 110 metri cubi al secondo della portata d'acqua turbinata e scaricata nel lago di Cavazzo", la cui oscillazione del livello dell'acqua è "tutta da verificare. Il livello del lago, in base al progetto, andrà su e giù di un metro, ma secondo i nostri tecnici – ha aggiunto il rappresentante leghista – si deve parlare del doppio". Contro il progetto Edipower sono state avviate alcune raccolte di firme e le sottoscrizioni sono già arrivate "almeno a quota 1300-1500". La Lega Nord ripropone l'attualità di un volume pubblicato nel 1981, "Fatti e misfatti Sade- Enel in Carnia" di Lucio Zanier per indicare quali sono le strategie energetiche che creano rischi. "Le malefatte di cinquant'anni non ce le possono far ridigerire. Io non chiedo di piantare la pietra tombale sul piano della centrale – ha precisato Picco -, ma quanto meno che vengano rispettati il territorio e i cittadini". Secondo il consigliere leghista, "per ottenere il disco verde dalla Via è stato seguito un iter molto strano, escludendo dalle consultazioni i Comuni del territorio e i soggetti che avrebbero dovuto essere interpellati". Ora le amministrazioni locali devono lavorare d'accordo. Il pericolo che si corre è di desertificare la montagna e di trasformare i laghi di Cavazzo e di Verzegnis "in delle pozzanghere".
lunedì 19 ottobre 2009
Dibattito sul Lago: su You Tube un servizio filmato sull'assemblea

http://www.youtube.com/watch?v=A9i1Zi7tCLA
venerdì 16 ottobre 2009
Dibattito sul Lago: polemiche dopo l'assemblea pubblica
TRASAGHIS. La pubblica assemblea sul tema dell’ampliamento della centrale di Somplago, convocata dai sindaci di Trasaghis e Bordano lunedì sera ad Alesso, ha dato adito anche a qualche nota polemica tra ex e attuali amministratori della zona, con i primi che hanno sottolineato una volta ancora «la poca trasparenza e la mancanza di comunicazione da parte dei Comuni coinvolti nel progetto di Edipower». Accuse rimandate al mittente: «Ci sembrava più opportuno – hanno detto i sindaci di Trasaghis e Bordano –, informarci meglio sul progetto prima di riferire alla popolazione». Ed entrambi i primi cittadini si sono detti aperti al dialogo con le altre forze in gioco: «Saremmo felici di collaborare con il “Comitato per lo sviluppo e la difesa della Val del Lago”, purché questo sia costruttivo e non una presa di posizione aprioristica». I sindaci di Trasaghis e Bordano inoltre hanno detto la loro sulla decisione della Regione, che nelle scorse settimane aveva di fatto sospeso il parere sul progetto perché non risultava chiaramente evidenziata l'assenza di pericoli, anche solo potenziali, per l'ambiente. «C'è stata la volontà di non esprimersi – ha detto Augusto Picco di Trasaghis –. Secondo me la Regione doveva invece correttamente esprimere un parere in merito». Più duro il sindaco di Bordano Colomba. «L'atteggiamento della Regione – ha detto – mi è parso come una lavata di mani». Tra i consiglieri regionali presenti c’era anche Enore Picco (Lega Nord) che ha sottolineato come le amministrazioni non hanno fatto in questo caso sufficiente informazione. «Ci troviamo nella stessa situazione di Davide contro Golia - ha detto Picco –, proprio per questo motivo cercherò di farmi carico della situazione». Il consigliere di minoranza Sandro Della Mea (Partito democratico) invece, ha ricordato che ci sarà tempo fino alla conferenza di servizi per esprimere tutte le osservazioni.
giovedì 15 ottobre 2009
Dibattito sul Lago: resoconto dell'assemblea pubblica
(dal Messaggero Veneto del 14 ottobre 2009)
sabato 10 ottobre 2009
Dibattito sul Lago: la posizione di Edipower

Raccolta di firme e comitati contro il potenziamento della centrale idroelettrica di Somplago. Edipower risponde rassicurando le comunità: il progetto non ha alcun tipo di impatto negativo e, anzi, è stato inserito dallo stesso Ministero tra quelli di valenza ambientale. “Il nostro Paese ha preso precisi accordi con l’Unione Europea per la riduzione dell’emissione di Co2 in atmosfera - ricorda il caponucleo, Salvatore Marchese -, il progetto di Somplago guarda proprio in questa direzione. Abbiamo eseguito ogni tipo di studio possibile e presentato integrazioni dettagliate e complete, dal settore biologico a quello della velocità dell’acqua. Le popolazioni della zona possono stare tranquille perché la fluttuazione dei laghi di Verzegnis e di Cavazzo saranno molto limitate: a fronte di una variazione concessa del livello di quattro metri, ci siamo limitati a un solo metro. In sostanza non cambierà nulla”. Cambierà, invece, la capacità di produrre energia che aumenterà di 277 gigawatt ora da sommare ai 400 gigawatt ora attuali (per il totale di 677 gigawatt finali). “Le strutture di base già esistono - spiega Marchese - perché realizzate dalla Sade negli anni Cinquanta. L’energia che arriva dall’acqua è la più pulita e quella che dà maggiori garanzie in termini di fornitura: contrariamente a quella del vento e a quella del sole, anch’esse rinnovabili, la forza dell’acqua è accessibile sempre”. A questo servono gli invasi.
«C’è ancora difficoltà nel comprendere l’importanza dell’accesso alle fonti energetiche: per questo, periodicamente, noi apriamo la centrale e facciamo vedere come dall’acqua si passa alla lampadina di casa». Adesso la documentazione per l’ampliamento della centrale è all’esame del Ministero dell’ambiente che, tra poche settimane, si esprimerà in merito. La valutazione di impatto ambientale, infatti, è nazionale e non regione. Ottenuto l’okay da Roma l’iter passerà in Friuli-Venezia Giulia dove sarà preso in esame da tutti i soggetti, compresi i Comuni il cui parere, al momento è solo consultivo e non vincolante. “Il nostro impegno - dice Marchese - è mantenere un ambiente pulito e sano, e fornire al contempo alla comunità un’energia altrettanto pulita e che serve per vivere ogni giorno”.
L’investimento per questo mega progetto è di 100 milioni di euro. L’iter autorizzativo si concluderà entro il 2010.
venerdì 9 ottobre 2009
Dibattito sul Lago: i Comuni propongono un'assemblea

Centrale di Somplago, si mobilitano i sindaci
(Messaggero Veneto — 08 ottobre 2009)
TRASAGHIS. Ampliamento della centrale di Somplago al centro di un incontro che si svolgerà lunedì alle 20.30 nel centro studi di Alesso, organizzato dai sindaci dei Comuni di Trasaghis e Bordano, rispettivamente Augusto Picco e Gianluigi Colomba. Al tavolo dei relatori, come preannunciato, siederanno il tecnico che ha seguito il progetto per le due amministrazioni Attilio Facchin, i due sindaci e Giorgio Cavallo, presidente regionale di Legambiente. Alla serata è invitata a partecipare tutta la popolazione così come sono invitati il "Comitato per lo sviluppo e la difesa della Val del Lago"e gli ex amministratori che a più riprese hanno manifestato la loro contrarietà al progetto. Diverso invece il discorso per Cavazzo e Verzegnis, in questo caso i sindaci hanno optato per un altro incontro informativo, organizzato nei propri paesi per il mese di novembre. Se quasi certa è la loro presenza nell'incontro di lunedì, non è nemmeno escluso che prendano la parola durante il dibattito. (...)