"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 14 dicembre 2009

Dibattito sul Lago: resoconto delle assemblee di Cavazzo e Verzegnis


Munitisi di indagini geologiche, idrogeologiche e biologiche i vertici della Edipower hanno illustrato e giustificato venerdì 11 sera a Cavazzo Carnico e sabato sera a Verzegnis davanti ad una nutrita platea di cittadini, le loro “buone intenzioni” in merito al progetto di ampliamento della centrale idroelettrica di Somplago che, come ha spiegato Giuseppe Monteforte, direttore Progetti Edipower, “è compatibile con l’ambiente, non prevede alcuna modifica delle concessioni di derivazione e quindi non comporta alcun incremento dell’acqua attualmente utilizzata dalla centrale, né alcuna variazione dei livelli attuali massimi e minimi nei laghi di Cavazzo e Verzegnis”. All’incontro organizzato dai primi cittadini dei due comuni Dario Iuri e Luciano Sulli, erano presenti anche Giorgio Cavallo, Presidente di Legambiente Friuli Venezia Giulia ed il professor Gabriele Borsani, docente di Ecologia presso il Politecnico di Milano.
“Prima di avviare l’iter autorizzativo per l’ampliamento della Centrale Edipower ha fatto realizzare una serie di studi da enti specializzati di primaria importanza, per analizzare l’impatto del progetto sul territorio – ha dichiarato Monteforte – che trae spunto e ragion d’essere dalle politiche comunitarie e nazionali volte alla riduzione delle emissioni di gas serra mediante l’incentivazione, la valorizzazione e l’ottimizzazione della produzione da fonti rinnovabili”. L’iniziativa lo ricordiamo, prevede l’ampliamento dell’impianto mediante l’installazione di due gruppi reversibili per una potenza complessiva di circa 124 MW e la realizzazione di una seconda galleria (lunga 8,5 km), in affiancamento alla galleria esistente, al fine di permettere il pompaggio dell’acqua tra il lago di Cavazzo e il serbatoio di Ambiesta. L’istallazione dei due nuovi gruppi reversibili consentirà, a parità di acqua utilizzata, un aumento della produzione e della potenza nelle ore di maggior richiesta, con una diminuzione della produzione da fonte termoelettrica fossile. L’ampliamento di Somplago, costituisce secondo Edipower, “il naturale completamento dell’impianto, già stato previsto al momento della costruzione della centrale negli anni ’50 e comporterà circa 25-30 mesi di attività, a partire dall’ottenimento delle autorizzazioni, con l’impiego di 60 addetti nella fase di picco e un investimento pari a circa 100 milioni di euro, con rilevanti ricadute positive sull’indotto locale”. "La nuova configurazione della centrale di Somplago contribuirà "all’incremento e valorizzazione della produzione da fonte rinnovabile e alla sicurezza dell’intero sistema elettrico nazionale e del Friuli Venezia Giulia incrementando l’efficienza delle macchine e la potenza complessiva disponibile nelle ore di punta. In base a ciò, l’intervento, è stato inoltre incluso nell’Accordo di Programma siglato con il Ministero dell’Ambiente in quanto apporterà con un rilevante contributo in termini di riduzione delle emissioni di CO2".

1 commento:

  1. Pare che i tecnici di Edipower siano rimasti in difficoltà, durante l'incontro di Verzegnis, alle precise contestazioni dell'ing. Saro di Tolmezzo...
    B.R.C.

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