Il lago nascosto che nessuno conosce, splendore delle nostre montagne
In Italia c’è un lago nascosto che in pochi conoscono. Un piccolo paradiso situato in Friuli Venezia Giulia, sulle rive del fiume Tagliamento. Si tratta di un piccolo lago artificiale realizzato più di 30 anni fa a sud del comune di Bordano, in provincia di Udine.
Il lago nascosto di Bordano
Il lago nascosto di Bordano, chiamato anche laghetto, è un incantevole e romantico specchio d’acqua, circondato ad alberi e cespugli, che sorge accanto alla riva ghiaiosa del fiume Tagliamento. Si trova poco più a sud del centro abitato di Bordano e a nord del comune di Gemona, situato dall’altra parte del fiume.
Il laghetto artificiale era stato creato nell’ambito di un più vasto progetto per la realizzazione di un’oasi naturale, poi rimasto incompiuto. Il lago è comunque bellissimo, un luogo pittoresco, ideale per una fuga dalla civiltà e per gli appassionati di fotografia. Il suo fondale è basso, la profondità massima è di 6 metri, e l’acqua è limpidissima, con colori che vanno dall’azzurro allo smeraldo. Tutto intorno al lago crescono alberi e arbusti, ma anche prati perfetti per una sosta, soprattutto sulla sponda nord-orientale. A ovest è dominato dalle cime dei monti Brancot che nei giorni limpidi si specchiano sulle sue acque. A est scorre il fiume Tagliamento, nascosto dagli alberi, che alimenta il lago attraverso un canale scavato sul fondale.
La portata del lago di Bordano cambia a seconda della stagione e della portata del Tagliamento: in inverno è più grande, mentre durante l’estate si riduce. Il luogo ha una grande ricchezza di flora e fauna, con molte specie di piante e fiori, come in un’area naturale protetta, anche se non lo è. Gli abitanti del posto tengono molto a questo loro piccolo angolo di paradiso e lo conservano con grande dedizione. Il lago di Bordano è un’oasi di ristoro per i residenti e una scoperta magica per i turisti. Il lago, infatti, non è segnalato dalle mappe né dai cartelli e non rientra nei normali itinerari turistici che invece conducono al vicino, più grande e più conosciuto lago di Cavazzo, situato a nord, oltre la cresta delle montagne, sempre nel comune di Bordano (ecco perché quando normalmente si parla di lago di Bordano spesso si intende proprio quello di Cavazzo). La frazione di Interneppo del Comune di Bordano si affaccia sul Lago di Cavazzo, che è compreso anche nei territori dei comuni di Cavazzo Carnico e Trasaghis e per questo è chiamato anche il Lago dei Tre Comuni.
(Per leggere tutto l'articolo: http://www.viagginews.com/2017/08/30/lago-nascosto-montagne/ )
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Di tutt'altro tenore l'articolo apparso su ilfriuli.it dove si documentano fotograficamente le condizioni di incuria con i tanti rifiuti lasciati dai frequentatori:
Lago di Bordano: una discarica a cielo aperto
La denuncia di un residente, che ha documentato l’inciviltà di chi frequenta la zona.
Scorci mozzafiato tra montagne, cielo e acqua. Parliamo del Lago di Bordano, area naturalistica poco conosciuta al grande pubblico, incastonata traGemona e il più noto Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni. Nonostante la zona sia decisamente poco segnalata, i turisti, negli ultimi tempi, l’hanno scoperta. Ma, stando alle segnalazioni di un nostro lettore, Graziano Cedaro, chi la frequenta non brilla per civiltà. “Io vivo a Bordano e quest’estate sono spesso andato a passeggiare nella zona, una vera perla del nostro comune. Ma le persone la stanno distruggendo, trasformandola in una vera e propria discarica a cielo aperto...”.
Come testimoniano le foto scattate dal nostro lettore, non mancano resti di bivacchi e fuochi, sacchetti di immondizia e sporcizia di ogni genere. “In effetti – continua Cedaro – non ci sono cassonetti e bagni, ma questo non è un buon motivo per lasciare sul posto tutti i rifiuti! Inoltre, manca la segnaletica: compare un unico cartello, vecchissimo, che indica il divieto di balneazione, ma che viene puntualmente disatteso dai turisti che, spesso, scelgono la zona anche per campeggiare… Mi rivolgo a voi perché qualcuno intervenga al più presto, per salvare dall’incuria delle persone un angolo spettacolare del nostro Friuli”.
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Ai lettori, e specialmente ai bordanesi, l'invito a dire quale sia la cartolina più adatta per il laghetto delle Sorgenti.
Buongiorno a tutti.
RispondiEliminaCon tutto il rispetto, quel che io vedo nella prima foto, sono contenitori di vetro accumulati vicino ad un sacchetto della spazzatura vuoto non conforme a quello per la raccolta differenziata del vetro, ma evidentemente con quella intenzione...
Quel che vedo nella seconda foto è un tavolo da pic nic ancora mezzo apparecchiato, con una saliera, dei sacchetti aperti di patatine o non so quali alimenti, una bottiglia non ancora vuota, un rotolo di carta igienica non esaurito... Non credo che queste cose siano state abbandonate lì definitivamente. Piatti e bicchieri sporchi sono presumibilmente già in quel grosso sacco dell'immondizia di lato, così pieno che, immagino, chi stava ancora sparecchiando ha avuto la necessità di andare a prenderne un altro... Non ho ancora visto questo laghetto di cui si decantano le meraviglie, ma senza neanche un secchio o un bagno chimico, dubito che si possa tenere in ordine come si desidera.
Buona domenica a tutti.
Michela
Forse Michela di Roma è abituata a Roma, quello che vede in effetti è poca cosa rispetto a quello che viene documentato dai vari tg a Roma. Ciò non toglie che chi usa qualsiasi spazio pubblico ha il dovere di lasciarlo pulito perlomeno raccogliere e portarsi via rifiuti e attrezzature utilizzate!!
RispondiEliminaforse non tutti sanno che questo gioiello è il risultato di una bonifica che il comune di Bordano ha effettuato sulla ex pista di auto- moto cross denominata alle Sorgenti per realizzare un parco, una zona naturalistica, dove poter permettere alla gente di godersi le bellezza della zona.. Ma come spesso accade la gente non trovando le comodità cittadine ,leggi cassonetti etc., abbandona tutto dove capita .Ultimamente la gente di Bordano cerca di monitorare questi incivili che si divertono ad abbandonare ,non solo la classica borsa della spesa con dentro i rifiuti del pic nic ,ma bensì sacchi condominiali pieni di rifiuti alimentari ,plastica etc .. Laggiù dei laghetti (così si chiama il toponimo ,che ha sostituito il vecchio " das risultives ") non sono previsti ne bagni chimici ne cassonetti perché ci si trova nella natura.. Scusatemi ma in cima ad una montagna ci sono cassonetti o bagni ? Questo gioiello di laghetto in cui si specchiano sia il Cjampon ,il Plauris ,il S.Simeone e dove l'unico rumore è prodotto dal vento ,meglio rimanga nascosto ai più,onde evitare le solite orde di turisti indisciplinati ,che lascerebbero molta ma molta più immondizia..(Purtroppo la zona del terrente Palar insegna ) Meglio incogniti che super famosi, ci sono troppi tipi fighi che pretendono !.Spero di non aver "mosso qualche vespaio" Mandi
RispondiEliminaEMI Picco... condivido pienamente
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