Negli scorsi giorni il MV ha pubblicato la presa di posizione di un lettore di Tolmezzo contro la presenza di quello che, per altri, è invece diventato un "logo", vale a dire il grande pesce rosso collocato sulla rupe di Somplago sopra la chiesetta di San Candido [erroneamente indicata nel testo come San Valentino].
E i lettori del Blog cosa ne pensano?
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Sagre. Un pesce rosso che deturpa
Il periodo estivo, come è noto, è caratterizzato anche dalle numerose sagre popolari che si tengono nei vari centri di tutto il Friuli. Mi soffermo su due eventi che hanno in comune il “marchio” della festa paesana. Parlo della sagra della zucca a Venzone e della festa del pesce a Somplago. Chi viaggia in direzione di Venzone, all’altezza della frazione di Portis noterà, adagiata sul prato antistante il paese, un’enorme zucca che ricorda in tutti i giorni dell’anno la festa locale. Chi viaggia da Udine verso la Carnia, noterà invece, appeso alla parete a strapiombo sul paese di Somplago, un enorme pesce rosso. Nel primo caso la zucca fa parte dell’ambiente in modo naturale, a parte le dimensioni della stessa, mentre nel secondo è deturpato uno scenario che presenta in alto la chiesetta di San Valentino e subito dopo la Pieve di Cesclans, recentemente riportata agli antichi splendori. Sarei curioso, a tal proposito, di conoscere il parere della Commissione paesaggistica e soprattutto della Sovraintendenza delle Belle Arti, che tutela la rupe sacra di Cesclans. A mio avviso sarebbe il caso che quanti si occupano della sagra del pesce facciano sì la pubblicità alla manifestazione nel dovuto tempo che precede la stessa, ma una volta terminata questa sagra, che attira persone da località anche molto distanti, tolgano questo pesce rosso che pare quasi uno scherzo d’aprile di dubbio gusto.
Graziano Nadali, Tolmezzo
(Messaggero Veneto, 2 settembre 2013)
Un blog per informare, per ragionare, per confrontarsi su quel che capita ad Alesso e nei dintorni. Ce sucedial, ce si fàsie, ce si podarèssie fâ a Dalés e intal dulintôr? Scuvierzìnlu su chest Blog.
"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons
domenica 8 settembre 2013
4 commenti:
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Con tutti i problemi che ci sono in zona ,"Gente a casa che non sa come fare per arrivare a fine mese ..Fabbriche che chiudono ..Tribunali che chiudono"..e noi ci dovremmo preuccupare di un innocente pesce rosso issato(Credo con molta fatica e tanto entusiasmo) sulla rupe di Cesclans..Ricordo che nel paese di Somplago ci sono altri animali colorati forse di cartone a caratterizzare e a personalizzare questo piccolo paese della Valle del lago..Il pesce, come gli altri animali ,non sono una reclame per sagre .. Io penso che chi percorre il viadotto rimarrà sorpreso a vedere questo pesce rosso issato così in alto ma si ricorderà ogni volta di questo simbolo ,"Ehi ragazzi sono il pesce rosso di Somplago,sopra e sotto di me c'è gente che vive ,che lavora e che vuole farsi ricordare dai veloci frequentatori dell'autostrada" Poi "de gustibus" Mandi da Emi
RispondiEliminaE poi perché mai la zucca di Venzone si è inserita perfettamente nel paesaggio e il pesce di Somblago no? Ma dai su! Adri
RispondiEliminainfatti è vero, un pesce rosso deturpa l'eleganza di uno spettacolare viadotto autostradale che si incastona armoniosamente con l'ambiente naturale
RispondiEliminaLAGO DI CAVAZZO freddo e fangoso. Infatti neanche il pesce della pro loco di Somplago riesce a viverci dentro.
RispondiEliminaPaolo
(Quando si dice l’inconscio)