Se leggiamo le relazioni compilate nel 1807 per rispondere ai questionari napoleonici, troviamo una descrizione diversa del Palar, quando viene spiegato che esso "scende rapidamente dai monti", "furioso sbocca in costa alle abitazioni" e "si unisce poi col lago", per arrivare a descrivere una dannosa azione congiunta di Lago e Palar: "da veri compagni si portano a innondare la vicina campagna"…
La citazione serve per esporre due considerazioni:
1 - la "sicurezza idrogeologica" non è un problema recente
2 - le problematiche di Lago e Palar vanno affrontate congiuntamente, "da veri compagni", appunto.
Una riflessione del genere nasce da quanto sentito nell'incontro pubblico di venerdì scorso quando, da parte di due autorevoli rappresentanti dei Comitati, è stata praticamente irrisa la discussione di quest'estate sul Palar (evidentemente per ribadire l'importanza primaria del discorso di salvaguardia del Lago).
Il Blog ha sempre dato il proprio contributo, offendo spunti di discussione sia per la "questione Lago" sia per la "questione Palar" (e la pronta, puntuale cronaca dell'incontro rimane un contributo isolato, nel panorama informativo regionale).
Allora, che dire? Che il Lago non "scalda" più gli animi? Che il Palar arriva prima a "toccare" determinate sensibilità?
No, non è il caso di stilare classifiche di questo tipo. Ma è forse opportuno riconoscere che ogni atteggiamento che segnali l'attaccamento di una persona per il proprio territorio vada, sostanzialmente, rispettato.
Poi, si potrà andare avanti, "da veri compagni". (A&D)
L'immagine, ovviamente, è uno scherzo. Ma il discorso è serio... |
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