Ora, sull'argomento, è giunta anche la presa di posizione ufficiale dei Comitati, che pubblichiamo integralmente, rinnovando l'invito ai lettori a proseguire la discussione.
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IL LAGO NON E’ SOLO UN SERBATOIO D’ACQUA!
Il
”Progetto Grifoni” realizzato nella vicina Cornino, oltre alla
reintroduzione di questi splendidi volatili, ultimamente deve aver
risvegliato anche l’atavico istinto predatorio in qualche mente
umana.
Solo
così riusciamo a spiegarci i recenti articoli apparsi sulla stampa
locale da parte della Coldiretti regionale e del suo Presidente Sig.
Dario ERMACORA.
Missive
congegnate e dosate scientemente con cui, prendendo spunto dal
recente periodo di siccità, si avanzano due proposte distinte: il
potenziamento delle captazioni idriche ad uso irrigazione e il
ristoro economico dei danni derivanti dal solleone.
“L’acqua
c’é, basta andare a prenderla”, già disse un illustre
predecessore del Sig. Ermacora, riferendosi al Lago di Cavazzo!
Nonostante
anni di dura battaglia contro Edipower, oltre al materiale tecnico
dato alla luce e reso pubblico dai Comitati, è deludente constatare
che ancora ci si limiti alla sopra citata affermazione.
Molto
probabilmente anche per il Sig. Ermacora la bussola del mordi e fuggi
col bottino, segna sempre lo stesso punto cardinale: “la Val del
Lago”! Uno strumento che nel tempo seppe indirizzare anche i
capostipite Sade, Enel, Siot, Autostrada, Edipower ecc. ecc.
Noi
non entriamo nel merito delle legittime richieste di aiuto economico
per le perdite dei raccolti, ma non possiamo non rilevare la
superficialità e la protervia con cui il maggior rappresentante di
una categoria qual è la Coldiretti regionale, si limita a valutare
solo la soluzione di un loro problema, a fronte della delicatezza che
comporta invece un corretto sfruttamento delle risorse idriche.
Bene
avrebbe fatto invece ad usare l’elementare educazione nel chiedere
il permesso prima di fare i conti in casa altrui e, solo dopo aver
studiato o quantomeno sbirciato le nostre pubblicazioni tecniche sul
problema lago, fare proposte serie che fossero degne di attenzione da
parte di tutti.
Tanto
per chiarirci subito, noi non abbiamo mai detto NO a prescindere! Ma
un fermo NO allo sfruttamento indiscriminato di una risorsa che non
appartiene solo a noi, ma di tutto il Friuli, cercando soluzioni non
solo alla produzione dell’energia elettrica, ma anche e soprattutto
al recupero ambientale del lago oltre, ma guarda un po’, alla
captazione delle acque a scopo irriguo.
La
nostra proposta non è certo quella sua semplicistica di andare a
prenderla dal rubinetto, ma quella di captarla alla fonte dove la
Centrale scarica nel lago le acque gelide dell’alto Tagliamento e
della Carnia intera: altra terra martoriata! Captando direttamente
l’acqua allo scarico della centrale (non del lago!) e
convogliandola con idonea condotta a valle del lago si risolverebbe
sia il problema della rinaturalizzazione del lago che la fornitura al
sistema irriguo del Consorzio Ledra Tagliamento. E’ quindi
inaccettabile che si pretenda di risolvere il problema
dell’irrigazione con ulteriore danno alla già martoriata Valle del
Lago. A meno che non si voglia andare ad un duro scontro tra l’intera
montagna e la pianura. E’ questo che la Coldiretti vuole?
Tra
voraci consumatori d’acqua, con Edipower dovreste certamente
trovare un facile accordo!
Detto
ciò mi permetta infine un’ultima osservazione.
Noi
del Comitato iniziammo il nostro lavoro con una seria autocritica e
ponendoci innanzitutto queste domande: “Come mai tutti vengono a
pescare nella Val del Lago? Come mai si è permesso questo
indiscriminato sfruttamento?” Dandoci così anche delle risposte.
Anche
Lei allora dovrebbe fare altrettanto chiedendosi: “Non è che le
terre coltivate a mais e soia non sono proprio quelle adatte a queste
coltivazioni? Non è che in passato abbiamo commesso grossolani
errori nella progettazione delle reti per l’irrigazione idrica,
sprecando inoltre importanti risorse economiche tra cui anche quelle
derivanti dal terremoto?”
Potremmo
anche continuare, ma intanto cominci a darsi le risposte a questi
quesiti e, per favore, come anche per le Casse d’Espansione sul
Tagliamento, non si cerchi di sfruttare sempre e solo quelle terre
che, pur essendo politicamente ed economicamente deboli, ormai sono
erudite quanto Lei ed il resto della Regione, perciò capaci di
opporsi usando per bene gli strumenti democratici a disposizione.
La
nostra è un’opposizione aperta a tutte le soluzioni, soprattutto
per sanare difficoltà e necessità di altri meno fortunati, pronti
a dividere quel poco che abbiamo chiedendo in cambio solo una cosa:
IL
RISPETTO DELLA NOSTRA TERRA!!!
Per
il Comitato a difesa e sviluppo del Lago
Dino
RABASSI (già
Sindaco di Trasaghis) ..
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