Giuseppe Lignana, membro Comitato Tecnico Energia e Mercato di Confindustria, ha descritto i vantaggi derivanti dalla interconnessione Somplago-Wurmlach, promossa da 4 soggetti di cui tre privati (Pittini, Fantoni, il gruppo Burgo e, infine, l’Enel): «L’accesso ad un mercato elettrico europeo con costi decisamente più bassi (rispetto al mercato italiano l’energia in Europa costa 22 euro in meno per ogni MWh); una maggiore concorrenzialità delle aziende a fronte di una riduzione dei costi del 20/40%; cadute positive sul fronte occupazionale con 150 nuovi posti di lavoro all’anno, una riduzione di 640mila tonnellate di CO2 in meno; elevate compensazioni ambientali. (...)
Sull'argomento è intervenuto Renato Garibaldi dell'Associazione "Carnia in movimento":
Riflessioni
sul convegno energia all’associazione industriali
Ovvero
finiamola di raccontare balle
Sono reduce dal
convegno tenutosi oggi e promosso dall’associazione industriali della provincia
di Udine.
Un buon affare:
trovare alcuni tecnici consenzienti che si rimborsano con quattro spiccioli,
per risparmiare i costi di un elettrodotto interrato che costa migliaia di
volte di più.
I tecnici a
garanzia di qualità, bontà e risultato. Peccato che anche Oppenheimer e gli
altri del progetto Manhattan erano dei tecnici, ma i loro lavoro si è ben visto
a Hiroshima e Nagasaki. Gli “esperti” non sono garanzia di obbiettività, né
tantomeno di giustizia.
Tutto fa perno
sulla grande menzogna del differenziale del costo dell’energia per le nostre
aziende rispetto alle concorrenti estere che sarebbe risolto con la costruzione
dei due grandi elettrodotti: Redipuglia-Udine nord, Wurmlach-Somplago. La
parola spread è stata ripetuta molte
volte in sala da tutti i relatori. Sia chiaro che l’energia a basso costo
proveniente dall’estero non potrà essere utilizzata per le fabbriche degli
stessi importatori perché creerebbe una concorrenza sleale con le industrie rivali
situate lontane dai confini. Ovvio, chiaro, incontestabile. Allora? La finiamo
di raccontare balle?!
Il
vicepresidente Ciriani ha insistito che la sua giunta andrà avanti lo stesso,
anche se le scelte saranno antipopolari. E’ stato più prudente di Tondo (che ha
dato buca) che poco più di un mese fa in analogo convegno ha dichiarato che non
gli importa del consenso. Ma la sostanza non cambia. Per la politica regionale
non conta molto il parere dei cittadini e poi si meravigliano se i cittadini –
che sono stufi di fare i sudditi – sono inferociti contro questa classe
politica autoreferenziata incapace di dialogare con il territorio. La linea che
dovrebbe attraversare la Carnia è una linea speculativa (lo dice il nome
stesso) e quindi non è accettabile che agli industriali vadano gli utili e a i
cittadini il danno (ambientale) e le beffe (bolletta eguale a prima).
Attenzione che
le elezioni si avvicinano e “uno vale uno” (Grillo).
Renato
Garibaldi per CARNIA IN MOVIMENTO