"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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domenica 15 aprile 2012

Lago, "se potessi avere" ... un milione all'anno

Il "Messaggero Veneto" di ieri ha dato una notizia interessante, contribuendo a  gettare un po' di luce su quel che tanti valdelaghini si stanno chiedendo, di questi giorni, vale a dire di che cosa stanno discutendo i Sindaci con Edipower in materia di  "compensazioni lacustri". La cifra indicata dovrebbe essere di quelle che "fanno  il botto": "Oltre un milione di euro. Tanto chiedono, all’anno, i 4 sindaci ".  A noi è venuta in mente quella canzoncina in voga prima dell'ultima guerra, quando uno affermava che "sarei certo di trovare tutta la felicità" nella condizione del  "se potessi avere mille lire al mese". Già perché, probabilmente, non è una questione di cifre. Qualsiasi somma potrebbe trovare chi la commenta con un "Joi! Cussì tant?" o  con un "Cragnas! Il lac a na si vent".
A nostro modesto parere i Sindaci,  prima di contrattare  alcunchè, dovrebbero informare i propri cittadini sul progetto di fondo: "Noi abbiamo  QUESTA idea del Lago, della sua attuale situazione, della probabile situazione futura e  PER QUESTO andiamo a chiedere a Edipower di avere i finanziamenti PER  UNA SERIE DI INTERVENTI CHE NON DEBBONO TAMPONARE DANNI MA PROMUOVERE". Se esiste un progetto del genere, questo - una volta conosciuto - potrà essere condiviso o respinto. In tempi di inflazione galoppante, può risultare invece fuorviante il semplice buttare sul tavolo un sacco, per quanto rigonfio,  di monete. (A&D)

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I 4 Comuni chiedono un milione d’indennizzo

"Messaggero Veneto", 14 aprile 2012 

CAVAZZO CARNICO Oltre un milione di euro. Tanto chiedono, all’anno, i 4 sindaci dei Comuni di Trasaghis, Verzegnis, Cavazzo Carnico e Bordano a Edipower spa per compensare l’intervento di potenziamento che la società elettrica progetta sulla centrale di Somplago. Un bottino, da spartire poi tra i 4 enti locali, sul quale i Comuni sono fermi, anche perché ora hanno il coltello dalla parte del manico. «Grazie al decisivo intervento dei sindaci – dichiara il primo cittadino di Trasaghis, Augusto Picco – Edipower sarà infatti costretta a fare i conti con i Comuni al fine di addivenire a un accordo condiviso sulle misure di compensazione a seguito del quale si riunirà la conferenza dei servizi per il rilascio dell’autorizzazione unica». Niente accordo, niente conferenza e dunque niente lavori. Questo è il teorema del sindaci, che rivendicano oggi la bontà della propria azione. «Inizialmente – ricorda Picco – l’autorizzazione per i lavori doveva essere rilasciata prima dell’accordo sulle misure di compensazione, il che poneva Edipower in posizione di forza. Ora, invece, la situazione si è ribaltata e l’autorizzazione non arriverà finché non ci sarà accordo sulle misure». Il momento pare oggi al di là da venire, stando a quanto riferisce Picco: «Le posizioni sono ancora distanti. Noi sindaci chiediamo mitigazioni dell’intervento legate all’impatto ambientale e un ristoro annuale superiore al milione di euro, diviso per i 4 Comuni, da investire in opere e iniziative legate all’ambiente e alle energie rinnovabili, mentre Edipower è disposta a concedere molto meno». Per questo, l’ultimo incontro fra amministratori e società è finito muro contro muro e ha portato al rinvio della conferenza dei servizi di 30 giorni. «Se entro questo tempo non riusciremo a trovare un accordo – conclude Picco – sarà Edipower a dover chiedere un nuovo rinvio della conferenza. E non è nel suo interesse…». 
Maura Delle Case

sabato 14 aprile 2012

Lago, tra ascari e .... codârs

Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Remo Brunetti   il quale  analizza, con la sincerità che gli è propria, il rapporto tra le forze politiche e sociali e "la questione Lago".



Spietant la prossime conference dai servizis, che a sarà si pôc su pôc ju tor dai 12 di mai, al ven  di pensâ a chei che des liendis de nestre val si son interessâts e a chei che invezit dal nestri lâc e des conseguencis dal radoplament da centrâl di Somplât si son sborâts. Di fat, ancje se 9000 personis a àn metude la lôr firme pe salvece dal lâc e pe sigurece des popolazions, i compuartaments dai sorestants a son stâts difarents di chei da plui part int. 
Cjapin par esempli i predis. Plui voltis Pierluigi Di Piazza al è stât a predicjâ che al è just batisi par un ben come il lâc che al è di ducj. E ancje i predis da foranie di Glemone nus àn invidâts a mantignî, davant da Edipower e dai siei ascars, chê dignitât che o vevin cuistade ai timps dal taramot. Ma i predis da foranie di Tumieç, invezit, sun cheste cuestion, a àn simpri tasût come il mus ta semule. Un di lôr  a disin  che si è lassât comprâ di Edipower. Ma chei altris, cemût si fasie a no clamâju codârs? 
E i conseîrs dal comun di Tumieç no son difarents: dome doi di lôr, Saro e Nonino, a àn partecipât aes sambleis di informazion, cence però jessi bogns di fâ sintî la lôr vôs tal lôr consei comunâl su lis conseguencis dal progjet Edipower. 
E i conseîrs regjonâi "cjargnei" Marsilio e Cacitti, ju veiso mai viodûts? Des tantis cjacaris che a produsin ogni dì,  ur eise scjampât alc sul lâc? Su pes sorgints in pericul? Bon, anzit mâl, unevôre mâl. Però cumò i tumiezins, sindic in teste, a cirin la solidarietât di ducj i citadins dal Friûl de Alte, par salvâ il tribunâl di Tumieç. Al è clâr che se a sierin chest tribunâl nus gjavin un servizi a ducj. Ma solidarietât par solidarietât, se i sorestants tumiezins a vulin vei ancje la nestre, la solidarietât bisugne che a imparin ancje a puartâle. A è ore di pensâ a chei che a son i intares di ducj, e no dome ai intares dai industriâi tumiezins.


                                                                Remo Brunetti

venerdì 13 aprile 2012

Lago, nessun accordo alla Conferenza dei Servizi - IV

Riceviamo e pubblichiamo la posizione dei Comitati  sull'interpretazione del rinvio della Conferenza dei Servizi.
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I COMITATI SI SONO SEMPRE SCHIERATI PER IL NO ALL'INTERVENTO


Ieri sul Blog Alesso e dintorni é apparso un comunicato del Sindaco di Trasaghis Picco in cui, quasi trionfalmente, annunciava il rinvio della Conferenza dei Servizi sulla vicenda lago/Edipower, sottintendendo che questa era una Sua vittoria non certo quella dei “catastrofisti”.
Ebbene, anche a nome dei Comitati, per chiarezza e responsabilità ritengo opportuno sottolineare quanto segue!
Da quattro anni i Comitati si battono contro il progetto di Edipower per il ripompaggio delle acque del lago, definendo tale opera un “de profundis” per lo specchio lacustre naturale più grande della Regione e ritenuto, purtroppo anche dai nostri Sindaci, rovinato e irrecuperabile.
Innumerevoli volte, con articoli e nelle assemblee pubbliche, i comitati hanno definito deleterio l'affrettato parere positivo dato dai Sindaci al progetto: soprattutto alla luce delle ricerche scientifiche da noi proposte che denotano l'aspetto prettamente speculativo dell'opera.
In subordine, i Comitati hanno anche stigmatizzato il comportamento dei primi cittadini nell'insistere ad enfatizzare i presunti vantaggi delle milionarie compensazioni che Edipower avrebbe concesso avvertendoli, soprattutto alla luce del parere positivo già dato, che non potevano esser altro che fatue promesse.
Li abbiamo inoltre avvisati che le prese di posizione assunte anzitempo li avrebbero disarmati, consentendo anche alla Regione di lavarsi le mani sul problema: la riprova di questo si ebbe dall'allora assessore De Anna quando ad Alesso affermò pubblicamente: “Ma la Regione come può dare un parere negativo al progetto, se i vostri Sindaci già hanno espresso un parere positivo?”
Questa é la storia agli atti! Dire oggi, come fa il Sindaco Picco, che il rinvio della Conferenza dei Servizi per il mancato accordo preventivo dei Comuni sulle compensazioni sia una esclusiva vittoria Sua e dei suoi colleghi, é perlomeno fuorviante nei confronti dell'opinione pubblica.
Sentirci poi accusare di catastrofismo da chi, assieme al collega di Bordano, di fatto sono esclusi dalla Conferenza dei Servizi avendo, quale unica e ultima possibilità, quella di trattare con Edipower le sole compensazioni di mitigazione ambientale, é quanto meno scorretto se non ridicolo.
Altro che compensazioni milionarie!!! Altro che sentieri e fontanelle in mezzo al lago per romperne la monotonia!!!
Si tranquillizzi Sig. Sindaco! I Comitati non desiderano salire sul carro di nessuno, tantomeno sul suo! Questo onore lo lasciamo ben volentieri a Lei, al suo predecessore e ai suoi colleghi di Bordano, Cavazzo e Verzegnis! I Comitati sono stati, lo sono e saranno sempre contro chi vuole impossessarsi del nostro territorio per i propri tornaconti che nessuna compensazione potrà mai lenire. Tanto meno quelle che ”forse” rimaranno nelle Vostre mani.
Parafrasando Rossella O'Hara nel film “Via col Vento” diretto da V. Fleming la quale, nel ricordare le parole del padre che fin da piccola gli raccomandava l'importanza della propria terra ove trovare rifugio nelle difficoltà, così recitava: “… A Tara! A casa, a casa mia! Lì troverò il modo di riconquistarlo! Dopotutto, domani è un altro giorno!...” Ci porta a pensare che grazie alle Vostre improvvide decisioni la nostra amata Tara tra poco non esisterà più!
Avrete così contribuito a toglierci anche la speranza di un futuro migliore sia per noi che per i nostri figli! Non ci resta che dirvi bravi e di non cercare inutili paraventi.
Tenetevi pure questa vittoria di Pirro e il Vostro arrogante carro! Noi non ci saliremo! Daltronde la vita a ognuno riserva una medaglia che, come per le monete, ha due facce: il dritto ed il rovescio o, se preferite, quella dell'onore o del disonore! Sarà presto la gente a stabilire in quale di questa si specchierà sia il Vostro che il nostro operato.


Dino RABASSI del “Comitato a difesa e sviluppo del lago”.



Lago, nessun accordo alla Conferenza dei Servizi - III

Dal sito "Alto Friuli", la posizione dei Sindaci: oltre alla nota del Sindaco di Trasaghis, già pubblicata dal Blog, anche i commenti del Sindaco di Cavazzo.


Stop all'autorizzazione di Somplago
senza l'accordo tra sindaci ed Edipower

di David Zanirato
Ecco perché la Conferenza dei servizi convocata giovedì in regione è stata sospesa, con l’accordo di ritrovarsi entro 30 giorni per verificare se la trattativa sarà andata a buon fine. Soddisfazione dei 4 sindaci della Val del Lago e Verzegnis.Stop all'autorizzazione di Somplago
senza l'accordo tra sindaci ed EdipowerSenza l’intesa preventiva sulle compensazioni tra comuni ed Edipower, la Regione non è disposta ad autorizzare l’ampliamento della centrale idroelettrica di Somplago. Ecco perché la Conferenza dei servizi convocata ieri in regione è stata sospesa, con l’accordo di ritrovarsi entro 30 giorni per verificare se la trattativa sarà andata a buon fine.
Un esito che soddisfa i sindaci di Cavazzo Carnico e Verzegnis, presenti ieri al vertice e direttamente interessati dall’iter, ed anche i colleghi di Trasaghis e Bordano, rappresentanti indirettamente nella riunione. “E’ andata come ci si aspettava –commenta il primo cittadino di Cavazzo Dario Iuri – stiamo proseguendo nella trafila immaginata; nel corso della riunione abbiamo avuto modo di chiarire molte cose,bisogna dire che la Regione ultimamente sta venendo incontro alle nostre richieste; ora ci ritroveremo tra noi amministratori e poi di nuovo con Edipower per proseguire nel negoziato. Ricordo che al momento tra le altre cose alla società manca la compatibilità urbanistica per la parte di opere in superficie da realizzarsi nel comune di Cavazzo (deposito dello smarino, strada di accesso, ecc), per la quale dovrà chiedere una variante urbanistica. Se la società nel frattempo non riuscirà a produrre le ulteriori integrazioni pretese da diversi enti entro i 30 giorni, credo poi dovrà richiedere un ulteriore proroga”. 
Ad esprimere compiacimento per l’esito della riunione anche il primo cittadino di Trasaghis Augusto Picco che commenta: “E’ una soddisfazione poter essere giunti a questo in quanto com’è risaputo, il decreto VIA del Ministero prevedeva che questo accordo dovesse essere firmato “prima dell’inizio dei lavori” e quindi ad autorizzazione ottenuta. Questo risultato, attribuibile completamente ed unicamente al lavoro impegnativo e costante che i 4 Sindaci hanno portato avanti in modo condiviso ed unitario pone i Comuni in posizione di forza che naturalmente sfrutteranno per ottenere il migliore beneficio possibile per le proprie popolazioni e per i propri territori. Vorrei anche dire a chi si è sempre dichiarato contrario all’opera  -prosegue Picco - sbandierando ai quattro venti ed in ogni modo e forma, catastrofiche conseguenze se l’impianto venisse realizzato che a mio avviso, coerentemente, debba continuare a mantenere la propria posizione senza richiedere di intervenire nelle decisioni legate a compensazioni e mitigazioni che non potrebbero in alcun modo essere da costoro accettate se la situazione fosse quella prospettata”. 
Ma ritornando alle compensazioni su cosa si gioca la partita tra amministrazioni ed Edipower?“Naturalmente sulle opere mitigative e migliorative – prosegue Picco - per esempio sulla questione dei fanghi, sulla temperatura dell’acqua, e sul ristoro economico annuo, costante, a comune, per alleggerire per esempio i costi energetici delle famiglie”. Si parla di centinaia di migliaia di euro ad anno per singolo comune. 
Ma quanto manca in definitiva per far combaciare domanda ed offerta? “Occorrerebbe che a fronte di un passo indietro di noi comuni, ce ne siano però tre in avanti della società” conclude secco il sindaco di Cavazzo Iuri. 



da: http://altofriuli.com/in-primo-piano/stop-all-autorizzazione-di-somplago-senza-l-accordo-tra-sindaci-ed-edipower.htm

Lago, nessun accordo alla Conferenza dei Servizi - II

Si cominciano a conoscere altri dettagli sulle risultanze della Conferenza dei Servizi di ieri. Dopo la nota diffusa dal Sindaco di Trasaghis, altri elementi nascono dall'esame della comunicazione che la regione aveva inviato martedì a 21 destinatari istituzionali.
Per esempio si apprende che il 5 aprile c'era stato un incontro tra i Sindaci ed Edipower, conclusosi però senza la "definizione di un accordo condiviso"  e che la stessa  Edipower aveva segnalato il giorno successivo la mancanza dell'accordo e quindi  la sostanziale inutilità della  convocazione della Conferenza del 12.
Si riferiva anche di una comunicazione inviata dal Comune di Bordano dove veniva chiesto il rinvio della  Conferenza  stante l'obbligo imposto all'Amministrazione comunale in scadenza di effettuare solo pratiche riguardanti l'ordinaria amministrazione.


La Regione ha però ribadito che tale motivo non sarebbe stato sufficiente per chiedere l'annullamento o il rinvio della seduta, cosa che poteva invece essere fatta su richiesta di Edipower. Il che è quello che è probabilmente accaduto, una volta certificata l'assenza di un accordo condiviso.


Nei trenta giorni che ci separano dalla convocazione della prossima  seduta della Conferenza dei Servizi  vedremo se si delineeranno situazioni di confronto  o se (come parrebbe dalla nota del Sindaco di Trasaghis) i Comuni proseguiranno  nella esclusiva ricerca di un accordo con Edipower per la definizione delle compensazioni.

giovedì 12 aprile 2012

Lago, nessun accordo alla Conferenza dei Servizi

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Sindaco di Trasaghis sulla Conferenza dei Servizi che ha constatato la mancanza di un accordo tra Edipower ed i Comuni a proposito delle compensazioni.



In accordo con i colleghi Sindaci di Bordano, Cavazzo Carnico e Verzegnis comunico che la conferenza dei servizi tenutasi stamattina ha sostanzialmente preso atto della mancanza dell’accordo compensativo fra il proponente e i comuni  richiesto dalla Regione quale elemento indispensabile per il rilascio dell’autorizzazione unica.
E’ quindi stato dato tempo 30 giorni ad Edipower per integrare la documentazione mancante e riaprire la conferenza dei servizi.
E’ una soddisfazione poter essere giunti a questo in quanto com’è risaputo, il decreto VIA del Ministero prevedeva che questo accordo dovesse essere firmato “prima dell’inizio dei lavori” e quindi ad autorizzazione ottenuta.
Questo risultato, attribuibile completamente ed unicamente al lavoro impegnativo e costante che i 4 Sindaci hanno portato avanti in modo condiviso ed unitario pone i Comuni in posizione di forza che naturalmente sfrutteranno per ottenere il migliore beneficio possibile per le proprie popolazioni e per i propri territori.
Vorrei anche dire  a chi si è sempre dichiarato contrario all’opera, sbandierando ai quattro venti ed in ogni modo e forma, catastrofiche conseguenze se l’impianto venisse realizzato che a mio avviso, coerentemente, debba continuare a mantenere la propria posizione senza richiedere di intervenire nelle decisioni legate a compensazioni e mitigazioni che non potrebbero in alcun modo essere da costoro accettate se la situazione fosse quella prospettata. 

Augusto Picco
Sindaco di Trasaghis

mercoledì 11 aprile 2012

Lago, in attesa delle decisioni - II

Anteprima dell'articolo che la Vita Cattolica di domani giovedì 12 aprile dedicherà al Lago, riferendo della presa di posizione dei Comitati  sulla convocazione della Conferenza dei Servizi.

martedì 10 aprile 2012

Lago, in attesa delle decisioni

Non si sa ancora nulla di quel che si è deciso a proposito della convocazione della Conferenza dei Servizi, prevista per giovedì 12 aprile.

Il sito "Alto Friuli" ha pubblicato il testo integrale del comunicato dei Comitati di cui si è parlato ieri. Può essere letto all'indirizzo web
http://altofriuli.com/in-primo-piano/il-12-aprile-la-conferenza-dei-servizi-per-il-raddoppio-di-somplago.htm

Si ripropone, in attesa di sviluppi,  il testo delle proposte operative  avanzate dal Blog, testo che è stato inviato all'attenzione dei Sindaci, di esponenti dei Comitati, di rappresentanti del mondo dell'informazione e della cultura.


I - Stante i tempi ravvicinati imposti, I SINDACI NON FIRMINO ALCUN ACCORDO  CON EDIPOWER. E' forse l'unico margine di autonomia e di gestione che rimane alle amministrazioni locali prima dell'approvazione definitiva del progetto. Se questa, infatti, è condizionata a un accordo tra i  Comuni interessati e la stessa Edipower sulle misure di compensazione, e  se l'indizione della Conferenza dei Servizi  è destinata ad avere il solo scopo di ratificare tale accordo, i Comuni non hanno nessun interesse a chiudere frettolosamente  la trattativa (oltretutto gli amministratori di Bordano, visto il prossimo rinnovo, possono trattare solo argomenti di ordinaria Amministrazione).  

II - I SINDACI COMUNICHINO AD EDIPOWER  DI NON POTERE, ALLO STATO ATTUALE, SOTTOSCRIVERE ALCUN ACCORDO RELATIVO A COMPENSAZIONI  E INVITINO PERTANTO  EDIPOWER  A CHIEDERE IL RINVIO DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI;

III -  I TECNICI DEI COMITATI PRESENTINO  RAPIDAMENTE LE  ANNUNCIATE PROPOSTE DI MODIFICA DEL PROGETTO EDIPOWER ("otto possibilità di gestione dell’impianto di Somplago, alcune delle quali prevedono sia la possibilità del pompaggio, sia un maggiore rendimento, senza scavo di ulteriore galleria, e di isolare il lago dalle acque di scarico della centrale").

IV. VENGA  ALLESTITO UN "TAVOLO TECNICO"  TRA COMUNI, EDIPOWER E COMITATI  PER IL CONFRONTO  E L'INDIVIDUAZIONE DI UNA SOLUZIONE CONDIVISA DA PRESENTARE POI ALLA CONFERENZA DEI SERVIZI  ESPRESSAMENTE CONVOCATA.


                                           Il Blog     "Alesso e Dintorni"


lunedì 9 aprile 2012

Sindaci della Val del Lago, NON FIRMATE ORA ALCUN ACCORDO CON EDIPOWER!

Il Messaggero Veneto di ieri ha dato notizia con  risalto della prossima convocazione della Conferenza dei Servizi, riportando anche le considerazioni dei Comitati, tesi da un lato a criticare la fretta della Regione  e dall'altro a raccomandare un atteggiamento prudente da parte dei sindaci.

Nuova centrale, i Comuni costretti a decidere subito

TRASAGHIS Fa un nuovo scatto in avanti il progetto di ampliamento della centrale idroelettrica di Somplago promosso da Edipower spa. Con lettera inviata lo scorso 30 marzo, la Regione ha infatti indetto per giovedì prossimo la conferenza dei servizi, chiamata a dare il via libera alle misure di compensazione che entro tale data le quattro amministrazioni di Bordano, Cavazzo, Trasaghis e Verzegnis dovranno concordare congiuntamente e in accordo con Edipower. Non c’è insomma che una manciata di giorni a disposizione dei Comuni per decidere, assieme, quale contropartita chiedere alla società in favore della valle, mentre secondo i comitati “Per la difesa e lo sviluppo del lago” e “Per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento”, che denunciano l’eccessiva rapidità di questo importante passaggio, sarebbe stato opportuno un coinvolgimento dei consigli comunali, «e non, come sta avvenendo, di ristrette consorterie», tuona Franceschino Barazzutti a nome dei sodalizi. «Dopo aver scaricato la croce sui Comuni e senza aver ancora portato in consiglio regionale la petizione di oltre 9 mila firme contrarie al progetto Edipower, la Regione ha ora molta fretta di concludere l’iter procedurale», continua Barazzutti dando notizia della convocazione, «perlomeno sospetta», della conferenza dei servizi. I comitati guardano ora con preoccupazione alle mosse degli enti locali rivieraschi, i quali, «avendo dato a priori il parere positivo, accecati da presunte compensazioni milionarie, si sono legati a suo tempo le mani da soli – dice l’ex sindaco di Cavazzo Carnico –, senza portare a casa uno straccio di documento che quantificasse le stesse». E ora? Come detto, entro giovedì, salvo richieste di sospensione del procedimento da parte di Edipower, le 4 amministrazioni comunali dovranno concordare congiuntamente le misure di compensazione. «I sindaci devono stare ben attenti a quello che fanno e a non abusare di poteri che non hanno – ammonisce Barazzutti –: il lago e la valle non sono loro, ma beni comuni di valore incommensurabile, che oggi rischiano d’essere persi per sempre con la realizzazione del progetto a pompaggio di Edipower e che non sono comunque compensabili con qualche opera-contentino o qualche spicciolo». I comitati avvertono che assieme ai rispettivi legali vigileranno su abusi presenti e futuri e fanno inoltre sapere d’aver intrapreso l’esame della loro formale costituzione. Maura Delle Case 


Ancora sabato il Blog aveva  analizzato il contenuto della nota regionale 505 sottolineando i tempi ristretti che imponeva, assai difficili  da rispettare per giungere a un esame approfondito e condiviso delle diverse questioni in ballo.


A questo punto, in assenza di comunicazioni ufficiali che definiscano lo stato della situazione e vista l'urgenza del momento, il Blog sente di poter  suggerire queste proposte relative alla scansione delle prossime giornate:



I - Stante i tempi ravvicinati imposti, I SINDACI NON FIRMINO ALCUN ACCORDO  CON EDIPOWER. E' forse l'unico margine di autonomia e di gestione che rimane alle amministrazioni locali prima dell'approvazione definitiva del progetto. Se questa, infatti, è condizionata a un accordo tra i  Comuni interessati e la stessa Edipower sulle misure di compensazione, e  se l'indizione della Conferenza dei Servizi  è destinata ad avere il solo scopo di ratificare tale accordo, i Comuni non hanno nessun interesse a chiudere frettolosamente  la trattativa (oltretutto gli amministratori di Bordano, visto il prossimo rinnovo, possono trattare solo argomenti di ordinaria Amministrazione).  

II - I SINDACI COMUNICHINO AD EDIPOWER  DI NON POTERE, ALLO STATO ATTUALE, SOTTOSCRIVERE ALCUN ACCORDO RELATIVO A COMPENSAZIONI  E INVITINO PERTANTO  EDIPOWER  A CHIEDERE IL RINVIO DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI;

III -  I TECNICI DEI COMITATI PRESENTINO  RAPIDAMENTE LE  ANNUNCIATE PROPOSTE DI MODIFICA DEL PROGETTO EDIPOWER ("otto possibilità di gestione dell’impianto di Somplago, alcune delle quali prevedono sia la possibilità del pompaggio, sia un maggiore rendimento, senza scavo di ulteriore galleria, e di isolare il lago dalle acque di scarico della centrale").

IV. VENGA  ALLESTITO UN "TAVOLO TECNICO"  TRA COMUNI, EDIPOWER E COMITATI  PER IL CONFRONTO  E L'INDIVIDUAZIONE DI UNA SOLUZIONE CONDIVISA DA PRESENTARE POI ALLA CONFERENZA DEI SERVIZI  ESPRESSAMENTE CONVOCATA.



Si confida che la proposta possa essere  accolta con spirito costruttivo ai più diversi livelli.


                   Il Blog     "Alesso e Dintorni"


domenica 8 aprile 2012

Un augurio pasquale, da Alesso al Lago, da Cavazzo a Braulins

A tutti i lettori di "Alesso e Dintorni", un sincero augurio di Buona Pasqua, confidando che il confronto civile possa trovare ancora maggiore diffusione su queste pagine web ... e per le strade e le case della Val del Lago.
(A&D)


A tutti, un piccolo, modesto regalo: la possibilità di rileggere  come il Lago venisse descritto, percepito, vissuto nella primavera del 1951. Con 'augurio che quelle primavere non siano solo preistoria.


Lo spettacolo è davvero meraviglioso: la pace della montagna, il calore del sole, il profumo dei prati su cui spuntano i primi fiori, il colore indefinito delle acque, il panorama suggestivo creano quell'atmosfera che ritempra il corpo e solleva lo spirito. Qui tutto si dimentica, felici di sdraiarsi sull'erba e godere ad occhi chiusi, di un dono portentoso ed invisibile che proviene dalle cime spruzzate di neve, dai boschi di resine, dalle acque trasparenti, dal sole che tutto innonda, un dono della natura che compendia i suoi tesori in una «medicina» che non ha nome e non ha prezzo, che si avverte nell'aria ma che nessuno saprebbe definire.
(F.F., "Il Gazzettino", 26 aprile 1951)

sabato 7 aprile 2012

Lago, ore (forse) decisive. Giovedì 12 (forse) la Conferenza dei Servizi, senza (forse) Bordano e Trasaghis.

Siamo alla "stretta finale" per le decisioni sul progetto Edipower relativo alla centrale di Somplago?
Il "Gazzettino" di  ieri ha dato notizia che "si terrà la prossima settimana la Conferenza dei Servizi convocata dalla Regione al fine di esaminare il progetto di ampliamento della centrale idroelettrica di Somplago" aggiungendo che "è stato pubblicato all'Albo dei Comuni interessati l'avviso di avvio del procedimento e la planimetria aggiornata con il piano particellare".

A questa informazione, può essere affiancata l'analisi di un altro importante documento regionale.

Il 30 marzo la Direzione  Centrale Ambiente, Energia e Politiche per la montagna della Regione Friuli V.G. ha inviato a  20 destinatari  diversi (Ministeri, Agenzie, Aziende, Comuni…)  la nota 505 relativa a un "accordo sulle misure di compensazione a favore dei Comuni interessati" all'ampliamento della centrale di Somplago.


Viene richiamato innanzitutto il parere favorevole del Ministero dell'Ambiente al Progetto Edipower, condizionato a un accordo tra i  Comuni interessati e la stessa Edipower sulle "misure di compensazione"(in parole povere: l'indennizzo per il danno ambientale arrecato); tale accordo deve essere approvato dalla Conferenza dei Servizi indetta dalla regione.


Ma queste compensazioni debbono avere caratteristiche precise: "essere di carattere ambientale e territoriale e non meramente patrimoniali o economiche" (non soldi, quindi, né sconti sulle bollette, ma interventi di miglioramento ambientale) e "concordate dagli Enti locali che ne saranno beneficiari" (definite quindi di comune accordo, non riservate a una trattazione isolata, Comune per Comune).


La Conferenza dei Servizi, si dice poi, è già convocata per giovedì 12 aprile; Eventualmente Edipower può chiedere di  rinviarla in mancanza di un accordo preventivo.


Alla definizione delle "compensazioni" sono chiamati a prender parte anche i Comuni di Bordano e di Trasaghis, nonostante gli impianti ricadano solo  su Cavazzo e Verzegnis, ritenendo evidentemente che le conseguenze sul piano ambientale per il Lago saranno rilevanti.


A questo punto, si impongono due considerazioni.
I) Ma la Conferenza dei Servizi non era la sede in cui si sarebbe esaminato  dettagliatamente il progetto, ascoltate le parti, raffrontate le relazioni e alla fine, e solo alla fine, espresso, da parte della Regione, il parere favorevole o contrario?  Dal documento regionale 505 parrebbe invece trattarsi solo della presa d'atto di un accordo tra i Comuni ed Edipower sulle compensazioni….
II) Se la Conferenza dei Servizi è convocata per il 12 giugno e non si è sentito sinora di possibili rinvii, ciò significa che l'accordo tra i Comuni ed Edipower è già stato trovato?

venerdì 6 aprile 2012

(Auto)strade friulane. La Sequals-Gemona come la TAV?

Gianni Barbacetto, su "Il fatto quotidiano" di ieri si è occupato delle problematiche relative alla progettata realizzazione della  (super? auto?) strada da Sequals a Gemona, che tanta discussione sta suscitando nei paesi sul Tagliamento.


Il piccolo Tav friulano
La valle del medio Tagliamento, in Friuli, è un posto incantato. Sullo sfondo, le cime delle Alpi Carniche. Più giù, paesi rinati e ricostruiti perfettamente dopo il terremoto: come Gemona, una perla. E poi la valle, con il grande letto del fiume Tagliamento che gira pigro e lento alla ricerca del suo sbocco al mare. È un luogo ancora intatto, riconosciuto unico a livello europeo per ecosistema e aree a vario titolo protette. Tutto ciò ora è in pericolo.

Vogliono costruirci un’autostrada. Una grande arteria a pagamento che unisca Cimpello a Sequals a Gemona. Che colleghi insomma due autostrade già esistenti, la A 28 (Portogruaro-Conegliano) e la A 23 (Palmanova-Udine-Tarvisio, verso l’Austria). Il piano di fattibilità è stato presentato nel 2009 da Autovie Venete e dai costruttori Impregilo e Rizzani De Eccher. Ora in pista resta Impregilo, che vorrebbe costruire l’opera in project financing: il privato progetta e costruisce, poi gestisce l’opera per 50 anni. Prevede di ripagarsi con i pedaggi: 23 mila utenti nel 2015, fino ai 53 mila del 2050. Velocità massima di percorrenza 110 o 130 chilometri all’ora.

Nel 2009 la Regione (con delibera 2. 830) ha deciso che l’opera ha il requisito di interesse pubblico. L’autostrada sarà formata da due tronconi: la parte sud (Cimpello-Sequals), dove si tratterebbe di raddoppiare l’attuale superstrada, ora non a pagamento, chiudendo lo svincolo di San Giorgio della Richinvelda e facendo pagare il pedaggio; la parte nord (Sequals-Gemona), tutta da costruire. Questa è la parte da realizzarsi con un tracciato nuovo nella zona paesaggistica della valle del medio Tagliamento, fino all’incanto di Gemona, sito di interesse comunitario. Si oppongono gli abitanti e le organizzazioni ambientaliste della zona, oltre al Movimento Cinque stelle di Udine. Si è formato un comitato che si chiama Arca: Assieme Resistiamo Contro l’Autostrada. Presidente Alberto Durì, sito web. Ha già raccolto oltre 3. 500 firme di cittadini che si oppongono al progetto. Cerca di fermarlo, perché ferirebbe l’ambiente e inquinerebbe la valle del medio Tagliamento.

Propone un ragionamento semplice: se davvero ci passeranno i 23 mila motori che diventeranno 53 mila nel 2050, l’inquinamento sarebbe insostenibile. Se queste cifre non fossero raggiunte (cosa possibile), l’opera non si ripagherebbe con i pedaggi e a rimetterci sarebbero comunque i cittadini, perché i debiti dovranno essere ripianati con i soldi pubblici (a pagare sarà la Regione Friuli-Venezia Giulia). E poi, dicono i critici, l’autostrada è sostanzialmente inutile, senza traffico, scollegata dalla viabilità locale e con bassa riduzione dei tempi di percorrenza. Eppure l’assessore regionale alla viabilità e ai trasporti, Riccardo Riccardi, è deciso a portarla a termine, nonostante il parere sfavorevole di alcuni autorevoli tecnici. Sarebbe certamente utile a Impregilo. E ai politici locali: per far girare i soldi. È un piccolo Tav friulano, senza l’attenzione che ha scatenato il Tav piemontese. Superfluo per i collegamenti, dannoso per l’ambiente. Bisogna proprio ferire la valle del Tagliamento?
Gianni Barbacetto

da: Il Fatto Quotidiano, 5 Aprile 2012

Bordano, farfalle e insetti come gioielli

L'appena  uscito ultimo numero della "Vita Cattolica" (datato 5 aprile) dedica un ampio servizio all'attività della "Casa delle farfalle" di Bordano. L'articolo, a firma di Erika Adami, si intitola "I coleotteri targati Bulgari" ed inizia  descrivendo  la prima proposta della stagione, quella di "Amazzonia Blu": "DALLA COLORAZIONE delle loro ali, combinata con le nanotecnologie, è stata messa a punto una nuova generazione di sensori a infrarossi, più potente ed efficiente rispetto a quella attuale, utilizzata soprattutto in campo medico e militare. Le ispiratrici sono le farfalle Morpho sudamericane, note per la loro colorazione blu iridiscente, difficile da descrivere a parole. Non lasciatevi, dunque, sfuggire l’occasione di ammirarle dal vivo. Dove? Alla Casa delle farfalle di Bordano, che ha riaperto i battenti il 18 marzo, e che ospita fino a lunedì 9 aprile l’evento «Amazzonia blu». Centinaia di esemplari voleranno tra la vegetazione della serra amazzonica, colorandola, appunto, di blu".
Viene poi spiegato l'oroginale titolo, partendo dalle dichiarazioni del Direttore della struttura:  "In questi anni il centro naturalistico friulano – aperto nel 2003, diretto da Francesco Barbieri e gestito dalla Cooperativa Pavees – ci ha stupito con le meraviglie della natura, a volte talmente belle da sembrare irreali. Basti pensare alla mostra permanente di gioielli a sei zampe, che ha inaugurato la stagione. Avete capito bene. I bijoux in questione – esposti in eleganti teche, in raffinati espositori in vetro, adagiati su cofanetti opportunamente illuminati – sono alcuni esemplari perfettamente conservati degli insetti più belli e rari al mondo, degni della migliore vetrina di Bulgari".
In chiusura, l'articolo elenca tutte le iniziative che la Casa programma per il 2012,  "dalle «Giornate dell’energia sostenibile» (15, 22 e 29 aprile) al «Magico mondo della natura» (13 maggio e 23 settembre), passando per «Orchidays» (26 maggio – 3 giugno), «Madagascar tra natura e cibo» (9 giugno), «Butterfly safari» (17 giugno), la «Notte delle farfalle» (23 giugno, 21 luglio e 18 agosto), «A cena con le farfalle» (7 luglio) e «Mozambico Day» (9 settembre), la serra più grande d’Italia, con i suoi 1000 metri quadrati di superficie, si prepara a ospitare un articolato programma di iniziative. Sono previsti anche due workshop fotografici aperti agli interessati di fotografia naturalistica (19 maggio e 16 settembre)".

giovedì 5 aprile 2012

Bordano, è cominciata la sfida elettorale - III

Presente e passato si sfidano con Colomba e Stefanutti

 Il sindaco uscente Gianluigi Colomba e l’ex vice di Enore Picco, Valter Stefanutti, si contenderanno il municipio di Bordano alle prossime elezioni amministrative. A sostenere il 53enne Colomba è la sua lista storica, “Insieme per Bordano e Interneppo”, forte di 12 candidati, mentre il 47enne Stefanutti sarà spalleggiato dalla “Lista civica per il Comune di Bordano” a sua volta composta da 12 aspiranti consiglieri. Si tratta di due volti noti alla comunità locale. Colomba si ripresenta come detto da sindaco uscente con l’obiettivo di portare a termine l’azione amministrativa avviata nel suo primo mandato, Stefanutti si propone invece di assicurare il municipio agli amministratori che assieme a Picco hanno a lungo guidato il Comune.(m.d.c.)


mercoledì 4 aprile 2012

Bordano, è cominciata la sfida elettorale - II

Bordano, Colomba ci riprova contro Stefanutti


BORDANO Alle scorse elezioni l’attuale sindaco Gianluigi Colomba aveva dovuto combattere contro lo spettro del commissariamento che sarebbe calato sul Comune di Bordano se la sua lista, unica candidata alla guida dell’ente locale, non avesse spinto al voto almeno il 51% degli aventi diritto. Sfatata quella prospettiva, stavolta per Colomba si profila invece uno scontro “vero”, con un avversario in carne e ossa, Valter Stefanutti, già vicesindaco di Enore Picco. Sono dunque due i candidati alla guida del Comune di Bordano. Colomba, 52 anni, celibe e al momento disoccupato, si presenta da sindaco uscente, sostenuto dalla lista “Insieme per Bordano e Interneppo”, con l’obiettivo di portare a termine quanto fatto durante il suo primo mandato. Stefanutti, che di anni ne ha 46, è sposato, dipendente del ministero dell’interno e vanta un passato amministrativo al fianco di Enore Picco essendo stato suo vice nella seconda metà del mandato ’99-2004. La sua discesa in campo, sostenuta dalla “Lista civica per il Comune di Bordano” ha l’obiettivo di riprendere le fila della “vecchia” amministrazione, con un programma che il candidato ancora non vuole svelare per evitare scippi dell’ultimo minuto. «Basti sapere che tra i punti salienti c’è il lavoro: fino a 5 anni fa c’erano 80 persone occupate in paese – dice Stefanutti – oggi non è più così». Tra gli obiettivi di Colomba ci sono invece «la prosecuzione di politiche sociali e sanitarie che il momento di crisi richiede più che mai – dice - e il compimento dei lavori che ora sono in fase di progettazione tra cui la riqualificazione urbana del paese, alcuni interventi sulle strade e la costruzione della nuova sede di protezione civile». (m.d.c.)

martedì 3 aprile 2012

Bordano, è cominciata la sfida elettorale - I

Il 6 e 7 maggio prossimi, come noto, si vota per il rinnovo di alcuni Consigli comunali, tra cui Bordano.
Oggi si sono  chiusi i termini per il deposito delle liste, per cui si delineano i contorni del confronto elettorale. Due le liste che si fronteggeranno, a sostenere, rispettivamente, le candidature di Gianluigi Colomba e di Valter Stefanutti.




CANDIDATO SINDACO  GIANLUIGI COLOMBA
52 anni, celibe e al momento disoccupato, si presenta da sindaco uscente, sostenuto dalla lista “Insieme per Bordano e Interneppo”: Mattia Barazzutti, Ivana Bellina, Roberto Guerra, Dario Londero, Gianni Pavon, Flavio Piazza, Alessia Picco, Flavia Picco, Marvis Picco, Olivo Picco, Roberto Stefano Picco, Milva Rossi 

CANDIDATO SINDACO VALTER STEFANUTTI
già vicesindaco di Enore Picco, 46 anni,  sposato, dipendente del ministero dell’interno, sarà sostenuto dalla “Lista civica per il Comune di Bordano”: Claudio Colomba, Nadia Colomba, Laila Domini, Daniele Feregotto, Michele Forgiarini, Stefania Mainardis, Dirk Picco, Gianluigi Picco, Giorgio Picco, Luigino Picco, Michele Picco, Gianleonardo Rossi

3 di avrìl. Interrogandosi sul senso della festa friulana

Il 3 aprile 1077 il Friuli diventava Stato indipendente affidato alla sovranità del Patriarca d’Aquileia, per un atto dell’Imperatore Enrico IV.  Nasceva così lo Stato friulano.La comunità friulana veniva a costituirsi in Stato indipendente e la Chiesa d’Aquileia assumeva anche il potere temporale, uno Stato retto dal Patriarca e dal Parlamento della Patria del Friuli, dotato di un proprio esercito, propria diplomazia e istituzioni amministrative e giudiziarie, di una propria legislazione, di una assemblea rappresentativa che è tra le più antiche d’Europa.
Il 3 aprile pertanto è una data fondamentale per la storia e l’identità del Friuli, che tutti i friulani devono ricordare 

MMa, a proposito della stessa data, si possono leggere anche opinioni diverse, per esempio:
Come friulano doc,  non festeggerò il 3 di aprile. Quello lo festeggiano a ragione gli eredi dei Sorestans, i nobili insomma. I nostri avi popolani e servi della gleba, cenciosi e affamati, in balia dei signorotti di turno avevano poco da festeggiare.
(V.R.)

Ne vogliamo discutere, anche qui, dove i Patriarchi han lasciato tracce (solo?) nell'apprezzamento verso i pesci del Lago  ("1212. Dominus Patriarcha investivit D. Ottonem de Glemona de lacu Cavaz.... et D. Otto suisque heredes teneantur servire D. Patriarcha suisque sucessoribus cum pisces....")?

lunedì 2 aprile 2012

Quel che si muove a ... Bordan . Scherzi da primo d'aprile


Anche ieri mattina, a  Bordano, come ogni primo aprile ormai da diversi anni, gli abitanti hanno trovato la piazza del municipio riempita di ogni varietà di oggetti: dagli stendibiancheria carichi di panni ai mobili da giardino, dai vasi di ogni genere alle vecchie biciclette, carriole, attrezzi edili, panche, vecchi giocattoli per bambini e chi più ne ha più ne metta. Si tratta ovviamente di uno scherzo del primo aprile, in quella che è ormai diventata una tradizione. Sono azioni scherzose  che, presumibilmente, vengono preparate dai  giovani bordanesi, che fanno correre presso il piazzale tutti coloro hanno dimenticato qualcosa fuori porta nella notte del 31 Marzo.

Ovviamente la vasta oggettistica  messa in mostra non è in vendita, anche se sono esposti cartelli con prezzi e descrizione dettagliata, spiritosa e anche talvolta piccante. E' successo in passato che alcuni di questi oggetti  hanno potuto rimanere "in piazza" anche per  più giornate,  a seconda del valore e della … pigrizia del legittimo proprietario. C'è comunque da dire che, come era stato sottolineato sul sito "Laloweb" a commento di una precedente edizione, "questi scherzi del primo aprile vengono fatti sempre con sufficiente intelligenza e responsabilità tanto è vero che non si verificano mai danni o reclami. E' una tradizione che va avanti oramai da decenni e sembra trovi sempre organizzatori pronti a lavorare sino a notte fonda pur di organizzare questo tipo di evento".

(Foto: Pro Loco di Bordano e Interneppo)







E sulla "storia" della manifestazione, può essere interessante rileggere una lettera di Emi Picco inviata al "Messaggero Veneto" ancora nel 2007:


Notti movimentate in piazza a Bordano

Già da qualche anno, ai primi di aprile, a Tolmezzo molta gente mi ferma per strada esclamando: «Bravi voi di Bordano, anche questa volta avete fatto il mercato del 1º aprile!».
Io sono solito rispondere che si tratta di una vecchia tradizione di paese, ma poi bisogna spiegarla bene.
Questa tradizione è stata unificata e codificata solo per il 1º aprile, ma in realtà per la gioventù locale era il diversivo “del sabato sera e delle feste comandate”. Infatti ricordo che, dai miei quindici anni in poi, a una certa ora della notte “del dì di festa”, tra amici ci si chiedeva: «Perché non portiamo tutto in piazza?».
Questo era un sano passatempo che cementava l’amicizia tra i ragazzi, quando non c’erano tante auto, non c’erano soldi e antenne satellitari.
Dunque, si iniziava a trainare a mano i vari rimorchi dei trattori, poi i carri di legno, i carretti, le fascine di legna, i mucchi di canne di granoturco, le biciclette, i motorini, e quello insomma che era a portata di mano. “Il tutto” era esposto in piazza davanti al campanile. I “lavori” terminavano all’alba, lasciando la piazza ingombra di varie merci e articoli. E si andava a dormire.
Normalmente quando ci si alzava quasi tutta la merce era stata riportata a posto, tra minacce e maledizioni, dai legittimi proprietari.
Questa tradizione è continuata in maniera “libera” fino agli anni Novanta perché, finita la ricostruzione, “ognuno aveva la sua casa e il suo terreno recintato” e le biciclette, i carri, le carriole, “bareles” eccetera, erano dentro i recinti. Ed entrare di notte nei recinti altrui è molto diverso da come si entrava una volta nei cortili aperti: forse è anche per questo che la tradizione di portare tutto in piazza s’è “condensata” nella notte del 31 marzo.
Comunque il mio plauso va a quei giovani che continuano questa tradizione, che serviva - come ho già detto - a movimentare certe notti di Bordano quando non c’erano tanti soldi e la voglia di divertirsi con poco era davvero grande.
Emi Picco
Tolmezzo

domenica 1 aprile 2012

Centrale di Somplago, Trasaghis e Bordano nemmeno invitati alla prossima Conferenza dei Servizi? - 3

E' uscito "Il Punto" di aprile, interamente dedicato al tema dell'esclusione dei Comuni di Trasaghis e di Bordano dalla conferenza dei Servizi che la Regione organizzerà per decidere sul progetto Edipower di ampliamento della centrale di Somplago.
La pubblicazione dei Comitati  ricostruisce i passaggi della vicenda, sostenendo che "già nel progetto [c'erano] i presupposti dell'esclusione dei Comuni di  Trasaghis e di Bordano dalla conferenza dei servizi", propone il testo integrale della delibera di giunta del 12 marzo 2012 con la rinnovata richiesta alla Regione  di inserimento dei Comuni di Trasaghis e Bordano "fra gli Enti direttamente interessati alla partecipazione al procedimento di autorizzazione unica relativa al progetto di potenziamento della centrale idroelettrica di Somplago", commenta che "quanto da noi paventato è accaduto puntualmente! Ma ben misera consolazione ci porta a pensare <Eppure ve l'avevamo detto!>".
L'ultimo articolo della pubblicazione è espressamente dedicato alla Amministrazione del Comune di Trasaghis, invitata a "operare le scelte che richiedono quel coraggio e accortezza che fino ad ora ha dimostrato di non possedere".