"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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sabato 31 agosto 2019

Ancora sulla presentazione ad Alesso della statua nella "fiesta di San Bortul"

Anche il "Messaggero Veneto" ha dato notizia della festa di San Bartolomeo e della restituzione alla Parrocchia della statua restaurata:

La statua di San Bartolomeo torna nella chiesa di Alesso

TRASAGHIS. Nascosta in un vecchio canovaccio è riemersa l'antica scultura lignea raffigurante San Bartolomeo Apostolo, che ora è tornata nella chiesa di Alesso opportunamente restaurata.

Il restauro è stato presentato nel giorno di San Bartolomeo Apostolo patrono di Alesso, in occasione della messa solenne concelebrata da monsignor Roberto Bertossi e cantata dalla corale locale, diretta dal maestro Giovanni Zanetti. Quella statua è stata ritrovata casualmente nell'ultimo periodo dentro il campanile della chiesa che è stato oggetto recentemente di sistemazione: nei locali della struttura era infatti presente un canovaccio nel quale era avvolta l'opera. Una volta riconosciuta, la parrocchia, grazie a un contributo della Fondazione Friuli, ha provveduto a far restaurare quella statua che a quanto pare mancava da decenni ad Alesso.

Si tratta di un’inedita scultura lignea, al tempo policroma e con lumeggiature d’oro, finemente scolpita in essenza di tiglio che. Da un’analisi esclusivamente stilistica si suppone che la sua realizzazione risalga alla seconda metà del XV secolo, periodo aureo per quanto riguarda la sculturistica dell’Alto Friuli.

Sempre da un punto di vista meramente stilistico, si potrebbe dedurre che la scultura raffiguri proprio il Santo patrono di Alesso, benché manchino gli attributi che lo caratterizzano, ovvero il coltello e la pelle, che però originariamente potrebbero esser stati retti nella mano destra, che nel tempo è andata irrimediabilmente perduta.

Prima che i lavori di restauro iniziassero, le condizioni conservative dell’opera erano drammatiche. I restauri, con la direzione lavori curata dalla Soprintendenza per i beni culturali di Udine, sono stati eseguiti dalla ditta "Francesco Candoni – Restauro Opere d’Arte" di Cedarchis di Arta Terme.

Nel corso della presentazione svoltasi nella chiesa dove la scultura è stata sistemata in una teca, dopo il discorso introduttivo fatto da Katia Cucchiaro a nome della comunità, è stato lo stesso restauratore a illustrare ai numerosi presenti le varie fasi del recupero, che hanno così permesso la restituzione alla committenza dell’opera. Al termine della presentazione sono seguiti i saluti del vicesindaco Roger Stefanutti. —

P.C.

(Messaggero Veneto, 30 agosto 2019)

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