"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

mercoledì 31 ottobre 2018

Sabato a Mena la castagnata di San Leonardo

Sabato 3 novembre a Mena avrà luogo la tradizionale "castagnata di San Leonardo" proposta dalla Pro Loco di Somplago e Mena col patrocinio della Amminsitrazione comunale di Cavazzo.
Oltre ai consueti ed apprezzati  appuntamenti gastronomici (castagne, ribolla, vin brulè ed amatriciana), si segnala la presentazione del libro "Memorie di guerra di Ernesto Barazzutti" curato da Gianni Bressan.


domenica 28 ottobre 2018

Maltempo: scuole chiuse, lunedì e martedì, anche in tutti i Comuni della Val del Lago

Una eccezionale ondata di maltempo si sta abbattendo in queste ore sul Friuli e le previsioni per domani sono altrettanto preoccupanti.


In conseguenza di ciò, è stata disposta la chiusura, per lunedì 29, delle scuole di ogni ordine e grado dei comuni del Pordenonese e dell'Alto Friuli.

Questa la nota diffusa dal sindaco di Trasaghis:



Questo l'avviso diramato dal Sindaco di Bordano:



Ecco infine l'elenco dei Comuni nei quali la Regione ha disposto la chiusura delle scuole e raccomandato la riduzione degli spostamenti:


Visto il perdurare del maltempo, l'ordinanza è stata poi estesa anche a MARTEDI' 30

"Il Leale non si tocca!": ferma presa di posizione del Comitato

Riceviamo e pubblichiamo:

La Regione esprima parere negativo alla richiesta di una centralina sul t. Leale e approvi senza indugio il biotopo “Forra del t. Leale“, richiesto dall’Amministrazione comunale di Trasaghis, su suggerimento della Società Herpetologica Italiana, dall’omonimo Comitato e gia’approvato dalla competente Direzione regionale“! 
Si riaccendono i riflettori su questo suggestivo corso d’acqua prealpino, tuttora integro e con un ambiente primordiale, ricchissimo di biodiversità, oggetto di una datata richiesta di installazione di una centralina idroelettrica, di cui in ogni caso dovrebbe essere ripresentata la Valutazione di Impatto Ambientale.  
In questa zona inforrata vivono almeno 17 specie animali e vegetali di interesse unionale, alcune incluse nell’Allegato 2, altre nell’Allegato 4 e altre nel quinto della Direttiva europea 92/43/CEE “ Habitat “, in particolare il Gambero d’acqua dolce, l’Ululone dal ventre giallo, lo Scazzone, il Vairone, la Trota Marmorata, la Vipera dal Corno, la Natrice Tassellata, altri rettili, anfibi e vegetali. Abbiamo segnalato da tempo a chi di dovere, quali potrebbero essere gli impatti negativi della centralina, sia in fase di costruzione che di esercizio. Infatti la pregiata fauna che vive nel tratto a valle potrebbe essere pesantemente danneggiata in primis per i lavori di realizzazione del manufatto, con intorbidimenti delle acque o temporanee asciutte. Ma cio’ che a nostro parere darebbe il colpo di grazia all’ecosistema del torrente , sarebbe la penuria d’acqua nel tratto sotteso, lungo circa tre kilometri. Un impatto che la Direttiva “ Habitat “ chiede di evitare, non alterando i siti riproduttivi delle specie incluse nell’Allegato 2. Popolazioni che al contrario devono essere tutelate, istituendo specifiche zone di protezione, cosa che avverrebbe con l‘attuazione del richiesto biotopo “ Forra del torrente Leale”. Con questa seppur blanda forma di protezione in ogni caso, non sarebbero piu’ permessi interventi come quello previsto, salvaguardando altre attività umane come la caccia, la pesca sportiva o la raccolta del legname. La creazione del biotopo  permetterebbe infine di creare un interessante sentiero naturalistico nel tratto compreso  tra le sorgenti e la briglia di Avasinis. Un percorso ricco di suggestioni, in una natura selvaggia, oggi apprezzato solamente da chi vi pratica un avventuroso canyoning".

                    Claudio Polano, portavoce del Comitato "Forra del torrente Leale"


giovedì 25 ottobre 2018

Presentazioni editoriali dell'Ecomuseo: si inizia venerdì 26 a Trasaghis

I Quaderni dell’Ecomuseo della Val del Lago nascono con l’intento di fornire materiali di documentazione utili alla comprensione degli aspetti naturalistici e antropici del territorio che sta attorno al Lago. Esistono però anche altre modalità di approccio al territorio, sempre coerenti con le finalità dell'Ecomuseo, che si manifestano con la raccolta di elementi di documentazione e con l’offerta di strumenti che possono favorire la partecipazione, il coinvolgimento e la percezione consapevole del patrimonio territoriale. In quest'ottica si offrono alcune chiavi di lettura, che nascono dalla constatazione che i diversi aspetti paesaggisti offerti dal Lago hanno attirato, in maniera quasi costante nel tempo, l'attenzione di artisti, fotografi e scrittori che hanno cercato di ritrarre i diversi aspetti territoriali ottenendo risultati, diversi per sensibilità e tecniche, comunque estremamente significativi. Il senso di questa proposta è dunque anche quello di riuscire a documentare quanto è stato prodotto sinora sotto l'aspetto artistico per delineare quindi proposte capaci di operare nella contemporaneità.
Grazie al prezioso lavoro di ricerca e digitalizzazione dei collaboratori dell'Ecomuseo e del Centro di Documentazione sul territorio, l’attività di divulgazione di studi e ricerche prosegue ed ora, tra ottobre e novembre,  verranno presentati  gli ultimi lavori realizzati. 
Ecco le date:
  • venerdì 26 ottobre a Trasaghis (Centro don Celeste, ore 20), il Quaderno n° 7: "Cenni sulla flora della zona del Lago di Cavazzo, con particolare riguardo alle specie officinali" del dott. Giovanni Lenardon;
  • venerdì 9 novembre a Cavazzo Carnico (sala consiliare, ore 20), il libro fotografico: "Un Lago per il Mago del Flou - Il lavoro fotografico di S.M. Bujatti nella Val del Lago", a cura di P. Stefanutti;
  • mercoledì 14 novembre a Bordano (sala consiliare, ore 20), il Quaderno n° 8: "Il Monte San Simeone ed i suoi enigmi", di Sabino Leskovic (a cura di Danilo Bressan).

(dal sito del Centro di Documentazione: https://blog.libero.it/centrodocalesso/view.php?ssonc=1776478070)
 

mercoledì 24 ottobre 2018

"Acqua, energia, beni comuni", le foto della manifestazione al Lago

Carrellata fotografica con le immagini di Angelo Stefanutti a documentare la manifestazione di domenica scorsa, promossa dal Patto per l autonomia col sostegno dei Comitati e di varie associazioni ambientaliste, con la camminata lungo le sponde del Lago a reclamare una corretta gestione della energia e una autentica salvaguardia ambientale.















Come sempre, sono gradite osservazioni e commenti.

domenica 21 ottobre 2018

Lago, riflessione collettiva su "Acqua e energia, beni comuni"

«Stop centraline, no al saccheggio dei torrenti di montagna»: la protesta 

TRASAGHIS - No al «saccheggio» dei corsi d'acqua di montagna «sovvenzionato da incentivi statali» per alimentare le centraline idroelettriche. A dirlo è il gruppo del Patto per l'autonomia che oggi, 21 ottobre, per sensibilizzare le comunità locali sul tema e dire basta alla speculazione sull'acqua e a interventi che stravolgono l'ecosistema, ha promosso una manifestazione sul Lago di Cavazzo. Hanno partecipato numerosi cittadini e amministratori locali, associazioni ambientaliste e comitati territoriali impegnati nella difesa dei corsi d'acqua regionali, oltre ai consiglieri regionali Giampaolo Bidoli eMassimo Moretuzzo.  Con questa manifestazione, il gruppo consiliare del Patto per l'Autonomia sollecita nuovamente un intervento forte della Regione per bloccare la costruzione di altre microcentraline nei torrenti di montagna «dove il danno ambientale supera di gran lunga i benefici che derivano dalla loro realizzazione».

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Coro di no al “saccheggio” dell’acqua alla manifestazione del Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia sul lago di Cavazzo

Basta speculazione sull’acqua. È stato un coro di no al “saccheggio” dei torrenti montani a scopo idroelettrico, sovvenzionato da incentivi statali, quello ascoltato oggi, domenica 21 ottobre, sulle rive del lago di Cavazzo dove si è svolta la manifestazione organizzata dal Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia per sensibilizzare le comunità locali sul tema e sollecitare un intervento forte della Regione per bloccare la costruzione di altre microcentraline nelle aree di montagna, che, conti economici alla mano, sembrano più un affare speculativo e danneggiano irrimediabilmente il territorio. All’iniziativa – aperta da una camminata dalla riva est a quella ovest del lago – hanno partecipato numerosi cittadini, amministratori locali e rappresentanti di una ventina di associazioni ambientaliste e comitati territoriali impegnati nella difesa dei corsi d’acqua regionali. 
«Partire con una mobilitazione sul tema dell’acqua e dell’energia come beni comuni dal lago di Cavazzo, significa partire da un luogo simbolo. Qui – spiegano i consiglieri regionali Giampaolo Bidoli e Massimo Moretuzzo – è rappresentata la nostra regione, le sue potenzialità, la sua vocazione turistica e naturalistica, oggi fortemente a rischio. A livello nazionale si sta discutendo del nuovo decreto ministeriale sulle energie rinnovabili che prevede la possibilità di togliere gli incentivi ai microimpianti su corsi d’acqua naturali, a quelli cioè che producono così poca energia da non essere sostenibili se non attraverso gli incentivi che vengono pagati dalle bollette, dalle tasse dei cittadini. Con questa manifestazione – e da qui partiamo con una rivendicazione forte – chiediamo che la nostra Regione avvii immediatamente una riflessione ampia sul tema e, nel frattempo, sospenda i numerosi procedimenti autorizzativi per la realizzazione di nuove centraline, in attesa che il quadro nazionale si definisca, e che venga costituita – a breve depositeremo il progetto di legge regionale – una Società pubblica regionale per la produzione, il trasporto e la distribuzione autonoma dell’energia elettrica, che permetta di far sì che i benefici che arrivano dalla produzione di energia idroelettrica rimangono nelle tasche dei nostri cittadini, a vantaggio delle comunità locali. Non è più accettabile che i profitti derivanti dallo sfruttamento delle risorse naturali finiscano per arricchire società extraregionali». 
Unanime, nei numerosi interventi, la difesa del bene acqua – un diritto, non una merce, è stato ricordato – e la necessità di una gestione sostenibile di acqua ed energia, fondamentale per il futuro del Friuli-Venezia Giulia. Stop agli incentivi è la richiesta di Lucia Ruffato di Free Rivers Italia: «Gli impianti da realizzare sui corsi d’acqua naturali non vanno incentivati». Appoggia pienamente la richiesta di una moratoria sulla realizzazione di nuove centraline idroelettriche Claudio Polano, del Comitato “Forra del torrente Leale”, unica strada possibile davanti al «dissennato sfruttamento del territorio e delle sue ricchezze naturali». La battaglia contro le microcentraline idroelettriche è «una battaglia di principio che riguarda tutto il ciclo dell’acqua» per Sandro Cargnelutti, presidente regionale di Legambiente Friuli-Venezia Giulia. Sulla gestione centralizzata e lontana dalla gente del servizio idrico, che penalizza particolarmente i cittadini di montagna, è intervenuto Luca Boschetti, neoconsigliere regionale della Lega e già sindaco di Cercivento, unico Comune in regione a gestire in proprio l’acqua. Franceschino Barazzutti, per i comitati della Val del lago, ha sollecitato un intervento forte di amministratori e società civile a tutela dell’acqua, bene pubblico, che va sottratto al controllo di società esterne alla Regione Friuli-Venezia Giulia. «Si eserciti la specialità sull’esempio del Trentino-Alto Adige e della Valle d’Aosta», ha detto, per arrivare a una gestione autonoma di risorse e beni comuni, come acqua, energia e paesaggio, che appartengono a tutti, e, come tali, devono essere gestiti a beneficio delle comunità e dei territori nelle quali quelle risorse si trovano.

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Foto: Annamaria Gisolfi
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Quanti hanno partecipato all'iniziativa possono inviare al Blog osservazioni, commenti, foto

sabato 20 ottobre 2018

Domenica sul Lago riflessione su "Acqua e energia, beni comuni"

Domenica si protesta contro lo o sfruttamento dei bacini idrici

Basta con la speculazione dell'acqua: domenica la protesta

Una manifestazione contro lo sfruttamento insostenibile dei bacini idrici montani

Domenica si protesta contro lo o sfruttamento dei bacini idrici
La gestione dell’acqua e della produzione di energia è fondamentale per il futuro del Friuli-Venezia Giulia, in particolare per le aree montane dove si assiste al “saccheggio” dei corsi d’acqua a scopo idroelettrico, sovvenzionato da incentivi statali.

La manifestazione

Per sensibilizzare le comunità locali sul tema e dire basta alla speculazione sull’acqua e a interventi che stravolgono l’ecosistema, il Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia promuove una manifestazione che si terrà domenica 21 ottobre sul Lago di Cavazzo e alla quale sono invitati a partecipare cittadini e amministratori locali, associazioni ambientaliste e comitati territoriali impegnati nella difesa dei corsi d’acqua regionali. Il ritrovo è alle ore 10 al parcheggio sulla riva est, seguirà una breve passeggiata fino alla riva ovest, quindi sono previsti interventi sul tema della gestione sostenibile dell’acqua e dell’energia. Parteciperanno i consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia Giampaolo Bidoli e Massimo Moretuzzo. In caso di maltempo, l’iniziativa si svolgerà nel Centro sociale di Alesso, in via della Libertà.

Le microcentraline

Con questa manifestazione, il Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia sollecita nuovamente un intervento forte della Regione per bloccare la costruzione di altre microcentraline nei torrenti di montagna «dove il danno ambientale supera di gran lunga i benefici che derivano dalla loro realizzazione», spiega il capogruppo Moretuzzo.
Inoltre non va dimenticato che «attualmente i profitti derivanti dallo sfruttamento delle risorse naturali per la produzione di energia elettrica non rimangono – se non in minima parte – sul territorio ovvero a beneficio delle comunità locali, ma finiscono per arricchire società extraregionali». Da qui la richiesta: «È necessario che la Regione avvii immediatamente una riflessione ampia sul tema e, nel frattempo, sospenda i numerosi procedimenti autorizzativi per la realizzazione di nuove centraline, tenuto anche conto delle modifiche che sta subendo il quadro normativo a livello nazionale. Infatti di ora in ora si rincorrono le voci di modifiche allo schema di decreto ministeriale in ordine agli incentivi per le rinnovabili, modifiche che riguardano in modo importante anche gli incentivi al mini-idroelettrico. Un’ulteriore dimostrazione di quanti siano gli interessi in campo. Non resta che attendere la versione definitiva di tale decreto per capirne la portata e le ricadute sul sistema».

La sfida alla Regione

Il consigliere Moretuzzo conclude quindi lanciando un’ulteriore sfida al governo regionale: «Perché non pensare a intraprendere contestualmente a queste riflessioni il percorso per la costituzione, peraltro auspicata da vari soggetti, di una Società pubblica regionale per la produzione, il trasporto e la distribuzione autonoma dell’energia elettrica?».


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giovedì 18 ottobre 2018

Sabato e domenica, incontri SUL Lago e PER il Lago

Due appuntamenti sono stati programmati per sabato 20 e domenica 21 sul Lago per ragionare su ambiente, energia e salvaguardia.

Si svolgerà sabato 20 ottobre, a partire dalle ore 10 presso il Lago dei Tre Comuni, l’iniziativa “Puliamo il mondo” lanciata in tutta Italia da Legambiente, in collaborazione con il quotidiano La Repubblica, nei fine settimana del 13-14 ottobre e del 20-21 ottobre.


SABATO 20 mattina al LAGO DI CAVAZZO, intervento coordinato dal 
circolo Legambiente di Gemona a partire dalle ore 10. Per informazioni rivolgersi 
a Sandro Di Bernardo (cell. 348.7046312), 

Legambiente ritorna dunque al Lago dei Tre Comuni. Goletta verde è 
arrivata nello scorso mese di luglio prelevando alcuni campioni di 
acqua per l’analisi delle microplastiche. Vogliamo ricordare quel 
giorno ritornando lungo le sponde raccogliendo la plastica e rifiuti 
che gesti di inciviltà hanno depositato. 

Con Legambiente ci saranno gli alpini di Alesso e Bordano, L’Auser di 
Gemona, l’Ecomuseo della Val del Lago ed i rappresentanti dei Comitati 
del Lago e dei due comuni di Trasaghis e Bordano. 

Sabato 20, a fine raccolta, verso mezzogiorno ci sarà un momento di 
riflessione con il nostro Presidente regionale, Sandro Cargnelutti, 
che potrà relazionare sulla situazione generale delle centraline e sul 
post incontro di luglio, momento di approvazione della Carta del Lago, 
documento che poi è stato diffuso in tutta la Regione. E’ anche 
l’occasione per scambiare alcune impressioni, pensieri, opinioni e 
stare insieme. 



 DOMENICA 21 ci sarà invece  la manifestazione che il gruppo 
consiliare regionale Patto per l’Autonomia terrà, sempre 
sulle rive del Lago, per dire NO alle microcentraline idroelettriche 
che tanti danni stanno facendo ai nostri torrenti e al nostro 
territorio. E’ questo un invito rivolto a tutti, partiti politici, 
amministratori ed associazioni ed è, per Legambiente, un obiettivo 
condivisibile che rafforza gli  sforzi per fermare quelle 
centraline, che, conti economici alla mano, paiono essere più che 
altro un affare speculativo e danneggiano irreparabilmente il 
territorio. 


Partecipando all'incontro indetto dal Gruppo Consiliare  del Patto per L'Autonomia per domenica 21  sulle rive del lago di Cavazzo o Tre Comuni, i Comitati Salvalago faranno il punto sullo stato della "vertenza lago" rilanciando la necessità della sua rinaturalizzazione e fruibilità, sull'assalto speculativo ai corsi d'acqua della Val del Lago con la costruzione delle centraline idroelettriche ed infine sul servizio idrico la cui gestione centralizzata e lontana dalla gente penalizza particolarmente i cittadini della montagna.

martedì 16 ottobre 2018

La forra del Leale sulla rivista "BioPhoto magazine"

E' appena uscito il numero zero della  rivista "BioPhoto magazine", un periodico (edizioni Daniele Marson di Budoia) che reca come sottotitolo "Friuli natura da vivere" e si definisce come "Rivista quadrimestrale di natura e fotografia". 
Il primo numero dedica la copertina e un ampio servizio all'interno alla "forra del torrente Leale".
L'autore, Tiziano Fiorenza, si sofferma infatti sulla specificità dell'ambiente del torrente Leale.
Tiziano Fiorenza descrive approfonditamente una area "che ha tutte le caratteristiche per diventare una zona protetta e tutelata", raccontando della bocciatura di progetti per la realizzazione di centraline elettriche e della recente istituzione, da parte della Regione, "di un biotopo protetto, che dovrebbe garantire per il futuro la sopravvivenza di questa vallata selvaggia".
L'articolo descrive accuratamente le specie animali presenti nell'area e in modo particolare il raro ululone dal ventre giallo.
Il servizio è arricchito da splendide immagini di Ivo Pecile, Gabriele Bano e Daniele Marson.



lunedì 8 ottobre 2018

Sfollati, vaganti, profughi. Il nostro 8 ottobre e quello degli altri

Ci hanno fatti andare via dalle nostre case, non siamo più stati padroni di niente. Abbiamo dovuto andarcene in quattro e quattr’otto, portando con sé praticamente niente.
Dopo aver vagato a lungo siamo andati a cercare un po’ di ospitalità. In tanti si giravano dall’altra parte, qualcuno ci scacciava, pochi cercavano di venirci incontro. È stata dura….”

Chi ha pronunciato parole di questo tipo? Certamente quelli dei nostri paesi, che – come oggi, l’8 ottobre del 1944 – furono costretti a sfollare. L’avranno magari detto i loro padri, sfollati dopo Caporetto…


Ma possono averlo detto anche, pochi anni fa, i profughi dalla Bosnia o quelli che hanno cercato di venire in Europa dalle martoriate terre del Medio Oriente.


Possono dirlo, oggi, chi cerca di scappare dalle guerre in Africa…



Qui ad Alesso - e in generale, nei Comuni di Trasaghis e di Bordano - , giustamente, si è fatto uno sforzo notevole per tramandare la memoria di quanto successo nel 1944.
Forse, aver metabolizzato il ricordo di quella dura esperienza potrebbe spingerci a “non girarsi dall’altra parte” di fronte a situazioni similari, contingenti.  

Ce diséso?

A&D

giovedì 4 ottobre 2018

Bordano, consuntivi e prospettive per la Casa delle Farfalle

A Bordano arriva l’inverno

La Casa delle farfalle traccia un bilancio positivo della stagione appena conclusa e anticipa le novità per l'anno prossimo


Le farfalle smettono di volare, fino alla prossima primavera, alla Casa delle farfalle di Bordano, ed è già tempo di consuntivi.

"È stato un anno estremamente intenso per tutti noi qui a Bordano, ma il prossimo … lo sarà di più» dice Stefano Dal Secco, presidente della cooperativa Farfalle nella Testa. «I visitatori continuano ad arrivare e a lasciare Bordano soddisfatti e sorridenti, e il loro numero è in costante crescita negli ultimi anni. Ma soprattutto quest’anno ha preparato il terreno per il prossimo, in cui da Bordano ci allargheremo con svariate attività su tutta la provincia e oltre.

Abbiamo stretto accordi operativi con diverse realtà della pedemontana e del gemonese, tra cui l’Ecomuseo della Val del Lago, con cui continueremo a lavorare nella promozione del territorio ma soprattutto proporremo attività specifiche presso il Centro Visite di Interneppo, sul Lago di Cavazzo. Stiamo collaborando con alcune realtà che si occupano di disabilità, e oltre ad aver creato laboratori e percorsi specifici, il prossimo anno renderemo la Casa delle Farfalle totalmente accessibile oltre che per le disabilità motorie anche per quelle cognitive, nell’ambito di un accordo con l’Associazione Progettoautismo FVG. 

Insieme invece all’Amministrazione di Bordano e all’UTI del Gemonese abbiamo finito un progetto per la totale ristrutturazione energetica della Casa delle Farfalle, che porterà a una maggiore sostenibilità (già dal 2018 tutta la nostra elettricità proviene da fonti rinnovabili) e quindi in un più lungo periodo di apertura stagionale e maggiori risorse da dedicare all’offerta per il pubblico e alla ricerca.

Infine, appunto, Bordano non rimarrà più un’isola, in regione. Partendo da qui, una rete di strutture dedicate all’intrattenimento educativo, alla cura della natura e del pianeta e alla cittadinanza scientifica, si sta sviluppando sul territorio. Naturama, al Città Fiera (un piccolo ma tra i più importanti esperimenti in Europa di science center innovativo e che insieme al centro di SISSA Medialab alla stazione di Trieste fa della nostra regione una punta di diamante in questo settore) finisce in questi giorni i primi due anni di sperimentazione e inizia a una nuova fase, anche con collaborazioni istituzionali di alto livello. Diventa operativa finalmente anche la Tana, un centro multifunzionale nell’alta Val Resia, ai piedi dei Musi, in cui trova posto un centro visite, una foresteria, e funge da punto di partenza di molteplici attività all’aperto nella valle.

Per quanto riguarda ancora nello specifico Bordano, è stata inaugurata Friulando, una rete d’impresa che comprende una manciata di piccole aziende friulane dell’agroalimentare di qualità, che hanno collaborato alla gestione del chiosco della Casa delle Farfalle. È stato un esperimento che ha funzionato molto bene e che il prossimo anno porterà importanti sviluppi, con una completa ristrutturazione delle aree esterne.

In grande spolvero il settore della didattica (che in definitiva rappresenta il cuore delle nostre attività) sia per quanto riguarda il numero delle attività erogate (oltre 400 interventi in 190 giorni, per quasi 4.000 ragazzi solo a Bordano) che per la qualità e la varietà, sempre nell’ambito delle scienze naturali. Importanti stanno diventando anche i progetti su misura per scuole e insegnanti particolarmente sensibili ai temi della Terra e della sostenibilità. Quest’anno per la prima volta è infine stato organizzato con successo un Open Day per gli insegnanti a Bordano, che dal prossimo anno allargheremo anche alle altre nostre strutture.

Per far funzionare questa “macchina” sempre più grande e complessa però non potremo fermarci neppure un attimo. Il 30 settembre si sono chiuse  le serre a Bordano e dal 1 ottobre – stanchi ma felici – siamo ripartiti per realizzare il nuovo Naturama e la prossima stagione della Casa delle Farfalle".






lunedì 1 ottobre 2018

Incontro di amicizia, sotto Mont di Prat, tra le comunità di Trasaghis e di Forgaria

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Forgaria nel Friuli UD - Monte Prat, località Agar - Incontro di amicizia con la Comunità di Trasaghis.

Nel solco della tradizione si è svolto sabato 29 settembre a Monte Prat - in località Agar, l' incontro di amicizia tra le comunità di Forgaria e Trasaghis.

L' iniziativa, patrocinata dalle amministrazioni comunali, ha visto l'impegno e la collaborazione del locale gruppo alpini e di altri volenterosi concittadini; si è contata anche la presenza dei gagliardetti delle vicine sezioni Ana di Gemona del Friuli e dei gruppi del Comune di Trasaghis.

La Santa Messa e' stata celebrata da Don Nello Marcuzzi che nell' omelia si è soffermato sul valore della parola amicizia, ricordando poi che cinquant'anni fa veniva inaugurata la strada che oggi permette di raggiungere agevolmente località "Agar" e rispolverando per l'occasione una sua poesia scritta in quel periodo storico per suggellare l' evento; sono seguiti gli interventi del vicesindaco di Forgaria nel Friuli, Luigino Ingrassi, e dell' assessore di Trasaghis Stefania Pisu che hanno ringraziato gli alpini e tutti i volontari che hanno reso possibile lo svolgersi dell' iniziativa, nonché i tanti concittadini intervenuti.

Il momento conviviale ha concluso il pomeriggio di amicizia, con il rinnovato invito a ritrovarsi il prossimo anno in località Cjanet, in comune di Trasaghis.





(Si ringrazia Luigino Ingrassi per la segnalazione)