"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 22 gennaio 2018

Lago, un promemoria e un invito per i Consiglieri regionali

Contestualmente alla conferenza stampa di venerdì scorso, i Comitati (a firma di Franceschino Barazzutti) hanno inviato ai Consiglieri regionali una lettera nella quale segnalano le problematiche del Lago e invitano a inserire, nella prossima discussione del Disegno di Legge n. 237 “Norme in materia di ambiente e di energia” uno specifico emendamento  per l'indizione di un concorso tecnico internazionale per l'individuazione di procedure atte a realizzare il by pass capace di impedire lo scarico nel Lago delle acque fredde e fangose della centrale di Somplago.

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Egregia  Consigliera, Egregio Consigliere,
abbiamo appreso  che il Piano Regionale di Tutela delle Acque, recentemente approvato dalla Giunta regionale, ha adottato la seguente formulazione riguardo al lago di Cavazzo:

3.2.3 Conclusioni
Da quanto esposto ai paragrafi precedenti e in continuità con i criteri fissati nell’Analisi Conoscitiva, è stato scelto di definire il Tagliamento a valle di Ospedaletto come corpo idrico fortemente modificato. Tale individuazione è provvisoria e propedeutica al processo di designazione definitivo. In particolare il flusso di lavoro dovrà prevedere la valutazione di fattibilità di possibili azioni di mitigazione e una valutazione costi/benefici delle possibili alternative agli usi specifici esistenti. In particolare la valutazione delle alternative dovrà prendere in considerazione il progetto di realizzazione di una condotta di collegamento tra il lago di Cavazzo e il sistema derivatorio Ledra Tagliamento che consentirebbe di risolvere le difficoltà che annualmente si verificano ad Ospedaletto garantendo da un lato il fabbisogno del Consorzio e migliorando, dall'altro, gli ecosistemi acquatici del fiume Tagliamento a valle di Ospedaletto che ogni estate vengono messi a dura prova. Contestualmente dovrà anche essere valutata la fattibilità tecnico - economica di realizzazione di un canale di by – pass, o di altra soluzione progettuale che mitighi l’impatto dello scarico della centrale di Somplago sul lago di Cavazzo con lo scopo di recuperare le condizioni di naturalità del lago stesso e di garantirne la fruibilità.
      
Ora è tempo di passare ai fatti, tanto più che il Consorzio di Bonifica Friulana ha già pronto il progetto di derivazione e lo studio dell’ing. Franco Garzon, incaricato dai Comuni di Trasaghis, Bordano, Cavazzo Carnico,  dal Consorzio BIM Tagliamento,  dalla Comunità Montana della Carnia, dalla Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro Valcanale, come lo studio dell’ing. Dino Franzil hanno dimostrato che il lago è in serio pericolo di interrimento a causa dell’apporto di fango dallo scarico della centrale idroelettrica di Somplago. Inoltre il Comune di Trasaghis ha conferito l’incarico  all’Istituto di Scienze Marine (ISMAR) del CNR di Bologna di portare a termine gli studi e le ricerche iniziate dallo stesso qualche anno fa, mirate  alla conoscenza dello stato del lago, in particolare alle mutazioni  dello stesso conseguenti all’entrata in esercizio della centrale idroelettrica di Somplago.
     Un’occasione immediata di passare ai fatti è offerta dall’esame in aula nella prossima settimana del Disegno di Legge n. 237 “Norme in materia di ambiente e di energia” presentando ed approvando un emendamento che preveda l’indizione da parte della Regione di un concorso internazionale per  la  “ realizzazione di un canale di by – pass, o di altra soluzione progettuale che mitighi l’impatto dello scarico della centrale di Somplago sul lago di Cavazzo con lo scopo di recuperare le condizioni di naturalità del lago stesso e di garantirne la fruibilità”.
     Tale concorso internazionale permetterebbe non solo di individuare le migliori soluzioni per il recupero della naturalità del lago, ma anche di rendere compatibili, in una visione complessiva e partecipata del territorio,  il funzionamento della centrale della lombarda a2a (meglio se appartenesse alla Regione!),  il prelievo irriguo e le portate del Tagliamento.
     Peraltro,  essendo il lago di Cavazzo – il più grande della regione – un’importante riserva idrica, ubicata in un’area ottimale tra la montagna e la pianura,  che diverrà sempre più  strategica nella prospettiva dei cambiamenti climatici, non può essere ulteriormente abbandonato all’attuale degrado, alla prospettiva certa dell’interrimento, allo sfruttamento di interessi di parte, che ora stanno dando l’assalto con le centraline anche ai torrenti della Val del Lago, persino alle sorgenti  sgorganti dalla rupe di San Candido a Somplago.      
    Nell’intervenire sul lago dobbiamo essere altrettanto bravi quanto lo siamo stati nella ricostruzione postsismica: fare le cose per bene e partecipate.    
    Inoltre, sarebbe motivo di orgoglio per la Regione e riferimento per altre analoghe situazioni la realizzazione  per prima in Italia (e non solo) di un progetto di recupero della naturalità di un lago, gravemente compromesso da un sistema  idroelettrico alimentato da derivazioni indiscriminate, rozzo ed insensibile verso l’ambiente come quello del Tagliamento-lago di Cavazzo, costruito dalla SADE negli anni ’50, improntato a criteri  che hanno portato alla tragedia del Vajont.
     Pregandola di voler valutare seriamente l’opportunità della presentazione ed approvazione di un emendamento in tal senso in occasione dell’esame del Disegno di Legge n. 237, Le porgo Distinti Saluti.
Per i Comitati Salvalago:  Franceschino Barazzutti, già sindaco di Cavazzo Carnico

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Ce pensàiso? 

2 commenti:

  1. Il sig. Fulvio Susanna ha scritto al Blog: "Ho un'età, e un labile ricordo dei luoghi: tutto sacrosanto. Però tengo a ricordare anche la peculiarità del Tagliamento: forse non è saggio barattare col by-pass l'ultima acqua del nostro fiume, regalandola a chi ne possiede già i suoi 3/4. Se riusciranno ad affossare il progetto lago, si terranno entrambe le cose.

    Cordiali saluti,
    Fulvio Susanna, Gemona d. F."

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  2. Se tutto è sacrosanto e se il ricordo è labile, la riflessione è inutile.
    Il Tagliamento nasce a passo della Mauria e sfocia a Latisana passando per il lago di Cavazzo come 10.000 anni fa, prima dell’ultima glaciazione.
    Anche questa è una peculiarità? Che ne dice?
    Valentino Rabassi

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