"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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martedì 4 settembre 2012

Basta porgere l'altra guancia. I Comitati chiedono un atto di dignità


    Comitati, movimenti e forze politiche hanno emesso un documento nel quale, richiamati i tanti, recenti episodi carnico-friulani (chiusura tribunale, Comunità Montane e uffici postali, prelievo idrico, elettrodotto ...) invitano i Sindaci ed il Presidente della Regione a fare un "atto di dignità" attraverso la ferma protesta rappresentata dalle dimissioni.
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Un atto di dignità in risposta agli schiaffi ricevuti

     Ai vecchi e tanti schiaffi in faccia all’Alto Friuli, ai suoi abitanti e, persino, ai rappresentanti istituzionali di questo territorio montano si sono aggiunti di nuovi e, ultimamente,   un potente ceffone con la chiusura del Tribunale e della Procura di Tolmezzo. Stupisce che di fronte a questo volar di schiaffi e di ceffoni alcuni dei colpiti si limitino a qualche lacrimuccia di sobria protesta, altri siano completamente indifferenti, abituati come sono ad essere schiaffeggiati. ..
     I vecchi dolorosi schiaffi ci sono stati menati nel nome di un “progresso” che al nostro territorio montano ha tolto ricchezza  per portarla altrove, mentre ha  lasciato a noi i danni di fiumi desertificati e di falde abbassate.. Dei tanti esempi di tale “progresso” ci limitiamo ai più eclatanti: il sistema idroelettrico Sade ora Edipower, il Canal del Ferro-Valcanale  riempito e segnato dalle nuove infrastrutture trasportistiche, usato solo come territorio da attraversare, ma svuotato di abitanti e di posti di lavoro, l’oleodotto il cui transito dà al territorio zero vantaggi e solo servitù.
     Gli schiaffi più recenti sono venuti da più parti: da Trieste da mani carniche con la soppressione delle Comunità Montane, con la chiusura di alcune stazioni forestali, con l’inutile autostrada Cadore-Amaro, da Poste Italiane spa che si porta via i nostri risparmi e ci lascia gli uffici chiusi, da Edipower che vuole guadagnare ancora di più distruggendo il lago di Cavazzo pompandone l’acqua (nostra) nel bacino di Verzegnis, da imprenditori privati che vogliono per sé i vantaggi dell’elettrodotto , ma lasciano le servitù  e la deturpazioni al territorio attraversato e i pericoli sanitari    ai suoi abitanti.
     Una sberla ai residenti è arrivata  anche dagli amministratori comunali  con esose bollette conseguenti alla scelta di accentrare il servizio idrico in Carniacque Spa.
     Le mani dello Stato e della Regione sono già alzate e caleranno sulle nostre facce nel nome del taglio delle (loro) spese chiudendo l’Agenzia delle Entrate e l’Azienda Sanitaria, ma aumentando così le nostre spese. Anche il ministero della difesa ha la mano alzata per calare lo schiaffo dell’apertura del contestato poligono del Bivera, mentre sul cielo della Carnia già svolazzano continuamente rumorosi  velivoli militari in barba al turismo ed alla crisi.. 
     Gli schiaffi più recenti sono venuti da mani istituzionali: dai parlamentari che non si sono spesi per mantenere il Tribunale e la Procura di Tolmezzo, dal Prefetto di Udine che non ha trovato di meglio che delegare il suo vice a ricevere e redarguire con una predichetta i Sindaci, tali per elezione e non di nomina come lui, dal Presidente carnico della Regione Tondo che ha tenuto un basso profilo sulla vicenda del Tribunale.  
      Ma gli schiaffi più inaspettati e dolorosi  sono arrivati delle mani di altissimo livello istituzionale: è stato penoso vedere i nostri sindaci ospiti ad Illegio in una visita presidenziale privata, privilegiata rispetto a quella ufficiale ripetutamente richiesta, e negata, ad Ampezzo, capitale della Libera Repubblica Partigiana. Sorprende che la supplica dei sindaci presentata in tale circostanza dal veterano comandante partigiano Romano Marchetti nelle mani del Presidente della Repubblica sia rimasta senza  una risposta per lo meno di cortesia. La risposta è venuta dal Governo: chiusura del tribunale e della Procura di Tolmezzo!
       Eppure, come ricordatogli da Marchetti, il Presidente Napolitano, quale custode della Costituzione, certamente sa che questa recita  “La Repubblica, una e indivisibile,riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento” ed inoltre “La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane”. Al contrario di questi dettati costituzionali, la chiusura del Tribunale e della Procura di Tolmezzo è centralizzatrice ed a danno della montagna!
      Al di là della presenza o meno di accordi ufficiali di mantenere il Tribunale e Procura ove fosse accettato il nuovo carcere, per semplice buon senso non è accettabile che un territorio così vasto e particolare come l’Alto Friuli venga privato di tali presidi giudiziari. Come non è accettabile una politica che colpisce i territori e gli strati sociali più deboli.    
        La chiusura degli uffici giudiziari di Tolmezzo è l’ultima di una serie di prepotenze subite dal nostro territorio e dalla nostra gente ed è anticipatrice di altre. Vanno contrastati  il principio e la pratica che  ormai considera il nostro territorio un luogo al quale sottrarre risorse e servizi e collocarvi invece strutture impattanti. Il mancato binomio carcere-Tribunale ne è solo un esempio. 
       Non è più tempo di perbenismi, ma di risposte forti e determinate per evitare la chiusura  del Tribunale e della Procura e salvare la nostra montagna dall’ulteriore degrado. E’ una questione di dignità della nostra terra, dei suoi abitanti, delle sue istituzioni, di chi le rappresenta. E’ necessario un atto di dignità! Se c’è ancora dignità! E allora:
1)  i Sindaci, gli assessori e consiglieri comunali si dimettano tutti e consegnino le chiavi dei municipi al Prefetto;
2)  il carnico Tondo si dimetta da Presidente della Regione, facendo così, finalmente, una cosa buona per la montagna;
3)  i cittadini escano dall’indifferenza, dal torpore, dal sonno ed attuino forme di disobbedienza civile. Vanno cacciati quei parlamentari e consiglieri regionali  che sostengono questo governo  le cui “riforme” colpiscono solo e sempre i  deboli, territori e gli strati sociali.  Dopo essere stati assenti sulla vicenda del Tribunale e sui problemi della nostra montagna,  ora  questi eletti approfittano di ogni occasione, dalle cerimonie ufficiali alle varie sagre, per mostrarsi in pubblico in cerca di voti per le elezioni della prossima primavera.
MONTANARO, BASTA PORGERE L’ALTRA GUANCIA AGLI SCHIAFFI: REAGISCI!!!



“Movimento Mont” – Associazione politico culturale per la montagna - Tolmezzo
Comitato tutela acque del bacino montano del Tagliamento - Tolmezzo
Comitato “Acqua Libera”  Paluzza - Val del But
Comitato “Per Altre Strade” Ampezzo – Val Tagliamento 
“Comitato per la difesa e lo sviluppo del lago di Cavazzo o dei 3 Comuni”, Alesso-Val del Lago
Stefano Nonino – Consigliere Comunale  di  Tolmezzo di “Sinistra per la Carnia”
                             Segretario del Circolo di Rifondazione Comunista della Carnia (PRC)
Paolo Querini per “Sinistra Ecologia e Libertà” (SEL) , Carnia - Alto Friuli 
Giorgio Ellero, Commissario Provinciale dell’Italia dei Valori (IDV)              .      
Legambiente,  Circolo della Carnia-Canal del Ferro-Valcanale      

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