"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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domenica 2 settembre 2012

18 milioni cercasi. Per portar fuori l'acqua del Lago


"Friuli modello Israele", titola "La Vita Cattolica" nel numero appena uscito (quello del 30 agosto). E specifica, nel sottotitolo: "Secondo l’assessore regionale all’Agricoltura Violino bisogna passare dall’irrigazione a scorrimento a quella a pioggia. Ma sono necessari 56 milioni di euro solo per captare l’acqua da tre laghi".
Il problema, dunque, è quello, tipicamente estivo, della siccità. L'articolo riprende e approfondisce quanto già pubblicato sui quotidiani dopo l'incontro tra la Regione, il Consorzio Ledra-Tagliamento, la Coldiretti e le associazioni di categoria.  Di nuovo, forse, c'è una cifra: 18 milioni di euro. C'è qualcuno che ha calcolato che  servirà  questa cifra per portar fuori l'acqua dal lago di Cavazzo/Tre Comuni e farla arrivare al Consorzio Ledra-Tagliamento:

PRIME PIOGGE, ma il grande problema della siccità resta. Questione di risorse. Basti pensare che le captazioni dai grandi laghi costano 56 milioni di euro. 18, ad esempio, da quello di Cavazzo. E che trasformare l’irrigazione di un ettaro di mais da scorrimento a pioggia comporta un investimento di 10-12 mila euro. E sapete quanti ettari hanno bisogno dell’acqua che piove, anziché di quella che scorre e che per la gran parte va dispersa? Sono ben 80 mila. Il conto è salatissimo.
Ma bisogna incominciare, si è detto al recente vertice in Regione, a Udine, tra l’assessore Claudio Violino, i dirigenti dei Consorzi di bonifica, le associazioni di categoria.
Modello israeliano. Seguendo il modello israeliano, quello dell’irrigazione a pioggia, si consentirebbe tra l’altro il risparmio di oltre un terzo del consumo d’acqua, risorsa sempre più preziosa.
«Con la stessa quantità d’acqua possiamo irrigare un solo ettaro a scorrimento contro i tre a pioggia». Da dove partire? Secondo Violino dai 56 milioni necessari per drenare acqua dal lago di Cavazzo e dagli altri, ovviamente salvaguardando l’ambiente, quindi garantendo il minimo vitale.

Viene riportato anche il parere della Coldiretti, favorevole al prelievo:

Ed ecco che la Coldiretti conviene con Violino: servono almeno tre opere importanti, una sull’Isonzo, una nel pordenonese e una di captazione delle acque sul lago di Cavazzo. «Dopo occorre procedere sulle derivate. Ma servono fatti concreti, già nella prossima finanziaria». 

18 milioni. Per farne cosa? Un tunnel all'uscita della centrale di Somplago, dal Festa al Tagliamento? Un tunnel sotto Interneppo, per arrivare diritto alla presa del Consorzio a Ospedaletto? Un nuovo canale che, dal canale Sade a Trasaghis raggiunga il famoso "snodo di Andreuzza" e quindi  i campi del medio Friuli?  Un nuovo canale  che raccolga le acque del Lago/Leale/Melò, magari quanto rimasto dopo due-tre centraline in attività, e la smisti al Consorzio?

Sarebbe interessante saperlo.  Nel "Piano regionale di tutela delle acque" approvato dalla giunta regionale nel marzo 2012 si diceva che "la valutazione delle alternative dovrà prendere in considerazione il progetto di realizzazione di una condotta di collegamento tra il lago di Cavazzo e il sistema derivatorio Ledra - Tagliamento". Evidentemente tale ipotesi è stata presa in considerazione, concretamente.  Sarebbe interessante, dunque,  conoscere i contenuti del progetto, il parere dei Comuni (se è stato espresso),  le modalità annunciate dai Comitati per garantire contemporaneamente la salvaguardia del lago e la risposta alle esigenze idriche del Consorzio.  (A&D)


1 commento:

  1. A dî la veretât i israelians no àn dute cheste aghe di fâ plovi sôre i lôr cjamps come che al vûl fâ Violino. Lôr a doprin un sisteme di tubos forâts che al puartin lis gotis di aghe propit dongje lis plantis.

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