"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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domenica 4 settembre 2011

Il Palar ed il problema dei rifiuti: dopo la discussione, una proposta


Il post "Il Palar ed i rifiuti di una calda estate " è stato in assoluto l'articolo più letto e commentato del Blog: prima di tutto, dunque, un ringraziamento a tutti quanti si sono interessati dell'argomento e in particolare a quanti  hanno contribuito alla discussione (oltre ai diversi anonimi,  ricordiamo Massimiliano, Loris, Igor, Mattia, Eleonora, Massimo, Giuliano, Montanaro…).
Che dire in conclusione? Prima di tutto va cercato un equilibrio (come emerso più volte nella discussione) tra i "locali" e i "forests", tra le esigenze della salvaguardia del territorio, la sua promozione e la gestione di un turismo rispettoso e dimensionato.
Bisogna poi ribadire che il problema dei rifiuti sul Palar va inquadrato all'interno delle modifiche sopravvenute nella normativa sulla raccolta differenziata. Ovvero, se nel resto del Comune si fa la raccolta differenziata, è inutile dire "lasciamo i cestini sul Palar" .
La soluzione (relativamente) più semplice potrebbe essere  (visto che il Palar è la località che "accoglie" maggiormente  un afflusso di "fruitori", più del Leale, più del Tagliamento - aree accomunate dall'ordinanza di divieto deposito rifiuti - ) quella di creare un'isola ecologica sul piazzale della chiesa nei pressi dei lavadôrs, sul modello di quanto posto in essere al Lago. In tale area, previa una opportuna informazione (cartelli, volantini…) i "fruitori del Palar"  potrebbero e dovrebbero portare i rifiuti già suddivisi per genere.  Va da sé che il funzionamento di tale soluzione dovrebbe appoggiarsi  a due altre condizioni:
- il mantenimento dei ticket dei parcheggi  ( i quali, ricordiamolo, sono stati istituiti per "liberare" il piazzale della chiesa e le vie adiacenti dalle "soste selvagge" che arrivavano persino a intralciare il transito dei funerali!)
- l'utilizzo dei proventi dei parcheggi  (come veniva - viene ancora? - fatto per il Lago) per  l'assunzione temporanea di personale  da impegnarsi nella supervisione della raccolta differenziata  (verificando per esempio la corretta suddivisione per tipologia di rifiuto prima del passaggio dei mezzi di raccolta)  e magari (compatibilmente con la normativa vigente) avente la facoltà di infliggere sanzioni per i ticket non esposti o di fronte a evidenti  infrazioni della normativa sui rifiuti.
Questa potrebbe essere la soluzione  più "indolore", proposta dal Blogger dopo aver letto i diversi interventi comparsi nella discussione.
Nei mesi che ci separano dalla prossima estate, ci sarà naturalmente spazio perché "colà dove si puote" possano essere prese le decisioni opportune. Se la discussione su "Alesso & Dintorni"  fosse stata utile e  avesse fornito indicazioni opportune … la soddisfazione sarebbe naturalmente  grande.
A&D

12 commenti:

  1. L'idea di un'isola ecologica sarebbe l'ideale, ma essendo troppo vicino all'abitato posizionarla in zona lavadors andrebbe contro le normative mi pare. Si potrebbe invece posizionarla a livello "della sbarra rossa" per andare su per il palar con un custode che si assicuri che siano solo gli usufruitori del palar ad utilizzare questa area e a richiuderli con le opportune chiavi dopo una certa ora. Favorevolissimo all'opzione delle sanzioni sia sul palar che sul lago.

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  2. Anche per me in zona "lavadoors" non sarebbe opportuno, primo perchè andrebbe snaturato l'obbiettivo di togliere i cassonetti, secondo perchè non sarebbero fruibili da chi parcheggia l'auto lungo l'argine del Palaar e sale seguendo il sentiero lungo il lato opposto del torrente.
    La zona "sbarra sarebbe l'ideale", opportunamente recintata, sorvegliata e con magari un modulo per servizi igienici.
    Certo che il comune dovrebbe dare una sistematina alla strada ed ai vari sentieri, se vogliamo considerarlo zona balneare qualche lavoretto dobbiamo farlo, se si chiede un "pagamento" qualche servizio dobbiamo offrirlo, e magari invogliare qualche piccolo imprenditore locale ad aprire un chioschetto con bibite e gelati.
    In un altro post si parlava di ricaduta degli investimenti promozionali del comune, ma diamoci una smossa, vari enti e associazioni locali (pro loco, gruppo A.N.A. associazioni sportive e quant'altro)avrebbero il modo di fare qualche incasso che aiuterebbe il proseguimento della propria attività, non espettiamoci tutto servito in tavola, alziamoci e diamoci una mossa.
    Scusate il breve "fuori argomento" ma mi sembrava fosse ora di dirlo.

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  3. Grazie a Mattia e a Montanaro per la qualità dei contributi che sono pienamente condivisibili e forniscono degli opportuni "aggiustamenti" alla proposta iniziale. Questo è confrontarsi e costruire assieme una formulazione valida per la soluzione dei problemi!

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  4. Ho seguito con attenzione il dibattito nato sul blog in merito ai rifiuti.
    A parte qualche commento fuori luogo indirizzato al sottoscritto che non intendo riprendere credo che la discussione sia stata finora positiva e abbia portato un contributo non indifferente per capire come viene percepito il problema da parte delle persone che frequentano il Palar.
    Sottolineo solamente un aspetto: il nuovo sistema di raccolta differenziata che è stato da qualche mese istituito ha delle modalità di funzionamento che devono essere rispettate per far sì che si ottengano i risultati sperati.
    Uno di questi, forse il più importante, è evitare che ci siano in giro cassonetti non presidiati perché genererebbero un abbandono di rifiuti non controllato.
    Quanto affermo deriva da esperienze già testate in altre zone del Friuli in bacini di oltre 100.000 persone e quindi ha una ottima base per essere ritenuto attendibile.
    Questa prima estate abbiamo “testato” il servizio al lago e appena avremo i dati sulla quantità e qualità del rifiuto prodotto potremo fare delle analisi su come procedere per migliorare il servizio ed implementarlo in altre aree, tipo la riva ovest del lago e nel Palar.
    Chiudo ringraziando quanti hanno partecipato costruttivamente alla discussione assicurandoli che le proposte saranno attentamente vagliate nell’interesse comune di miglioramento del servizio.
    Augusto Picco
    Sindaco di Trasaghis

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  5. Si spera altresì che oltre al problema dei rifiuti venga risolto UNA VOLTA PER TUTTE il problema dei "forescj" e delle soste selvagge.
    IO CITTADINO (PAESANO!) non (NON!!) devo vedermi costretto a parcheggiare nelle aree adibite a "parcheggio palar" con la "scusa" che "tanto ho il bollino arancione e non pago"... tornando dal lavoro vorrei trovare posto sotto casa e non dover andare a mettere la macchina chissà dove perchè qualche furbo ha deciso che 3 euro sono troppi per portare le sue chiappe a mollo nel ns. torrente.
    QUINDI, sempre in qualità di CITTADINO (PAESANO) penso e spero che "colà dove si puote..." si trovi una SOLUZIONE per porre fine al problema. (zona traffico limitato dalle-alle? eccetto frontisti e carico scarico merci...ad esempio...) c'è tanto di quel posto dietro il cimitero e dietro il palar dove poter lasciare la macchina..."e tiraa un franc!" altrimenti incanaliamo anche il palar in una bella tubazione di portata adeguata e con qualche metro di dislivello ci piazziamo una bella pelton e così più nessuno viene a rompere i maroni, trasformando il piazzale della chiesa in una qualunquissima strada di napoli. tra l'altro avremmo anche energia gratis per l'illuminazione pubblica. (pos crodi... nus menaresin via ancja chee..monas chi sin!).

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  6. Però, non sarebbe una brutta idea, sfruttare l'acqua del palaar per produrre energia elettrica.
    Le moderne centraline idroelettriche permettono di sfruttare anche piccoli torrenti come il nostro, senza briglie,tubature o altri manufatti molto invasivi si puo fare energia a costo zero e senza daneggiare i torrenti, con impatto ambientale bassissimo. Bisognerebbe che qualcuno ci pensi, ma già, è vero, noi siamo Italiani non teniamo conto di queste piccolezze, o migliaia di megawat o niente, piutosto l'acquistiamo dall'estero.

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  7. A dire il vero, un progetto per una centralina sul Palar era stato redatto addirittura negli anni Trenta: un funzionario della Regione, in una assemblea di qualche anno fa, aveva detto che basterebbe tirarlo fuori dal cassetto.... Difficilmente però incontrerebbe il favore. Ci sono anche in piedi due richieste per una derivazione idroelettrica sul Leale, ugualmente contestate, pare. E' il solito problema del "not in my country": fatele dove volete, ma non qui. Se ne era già discusso mesi addietro anche su questo Blog, quando ci si chiedeva quali potessero essere le forme di produzione energetica autenticamente rispettose dell'ambiente. La discussione è ancora aperta.

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  8. Sarebbe ora di chiederci cosa veramente vogliamo. Nucleare no, eolico no, termico no, idroelettrico no, di risparmiarne non ne parliamo, ma come la produciamo l'energia, col fotovoltaico nella regione piu piovosa d'Italia mi sembra ridicolo.

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  9. Ai nostri “sorestans” a fatevi una semplice passeggiata per le strade e/o vie pubblichè di proprietà e competenza comunale nelle varie frazioni e dintorni, noterete ai bordi delle stesse strade nonchè ai bordi dei marciapiedi e nelle cunette, delle strane pianticelle molto rare che crescono spontanee già da diverso tempo diciamo solo da qualche settimana (per non dire mesi) (in friulano tale pianticelle si traduce in “jerba”) COSA NE PENSANO A TAL PROPOSITO ????? per non parlare della pavimentazione stradale e marciapiedi sconnessi
    Sicuramente rispondono che provveda io ?
    A tal proposito già fatto e NON è di mia competenza ed io NON sono un jerbarul ne tanto meno…………………………

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  10. A parer mio c'è un unico grande problema: manca sul territorio la presenza di chi deve controllore e far rispettare le regole (alla fine nulla di più del codice della strada e di alcune normative sui rifiuti).

    non sono a conoscenza del costo di Vigili Urbani o simili ma penso che sia una spesa necessaria da parte dell'Amministrazione Comunale.

    è ora di finirla di viviere nel paese dei furbi e maleducati.

    mandi

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  11. Giusto quanto detto da Loris, con un appunto :
    solo quanto un paese/comune/stato riesce a fornire i servizi, le strutture e i mezzi e' poi' autorizzato a controllare e eventualmente punire con severe sanzioni i furbi e i maleducati.
    In qualsiasi posto turistico si vada (e parlo per esperienza personale) ci sono i mezzi per non abbandonare i rifiuti in strada come invece e' successo sul Palar.

    Prima i bidoni e poi le multe!!!!!!

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  12. il Comune di Trasaghis ha adottato un "nuovo" sistema di raccolta dei rifiuti, che non prevede più l'uso di bidoni comuni.

    è inutile ribadire che bisogna rimettere i bidoni, quelli non verrano più rimessi...se non altro per coerenza con il sistema di raccolta differenziata adottata, poi possiamo anche dire che questo sistema è sbagliato ma quello è!! (att.ne: quasi tutti i Comuni limitrofi usano lo stesso sistema di raccolta porta a porta)

    Una soluzione possibile è quella proposta da Mattia, l'altra rimane sempre il buon senso del cittadino civile...

    mandi mandi

    Loris F.

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