Nell’incontro dei presbiteri della Forania di Gemona del 10 gennaio 2012, noi parroci delle parrocchie del nostro territorio e responsabili pastorali in zona
Valentino Costante, parroco di Gemona e foraneo del Gemonese
Ivo Belfio, parroco di Artegna
Giulio Ziraldo, parroco di Alesso, Avasinis, Bordano, Interneppo
Roberto Bertossi, parroco di Venzone, Carnia, Portis
Federico Grosso, parroco di Campolessi e Ospedaletto
Gianni Menosso, parroco di Osoppo
Dino Pezzetta, parroco di Montenars
Bruno Buzzulini, cappellano dell’Ospedale di Gemona
padre Luigi, rettore del Santuario di S.Antonio a Gemona
padre Assuero, rettore degli Stimmatini di Gemona
padre Alan, collaboratore della parrocchia di Gemona
suor Fides, collaboratrice pastorale a Bordano
a Fausto Quai (parroco di Braulins-Peonis-Trasaghis) la lettera è stata recapitata nella stessa giornata all’ospedale di S.Daniele dov’è attualmente ricoverato
Abbiamo preso attenta visione della lettera pervenutaci dal Comitato in data 8 gennaio 2012 e firmata dai suoi 12 componenti.
Li ringraziamo per la sensibilità dimostrata e il desiderio di coinvolgerci nella loro opera di sensibilizzazione, convinti come siamo che la battaglia per il lago è di tutti, popolazione e istituzioni, comuni e parrocchie, chiesa e territorio.
Aperti ad ogni più ampia collaborazione, noi presbiteri del Gemonese, alcuni da parecchi anni impegnati nella cura pastorale di queste popolazioni, condividiamo innanzitutto con le nostre comunità locali il diritto di essere ascoltate, sempre ma in special modo quando si tratta, come in questo caso, di scelte che possono pregiudicare irrimediabilmente a favore dei grandi gruppi economici, il destino del Lago, del suo territorio (non solo del Gemonese), del suo sviluppo, del futuro nostro e dei nostri figli.
Abbiamo appreso che 660 persone residenti nel comune di Trasaghis chiedono una consultazione popolare sul problema. Apprendiamo che altre analoghe petizioni si stanno raccogliendo negli altri Comuni interessati. Senza entrare in dettagli tecnici, noi presbiteri del gemonese vogliamo assicurarvi che appoggeremo convinti ogni richiesta di confronto chiarificatore sul problema e che daremo il nostro contributo di cristiani abitanti nel giardino che il Creatore ci ha prestato e che deve rimanere a servizio per il bene di tutti.
Il Friuli si è alzato subito in piedi dopo il dramma del terremoto, che ha segnato più di altri proprio questi nostri paesi. Non inginocchiamoci ora, a Friuli ricostruito, di fronte a chi vorrebbe sfruttarlo per interessi che non saranno mai i nostri.
La lettera è stata scritta da don Dino Pezzetta, parroco di Montenars, a nome di tutti i parroci del Gemonese presenti (eccezion fatta di don Fausto Quai, in ospedale) e degli altri responsabili pastorali in elenco.
Osoppo 11 gennaio 2012
don Dino Pezzetta
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