Le aree di indagine erano state così sintetizzate:
Progetto di ricerca scientifica "rio Vaat"
Il Gruppo Speleologico Carnico "Michele Gortani"CAI Tolmezzo e il ClubAlpinistico Triestino hanno avviato una collaborazione scientifica che riguarda la Grotta del Rio Vaat e tutta l'area circostante.Il progetto "Rio Vaat" ha per scopo:
1. La definizione del bacino di assorbimento di una piccola area geografica in comune di Cavazzo Carnico/Verzegnis.
2. Verificare se c'è relazione tra l'acqua che si trova dentro la grotta di Rio Vaat e le varie sorgenti a valle della stessa,in particolare con le sorgenti che rifor-niscono le tre prese degli acquedotti poco a valle della grotta.
3. Verificare la relazione tra la piovosità media dell'area di riferimento e la variazione del livello dell'acqua in grotta.
A tal fine si prevede di effettuare alcune colorazioni e una serie di monitoraggi secondo alcuni parametri nella Grotta di Rio Vaat.
1. Delimitazione geografica dell'area interessata al progetto: come confine meridionale, lo spartiacque superficiale che da Sella Chianzutan scende verso E-SE, in destra idrografica del
Tagliamento, va dai 1744 m della cima del monte Piombada, ai 1615 m del monte Piciat e giù lungo le pendici del monte Faèit, fino ai 195 m del lago di Cavazzo o dei Tre Comuni.
Come confine nord, la zona a sud del rio Faèit fino a Cavazzo Carnico, e a SO della strada provinciale 512 tra Cavazzo Carnico e Somplago.
2. Questi versanti che danno sul Tagliamento, non sono privi di sentieri,strade, mulattiere carreggiabili e ad uso forestale che arrivano anche in quota, una malga ristrutturata, qualche ricovero. Generalmente facilmente accessibili se non c'è neve, in quasi tutto il periodo dell'anno.
3. A parte il torrente Faeit, che è il maggiore per portata, vi sono alcuni ruscelli minori tributari, alcuni intermit-tenti: rio Zalada, rio Ortai, rio Cianevutta. Più a SO, sotto Cesclans, il rio Chiampon, poi rio Pusala, giù fino al lago di Cavazzo, con il suo tributario,rio Vaat. Più a sud ancora il rio del
Band e siamo all'imbocco nord della galleria autostradale di Alesso.
4. L'area meridionale della strada provinciale 512 tra Cavazzo e Somplago è caratterizzata da un interessante area paludosa “Palude Vuarbis” (270 mslm) e da una serie di sorgenti anche modestamente copiose fino a quellasignificativa e caratteristica alla base della palestra naturale di arrampicata di Somplago.
5. L'area è caratterizzata da un continuo boschivo (faggeto e abetaia) che sovrasta Cavazzo, Carnico la bella piana di Cesclans, e la rocca che sovrasta Somplago.
6. Speleologicamente significative:Buse dai Pagans e Forra della Chianevate in destra Faèit, in “Valle di Cavazzo”. Grotte di Corona 1 (scoperta dal Michele Gortani) e Corona2 (GSCMG) in quota. Mentre un poco più a valle, la Grotta di Rio Vaat subito sopra Cesclans.
7. Di queste, la Grotta di Rio Vaat, potrebbe intercettare la falda freatica che alimenta l'acquedotto di Cesclans,Mena, Somplago, Alesso, Interneppo e Bordano e ne potrebbe fare da spia di livello. Certamente si comporta da risorgiva di troppo pieno in seguito a copiose precipitazioni.
Claudio Schiavon (GSC)
Recentemente, a Tolmezzo, sono stati presentati i risultati delle ricerche:
Grande successo – dai commenti dei partecipanti – dell’ultimo incontro organizzato dalla Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia, presso la sala polifunzionale del Museo Carnico di arti e tradizioni popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo.
L’appuntamento, promosso con l’obiettivo di dare spazio a tutti i gruppi regionali nel presentare la loro attività e i loro progetti, ha raggiunto il suo scopo, prova ne siano i lavori presentati, tutti – per un verso o per un altro – di buon livello qualitativo (come più dettagliatamente esposto più avanti).
“Massiccia” anche l’affluenza di pubblico: una sessantina di iscritti in rappresentanza di buona parte dei Gruppi Speleo regionali, federati e non. Da segnalare anche la presenza di rappresentanti del Comune di Cavazzo, del “Comitato per la difesa del lago di Cavazzo” e del “Movimento Tutela dell’Arzino”.
“Massiccia” anche l’affluenza di pubblico: una sessantina di iscritti in rappresentanza di buona parte dei Gruppi Speleo regionali, federati e non. Da segnalare anche la presenza di rappresentanti del Comune di Cavazzo, del “Comitato per la difesa del lago di Cavazzo” e del “Movimento Tutela dell’Arzino”.
Questi i lavori presentati:
§ “Catasto Grotte del Friuli Venezia Giulia” – di Maurizio Comar(Catasto Regionale delle Grotte FVG e Società di Studi Carsici “A. F. Lindner” – Ronchi dei Legionari);
§ “Progetto Rio Vaat” – di Daniele Pascolini (Gruppo Speleologico Carnico CAI “M. Gortani” – Tolmezzo) e Clarissa Brun (Club Alpinistico Triestino – Trieste);
§ (...)
§ “Un nuovo abisso sulle Alpi Carniche” – di Eros Pellegrina eDaniele Del Fabbro (Gruppo Alpinistico Friulano “Il Claut” – Pordenone);
§ “Una casa per un vecchio amico: il pipistrello” – di Giampaolo Fornasier (Unione Speleologica Pordenonese – Pordenone); (...)
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