LA CJACARADE |
Se i preti friulani cominciano a scrivere lettere |
Domenica 22 Gennaio 2012, Il Gazzettino |
Qualche titolo, ma la lettera che i parroci del Gemonese hanno scritto a sostegno dell’azione del comitato che si batte contro il raddoppio della centrale idroelettrica "Edinpower" di Somplago, non ha ricevuto l’attenzione che meritava per due motivi: il primo è più generale e riguarda la questione dell’acqua. «Appoggeremo ogni richiesta di incontro chiarificatore- scrivono i sacerdoti- dando il nostro contributo di cristiani abitanti nel giardino prestatoci dal Creatore e che deve rimanere a servizio per il bene di tutti». La seconda, ma non meno importante, sta nella stessa scesa in campo del clero locale accanto al comitato. Quando i preti friulani cominciano a scrivere non si sa mai dove si va a finire. Non possono non tornare alla memoria due lettere che hanno fatto la storia di questa terra ovvero quella del 1965, la cosiddetta mozione del clero friulano che denunciava il sottosviluppo al confine orientale e quella del 1976 "Dopo il taramot ai furlans ca crodin". Lucide denunce e altrettante discese in campo a favore degli ultimi. Certo la forza della chiesa qui e altrove non è quella di quegli anni, il contraltare politico è più confuso, ma il "cammino" non è contraddistinto dai segni? Andrea Valcic |
Un blog per informare, per ragionare, per confrontarsi su quel che capita ad Alesso e nei dintorni. Ce sucedial, ce si fàsie, ce si podarèssie fâ a Dalés e intal dulintôr? Scuvierzìnlu su chest Blog.
"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons
domenica 22 gennaio 2012
Lago, ancora sulla lettera dei sacerdoti della Forania
"La cjacarade", la seguita rubrica settimanale del Gazzettino curata da Andrea Valcic si sofferma oggi sulla importanza del documento sottoscritto dai sacerdoti del gemonese sulla sorte del Lago, sostenendo che, a buon diritto, il documento si inserisce nel quadro tracciato da alcune importanti "lettere" che hanno avuto una notevole influenza nel dibattito socioculturale friulano, dalla mozione del 1965 al messaggio "ai furlans ch'a crodin" diffuso a ridosso del terremoto del 1976.
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