Un blog per informare, per ragionare, per confrontarsi su quel che capita ad Alesso e nei dintorni. Ce sucedial, ce si fàsie, ce si podarèssie fâ a Dalés e intal dulintôr? Scuvierzìnlu su chest Blog.
"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons
giovedì 26 novembre 2020
Mandi, don Elio! Fu parroco a Trasaghis dal 1966 al 1985
La scorsa notte, all’ospedale di Udine, è mancato don Elio Nicli, deceduto - come comunica l’Arcidiocesi di Udine - in seguito alle complicazioni dovute al coronavirus.
Don Elio Nicli era nato 84 anni fa a Giavons di Rive D’Arcano. Sacerdote dal 1962, ha prestato servizio a Venzone e, per quasi vent’anni, dal I maggio 1966 al 1985, a Trasaghis, dove è ricor-dato con affetto.
Nei suoi ultimi incarichi ha curato il supporto pastorale ad Arta Terme e la sua assistenza spirituale al Centro di Aiuto alla Vita, incarico svolto fino al 2015. Prima, è stato cappellano dell’ospedale di Tolmezzo dal 1984 al 2002.
Ultimamente era ospitato nella “casa del clero” di Udine.
venerdì 20 novembre 2020
Lavori sull'argine del Tagliamento a Braulins
Argini più alti anti-piena nell’abitato di Braulins
P.C.
Partiranno a breve i lavori, lungo il Tagliamento nei comuni di Gemona, Osoppo e Trasaghis, per il consolidamento e l’adeguamento delle arginature in corrispondenza del ponte di Braulins, a cura del consorzio di Bonifica Pianura Friulana. L’importo del progetto è di 1 milione e 150.000 mila euro; l’azienda che si è aggiudicata la gara è la Copetti Srl di Gemona.
«In corrispondenza dell’abitato di Braulins – informa il direttore tecnico del Consorzio, Stefano Bongiovanni –, dallo studio redatto nel 2018 da Matteo Nicolini dell’Università di Udine sono state rilevate delle altezze d’argine non adeguate alle massime piene centenarie attese. Gli interventi da eseguire richiedono un rialzo medio inferiore ai 70 centimetri e la sostituzione, lungo il bordo stradale, dell’attuale parapetto con una barriera di sicurezza stradale». —
(dal Messaggero Veneto)
venerdì 13 novembre 2020
Lago, che ne è della progettualità per il by-pass? Un'interrogazione del PpA
Salvaguardia del Lago dei Tre Comuni, interrogazione a Fedriga del Patto per l’Autonomia
A che punto sono i progetti di salvaguardia del lago di Cavazzo? Lo chiedono alla Giunta Fedriga i consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, con un’interrogazione che intende far luce sulle attività del Laboratorio Lago dei Tre Comuni, il tavolo tecnico istituito per individuare le criticità del lago di Cavazzo e proporre soluzioni finalizzate a recuperarne le condizioni di naturalità e a garantirne la fruibilità, anche a fini turistici, in conformità al Piano regionale di tutela delle acque, con una destinazione di spesa, per il 2019, di 50 mila euro. In tal senso, Bidoli e Moretuzzo chiedono di sapere se il Laboratorio Lago dei Tre Comuni ha elaborato un piano di lavoro, a che punto è l’attuazione di tale piano e se sono state avviate adeguate progettualità al fine di costruire l’opera di bypass per convogliare direttamente le acque gelide e torbide della centrale di Somplago, diminuendo in questo modo l’impatto sul livello del lago, soggetto a forte oscillazione, sulla sua fruibilità turistica e sulle attività legate alla pesca.
«Sulle acque del canale di scarico del lago verranno realizzate tre centraline idroelettriche che andranno ad aggiungersi al progetto del Consorzio di Bonifica Friulana di derivazione irrigua dallo stesso canale di scarico – ricordano Moretuzzo e Bidoli –. Queste centraline potrebbero continuare a turbinare acqua proveniente dal lago di Cavazzo, una volta che la centrale di Somplago entrasse in fermo, con il rischio concreto di un abbassamento del livello del lago a causa dell’acqua turbinata. Con l’opera di bypass, che porterà le acque in uscita dalla centrale direttamente nel canale di scarico del lago, centraline e derivazione irrigua potranno essere realizzate senza comportare importanti interferenze con il bacino. Chiediamo alla Giunta regionale chiarezza sullo stato di fatto. Non vorremmo che il Laboratorio Lago dei Tre Comuni fosse un espediente al quale non fanno seguito azioni concrete per la rinaturalizzazione e fruibilità dello stesso lago, dimostrando – se così fosse – di non comprenderne la strategicità per lo sviluppo della valle e del suo circondario più vasto, ma anche per il sistema acquifero».
https://www.studionord.news/salvaguardia-del-lago-dei-tre-comuni-interrogazione-a-fedriga-del-patto-per-lautonomia/
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