Nuova edizione per "Lak&Roll", il 1° agosto, dalle 17, nell'area dello stagno ecologico sul Lago dei Tre Comuni.
Un blog per informare, per ragionare, per confrontarsi su quel che capita ad Alesso e nei dintorni. Ce sucedial, ce si fàsie, ce si podarèssie fâ a Dalés e intal dulintôr? Scuvierzìnlu su chest Blog.
"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons
venerdì 31 luglio 2009
Torna Lak&Roll ... tema dominante "aga, cil e vert"
Nuova edizione per "Lak&Roll", il 1° agosto, dalle 17, nell'area dello stagno ecologico sul Lago dei Tre Comuni.
mercoledì 29 luglio 2009
Sul Messaggero Veneto del 28 luglio è apparsa questa lettera che invita a riflettere sul presente e sul futuro del Lago. Il dibattito è aperto!
LAGO DI CAVAZZO
Gli abitanti della valle non hanno più fiducia
Gli organizzatori della festa del pesce che ha avuto luogo come ogni anno a Somplago di Cavazzo, nelle vicinanze della centrale elettrica, hanno goduto, per il grande afflusso di persone, di un grande e meritato successo. Sbaglierebbe però chiunque scambiasse la grande partecipazione popolare a questa festa come un atto di acquiescenza ai progetti di Edipower, padrona della centrale. Edipower sta infatti progettando una seconda galleria a pressione per alimentare due nuove turbine reversibili con cui pompare di notte nel bacino di Verzegnis l’acqua accumulata di giorno nel lago di Cavazzo, così da sfruttare più volte la stessa acqua. Ciò aumenterà i guadagni degli azionisti di Edipower, ma provocherà delle notevoli e ripetute variazioni del livello del lago, per non parlare della continua movimentazione delle acque e dei depositi di pantano che aumenteranno in conseguenza di tali fenomeni. Di fronte alle perplessità, alle osservazioni e alle critiche di persone anche tecnicamente preparate, Edipower afferma che la variazione di livello non supererà il metro e che non dovrebbero esserci dei cambiamenti o delle conseguenze sia nella qualità delle acque sia nella loro fruibilità. Ma queste rassicurazioni non convincono le nostre comunità che hanno già ascoltato discorsi rassicuranti fatti negli anni Cinquanta dalla Sade, negli anni Sessanta dalla Siot, in merito alla costruzione della centrale di pompaggio dell’oleodotto, e negli anni Settanta con l’autostrada che ha sfregiato per sempre la valle del lago. Oggi qualcuno vorrebbe rassicurarci anche sull’elettrodotto Wurmlach-Somplago e su una nuova autostrada che dovrebbe collegare la A-27 con la A-23, passando sopra il nostro territorio. Sia chiaro a tutti che gli abitanti della valle del lago di Cavazzo non hanno più alcuna fiducia in discorsi fatti solo per mascherare l’avidità di alcuni a scapito del decadimento dell’ambiente e della qualità del vivere di molti. È bene che Edipower ricordi che l’Enel produceva utili anche senza pompare le acque e con un’oscillazione di livello che negli anni Sessanta era stabilita tra quota 194,10 e quota 194,70, per poi ridursi ulteriormente, per un tacito accordo con le amministrazioni comunali, fino a un’oscillazione di soli trenta centimetri, poiché essa perseguiva l’obiettivo di stabilizzare al massimo il lago al fine di ripristinarne la naturalità. Profitto sì, ma nel rispetto dell’ambiente e delle popolazioni. Oggi, di fronte all’insistenza con cui Edipower porta avanti i propri disegni, sarebbe opportuno che le amministrazioni comunali di Trasaghis, Bordano, Cavazzo e Verzegnis illustrassero questo progetto ai loro cittadini in modo che essi possano fare democraticamente, mediante dei referendum, le proprie scelte.
Remo Brunetti Cavazzo Carnico
(Messaggero Veneto — 28 luglio 2009 pagina 14 sezione: UDINE)
venerdì 24 luglio 2009
Un ricuart da Màbila
Zuan Cucchiaro al à scrit su "Dalès un timp par vivi" chesta puisia par ricuardâ la Màbila, che a veva fat cent agns tal mês di frevâr passât.
A Màbila
Oh Màbila Màbila,
benedeta nôna.
Ce biela sorpresa
che j tu nus âs fat
pal prin dal an
su la scjalinada da glesia,
ingarofolada como una regjina,
cercenada di ducj i coscrits,
di ogni jeta!
E ducj ti rimiravin,
ducj cj saludavin.
Coscrìta di cinc voltas,
ducj a varèssin volût,
se a vessin podût, domandâci
intuna vorêla
una rôba pizzula
ma tant granda,
chê di dàur la rècipa
di chel grant segrêt
che ducj e nissun conòs,
e a na lu varessin palesât
a anima viva,
nomo a nô di Delès:
ce pretindi di pui da vita?
Mandi, Màbila, e ancjamò…
a jodisi!
Zuan
mercoledì 22 luglio 2009
Solidarietà con i terremotati abruzzesi
Dalla Direzione Didattica di Trasaghis (che comprende le Scuole dell’Infanzia di Avasinis di Trasaghis, Bordano, Rivoli di Osoppo e Venzone e le Scuole Primarie di Alesso di Trasaghis, Bordano, Osoppo e Venzone) arriva la conferma di come il concetto di solidarietà, memori dell’esperienza del dopo-terremoto del 1976, sia entrato nel sentire comune.
Alla fine dell’anno scolastico, dopo le vicende sismiche che hanno interessato l’Abruzzo, tutti gli insegnanti si sono attivati nelle rispettive classi e, con il coordinamento della vicaria E.Vidoni, hanno realizzato una raccolta di fondi da destinare ad una scuola abruzzese di periferia. In poco tempo si sono arrivati a sfiorare i 5.000 € grazie alla sensibilità dei genitori che hanno ricordato in tal modo la solidarietà ricevuta dalla nostra gente in occasione del terremoto di 33 anni fa.
Quale destinatario dei fondi è stato individuato l’Istituto comprensivo di Pizzoli, in provincia de L’Aquila, in una delle zone maggiormente colpite dal terremoto. La dirigenza dell’Istituto ha sentitamente ringraziato per i fondi della sottoscrizione prontamente ricevuti, prospettando di fare un gemellaggio nel prossimo anno scolastico fra la comunità scolastica abruzzese e le scuole della Direzione Didattica di Trasaghis.
E’ un sentito ringraziamento quindi quello che il Dirigente Scolastico prof.ssa Nadia Imbriani e tutto il personale della scuola vogliono porgere alle famiglie degli alunni, che hanno dimostrato di saper tenere in grande considerazione il mondo della scuola dimostrando grande solidarietà nei confronti di una regione così duramente provata.
domenica 19 luglio 2009
Nuovo numero di “Dalès un timp par vivi”
E’ uscito il n. 53 del periodico “Dalès un timp par vivi” , un appuntamento che prosegue da più di vent’anni.
Sul numero di luglio, dopo l’editoriale di don Gjulio, dal titolo “I torni a vora”, si può leggere una riflessione di Tonino Cucchiaro sui “Zovins di Cresima”.
Luigi Stefanutti propone una pagina legata a una esperienza personale (“Rivedersi dopo 43 anni”) e la 19° puntata di “Lâ in mont cu las vacjas”.
La sezione di storia presenta i lavori di Pieri Stefanutti sui “Segni di fede: màinas, pitùras, ancònas” (24° puntata di “Dalès storia di lucs e di int” e di Decio Tomat a proposito di “Brevi note sull’origine dei cognomi”.
Zuan Cucchiaro, dopo aver proposto una poesia dedicata alla centenaria “Màbila”, propone tre racconti in friulano: “Rangjâsi”, “Naja pais” e “La dibisugna a spiza l’ingegn”.
Il notiziario si chiude con una versione del canto popolare “Il cjant dal pastor” proposta da Giulia Cucchiaro e con la poesia “Un omp di pais” di Andreina Di Santolo.
Sulle pagine del blog proporremo alcuni di questi testi perché possano essere letti anche lontano dal paese che li ha ispirati.