"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

sabato 20 settembre 2014

Somplago caput mundi. In Pramosio un altro no all'elettrodotto aereo

Riceviamo  e pubblichiamo:


Domenica 21 settembre dalle ore 11:00
Giornata mondiale per la pace (ONU)
Marcia globale per l'ambiente promossa da Avaaz

Ci sono tanti modi di difendere l'ambiente e promuovere la pace. Più siamo è più facile sarà convincere i governi che si deve fare qualcosa in fretta per questi due capisaldi del nostro futuro; sempre che vogliamo un futuro per noi e per i nostri figli. Ci associamo alla chiamata dell'ONU e di Avaaz e ci incontriamo alla
      malga di Pramosio
 Paluzza, Carnia 
con questo programma:
Incontro alla malga alle ore 11, raggiungibile comodamente con la macchina lasciando la strada statale per Monte Croce carnico all'altezza di Cleulis, 2 km dopo Paluzza (Udine, Carnia); salita al passo Pramosio (40 minuti), incontro sulla linea di confine - dove si trovano le trincee della Prima guerra - con gli amici austriaci, scambio delle bandiere, dei saluti, momento di condivisione, interventi. Alla fine pranzo conviviale sul posto. Il significato simbolico è duplice:
 - Giornata mondiale della pace, resa ancor più significativa dal centesimo anniversario dell’inizio del Primo conflitto mondiale. Pensate: 100 anni fa i nostri nonni marciavano per raggiungere le trincee di Pramosio e spararsi addosso. Oggi marciamo per stringerci le mani, per rinsaldare l’amicizia tra due popoli che lottano assieme per difendere le loro valli dalla prepotenza delle lobby industriali e finanziarie, talvolta sostenute da politici senza morale e senza scrupoli che se ne fregano dell’ambiente e pensano solo agli affaracci loro.
- Marcia mondiale per l'ambiente: milioni di persone che in tutto il mondo intendono richiamare l'attenzione dei governi su un tema purtroppo ancora assai sottovalutato e dove l’interesse di pochi prevale sul benessere di molti. Per noi luogo simbolico per resistere al passaggio del mega elettrodotto privato che stravolgerebbe per sempre queste magnifiche valli e per i tanti assalti perpetrati a danno della montagna, anello debole delle regioni, che intendiamo difendere ad ogni costo.
 Partecipare comporta la rinuncia al silenzio, ovvero non lamentarsi in privato e poi turarsi il naso e passare dritti, ma fare quanto ci è possibile per far valere il nostro punto di vista. Partecipazione è democrazia. Democrazia è libertà.


venerdì 19 settembre 2014

La Regione finanzia interventi per la sicurezza di Braulins e Avasinis

 Lo scorso 19 febbraio si era tenuta la conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto definitivo redatto dal Comune di Trasaghis per la messa in sicurezza delle pareti rocciose sovrastanti Braulins ed Avasinis.
E' stato poi predisposto il progetto esecutivo e  ora è giunta la notizia che il Presidente della Regione FVG ha firmato il progetto col conseguente  finanziamento dei lavori.



Fvg: Serracchiani, più manutenzione per ridurre rischio idrogeologico


TRIESTE  - "Sono convinta che l'unico modo per ridurre il rischio idrogeologico sia quello di investire in manutenzione. Per questo ho firmato, come commissario straordinario, i decreti per sbloccare cinque opere di messa in sicurezza del territorio nelle province di Udine e Pordenone, per un importo complessivo di quasi 4 milioni di euro».Lo fa sapere Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia.
Il commissario Serracchiani ha approvato due progetti esecutivi: l'intervento di sistemazione idraulica e messa in sicurezza degli argini del fiume Meschio, a difesa dell'abitato di Fratta di Caneva (Pordenone), per 800 mila euro, e interventi di messa in sicurezza di pareti rocciose nelle frazioni di Avasinis e Braulins di Trasaghis (Udine), per 210 mila euro.
(Fonte: Regione Fvg)

giovedì 18 settembre 2014

Sopralluogo della Commissione regionale sul lago, per una verifica delle criticità (II)

Dopo la pubblicazione del post di ieri dedicato a "come" la visita della Commissione sia stata citata sui mezzi di informazione, David Zanirato ha giustamente fatto notare che non era stato preso in considerazione l'articolo del "Gazzettino" uscito martedì sull'argomento. Zanirato aggiunge: "la mattinata di audizioni in Municipio a Cavazzo sulla questione Lago, il sottoscritto l'ha seguita tutta, dalle 9.30 alle 13.30, ed era il solo giornalista presente, a parte una collega dell'Acon (l'agenzia stampa del Consiglio regionale accompagnata dal cameraman), coloro che poi hanno redatto il comunicato stampa e le immagini dei servizi tv".
Si prende volentieri atto della precisazione, trascrivendo l'incipit dell'articolo ed offrendone una riproduzione.

<<Lago ferito, é da curare >>

di David Zanirato
"Il Gazzettino",  16 settembre 2014

Una nuova stagione per il Lago di Cavazzo. Fatta di valorizzazione ambientale,  promozione turistica e coordinamento istituzionale. A chiedere che venga aperta, sostenendo proposte e progetti già pronti sul tavolo, i sindaci dei tre comuni rivieraschi, Cavazzo, Trasaghis e Bordano, che ieri sono stati ascoltati in audizione dalla 2. e 4. Commissione consiliare regionale, riunite dai rispettivi presidenti Boem e Gratton congiuntamente in ”esterna" ospiti del Municipio di Cavazzo prima di un tour sulle rive. Anche Edipower, Comune di Verzeguis e Comitati territoriali locali hanno potuto dire la loro, nello specifico anche sulle contestate     operazioni di sfangamento del bacino dell''Ambiesta che partiranno ai primi di ottobre. (...)



Rimane ancora aperto ai contributi, comunque, lo "spirito" del post, evidenziato anche sulla pagina fb: "L'informazione (forse) c'è. Le valutazioni (ancora) no".

mercoledì 17 settembre 2014

Commissioni regionali sul Lago: che nostalgia per Carnia.la !

Lunedì dunque c'è stata la visita della IV Commissione regionale sul Lago, preceduta dall'incontro con gli Amministratori, Edipower ed i Comitati nel municipio di Cavazzo.
Evento importante e atteso. Ma, chi non c'era, cosa ne sa?
C'è stato un bel servizio del Tgr regionale ed un comunicato rilasciato in serata dall'Agenzia Giornalistica Regionale, ampiamente ripreso da più parti, compreso questo Blog  (il MV di ieri ne ha pubblicato tre quarti). Di molto altro pare non ci sia. L'unica foto rintracciata è quella pubblicata sul profilo fb del presidente della IV Commissione (riprodotta qui sopra). Di valutazioni relative all'evento (ancora) non c'è traccia, nè da parte degli Amministratori nè da parte dei Comitati, nè da Edipower, né dai Consiglieri regionali.

Certo, ricordando la precedente visita di una Commissione regionale (23 settembre 2010), tocca pensare con nostalgia all'impegno giornalistico di Francesco Brollo che, sul sito Carnia.la, aveva raccolto le opinioni di gran parte dei Consiglieri presenti, riuscendo a fornire un quadro variegato delle diverse posizioni della "questione Lago" (http://cjalcor.blogspot.it/2010/09/lago-sopralluogo-della-commissione-del_24.html).
Ora Brollo fa il sindaco di Tolmezzo, "Carnia.la" è inattivo ...  Ma c'è uno spazio ed una esigenza di informazione che andrebbero riempiti.


martedì 16 settembre 2014

Sopralluogo della Commissione regionale sul lago, per una verifica delle criticità

I consiglieri della IV Commissione permanente - fra le cui numerose competenze figurano il territorio l'energia, la tutela del paesaggio, i parchi e le riserve naturali, la pesca nelle acque interne - hanno compiuto [lunedì 15 settembre] un sopralluogo al lago di Cavazzo Carnico per verificare le criticità e lo stato di conservazione del lago, anche in relazione alle previsioni del piano di sfangamento dell'invaso del fiume Ambiesta. Con loro, guidati dal presidente Vittorino Boem (Pd), anche alcuni consiglieri della II Commissione - competente in materia di attività produttive - insieme con il presidente Alessio Gratton (SEL), a sottolineare l'attenzione a questa realtà sia per quanto riguarda gli aspetti ambientali che che quelli economici e la volontà - ha sottolineato Boem - di comprenderne le problematiche, con una modalità di approccio che è quella di un accompagnamento trasparente verso comunità e territori che a volte si sentono abbandonati.
Una visita durante la quale, nella Sala consiliare del Comune di Cavazzo, i consiglieri regionali - accolti dal sindaco Gianni Borghi - hanno incontrato i rappresentanti di Edipower, i rappresentanti del "Comitato tutela acque del bacino montano del Tagliamento" e del "Comitato difesa e valorizzazione del lago-Alesso di Trasaghis" e i sindaci dei Comuni di Trasaghis, Augusto Picco, di Bordano Gianluigi Colomba, e di Verzegnis Renzo Lunazzi. Presenti anche tecnici dell'amministrazione regionale.
Il direttore di Edipower (società del gruppo A2A), ing. Guidi, presente con il responsabile relazioni esterne di A2A Nord Italia, Corona, ha illustrato i lavori di pulizia dell'Ambiesta, spiegando modalità e tempistiche che derivano da obblighi istituzionali fissati dal ministero dell'Interno per ragioni di sicurezza, e da attuarsi ovviamente in via preventiva; è stato ripercorso l'iter burocratico che ha portato alla formulazione del piano che porterà a intervenire entro la fine di settembre con l'obiettivo di assicurare alla diga scarichi liberi, ma anche che le operazioni non abbiano effetti impattanti sul territorio.
Si lavorerà a bacino pieno perchè l'obiettivo non è lo sfangamento, ma la rimozione selettiva dei sedimenti: una differenza legata alle modalità operative, lavorando con una pompa aspirante tridimensionale fino a togliere circa 30mila metri cubi di limo, su un milione, prelevando una miscela di acqua e limo fine e finissimo che all'uscita verrà diluita con acqua pulita, per non alterare l'habitat di pesci e gamberi che verranno tolti e reintrodotti. L'Ente tutela pesca in merito ha fissato parametri molto stretti e, assieme ad ARPA, Forestale, direzione regionale ha costituito un tavolo di monitoraggio continuo.
Di un lago ferito ma non morto e quindi da curare - hanno parlato i Comitati, in primis Franceschino Barazzutti: riteniamo che meriti una legge speciale per il suo recupero e la valorizzazione, ha detto citando uno studio secondo il quale fra
110 anni il lago sarà interrato, e aggiungendo che per evitare l'apporto di fanghi e le oscillazioni bisogna che gli scarichi della centrale versino fuori dal lago. È stato messo poi l'accento sul problema delle derivazioni e sulla desertificazione delle falde. Questa valle è una miniera energetica, ha poi sottolineato, e la Regione potrebbe costituire una propria società acquisendo le concessioni in scadenza in modo che questa ricchezza resti qui.
E se da parte dei tecnici della Regione è stato ricordato che da parte della Giunta è stata costituita una cabina di regia, per un monitoraggio costante, per verificare - come hanno evidenziato anche alcuni consiglieri - che non ci siano incongruenze tra quanto dichiarato e la realtà, i sindaci, a partire da quello di Cavazzo, hanno ricordato che quanto da loro richiesto in sede di Conferenza dei servizi è stato recepito, rendendo così l'intervento abbastanza sostenibile. Ma tutti, pur evidenziando perplessità in merito alle operazioni di sfangamento, hanno puntato l'attenzione verso la necessità di intervenire partendo da progetti condivisi per la sostenibilità del lago e puntando a mantenere l'equilibrio esistente, a sfruttare correttamente le risorse che sono qui ma le cui ricadute oggi vanno altrove, e a cercare forme di sviluppo comune per quanto riguarda tutela ambientale, turismo anche sportivo, data la vicinanza con Gemona "città dello sport", e valorizzazione di luoghi come il Monte Festa. Una regia unica per un rilancio che passa inevitabilmente per forme di aggregazione e un coordinamento il più vicino possibile al territorio.

lunedì 15 settembre 2014

Sopralluogo della Commissione regionale sul Lago

Lunedì 15 settembre, la IV Commissione permanente effettuerà un sopralluogo al lago di Cavazzo per verificare le criticità e lo stato di conservazione del lago, anche in relazione alle previsioni del piano di sfangamento dell’invaso dell’Ambiesta.
L’appuntamento è per le 9.30 nella frazione di Somplago per un sopralluogo alla centrale Edipower; successivamente, nella sala Consiliare del Comune si svolgerà una serie di audizioni, con i rappresentanti di Edipower, con i sindaci dei comuni interessati (Cavazzo Carnico, Trasaghis, Bordano, Verzegnis) e con i rappresentanti sia del “Comitato tutela acque del bacino montano del Tagliamento” che del “Comitato difesa e valorizzazione del lago-Alesso di Trasaghis”.

Tratto da: http://www.tabletquotidiano.it/consiglio-regionale-fvg-la-settimana-delle-commissioni-2/#sthash.BwKIwozc.dpuf

NOTA: pare che la visita alla centrale non sia più prevista. Dopo le audizioni a Cavazzo, la Commissione si trasferirà "nelle prossimità del Lago" per una visione diretta dei luoghi.

domenica 14 settembre 2014

Sfangamento prossimo venturo. Il recupero dei pesci dell'Ambiesta

Verzegnis: prima dello sfangamento via i pesci dall’Ambiesta
Messaggero Veneto, 13 settembre 2014

Proseguono a pieno ritmo le operazioni di recupero della fauna ittica nel torrente Ambiesta, in vista delle operazioni di rimozione dei sedimenti dal bacino idroelettrico (lago di Verzegnis), previste per quest’autunno. Grazie a un apposito accordo con Edipower, che ha assunto l’onere dei relativi costi, l’Etp ha già avviato a fine agosto gli interventi, partendo dalla cattura di circa 500 gamberi di fiume, specie sottoposta a tutela. I gamberi sono stati portati in uno degli impianti di allevamento gestiti dall’ente, dove potranno riprodursi per poi essere nuovamente liberati nel torrente, non appena le condizioni saranno idonee alla loro sopravvivenza. Per quanto concerne i pesci, dopo il recupero le specie meno pregiate saranno immesse nel lago, mentre quelle soggette a maggiore tutela saranno ospitate negli impianti, per poi essere rilasciate nel torrente una volta tornati alla normalità. Ricordiamo che le operazioni di recupero della fauna ittica, come quella in corso sull’Ambiesta, sono soltanto una piccola parte del gran lavoro svolto dall’Etp per tutelare i fiumi regionali e la loro fauna. I rilasci dei gamberi in natura termineranno tra ottobre e novembre.
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La posizione dell'Etp in merito allo sfangamento del Lago di Verzegnis è stata oggetto dell'articolo
MANUTENZIONE DELL’INVASO DELL’AMBIESTA
Accolte le prescrizioni dell’Etp, in sede di Conferenza dei servizi, 
per tutelare il torrente e le sue acque
di Giuseppe-Adriano Moro, pubblicato su Notiziario Etp n. 7, luglio 2014






sabato 13 settembre 2014

Un progetto coordinato per incentivare sport e turismo sul Lago

Chi ha più di cinquant'anni ricorda l'iniziativa imprenditoriale di Toni che, prima del terremoto, costruì e avviò un Hotel in riva al lago, intitolandolo alla moglie ("Hotel da Mara", si chiamava i primi tempi). Poi la struttura ha avuto alti e bassi e ultimamente, dopo la gestione della famiglia Finzi, è chiuso da parecchio tempo.
Il "Messaggero Veneto" di ieri ha dato la notizia della prossima riapertura della struttura, per opera di un imprenditore carnico, lasciando anche suggerire che dietro vi sia un progetto imprenditoriale, turistico e sportivo ad ampio raggio. Sono prospettive interessanti che andranno conosciute e capite meglio, così come quelle citate nell'articolo  riferite ai progetti di utilizzazione sportiva dell'area a ridosso dello stagno ecologico. Ovviamente, come sempre, il Blog è a disposizione per  ricevere approfondimenti e riflessioni su queste tematiche.
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Trasaghis: rinasce l’hotel Al Lago, c’è un progetto di rilancio

Messaggero Veneto, 12 settembre 2014

di Piero Cargnelutti.

L’ultima estate, con le sue continue precipitazioni, non ha risparmiato neppure la valle del Lago, che si è vista ridimensionare di molto i suoi visitatori estivi, a parte qualche buona presenza durante il periodo di Ferragosto. Tuttavia, si fa avanti una notizia positiva per il lago dei Tre Comuni: l’hotel Al Lago, situato sulla riva ovest e chiuso ormai da oltre una decina d’anni, è stato infatti acquistato in queste settimane da un imprenditore carnico attivo da decenni nel campo alberghiero e della ristorazione. Il nome dell’acquirente non è ancora ufficiale ma pare provenga da Ravascletto, dove è attivo da molti anni nella gestione di altre strutture alberghiere: dunque, per la val del Lago si fa avanti la possibilità, nel futuro, di avere una nuova attività ricettiva sulla riva ovest, a poca distanza dalla pista di atterraggio per il volo libero, il camping Tre Comuni, e la sede di Nautilago: l’hotel Al Lago è stato costruito nei primi anni ’70 e, pur passando negli anni sotto la gestione di diversi imprenditori, è rimasto operativo fino a circa una decina di anni fa quando era ancora in mano alla famiglia Finzi di provenienza triestina, che lo tenne aperto per un periodo prima di chiuderlo per diversi anni, e che ora lo ha venduto. Ancora non si hanno notizie a quando è fissata una futura possibile apertura, ma intanto Comune e Nautilago procedono con il progetto per lo sviluppo turistico del Lago dei Tre Comuni: grazie a un contributo europeo, sono state recentemente acquistate dal Comune due nuove barche a vela da mettere a disposizione dei visitatori, e un mezzo di soccorso.
Nel progetto è stata coinvolta anche Nautilago che si è impegnata ad acquistare sei canoe, che saranno pure messe a disposizione dei visitatori: «La pratica della canoa – ci ha spiegato Arnaldo Rossi di Nautilago – è sempre più richiesta dai visitatori del lago, che si presta in particolare per questo tipo di attività sportiva anche per le caratteristiche delle acque». Per lo sviluppo turistico del lago, Nautilago ha presentato al Comune le sue proposte relative al recupero di vecchi canali nella zona dello stagno, che potrebbero essere utilizzati per la canoa nella navigazione interna: «Abbiamo osservato – ha detto ancora Rossi – l’interesse dimostrato soprattutto dai più giovani nell’ambito dei centri estivi che sono stati organizzati sul lago. Abbiamo anche proposto di creare uno specchio d’acqua nella zona dello stagno in cui sia possibile avere acqua con una temperatura più alta di qualche grado pur mantenendo il ricambio naturale».

venerdì 12 settembre 2014

Lanterne nella notte, per l'ospedale di/a Gemona

Rimandata martedì scorso, non favorita dal tempo nemmeno questa sera ma, caparbiamente, nei paesi dell'Alto Friuli, alle 21,  la notte è stata illuminata dal lancio delle lanterne in difesa dell'ospedale di Gemona.






Italia, periferia d'Europa. Trasaghis, periferia di Gemona (II)

Riceviamo e pubblichiamo un nuovo contributo di Dino Rabassi  che riprende e sviluppa i contenuti del precedente articolo pubblicato il 30 agosto, anche alla luce dei commenti suscitati da quell'intervento.
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NON VOGLIO MORIRE GEMONESE  (BIS)

     Turba la superficialità con cui oggi si legge ogni cosa: da un libro (pochissimi), ad un articolo (pochi).
     Tanti infatti si soffermano solo sul punto che colpisce maggiormente, anziché ad un approfondito esame di uno scritto.
     Probabilmente, vivendo in un’epoca di spot, selfie, messaggini, google e copia/incolla, stiamo perdendo la capacità di soffermarci un attimo ed elaborare, con calma, tutti i segnali che al nostro cervello pervengono dall’esterno.
     Infatti, prendendo in considerazione il mio precedente articolo dal medesimo titolo fatto salvo il bis, alcuni si sono buttati a capofitto sul tema del “campanilismo” quale unico punto di riflessione, ignorando e mancando totalmente il senso provocatorio nell'usare questo termine.
      Ringrazio il Blog di aver colto lo spirito che voleva essere un mero contributo ad un dibattito su una situazione economico/politica e sociale ben più vasta dell’area microscopica qual è il gemonese e di cui, anch'essa, volente o nolente viene investita pagandone le conseguenze.
     Nel premettere che nella mia vita ho sempre lottato contro i campanilismi, prendendo da essi distanza sia nel favorire l’aggregazione sportiva, culturale e ambientale, che nel protestare sulle continue rapine (lago e ospedale in primis) che abbiamo subito negli ultimi decenni, inviterei a non soffermarsi solo sull'intestazione provocatoria di un articolo ma, pian piano, scivolare all'interno di esso e carpirne la vera essenza che, alle volte, è l’esatto contrario del titolo.
     Infatti il mio esame partiva dalla situazione politico/economico globale, che tutto avviluppa e concentra esclusivamente sull'economia di mercato, dimenticando il valore fondamentale a cui tutti gli sforzi dovrebbero piegarsi, che è quello essenziale del benessere e della dignità umana.
    Qualsiasi cosa ormai ruota attorno ai pareggi di bilancio, allo spread e, soprattutto, alle quotazioni di borse e banche che tutto dirigono: addirittura siamo ridotti a pagare anziché ricevere benefici dai nostri sudati risparmi ivi depositati, permettendo loro di usarli a piacimento in giochini macro/economici.
     La politica che dovrebbe essere il calmiere naturale di ogni sopruso, si è piegata a quest’andazzo anziché reagire al continuo bombardamento speculativo di un mercato senza più freni e controlli che, pian piano, ha avuto la forza di piegarla ai suoi esclusivi tornaconti e a creare un mondo di iene ove il cittadino è solo una preda.
     Basterebbe il riferimento alle multi utility: (tra cui A2A cui appartiene Edipower), imprese il cui azionariato di maggioranza  è pubblico, (cioè costruito con nostri soldi), ed analizzare il loro comportamento aggressivo verso gli utenti per capire di cosa si parla.
     Ecco quindi in estrema sintesi ciò che volevo dire: tutto avviene senza che alcuno reagisca a tutto questo e si apra un dibattito per cercare alternative a questo andazzo!
     
Anche noi del gemonese che, anziché dibattere per cercare soluzioni diverse a quelle semplicistiche e non risolutive del solo trasferire competenze al Comune più grande, ci pieghiamo silenti limitandoci stancamente a demandare i nostri problemi di politiche errate al gradino più alto: anch’egli, come già affermavo, non privo di altrettanti problemi.
     Attenti però,  non accorgendoci che una scala è fatta di pioli in funzione del passo umano, più sono alti questi gradini, più noi, soprattutto i più deboli, faremo fatica a salirla!
     Chi è dunque il campanilista? Chi può aprire un dialogo con i piccoli  Comuni confinanti aventi le medesime difficoltà e problematiche e medesime soluzioni, o chi antepone sempre e comunque il trasferimento di servizi ad un grosso Comune con evidenti difficoltà per conto suo?
     Dov’è dunque l’ingegnere? Dov’è il Direttore dei Lavori? In sostanza, dov’è la politica artefice di questa carenza progettuale? 
     Il Manzoni nel suo “5 Maggio 1821” nel celebrare la morte di Napoleone affermava: “Ai posteri l’ardua sentenza”! A noi, probabilmente, ci toccherà un bel: “Agli antenati maledizione perpetua!”
      
       

                                  Dino  RABASSI (già Sindaco di Trasaghis)

giovedì 11 settembre 2014

Lunedì sul Lago sopralluogo della IV Commissione regionale

L'ufficio di presidenza della IV Commissione regionale sarà lunedì prossimo sul Lago di Cavazzo/Tre Comuni  "per verificare le criticità e lo stato di conservazione del lago, anche in relazione alle previsioni del piano  di sfangamento dell'invaso dell'Ambiesta".
Nella prima mattinata la commissione avrebbe dovuto effettuare una  visita alla centrale di Somplago: tale appuntamento è stato però cancellato in un secondo tempo. La Commissione si recherà in municipio a Cavazzo, dove incontrerà Edipower, i sindaci e  i Comitati.
Poco prima di mezzogiorno  la Commissione sarà accompagnata dai Comitati sul lago.
Il calendario aggiornato è pertanto il seguente:

- Ore 9.30: ritrovo dei partecipanti presso la Sala Consiliare del Comune di Cavazzo Carnico  per audire i soggetti di seguito specificati:
- dalle 9.30 alle 10.15: rappresentanti di Edipower;
- dalle 10.15 alle 11.00: rappresentanti del “Comitato tutela acque del bacino montano del Tagliamento” e del “Comitato difesa e valorizzazione del lago – Alesso di Trasaghis”;
- dalle 11.00 alle 11.45: Sindaci di Cavazzo Carnico, Trasaghis, Bordano e Verzegnis;
- Ore 11.45: sopralluogo delle prossimità del lago di Cavazzo.

Alla serie di incontri sono stati invitati i componenti della II e della IV Commissione, nonché i  Consiglieri regionali eletti nella Circoscrizione di Tolmezzo.

Superfluo  sottolineare l'importanza del sopralluogo della Commissione regionale per verificare direttamente le problematiche del Lago, a otto mesi di distanza dal parere della Commissione stessa che, per la prima volta, ha sancito la necessità di analizzare concretamente la possibilità di realizzare il by-pass per  salvaguardare il futuro del Lago.

mercoledì 10 settembre 2014

Un appuntamento che ormai è tradizione: i Clapàz di Peonis

Si è rinnovato anche  quest’anno , domenica  7  settembre, a Peonis, l'appuntamento con la salita all'ancona dai Clapàz, il manufatto religioso che la gente di Peonis ha costruito nel 1829 dedicandolo alla Madonna del Rosario e rimesso a nuovo alcuni anni fa col lavoro degli alpini e dei volontari del luogo.  Dopo il ritrovo alle 10.45 all’incrocio tra via Chiesa e via Bottecchia,  percorsa la mulattiera che conduce davanti all’edicola religiosa, alle 11.15 il parroco don Fausto Quai  vi ha celebrato la Santa Messa. Successivamente  ha preso la parola per un saluto il sindaco di Trasaghis  Augusto Picco, davanti alla popolazione, ai membri dell’Associazione “Chei di Peonis” e alle rappresentanze dei gruppi alpini della zona, per sottolineare la significatività della cerimonia, il rapporto tra la gente ed il territorio e l’importanza dell’associazionismo e del volontariato. Anche il Comune di Forgaria, col vicesindaco Luigino Ingrassi, ha voluto sottolineare la secolare amicizia tra le due comunità contermini.


(foto dalla pagina fb di Luigino Ingrassi)

martedì 9 settembre 2014

Lanterne pro ospedale di Gemona anche ad Alesso e Bordano

Protesta pro ospedale di Gemona, 9 settembre 2014




Il  Gruppo Facebook “Io voglio l’Ospedale a Gemona”, supportato dalle borgate cittadine, ha indetto per le ore 21 del 9 settembre (l’indomani in caso di maltempo) un lancio di lanterne volanti da tutti i Comuni dell’ASS 3. 
Il gruppo ha così sintetizzato l'iniziativa: "A Gemona il concentramento e successivo lancio è previsto in Piazza Comelli, di fronte alla Stazione ferroviaria. Da Tarvisio ad Artegna e dalla Carnia, coordinate da Radio Studio Nord, partiranno all'unisono centinaia di lanterne: lo scopo è di testimoniare l’importanza e l’attaccamento all’Ospedale San Michele di migliaia di cittadini di tutto l’Alto Friuli. 
Una vera e propria mobilitazione popolare visto che l'iniziativa verrà promossa mediante un volantinaggio casa per casa svolto dai giovani delle borgate per sensibilizzare la popolazione gemonese e non sul problema. Centinaia di fiammelle per mandare un messaggio a chi oggi governa la Regione: la riforma deve offrire a tutti i cittadini del Fvg gli stessi diritti e le stesse garanzie in termini di salute. Cosa che non viene prevista in questo DDL, creando territori a cui viene tolto tutto, in particolare il Pronto Soccorso/Area di Emergenza sulle 24 ore, con tutti i rischi che ne derivano per la gente di quei territori. 
Come è noto, questo nosocomio, con Cividale, Maniago e Sacile è minacciato di chiusura di fatto e di essere “riconvertito”  in un semplice poliambulatorio. Una Legge iniqua ed inaccettabile, che penalizza in particolare la Montagna, dal Pordenonese alle Valli del Natisone e cividalese e tutto l'Alto Friuli che vedrà come unico, residuo Ospedale quello di Tolmezzo. Intanto nei Capoluoghi e in Pianura tutto rimarrebbe abbondante come prima". 

Alla proposta hanno aderito diverse località e gruppi spontanei della Val del lago, per esempio a Bordano e ad Alesso dove alle 21 verranno lanciate le lanterne in contemporanea con gli altri paesi della zona.



lunedì 8 settembre 2014

San Simion, tra fede, festa e tradizione

Tradizionale appuntamento sul "balcone del Friuli", quello di ieri,  con la salita al monte San Simeone (col pellegrinaggio a piedi partito da Vieres, autonomamente a piedi o in bici, con le auto). In tanti sono saliti su, ad ascoltare la messa celebrata da prè Gjulio, a far festa per dei battesimi in chiesetta e poi ai chioschi, ben curati dalla Pro Loco di Bordano e Interneppo e ai momenti di gioco e di festa.

Particolare commozione ha suscitato, durante la messa, la lettura della testimonianza di Fredo Barazzutti (in prima fila, dall'alto dei suoi 91 anni) a documentare una devozione  per il Santo che ha superato i drammi della guerra e le fatiche di decenni di lavoro.

Nel 1942, lavoravo alla costruzione della strada che avrebbe portato da Valle ai prati alti del Monte San Simeone. Per non fare ogni giorno la strada al mattino ed alla sera, chiesi ai due assistenti che usavano una baracca per mangiare e riposare, di poter esser ospitato anch'io in quell’alloggio. Avevo cosi più tempo anche per me stesso e, dopo aver preparato la cena, mangiato ed in attesa di coricarsi, si era soliti parlare di lavoro e della guerra.
Quando mi dissero che anch'io sarei stato chiamato alle armi, decisi di fare una passeggiata sino all'ancona che era stata eretta in onore di San Smeone. Era una piccola costruzione muraria venerata dalla gente del luogo che chiamava affettuosamente 1’opera con il nome di San Simionut.
Cosi una sera decisi di scendere e mi recai la per una preghiera:
"Ce sarael di me? Tu tu lu sâs di sigûr e se tu lu vuelis tu puedis ancje protegimi parcè che jo no vuei copâ nisun e no vorres che mi copasin. Pueditu judami?”.
La piccola statua non rispose apertamente ma io credo che il Santo mi abbia ascoltato e dal quel rnomento è stato sempre vicino a me. Ero sicuro che Lui mi aveva risposto perché durante la salita per rientrare in baracca percepivo una misteriosa gioia ed il camminare mi sembrava leggero. Mi dicevo: “O ai di tornâ ju, ansit o tornarai ogni di a cjatalu e a dî une preiere".
Cosi, ogni sera scendevo, con ogni tipo di intemperie, mi sedevo accanto a Lui, recitavo il Pater-noster ed il Gloria e poi finivo per chiacchierare del più e del meno, sempre sentendo quella indecifrabile gioia che mi spingeva  ad intrattenermi sin oltre 1'imbrunire.
Ma non avevo alcun timore a risalire al buio perché oltre che a conoscere perfettamente i sentieri, non mi sentivo mai solo, intuivo sempre la sua presenza accanto a me. Sono poi partito per la guerra sul fronte greco-albanese. Ho fatto l'esperienza di 2 anni di lager, ho lavorato a condizioni inumane nelle miniere del Belgio. Rischi per la mia incolumità ne ho corsi diversi ma sono riuscito sempre a superarli grazie all'aiuto del Signore e di S. Simionut cui mi rivolgevo sempre e che non mancavo ogni anno di passare a trovare anche per mantenere fede al voto fatto.
Anche quest'anno, nonostante le difficoltà e le mie condizioni fisiche, non mancherò di rinnovare il voto e, grazie a tanti arnici, sarò presso l'altarino di pietre a lui dedicato per un ringraziamento ed una preghiera. Una preghiera che non sarà ripetitiva ma qualcosa che esce direttamente dal cuore.
                                                                   Fredo Barazzutti

E' ritornato il cartello con il ringraziamento a San Simeone. (foto Luciana Picco)

domenica 7 settembre 2014

Sfangamento prossimo venturo. Attività preparatorie

Edipower sta dunque preparando la grande operazione di sfangamento del lago di Verzegnis, prevista tra ottobre e novembre, probabilmente avviandola con la prima "montana d'atom", una precipitazione abbondante che consenta  il deflusso dei fanghi diluiti lungo l'Ambiesta fino al Tagliamento.
Operazioni preparatorie sono già in atto: come è stato segnalato da alcuni lettori, già nello scorso agosto sul
sul lago  di Verzegnis è stata in funzione una zattera  per l'effettuazione di rilevamenti. A chi ha chiesto loro informazioni sul lavoro è stato risposto " solo dei controlli".

La zattera sul Lago di Verzegnis (foto Sabrina Sottsass)

In questi giorni è stato collocato sull'immissario del lago nella zona di Somplago, a ridosso del piloni dell'autostrada,  il "misuratore di fango"  che dovrà verificare l'incidenza per il Lago di Cavazzo/Tre Comuni delle operazioni di sfangamento a monte.


Il rilevatore collocato a Somplago (foto Angelo Stefanutti)

Ne avremo di che parlare, nelle prossime settimane….  Intanto grazie a quanti hanno iniziato a inviare al Blog materiale di documentazione: un invito esteso a tutti per "un monitoraggio dal basso".

sabato 6 settembre 2014

E Acale volò sul Tagliamento, da Cornino a Trasaghis e poi ...

La notizia della avvenuta liberazione, ieri,  di un grifone nato nella riserva di Cornino ha attirato sulla esperienza del Centro di Reintroduzione del Grifone (che come noto riguarda il territorio di Forgaria e anche di Trasaghis) l'attenzione di vaste fasce di interesse. Da ricordare anche che la gestione del Centro Visite di Cornino è stata da poco affidata alla Cooperativa "Pavees"   che, come  i   lettori del Blog ricordano, aveva precedentemente in  gestione la "Casa delle farfalle" di Bordano.
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Il grifone Acale ha spiccato il volo

Nato nella Riserva naturale del Lago di Cornino,  venerdì  è stato liberato in natura dopo che il popolo della Rete aveva scelto il nome

E alla fine il popolo di facebook ha deciso e ha scelto il nome per il grifone nato presso la Riserva naturale del Lago di Cornino. Tra le opzioni proposte da tecnici e eseprti dell’UIZA e della Riserva, ha vinto ACALE – nome tratto dalla mitologia greca.

ACALE, esemplare di sesso maschile nato lo scorso 20 aprile, con un’apertura alare di circa 3 metri per 90 cm di altezza, ha spiccato il suo primo  volo venerdì 5 settembre alle ore 11.00 ed è partito alla volta dei cieli dalla Riserva Naturale del Lago di Cornino.

L’esemplare prima di essere rilasciato è stato pesato, 9 kg, e opportunamente “inanellato”.

D’ora in poi per tutti sarà il grifone ACALE mentre per i tecnici, gli esperti e i partners UIZA (Parco Natura, Giardino Zoologico di Pistoia, Parco Faunistico Cappeller) del progetto grifoni osservati sarà riconoscibile con il codice identificativo posto sull’anello in plastica: F63.

Sono stati momenti davvero emozionanti per i tanti presenti, circa un centinaio tra adulti e piccini: ACALE/F63 si è incamminato lentamente verso il punto di alimentazione e dopo pochi attimi ha aperto le sue grandi ali  e ha spiccato il suo primo volo in direzione fiume Tagliamento.

La reintroduzione in natura di questa mattina – venerdì 5 settembre – s’inserisce nell’ambito del Progetto di conservazione in-situ Grifoni Osservati Speciali in atto presso la Riserva Naturale del Lago di Cornino dal 1° settembre gestita dalla Cooperativa PAVEES di Bordano, ex gestore della Casa delle Farfalle di Bordano sostenuto dall’Unione Italiana Giardini Zoologici e Acquari (UIZA).

Tra le strutture appartenenti all’UIZA che promuovono e sostengono il progetto di conservazione l’operazione e che sono impegnate regolarmente in attività volte alla tutela della biodiversità, il Parco Natura Viva, la Cooperativa Pavees, il Giardino Zoologico di Pistoia e il Parco Faunistico Cappeller.

ACALE è nato lo scorso 20 aprile, a prendersi cura di lui in questi mesi prima della reintroduzione in natura, la coppia di genitori. Il papà è Dodo, arrivato nella Riserva Naturale del Lago di Cornino il 19 dicembre 1993 dal Parco Natura Viva dove è stato allevato per i primi anni di vita e poi ceduto per il progetto di reintroduzione.

Il progetto GIFONI OSSERVATI SPECIALI è di fatto, uno dei progetti di conservazione che gode di maggiore successo in Europa.

“Cinque sono gli esemplari reintrodotti finora in natura nati tutti dalla coppia gestita in ambiente controllato. Il grifone rilasciato lo scorso anno, lo si vede regolarmente volare sopra i cieli della Riserva e sostare al punto di alimentazione”. – commenta Fulvio Genero Responsabile del progetto, che prosegue - “il numero di grifoni che frequenta l’area delle Alpi orientali è salito a 250 durante il periodo estivo!” (...)

Il progetto di conservazione Grifoni nella Riserva Naturale del Lago di Cornino è sostenuto oltre che dalle strutture zoologiche UIZA, dal Parco Faunistico Le Cornelle, dallo Zoo di Lubiana e dal Giardino Zoologico di Zagabria.

Insieme ai tanti curiosi e turisti presenti al Centro Visite della Riserva Naturale del Lago di Cornino hanno partecipato al rilascio in natura di ACALE/F63, Fulvio Genero Responsabile scientifico del Progetto Grifone, tecnici e esperti della Riserva, il dott. Pierluigi Molinaro, Sindaco del Comune di Forgaria nel Friuli,   l’Assessore all’Ambiente Enrico Frucco, Cesare Avesani Zaborra Presidente UIZA e Responsabile Scientifico del Parco Natura Viva, Paolo Cavicchio, Direttore del Giardino Zoologico di Pistoia – UIZA -  Adriano Zattoni della Syntec, ditta fornitrice delle telecamere ad alta definizione e  alcuni rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato.

Somplago caput mundi, tra dinieghi austriaci e assemblee cavazzine

Il Consiglio di Stato austriaco ha dunque bocciato l'elettrodotto Wurmlach Somplago, ritenendolo dannoso sotto il profilo ambientale. A "cascata", il parere potrebbe estendersi al ramo carnico.

Stop all’elettrodotto della Carnia
Il Consiglio di Stato austriaco accoglie il ricorso degli oppositori al progetto che l’Italia aveva approvato
di Marco Di Blas

Messaggero Veneto, 4 settembre 2014

L’elettrodotto Würmlach-Somplago da 220 kv non s’ha da fare né ora né mai. Lo ha deciso il Bundesverwaltungsgericht, equivalente in Italia al Consiglio di Stato, ultima istanza della giustizia amministrativa austriaca, cui erano ricorsi gli oppositori al progetto. Il verdetto deve considerarsi definitivo, perché non esiste un livello superiore di giurisdizione a cui rivolgersi.

La decisione riguarda, ovviamente, il tronco in territorio austriaco del progettato elettrodotto di 42 chilometri, non quello italiano, dal confine (in territorio di Paluzza) a Somplago. Ma è evidente che, mancando la sezione austriaca, non avrebbe alcun senso costruire quella italiana. La decisione dei supremi giudici amministrativi austriaci è giunta a sorpresa, perché ormai tutti davano per scontata una sentenza favorevole all’elettrodotto. Già in luglio il ministero per l’Ambiente italiano, esprimendosi in merito alla valutazione di impatto ambientale, aveva dato un parere positivo.

Era lecito attendersi una valutazione analoga anche da parte austriaca. Tanto più che nel corso dell’estate l’Ue aveva inserito l’opera nell’elenco, aggiornato ogni due anni, dei progetti di interesse comunitario, condizione che avrebbe consentito alla società proponente, la Alpe Adria energia di Udine, di accedere ai fondi europei, di accelerare i processi autorizzativi e di ottenere, se necessario, l’esproprio dei terreni.

Il Consiglio di Stato austriaco, invece, non ne ha tenuto conto e si è limitato ad esprimere un giudizio sulla compatibilità dell’opera con il territorio attraversato, una vallata che da Kötschach-Mauthen si insinua a sud verso il confine italiano, il cosiddetto Kronhofgraben, considerato un gioiello naturalistico, candidato a entrare a far parte del patrimonio dell’umanità protetto dall’Unesco e già facente parte degli ambiti tutelati dal protocollo Natura 2000. (…)

Ovviamente non tutto è ancora definito: è stato ipotizzato, per esempio, che l’Alpe Adria energia  possa far ricorso alla Corte di giustizia europea.

Comunque, di tutte queste tematiche, se ne discuterà espressamente lunedì prossimo a Cavazzo in una assemblea prevista per le 20  nei locali dell'ex latteria alla presenza di M. Lepre di Legambiente, A. Tibaldi del Comitato "Friuli rurale", di F. Barazzutti del Comitato "Tutela acque" e di L. Cortolezzis della Secab..



venerdì 5 settembre 2014

Quel che si muove a ... Peonis. Domenica torna la festa all'ancona dei Clapàz

Anche quest’anno si attendono numerose persone, domenica  7  settembre, a Peonis, alla salita dell'ancona dai Clapàz, il manufatto religioso che la gente di Peonis ha costruito nel 1829 dedicandolo alla Madonna del Rosario e rimesso a nuovo alcuni anni fa col lavoro degli alpini e dei volontari del luogo. La manifestazione è ormai diventata un appuntamento tradizionale assai atteso che  rappresenta un  ideale omaggio al senso religioso e alle fatiche della gente in un passato ormai remoto, quando le donne, di ritorno dai pascoli e dagli stavoli delle montagne di Ledrania e di Pecol dai Zocs,  proprio davanti all'ancona sostavano, per un momento, a pregare e a riposare, prima di riprendere l'ultimo tratto di strada che le avrebbe riportate in paese.
Dopo il ritrovo alle 10.45 all’incrocio tra via Chiesa e via Bottecchia,  percorsa la mulattiera che conduce davanti all’edicola religiosa, alle 11.15  vi verrà celebrata la Santa Messa dal parroco don Fausto Quai. Successivamente  prenderà la parola per un saluto il sindaco di Trasaghis  Augusto Picco, davanti alla popolazione, ai membri dell’Associazione “Chei di Peonis” e alle rappresentanze dei gruppi alpini della zona, per sottolineare la significatività della cerimonia, il rapporto tra la gente ed il territorio e l’importanza dell’associazionismo e del volontariato.


In caso di maltempo, la Messa sarà celebrata nella chiesa parrocchiale di Peonis.

giovedì 4 settembre 2014

Parcheggi e ticket ad Alesso: i risultati del sondaggio

Si è chiuso il sondaggio proposto dal Blog sull'esperienza dei parcheggi a pagamento. Questi i risultati:
Molto utile
  1 (3%)

Utile
  9 (28%)

Migliorabile
  9 (28%)

Inutile
  13 (40%)

Probabilmente il campione non è sufficientemente rappresentativo a fini statistici, certo che da questa votazione i sensi unici ed i parcheggi a pagamento in paese non ne escono benissimo, in quanto ritenuti utili o molto utili solo da un terzo dei votanti e migliorabili dal 28%. Il 40% di chi ha partecipato al sondaggio li ritiene un provvedimento inutile. Comunque questi sono i dati, se qualcuno vuole leggerli e ragionarci su.

Si ritiene necessario però aggiungere un altro elemento di riflessione: ricordate le discussioni seguite alla presentazione del "progetto parcheggi"? Ricordate i dibattiti dei primi giorni sulla difficoltosa comprensione del nuovo meccanismo?
Pressochè tutto sparito: c'è in giro poca voglia di commentare (sulla rete - piazza virtuale - ma anche soprattutto in piazza e nelle vie reali).
Un ringraziamento particolare dunque a quelli che hanno votato e a quanti, sul Blog o sulla pagina facebook, hanno ritenuto di esprimere in maniera maggiorante articolata  il proprio parere. Tra questi ci piace citare Loris ( l'estate non è stata delle migliori per avere un riferimento significativo; personalmente ho notato frequentando la piazza che gran parte delle auto "straniere" avevano esposto il ticket mentre le "nostre" no. 
Aldilà delle chiacchiere accese dei primi giorni io sono dell'idea che il senso unico sia assolutamente utile e funzionale, mentre i parcheggi a pagamento nell'area della piazza siano da rivedere, magari con una formula del disco orario),  Walter  (Credo che con l'applicazione della formula a disco orario anche i residenti debbano sottostare al rispetto delle soste a tempo. Non so se sia fattibile l'esenzione solo per i residenti come avviene per le soste a pagamento),  Katia  (A me è piaciuta molto la formula dei sensi unici, la manterrei sempre tutto l'anno! Forse in piazza e dintorni studierei una formula a disco orario x i non residenti che vengono in visita!), Arnaldo (Personalmente sto ancora cercando di capire...),  (forse bastava solo una comunicazione scritta e un cartello ....), Fausto  ("Bastava solo transennare 'con la testa'..."),  Lina  (Ma com'è che a Gemona e Osoppo tutti rispettano i sensi unici senza bisogno di transenne?)…

Ci si augura che questi dati e questi commenti possano essere utili anche per l'Amministrazione comunale se e quando si troverà a dover rimodulare, l'anno prossimo, la proposta.


Chiudiamo con la spiritosa battuta di Valter, che sintetizza bene la stagione dei parcheggi a pagamento:

Se di  Alesso se .... a no ti tocia ciapâ sù la machina quatri voltas in dì par vignî iù....e paiâ il ticket!

mercoledì 3 settembre 2014

Quel sierài imbrattato sul Palar

Riceviamo e pubblichiamo:

Mi chiamo Roberto, sono un "mezzo forestiero", come mi definireste voi visto che ho casa a Trasaghis ma abito in Lombardia e da 30 anni vengo ogni anno a
fare le vacanze li..

Vorrei segnalare quella TESTA DI C... che ha imbrattato il primo muraglione del Palar (allego foto)

Dopo la sporcizia lasciata dai turisti, la moria di trote, l'acqua che negli anni ha cambiato colore, penso che questo sia il culmine dell'ignoranza della
gente che viene a visitare questo luogo magico

Da quando il Palar è diventato famoso, ogni volta che ci vado, entro a mani vuote ed esco con le mani piene di spazzatura..

Direi che il muro imbrattato sia troppo e sia ora di dire basta alle bestie che pensano che l'Italia sia una m...  (probabilmente come le persone che compiono questi gesti)

Vi invito a valutare se aprire una discussione su questa cosa (a meno che non
sia stata già fatta)

Grazie

Roberto Marzorati 


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Subito, un commento a caldo da parte del Blogger (cui vanno attribuiti i puntini di sospensione usati nel messaggio, tanto il concetto è chiaro lo stesso.)
Primo aspetto: la scritta non è certo stata tracciata nottetempo. Ci sarà magari qualcuno che l'ha vista fare. Non è che "dopo" siamo tutti capaci di indignarci ma abbiamo perso la capacità (il coraggio?) di "intrometterci subito", a fin di bene, a segnalare e censurare comportamenti censurabili?
Secondo aspetto. Viviamo in un mondo in cui c'è il pericolo che pubblicare l'esito di "malefatte" non susciti tanto indignazione quanto spirito di emulazione. Come comportarsi in queste circostanze?

Ovviamente, sui temi posti da Roberto (e magari sulle considerazioni del Blogger) è aperta la discussione.
(A&D)